Ho 17 anni. Sono un ragazzo molto timido e molto introve

23 risposte
Ho 17 anni. Sono un ragazzo molto timido e molto introverso; faccio fatica a relazionarmi con gli altri infatti non ho tantissimi amici (anzi praticamente ho solo un amico vero e proprio) non riesco a parlare con le ragazze senza balbettare, non esco quasi mai da solo la sera perché non avendo amici esco solo con i miei genitori e in passato sono stato vittima di episodi di bullismo a scuola.
Sto scrivendo perché dall’ultima volta che sono stato preso di mira dai bulli a scuola (circa 3-4 mesi fa) non riesco più a pulirmi il sedere da solo quando defeco perché mi blocco e quindi sono costretto a farmi pulire da mia mamma. Pensavo che con il passare del tempo il problema si sarebbe risolto invece ancora oggi mi pulisce mia mamma. Sto convivendo abbastanza bene con questo problema anche perché mentre mia mamma mi pulisce io mi sento sicuro e protetto. Ieri però per la prima volta mi sono vergognato tantissimo perché mentre ero a casa del mio amico ho dovuto chiedere aiuto a sua mamma. Quindi per evitare nuove situazioni imbarazzanti come queste vorrei trovare un modo per riuscire a tornare indipendente. Potreste darmi qualche consiglio?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buon pomeriggio, mi permetto di darti del tu visto la tua giovane età. Mi dispiace molto per la situazione ed il disagio che provi nelle situazioni sociali. Sarebbe a mio avviso opportuno che tu ti ritagliarsi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi sia alla situazione presente sia a ciò che può averla scatenata: episodio di bullismo potrebbe aver incrinato in maniera decisa la tua autostima, ad esempio. Ritengo Dunque utile che tu possa rivolgersi a uno psicologo anche per trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Salve è opportuno che valuti la possibilità di parlare di questa sua situazione con uno psicoterapeuta. Data la sua età è necessario il consenso dei suoi genitori. Sicuramente su questo sito potrà facilmente trovarne uno disponibile. Un cordiale saluto
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, è assolutamente importante che tu faccia un intenso percorso psicologico.Sei un giovane sensibile ed intelligente,ma è come se il tuo percorso evolutivo avesse subito dei blocchi,costringendoti a mantenere una forte dipendenza infantile da tua madre e dagli adulti...Coraggio e auguri dottoressa Luciana Harari
Dott.ssa Olga Guardiani
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roseto degli Abruzzi
Buona sera, mi dispiace per il disagio che vive. Le consigliere di dare corpo ai suoi vissuti con l’aiuto di uno psicoterapeuta che la aiuti a leggere in chiave emotiva le esperienze di cui parla.
Cordiali Saluti
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Credo che un percorso psicologico possa aiutarla a gestire la situazione e di disagio che descrive.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Laura Prosdocimo
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Pordenone
Carissimo, mi meraviglio che i suoi genitori non siamo ancora intervenuti per aiutarla ad uscire da questa situazione, la invito a non perdere ulteriore tempo ed avviare un percorso psicoterapeutico con l'obiettivo di imparare a gestire la timidezza e l'autonomia fondamentale per una sana qualità di vita. Un caro saluto dott.ssa Laura Prosdocimo
Dott.ssa Daniela Benedetto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
E’ decisamente opportuno che possa intraprendere un percorso di psicoterapia e che venga sensibilizzata anche la famiglia a livello di sostegno familiare perché possa interagire al meglio con te.
Un cordiale saluto
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. Mi dispiace per il disagio che sta vivendo e per gli episodi di bullismo che ha subito. Credo sia importante che consulti un professionista per valutare l'inizio di un percorso specifico attraverso il quale poter avere uno spazio in cui poter dar voce alla sua esperienza e ai suoi vissuti e lavorare sulla propria indipendenza e sul proprio benessere. I migliori auguri, Dott. Felice Schettini
Dott. Amico Colaianni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pistoia
Comunque hai trovato un buon modo per farti toccare omostrare le tue parti intime a una donna( tua madre ola madre deltuo amico
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve,
La vergogna che hai provato sentendoti costretto a chiedere l'aiuto della mamma del tuo amico deve essere stata davvero fortissima. Ma può essere l'inizio della tua consapevolezza - che è spesso dolorosa - che è venuto il momento di prenderti cura di te, costruendo la tua autonomia, la tua sicurezza e la tua vita.
Sembra che gli atti di bullismo di cui sei stato vittima ti abbiamo così ferito, da farti tornare "indietro", verso un momento della tua vita in cui ti sentivi sicuro e protetto, in cui c'era qualcuno che si prendeva completamente cura di te.
Ora puoi riprendere il tuo percorso, con l'aiuto di una psicoterapia che coinvolga te e la tua famiglia: sicuramente tua madre vuole proteggerti e accudirti (ti vuole bene), ma occorrerà che comprenda, insieme a te, che amore significa anche sostenere la crescita, l'autonomia, la sicurezza.
Puoi farcela, sei giovane e hai molte risorse!

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buona sera, vista la giovane età mi permetto di darti del tuo.
A mio avviso la situazione è delicata e difficile, mi dispiace molto per il tuo vissuto. Sarebbe necessario consultare uno psicoterapeuta in modo da avere uno tuo spazio in cui puoi raccontare la tua sofferenza e le tue difficolta. Attraverso questo percorso potrai elaborare la tua storia e prendere consapevolezza delle tue risorse e dei tuoi limiti.
Sei in una fase delicata della tua vita...datti la possibilità di farti aiutare.
Io, come altri colleghi, sono disponibile anche online.
Un caro saluto,
dott.ssa Chiara De Battisti
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

sarebbe opportuno iniziare un percorso di psicoterapia coinvolgendo tutti i membri della famiglia. In casi di questo tipo la terapia familiare è il trattamento per eccellenza; L'obiettivo della terapia sarà ridurre e risolvere lo stato di sofferenza della famiglia considerando le dinamiche familiari in relazione a tutte le principali aree del ciclo di vita. Molto probabilmente i suoi sintomi assolvono ad una funzione più profonda che intacca appunto quanto accade in famiglia ed ad esempio nella relazione tra lei e sua madre. Mettevi in contatto quanto prima con uno psicoterapeuta sistemico-relazionale, vi potrà aiutare nella risoluzione del problema su citato.

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve. Visto che parla di protezione, sarebbe opportuno che parli con la sua famiglia per valutare un percorso psicoterapeutico per affrontare il forte bisogno di protezione che impedisce un suo processo di autonomia. Un suo percorso individuale che preveda anche degli incontri familiari. Distinti saluti
Dott.ssa Matilde Ciaccia
Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Buonasera, se posso darti del tu, mi spiace per la situazione che stai vivendo, immagino che non sia semplice gestire questo forte senso di insicurezza anche al fronte degli episodi di bullismo vissuti. E' molto positivo che tu sia riuscito a esprimere questa fragilità con la tua famiglia. In questi casi è consigliato intraprendere un percorso psicologico che verta sulla comprensione dell'origine di questa difficoltà e sul riuscire a individuare strategie e avvalersi di risorse che ti consentano di aumentare la fiducia in te stesso e nelle tue possibilità per sentirti meglio nelle situazioni, incluse quelle sociali.
Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia.
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Caro ragazzo, la situazione è delicata e comprendo il tuo disagio. Nulla è irreparabile ma il tempo non cambia magicamente le situazioni. Credo che anche gli atti di bullismo che hai subito, meritano di essere ascoltati e rielaborati. I bulli strumentalizzano le fragilità altrui... Parla con i tuoi genitori o con tua mamma della necessità di un aiuto, contatta uno psicoterapeuta.
Rimango a tua disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Cristina Mitola
Psicologo, Psicologo clinico
Bari
Buon pomeriggio, bisognerebbe studiare bene la tua storia dall' infanzia, soprattutto per quanto riguarda il tuo rapporto con tua madre.
Ti consiglio un percorso psicologico dove tu e lo psicologo possiate capire la vera causa di tale disagio.
Cordiali Saluti, C.M
Dott.ssa Luisa Anibaldi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Senigallia
Buonasera consiglierei un percorso di psicoterapia sistemico familiare al fine di capire e lavorare seduta dopo seduta sulle dinamiche che stanno dietro ai suoi disagi e che inevitabilmente coinvolgono anche la sua famiglia.
Dott.sa Luisa Anibaldi
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.ssa Gabriella Caracciolo
Psicologo, Psicologo clinico
Caserta
Gentile utente, mi spiace molto per la situazione e immagino la difficoltà provata anche nel raccontarlo. Quindi la ringrazio doppiamente!
Il momento della defecazione è un momento molto intimo e personale...l'aspetto su cui più si fatica a fare da soli quando si e piccoli
Il suo " tornare indietro" in questo aspetto è forse il suo modo per rintanarsi in un angolo, quello dell'infanzia, della protezione e della vicinanza a qualcuno che sa non potrebbe mai ferirlaa.
Ma quello che le è accaduto con la mamma di questo suo amico, l'ha portata a provare vergogna. Come è stato vivere quel momento con se stesso e immaginando la reazione altrui?
Spero riesca a trovare il modo migliore per lei di lavorare su questa nuova emozione e trovare da questa la forza di lavorare sulle sue difficoltà
Resto a sua disposizione, qualora volesse iniziare un percorso, ricevo anche online se ne sente la necessità e la voglia
La saluto cordialmente
Dott.ssa Gabriella Caracciolo
Dott.ssa Erika Barone
Psicologo clinico, Psicologo
San Giovanni la Punta
Mi dispiace tanto per il disagio, immagino le difficoltà emotive ed anche pratiche che si presentano. Mi permetto di suggerire la possibilità di chiedere aiuto ad uno specialista, quindi di intraprendere un percorso psicoterapico che possa aiutare a non avere più la necessità di chiedere aiuto ad un'altra persona per soddisfare i propri bisogni fondamentali e che contestualmente aiuterebbe a ridurre le possibilità che possano ripresentarsi situazioni spiacevoli come quelle che hanno portato a questo problema. La possibilità di sperimentare che può fare da solo e il sostegno che riceverebbe per riuscire in ciò sarebbero certamente fondamentali per ottenere il cambiamento desiderato.
Grazie per la domanda, mi auguro che possa sentirsi presto più autonomo!
Dott.ssa Giulia Napoli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Baronissi
Ciao, grazie per aver condiviso la tua storia con tanta sincerità. È importante riconoscere che ciò che stai vivendo è significativo e che stai già facendo un passo coraggioso cercando aiuto. Il fatto che tu voglia affrontare questa situazione e tornare indipendente è un segno di forza.

Un primo consiglio è provare a parlare con un professionista, come uno psicologo, che può aiutarti a comprendere meglio le emozioni e le esperienze legate a questo blocco. A volte, situazioni difficili come il bullismo possono lasciarci con paure o insicurezze che richiedono tempo e supporto per essere superate.

Nel frattempo, potresti provare a fare piccoli passi per affrontare questa difficoltà, magari iniziando in un momento in cui ti senti calmo e sicuro, come quando sei a casa. Non giudicarti se non ci riesci subito: ogni progresso, anche il più piccolo, è importante.
Dott.ssa Ilenia Colasuonno
Psicologo, Psicologo clinico
Cerveteri
Capisco quanto possa essere difficile affrontare questa situazione, soprattutto quando ti senti bloccato e imbarazzato. È normale che tu voglia tornare a essere indipendente e affrontare questo problema in modo graduale. La cosa più importante è che hai già riconosciuto di voler migliorare e questo è un passo importante

Per cominciare, non c'è bisogno di fare tutto in una volta. Puoi iniziare provando a farlo da solo quando sei a casa e ti senti più a tuo agio, senza l'ansia di essere visto o giudicato da altri. Ogni piccolo passo in avanti è importante anche se ti sembra difficile, e non bisogna arrendersi

Inoltre, provare a visualizzarti mentre lo fai con successo potrebbe aiutarti. Immaginarti senza difficoltà in quella situazione può avere un impatto positivo sulla tua fiducia in te stesso

Se questo blocco continua a farti sentire in difficoltà, parlare con un professionista potrebbe essere utile. Un terapeuta può aiutarti a esplorare meglio le cause di questo blocco emotivo e darti degli strumenti per superarlo. Ogni passo che fai per affrontare questo problema ti avvicina alla soluzione

Ricordati che non è una gara e che ogni progresso, anche se sembra piccolo, è un successo. Non c'è nulla di cui vergognarsi, e affrontare questa difficoltà ti aiuterà a crescere e a diventare più forte. Non aver paura di chiedere supporto quando ne hai bisogno, e sii gentile con te stesso durante questo percorso
Dott.ssa Fabiana Lefevre
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Innanzitutto voglio dirti grazie per il coraggio che hai dimostrato scrivendo questo messaggio. Non è facile parlare di ciò che ci fa vergognare o ci mette a disagio, soprattutto quando si tratta di qualcosa di così intimo. Non esiste una ricetta perfetta o consigli che si posso dare a priore. Tuttavia per essere pratici potresti iniziare a parlartene con un adulto di fiducia (es Un/a psicologo/a scolastico/a, se presente nella tua scuola; Uno/a psicologo/a della tua zona).

Potresti avere bisogno di un confronto per ritrovare il controllo su una parte della tua vita che ora ti sembra più grande di te. Potresti rendere il momento del bagno più “tuo”
Prova a immaginare quel momento in bagno come una piccola sfida personale. Potresti iniziare con un obiettivo semplice, tipo: “Oggi faccio da solo, anche solo per iniziare, poi se serve chiamo.” Farlo gradualmente, senza pressione, ti aiuterà a ridurre l’ansia associata.
Dott.ssa Eva Donnini
Psicologo, Psicologo clinico
Grosseto
Ciao, grazie per aver scritto e per aver condiviso con sincerità una situazione così delicata. Quello che descrivi è un problema serio ma affrontabile, e non c’è nulla di cui vergognarsi: il tuo corpo e la tua mente hanno reagito a esperienze di bullismo e stress, e a volte questo può manifestarsi in modi che sembrano “strani” o imbarazzanti, come nel tuo caso. Sentirsi più sicuri quando tua mamma ti aiuta è comprensibile, ma è positivo che tu voglia tornare indipendente: questo è un passo molto importante.
Un percorso psicologico può aiutarti a: capire perché il tuo corpo reagisce così,
lavorare sulla fiducia in te stesso e sulla gestione dell’ansia, sviluppare strategie graduali per tornare a gestire autonomamente le situazioni intime e quotidiane.
Se vuoi, possiamo iniziare un percorso online insieme, con sessioni sicure e private, dove lavoreremo passo passo per recuperare indipendenza, sicurezza e autostima, senza fretta né giudizio.
Nel frattempo, puoi provare piccoli passi molto graduali, ad esempio:
Allenarti da solo in momenti in cui sei solo a casa, partendo da azioni semplici e aumentando progressivamente l’autonomia.
Parlare con qualcuno di fiducia (un genitore o un professionista) di come ti senti, senza sentirti in colpa o imbarazzato.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.