Ho 19 anni ed è la mia terza domanda qui sul forum. Ho già scritto diversi giorni fa questa domanda

18 risposte
Ho 19 anni e da un po’ di tempo a questa parte, ho notato che tutti “preferiscono” mio fratello.
Vi spiego. Io 19 anni, lui 15. Io non ho molti amici ma sono socievole, mentre lui pur essendo chiuso ha molti più amici di me. Noto che le ragazze si avvicinano a lui, alcuni miei familiari lo prediligono. Esempio, mia zia mi ha detto “noi ti vogliamo bene, ma tuo fratello è tuo fratello”. Sembra una stupidaggine ma questa cosa mi distrugge. Io e mio fratello abbiamo un buon rapporto, e gli ho anche esposto questo dubbio che sto raccontando ora, ma lui non mi crede. Non riesco a capire. Perché tutti prediligono lui? Io sono ansioso e ho avuto un passato burrascoso, e questa cosa peggiora la mia situazione. Aiutatemi per favore.
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Ha provato a confrontarsi con i suoi portando con sé il suo vissuto emotivo? Potrebbe comprendere alcune cose. Inoltre, c'è stato qualche episodio in particolare che ha portato a tutto questo?
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Salve, Mi dispiace molto per la situazione che descrive e comprendo benissimo quanto possa essere difficile, Anzi terribile, convivere con la sensazione di sentirsi secondi a qualcuno. Ritengo pertanto fondamentale un consulto psicologico per ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Sarebbe utile approfondire la questione soprattutto per cercare di aiutarla nel sostenere questo carico emotivo è la frustrazione che può provare. Resto a disposizione, anche on-line. Cordialmente, dott FDL
Ciao, mi dispiace per la situazione che stai vivendo. Purtroppo non ho una risposta alla tua domanda. In ogni caso, percepisco molta sofferenza in ciò che hai riportato: forse iniziare un percorso psicologico potrebbe aiutarti nel venire a capo di questa situazione, ma soprattutto nell'esprimere la tua sofferenza. Cordialmente, dott. Simeoni
Ciao, è importante farsi alcune domande a cui trovare risposta ma nella tua richiesta non vedo domande.Vorresti essere aiutato a far cosa? Possiamo chiarire questo in una chiamata online.Saluti.
Buonasera, effettivamente dalla sua domanda si percepisce che lei nota una certa differenza fra lei e suo fratello, questa diversità a lei gli crea dei problemi. Sarebbe il caso che lei consulti uno psicoterapeuta per elaborare questa sua rivalità nei confronti del fratello. Solo lavorando su di sè, riuscirà a trovare una risposta e cercare di risolvere ciò che le sta succedendo, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
Salve. Il vissuto di sofferenza che esprime, di sentirsi "secondo" a suo fratello, sarebbe utile che lo elaborasse in un contesto psicoterapeutico, anche perché, se non sbaglio, credo che non sia la prima volta che scrive di questo problema. Sarà giunto il momento di affrontarlo seriamente, prima che diventi un pensiero fisso che le impedisce di vivere altro? Distinti saluti
Buongiorno, ha avuto modo di parlare con qualcuno di questo vissuto? In particolare si riferisce ad episodi dei quali ha maggiore memoria? Le consiglio di confrontarsi magari con uno specialista.

Saluti

MT
Caro utente, mi dispiace molto di ciò che sta provando e capisco che questa sofferenza sia devastante.
Come vorresti essere aiutato? Cosa vorresti da te stesso?
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Gentile utente, l'aspetto centrale del suo discorso mi sembra che sia il suo modo ansioso di vivere le situazioni. Certamente la frase che ha riportato è legittimo viverla con dispiacere (ed immagino rabbia?). Credo anche che sia qui per vedere se trova qualcuno di cui fidarsi per ri-affrontare il suo passato burrascoso.
Un saluto
Salve
deve essere una brutta sensazione! Sicuramente ci sono eventi pregressi che ti rendono pesante e presente questa preferenza. Noi non possiamo cambiare gli altri ma noi stessi ed il modo di vivere le cose. Cosa ne pensi?
Salve, la frase che si è sentito dire è davvero disturbante e inopportuna, non ha fatto altro che accentuare il disagio percepito. Sarebbe utile confrontarsi con uno psicologo, per affrontare ed elaborare il senso di inferiorità che deriva dal suo "passato burrascoso". Resto a disposizione anche online. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Salve, il suo sentirsi e percepirsi in secondo piano sicuramente ha delle radici antiche, alle cui sarebbe molto importante risalire per ellaborarle e vivere con piu serenità sia la relazione con gli altri sia la relazione con se stesso. Sono esperienze molto frequenti fra fratelli, la gelosia, la rivalitá, "mia mamma preferisce mio fratello", ...
Insisto, è importantre valutare da dove nasce questo suo sentirsi inferiore (perché lei non è inferiore). Le consiglio vivamente un percorso psicoterapeutico per venire a capo. Rimango a disposizione.
In bocca al lupo.
Minerva Medina
Salve leggendo la sua nota emergono alcuni elementi su cui può esserle utile soffermarsi. Il primo è attuale e rimanda ad un non essere il “preferiscono” e a un "Noto che le ragazze si avvicinano a lui". Il secondo a "ho avuto un passato burrascoso," Questo apre la strada all'ipotesi che la sua situazione in cui oggi vorrebbe essere un "preferiscono" forse era già presente in un passato "burrascoso" che forse era fonte di... ... per i suoi cari . Ora se queste ipotesi, perché si può solo parlare di ipotesi da verificare, hanno una qualche validità, forse è arrivato il momento di contattare uno psicoterapeuta per analizzare questi vissuti, Ovviamente si tratta solo di una possibile lettura ma se il disagio che emerge nella sua nota è forte e invasivo forse potrebbe esserle utile lavorarci con uno specialista, Ora la scelta è sua ovvero deve decidere se continuare a trovare da se la soluzione o se contattare uno degli psicoterapeuti presenti su questo sito e iniziare un lavoro di conoscenza e cambiamento. Un cordiale saluto
Gentile utente di mio dottore,
grazie per condiviso con noi i suoi vissuti, non é semplice parlare della propria sofferenza e di ciò che fa star male. Potrebbe esser il caso fare degli incontri con uno psicologo per poter meglio approfondire da dove nascano eventuali differenze di trattamento ed elaborarne vissuti ed emozioni ad esso connessi. Poter meglio comprendere così anche le dinamiche della sua famiglia e cosa si cela dietro a tutto questo.

Cordiali saluti
Dottor Diego Ferrara
Buonasera, credo che la domanda da porsi sia non tanto quali caratteristiche abbia suo fratello, ma come notare questa cosa le genera un vissuto di grande dolore, un confronto difficile. L'obiettivo dovrebbe essere trovare uno spazio per sé di ascolto e comprensione per superare il malessere.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
non c'è dubbio che sia doloroso sentirsi trascurati perchè si preferisce qualcun'altro, in questo caso suo fratello. In alcuni casi, all'interno delle famiglie, si stabiliscono ruoli "polarizzati". Se qualcuno è simpatico e amabile, o semplicemente buono, l'altro è il contrario. Tutto questo sarebbe da approfondire, se ne avesse la possiblità, in un colloquio.
Resto a sua disposizione, anche online
Dott.ssa Franca Voaturi
Buonasera, nelle sue parole c'è tanta sofferenza e mi chiedo come mai sembra esserci spazio solo per l'uno o per l'altro. Dovrebbe affrontare un po' il tema dell'esclusione e capire da dove arriva e come la fa sentire. I fratelli sono una grande risorsa nel corso della vita e sarebbe importante potersi legittimare a sentirsi diversi e ugualmente appartenenti. Cordialmente, Dott.ssa Semeraro
Buonasera, un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a esplorare i suoi vissuti e trasformare alcuni pensieri. In particolare lei parla di un passato burrascoso e di un'ansia che forse contribuiscono alla sua percezione di sé. E' molto importante ricostruire nonostante il passato. Certamente sentirsi messo a confronto rispetto a suo fratello è difficile, ma potrebbe anche essere un'occasione per riconoscere il suo valore e la sua unicità. Se alcune frasi "forti" le hanno fatto male c'è il rischio che in un momento di maggiore vulnerabilità lei tenda a generalizzare ed estendere il pensiero che "tutti" prediligano suo fratello e il fatto che lui stesso non abbia la stessa percezione potrebbe essere un buon segnale. Credere nelle proprie potenzialità e riconoscere quelle altrui senza che ciò comporti una ferita, in alcuni momenti della vita, può risultare faticoso, ma con un lavoro introspettivo è possibile riacquisire la fiducia perduta. Molti auguri, Dott.ssa Elena Lattanzi «Lo strumento più importante nel mio lavoro si chiama relazione ed ogni teoria o tecnica sottostanti agiscono in funzione e a servizio di essa.»

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