Ho l'ennesimo calo di autostima che compromette qualsiasi cosa io decida di fare durante la giornata

15 risposte
Ho l'ennesimo calo di autostima che compromette qualsiasi cosa io decida di fare durante la giornata.
Questa volta però sto cercando di non prendermela con chi mi sta intorno, cercando di continuare a comportarmi in modo "normale" senza scatti d'ira, o crisi di pianto, che tengo per me.
Il problema così però non lo risolvo, la mia prossima seduta dalla psicologa è fra due settimane e non è possibile chiedere di anticipare.
Non posso continuare a sentirmi così. Ho bisogno di un aiuto concreto, cosa posso fare per sentirmi meglio? Per favore non ce la faccio più. Vorrei soltanto un modo per spegnere queste brutte sensazioni
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile Utente, si sente quanto dolorose siano queste parentesi di calo dell’autostima, capisco non le voglia più trovare nelle sue giornate. Da quello che scrive sta vivendo un problema che è in fase acuta, come mai la seduta con la psicologa è solo tra due settimane e non è pensabile anticiparla? È importante che lei e la Dottoressa abbiate una rappresentazione condivisa del problema e della sua intensità, ed eventualmente rinegoziare la frequenza degli incontri o la possibilità di contatti extraseduta. Andando in terapia sta già facendo qualcosa per star meglio, resta forse di tararla sulle sue specifiche esigenze. Un caro saluto
Salve, mi associo al collega che le ha suggerito di confrontarsi con la psicologa che la segue!Penso sia importante condividere con lei la necessità che sente di un supporto piú continuativo in questo momento in cui si sente molto sofferente. Sono certa ne uscirà arricchito/a da questo confronto!
Un saluto,
Dott.ssa Baiardo Bruni
Buonasera. Mi dispiace per il momento che condivide e che sta attraversando. Se è già in terapia è importante che condivida direttamente con la sua terapeuta sia i suoi vissuti sia la sua necessità di modificare la frequenza degli incontri, confrontandosi con lei rispetto al significato che questo bisogno rappresenta all'interno del suo percorso terapeutico. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buonasera, traspare la sua disperazione e il sentirsi senza vie di fuga ma in realtà la strada che ha intrapreso è quella giusta. Come mai la frequenza è fra due settimane? Forse questo ritmo non è a lei adeguato. In genere una terapia ha cadenza settimanale e dovrebbe trovare il modo di contattare via telefono la sua dottoressa nel momento in cui ha questi momenti "acuti". Si soffermi su ciò che di buono le viene dato dagli altri piuttosto che sul contenimento che vuole dare a se stesso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile paziente, mi chiedo se in questo momento così intenso di emozioni negative non possa chiedere alla sua terapeuta di passare ad almeno un incontro a settimana,che ritengo nella maggior parte dei casi, il minimo per riuscire a fare assieme ai pazienti un lavoro più efficace.
Se vuole mi faccia sapere
Un caro saluto
Dott.ssa Villa
Gentile utente, in accordo con i colleghi le suggerisco di confrontarsi con la sua psicologa. Credo sia importante confrontarsi con la sua psicologa, e condividere con lei il bisogno di modificare la frequenza degli appuntamenti. Un caro saluto, Dott.ssa Marcella Boscolo
Gentile utente di mio dottore,

un aiuto concreto lo sta già ricevendo essendosi affidato ad uno specialista. Continui il percorso di psicoterapia, vedrà che potrà approfondire il significato delle sue sensazioni e del suo malessere divenendone maggiormente consapevole.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara

Gentile,
grazie per la sua condivisione. Per poterla aiutare concretamente bisognerebbe poter esaminare nel dettaglio le situazioni in cui la sua autostima "reagisce" così male. Quasi sempre sono situazioni legate a rapporti con gli altri nei quali viviamo emozioni che per qualche ragione non siamo riusciti a mettere bene a fuoco e a veicolare come avremmo voluto. L'autostima non ha infatti a che fare con quanto "valiamo" (ci sono tante persone che nonostante siano di successo hanno una bassissima autostima e viceversa tante persone comuni che hanno un ottima stima di sé...). L'autostima ha più a che fare con quanto riusciamo ad entrare in sintonia con le nostre emozioni e vissuti più profondi, quanto ci diamo modo di rispettare la nostra interiorità.
Le consiglio dunque di proseguire con il suo percorso e semmai intensificarlo con seduta a cadenza almeno settimanale.
Cordialmente
Dott. Emiliano Alberigi
Posto che reprimere emozioni quali rabbia e tristezza non rappresentano una soluzione efficace al suo disagio, mi associo ai suggerimenti dei colleghi di rinegoziare la frequenza delle sedute con la sua terapeuta: lavorare sulle urgenze - qualora siano oggettivamente tali - è del tutto plausibile.
Salve, dal suo racconto sembra che lei abbia fatto importanti passi in avanti gestendo le sue reazioni ed è già un grande traguardo, non crede? Tuttavia se vive un periodo di particolare difficoltà e sente l'esigenza di avere il suo psicologo più vicino in questo momento, non deve far altro che informarlo e le darà tutto il sostegno che serve indipendentemente dalle sedute terapeutiche perché potete consultarvi anche nei momenti di intervallo se lei ne ha bisogno. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, non riesco a capire perché la prossima seduta sarà appena tra due settimane. Una buona psicoterapia è basata anche su un buon rapporto con il proprio terapeuta. Da quello che scrive si vede che desidera molto uscire dalla sua condizione e ritrovare la serenità, magari basta solo capirsi meglio con la sua psicologa e riconsiderare la frequenza delle sedute. Si faccia coraggio perché è sulla strada giusta, ha scelto di farsi aiutare e le auguro di trovare le risposte che cerca al più presto. Per darle un aiuto concreto bisognerebbe sapere di più quali sono i suoi pensieri e le sue sensazioni. Penso inoltre che lei sia una persona matura che si preoccupa di far star bene le persone che ha attorno e che cerca di contenere i propri stati d'ira e crisi di pianto e questo è molto importante ma come dice lei non basta per stare meglio. Un cordiale saluto e vedrà che riuscirà a venirne fuori, magari non sa ancora come ma troverà la direzione giusta.
Buongiorno. Difficile entrare nel merito da qui: per come descrive sembra però necessario impostare un lavoro psicoterapeutico con una migliore continuità e maggiormente strutturato nella cadenza delle sedute. Provi a parlarne con chi già la segue. SG
Buongiorno,
Innanzitutto non si abbatta. Autostima è anche amore di sé e voglia di mettersi in discussione.
Sono disponibile ad aiutarla per farla star bene anche online
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno,
fermo restando che non riesco a capire per quale motivo la sua prossima seduta sia stata fissata a distanza di 2 settimane (in questi casi il professionista dovrebbe fare il possibile per venire incontro alle esigenza del proprio paziente),ritengo che nell'attesa potrebbe considerare questi tre semplici passi:
1. CONSIDERA I TUOI PUNTI DI FORZA
Il primo passo nel processo di costruzione dell’autostima risiede nel riconoscimento delle proprie potenzialità, dei propri punti di forza e delle proprie virtù. Chi ha bassa autostima, infatti, tende a non essere consapevole delle proprie risorse, si colpevolizza facilmente ed è spesso più clemente nel giudicare gli altri di quanto lo sia nel giudicare se stesso.
2. PONITI DEI PICCOLI OBIETTIVI
Spesso ci prefiggiamo grandi obiettivi e abbiamo delle ambizioni poco concrete e per nulla realistiche; riuscire invece a scomporre questi macro-obiettivi in tanti piccoli traguardi da raggiungere può essere non solo più semplice, ma è un lavoro fondamentale per poter acquisire un’immagine positiva di sé e aumentare l’autostima.
3. NON AVERE PAURA DI FALLIRE
Spesso sono proprio le nostre paure di non farcela a impedirci di riuscire. La paura spinge ad evitare, il che non fa che rafforzare la paura ed impedirci di crescere. Quando poi si tenta e le cose vanno male, è importante cambiare il modo in cui si valuta quanto accaduto.
Dobbiamo sempre considerare che il fallimento, per quanto doloroso, ha una funzione molto importante, perché soltanto tentando (e dunque anche sbagliando) si attiva il processo di miglioramento di sé.
Dunque, quando le cose vanno male, è fondamentale sviluppare pensieri meno distruttivi e più funzionali.
Mi auguro di esserle stato minimamente di aiuto.
Cordiali saluti.
Dr. Antonio Romano


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