Ho 25 anni. Vengo da un passato per me traumatico (c'è di peggio lo so, ma anche il mio dolore merit

17 risposte
Ho 25 anni. Vengo da un passato per me traumatico (c'è di peggio lo so, ma anche il mio dolore merita rispetto). A 21 anni sono riuscito ad iniziare a volermi bene leggendo libri di psicologia per capire certe dinamiche, ma cado ancora nella trappola del vecchio me. Sono inibito, frustrato, impaurito, timoroso. In seguito ad un trauma ho iniziato a balbettare. Questa cosa, assieme ad un ambiente familiare ostico e infernale, ed al bullismo scolastico mi hanno fatto ingrassare al limite del sovrappeso creando disagi anche al mio petto (che poi ho operato). Tuttavia a 17 anni dimagrii senza conoscere le dinamiche alimentari e il giusto approccio alla palestra. Un anno dopo ingrassai di nuovo piu' degli anni infantili. A 20 anni sono riuscito a cambiare approccio all'alimentazione alla palestra ed ho scolpito il mio fisico. Ma è stato un roller coaster, sali scendi, dimagrisci, reingrassi. In pratica mangiavo per farmi male, per colmare un vuoto interiore. Ora per mia presa di coscienza sto ritornando sui passi giusti (alimentazione e palestra)... ma il mio problema maggiore è la balbuzie. Ho studiato la mente ed il problema dal lato fisico. Ho capito come si deve emettere il suono.. ma avrò credenze inconsce che mi fanno scattare il blocco. Credo sia un problema relazionale.. tutto questo mi ha portato ad avere difficoltà relazionali, socievoli, amorose, lavorative, bensì io lavori 6 mesi l'anno. Non basta. Perchè oltre questo problema, credo di essere vittima di narcisismo da parte di mia madre. Io verso mia madre non provo più niente, ma viviamo in casa insieme e tra una lite e l'altra sono 10 anni che non ci parliamo nè guardiamo in faccia. Ad ogni lite è riuscita ad annullarmi e farmi sentire in colpa quando non ero io che sbagliavo. Ma ho compreso, ho smesso di contrabbattere ogni suo insulto, ogni sua parola detta con cattiveria. Ma sono qui in questa situazione e soffro. Mio padre fa il mantenuto da mio zio, ha un lavoro ed ha tutto praticamente gratis (telefono, macchina, benzina).. e ogni volta trova scuse per non aiutarmi a tirarmi fuori da questo scempio. Mi sento tradito e solo. Ho un malessere dentro che sta ritornando sempre piu' forte nonostante le mie letture di crescita personale e sul funzionamento della mente. Orgoglio a parte, sto pensando di ritornare da uno psicoterapeuta... perchè in passato ci sono già stato.. da due dottori... hanno fatto il loro che ai vecchi tempi bastava. Ora sto di nuovo male, anzi lo sono sempre stato. Ho un amico che mi ha aiutato tantissimo ma ora è partito al nord per un nuovo lavoro. Credo anche di soffrire di sindrome dell'abbandono. Mi sento un fallito, un inerme, nel vedere che rimango intrappolato nella mia zona di comfort e di non riuscire a vincere le mie paure.. non riesco ad approcciare una ragazza perchè anche se ho avuto piccole esperienze brevi in passato, sono ancora vergine e mi sento male (oltre alla balbuzie)...per ovviare a questa cosa pratico autoerotismo compulsivo per provare quel piacere che non è neanche piu' un piacere.. Ho paura nel pensare di provare nuove esperienze lavorative, approcci, cose nuove che non ho mai fatto o fatto poco..mi sento in trappola... mi sento come un bambino spaventato. Da qualche mese ho paura della morte, e di non riuscire a vivere le cose che voglio prima di andarmene... Potreste darmi un consiglio su come poter affrontare la situazione?
Buongiorno, si percepisce da ciò che scrive una grande sofferenza.. Mi pare abbia compreso da solo che la strada da seguire sia quella di iniziare un percorso di psicoterapia. Certamente potrà aiutarla a comprendere meglio cosa le sta accadendo e potrà anche aiutarla a trovare risorse nuove per affrontare le difficoltà che si presentano nella quotidianità. Dr.ssa Rosa Gotti

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Gentile utente, le sue parole esprimono chiaramente tutto il suo malessere, dolore e fatica.
La sua grande consapevolezza e conoscenza di sè sarà un'importante risorsa da cui partire per un nuovo percorso di psicoterapia, che la possa aiutare ad affrontare la sua attuale sofferenza.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo



Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto psicologico possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo utile anche un approccio EMDR per la rielaborazione del materiale traumatico.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, la sua è una urgenza più che necessità. Inizi con dei colloqui psicologici e pian piano vedrà che troverà quel che cerca. Si tratta di prendersi cura di se oltre al fisico e alimentazione, che di certo sono fondamentali, ma risentono sempre senza eccezioni dello stato emotivo in cui siamo. I colloqui serviranno non solo a prendere atto di ciò che le accade ma anche a farsi carico di quello che è necessario fare per generare un nuovo equilibrio. Nulla è immodificabile.
Resto a disposizione, se volesse approfondire il discorso, anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Si è già dato da solo il consiglio migliore quando ha scritto che sta pensando di tornare da uno psicoterapeuta, a maggior ragione direi visto che dice che in passato le è servito
Buongiorno, ha descritto bene il suo disagio psicologico e la sua sofferenza. Ha anche fatto molto nei vari tentativi di stare meglio, ma per poter risolvere questi problemi c'è bisogno di fare un percorso di psicoterapia, di affidarsi a un terapeuta che l'aiuti a sbrogliare tutte le questioni e le difficoltà che porta. Non basta leggere informarsi e provare da solo... Le consiglio di fare una terapia analitica, sia per il tipo di problematiche ma anche per il fatto che è molto introspettivo e questa è una risorsa che favorirà il suo percorso. Resto a disposizione per chiarimenti, un caro saluto, Dott. Valerio Mura
Buonasera, il suo malessere emerge molto chiaramente dal suo scritto e credo che le letture di psicologia che lei ha fatto le abbiano offerto un buono spunto per prendere coscienza di alcune cose che non la soddisfano in vari ambiti della sua vita. Nel suo racconto individua come punto d'origine di questi disagi un evento per lei traumatico, forse sarebbe il caso di andare un po' più a fondo nel suo vissuto con la guida di un professionista, esistono tecniche specifiche per il lavoro sul trauma come ad esempio l'EMDR, che lavora sia sugli eventi traumatici che sui traumi relazionali. In ogni caso un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla ad approfondire gli aspetti che da solo ha individuato. Cordialmente Dr.ssa Michela Campioli
Sicuramente lei ha già fatto molto, cercato strumenti per comprendersi e per raggiungere la serenità e l'equilibrio che merita. E' importante sapere ammettere però che da soli non sempre ce la puoi fare e chiedere aiuto quando è il momento. E credo che sia il momento. Può richiedere una valutazione psicologica e ripartire con la terapia , meglio se con chi già la conosce e si è occupato di lei, se lei riconosce che avete fatto un buon lavoro, altrimenti sta a lei cercare qualche professionista con cui fare un nuovo pezzo di strada. Nel frattempo, visto che ama usare strumenti di crescita personale , può ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su Google (listennotes.com), Spotify, Breaker e Pocket Cast e seguire la pagina Facebook Le Stanze della Paura Podcast. Oltre a trovare molte informazioni sulle situazioni di sofferenza psicologica, troverà anche strumenti di auto aiuto che potrà utilizzare nei momenti più difficili. Abbia cura di sé. Bruno Ramondetti
Ha descritto una situazione talmente logorante e protratta nel tempo che qualsiasi consiglio risulterebbe sottodimensionato e mutilante il suo sentire. Come ha già capito benissimo è proprio il momento buono, vista la consapevolezza verso il suo malessere, di intraprendere un percorso psicoterapeutico profondo che la metta in grado di aiutarsi da solo.
Buonasera ,tutta questa sofferenza richiede necessariamente un aiuto psicologico e psicoterapico.Le sue vicende e la sua storia vanno prese in carico da un o una brava psicoterapeuta ,che approfondisca e l aiuti ad uscire da questa autodistruttività e mancanza di amore per sé...ne trarrà grande beneficio e l'aiuterà a trovare strade esistenziali migliori di questa attuale.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Buonasera. Leggendo sua condivisione mi sembra chiara la sua forza e la sua tenacia nell'aver affrontato tante difficoltà e nell'esser riuscito a fare, con molto impegno, il meglio possibile. Se ben comprendo sembra che oggi voglia fare un altro passo importante, vivere la propria vita in prima persona, maggiormente libero dalla sofferenza e dal dolore che vengono dal proprio passato. Si è già rivolto in precedenza a due terapeuti con i quali dice di aver svolto percorsi costruttivi; il mio suggerimento è quello di pensare di nuovo oggi, al di la delle letture che di certo sono molto importanti ma non sufficienti rispetto al promuovere in modo significativo un cambiamento personale, di intraprendere un percorso psicoterapeutico per poter esser sostenuto e facilitato in una più profonda consapevolezza di sé e della propria esperienza, e nella scelta delle direzioni che responsabilmente vuole darsi per vivere più pienamente la propria vita. In bocca al lupo e un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente di mio dottore,

ho letto attentamente la sua storia che mi appare intrisa di sofferenza. Potrebbe esser arrivato il momento di intraprendere nuovamente un percorso di psicoterapia, con la finalità di poter approfondire queste sue difficoltà relazionali che non le consentono di vivere la sua vita a pieno. Un percorso di sostegno le consentirebbe di attribuire significato a questo senso di vuoto che porta con se e nel tempo potrebbe darle la possibilità di guardare alle relazioni sperimentando una posizione differente, ci pensi. Nel caso avesse bisogno di un consulto non esiti a contattarmi in privato.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Carissimo,
intanto grazie per la sua condivisione. Mi dispiace tanto per quello che ha subito e vissuto.
Quello che mi sento di fare è invitarla a fare un percorso di psicoterapia, per sostenersi e soprattutto per dare significato a tutti gli eventi che ha vissuto e che sono stati per lei motivo di sofferenza.
Vedrà che un buon percorso di psicoterapia la aiuterà a stare bene.
Un carissimo abbraccio
Buonasera , mi dispiace per la sua sofferenza e capisco il disagio che uno può provare nel vivere il quotidiano con queste paure . Il fatto che è consapevole della sua problematica e la motivazione a superarla già la potrà aiutare molto . Le suggerisco , come anche lei ben sa , un percorso di psicoterapia che sicuramente la aiuterà a capire la motivazione dei suo disagi , cosa si nasconde dietro le sue paure e le darà la possibilità di affrontarle.
Dott.ssa Alessia Greco
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica esistenziale. Cordiali saluti
Salve, il suo racconto è piuttosto complesso e merita la giusta attenzione ma nelle sede opportune. Le suggerisco di non fare autodiagnosi dettate da letture che vanno prese sempre con leggerezza. Letto il suo racconto le consiglio vivamente di intraprendere un percorso terapeutico con uno psicologo in modo tale da analizzare tutto il suo vissuto e lo stato attuale delle cose per risolvere ciò che da anni la fa star male e che credo sia giunta l'ora di risolvere definitivamente. A volte troviamo il nostro equilibrio anche in situazione che ben percepiamo nocive ed è per questo che una terapia le permetterà di avere una qualità della vita che merita. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buonasera, mi pare che le sue ferite interiori facciano sempre più sentire il loro impatto sul corpo e sulla sua fragile autostima. Credo però che abbia tante risorse che mette in campo per schermarsi, come possibile, da tante situazioni compresa quella familiare che la fanno sentire inadeguato, peggiorando la situazione. Il mio suggerimento è di riprendere la psicoterapia prima possibile.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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