Gentile dottore la contatto perché sono stanca, le spiego, da un anno a questa parte ho intrapreso u

19 risposte
Gentile dottore la contatto perché sono stanca, le spiego, da un anno a questa parte ho intrapreso un percorso in palestra, ho perso molti chili, finalmente mi piacevo, purtroppo non riuscivo più a smettere però di essere ossessionata con le calorie e gli alimenti, finivo a pensare al cibo tutto il giorno, fino a dimagrire ancora e non piacermi più, ho provato a seguire il mio senso di fame, il mio istinto, ma ogni qualvolta che lo faccio, sfocio in un’abbuffata , in questo periodo sono sempre più frequenti, vorrei solo stare bene e non pensare più a tutte queste cose e riempirmi la testa di congetture
Salve, la situazione che descrive andrebbe analizzata bene in un apposito spazio terapeutico. Cosa le piace o non le piace del suo corpo o di lei? Perché si sente ossessionata dal cibo? Quali meccanismi sono sottesi al passaggio dal dimagrimento all'abbuffata? Ci sono comportamenti compensatori o un senso di colpa dopo queste abbuffate? Prima di dire qualunque cosa sulla sua situazione sarebbe bene rispondere a queste e ad altre domande durante una seduta. Rimango a sua disposizione per ulteriori informazioni. Cordiali saluti, DM

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Buonasera, alla base di abbuffate e comportamenti alimentari disfunzionali vi sono meccanismi compensatori che vanno individuati all'interno della sua storia. Lavorando su di se attraverso un percorso psicologico, riuscirà a prendere consapevolezza delle emozioni e di situazioni passate che sono state l'interruttore di attivazione di tale dinamica. Mi contatti per fissare un colloquio psicologico. Resto a disposizione. Con affetto, Dott.ssa Danila Bardi
Buonasera, comprendo bene come questa situazione possa crearle sofferenza e frustrazione. Emerge dalla sua domanda che le tematiche che le appartengono sono relative all'immagine, alla visione di se e alla auto regolazione.
Sono a sua disposizione per avviare un percorso insieme. Un abbraccio, dott.ssa Anastasia Giangrande
Buon pomeriggio, grazie per aver condiviso la sua esperienza. La sua è una situazione che merita di essere attenzionata con un professionista in modo tale da comprendere al meglio le cause dei comportamenti e pensieri da lei descritti. Questo perché il nostro comportamento è veicolato solo in parte da dinamiche palesi, nel senso che ci sono delle dinamiche che giacciono lontano dalla consapevolezza ed è anche, e soprattutto su quest'ultime che è necessario porre l'attenzione per lavorare sui sintomi che le causano disagio.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Simona Pietrafesa
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, la fatica che lei descrive andrebbe adeguatamente approfondita e compresa. La sua sofferenza verso il suo fisico ed il cibo nasconde sicuramente qualcosa di più profondo. Si affidi ad un professionista che la possa aiutare in tali vissuti. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, la sua situazione risulta comprensibilmente frustrante e dolorosa e meriterebbe di essere approfondita e correlata alla sua storia personale. Spesso il rapporto difficile con il cibo è collegato a profonde ferite emotive pertanto la invito a considerare la possibilità di intraprendere un percorso psicologico che le consenta di assumere maggior consapevolezza circa i suoi vissuti e le cause di tale sofferenza, così da poter trovare una modalità di gestione emotiva più funzionale che la faccia stare bene. Resto a disposizione e le auguro di ritrovare presto il suo equilibrio. Un saluto!
Leggo un "finalmente mi piacevo" che mi fa presupporre che precedentemente non era del tutto a suo agio con la sua fisicitá e sicuramente il suo perdere chili sarà stato un momento di euforia e felicità ma come ogni momento, finisce se dietro non c'è una forte stabilità. Il rapporto col cibo, col proprio corpo è un rapporto talvolta complicato, talvolta semplice ma non sempre dipende effettivamente dal corpo ma sono tanti i fattori che possono intervenire, e sicuramente uno di questi fattori si innesca ogniqualvolta vi ritrovare in un'abbuffata. Parlarne con qualcuno in modo approfondito e nella giusta sede potrebbe esserle davvero di aiuto. Le auguro tanta serenità! Dott.ssa Marzia
Gentilissima, innanzitutto, voglio riconoscere il suo impegno nel percorso di fitness che ha intrapreso e il suo desiderio di migliorare la sua salute e il suo benessere. È importante affrontare i cambiamenti fisici in modo sano e sostenibile, e sono felice di sentire che ha ottenuto risultati significativi in termini di perdita di peso.
Tuttavia, sembra che il suo rapporto con il cibo sia diventato problematico e che stia influenzando negativamente la sua autostima e il suo benessere mentale. Il fatto di essere ossessionata dalle calorie e dagli alimenti può portare a pensieri ansiosi e a comportamenti disfunzionali, come le abbuffate. È importante comprendere che questa ossessione e i cicli di restrizione seguiti da abbuffate possono contribuire a un ciclo negativo di stress emotivo.
Lavorare su una relazione sana con il cibo è essenziale per il suo benessere complessivo. Invece di concentrarsi solo sulle calorie e sul controllo, potrebbe considerare un approccio più equilibrato verso l'alimentazione. Questo può includere l'ascolto del suo corpo, rispettando i segnali di fame e sazietà, e scegliendo cibi nutritivi che la fanno sentire bene.
È altamente raccomandato consultare uno specialista in nutrizione o un dietologo che possa aiutarla a sviluppare un piano alimentare equilibrato che soddisfi le sue esigenze nutrizionali senza causare stress o ossessioni.
Inoltre, il supporto psicologico può essere cruciale per affrontare le ossessioni e le paure legate all'alimentazione.
È importante che lei non debba affrontare questa sfida da sola. Infatti, uno psicologo può lavorare con Lei per migliorare la Sua relazione con il cibo, ridurre l'ossessione e aiutarla a raggiungere un benessere psicofisico più equilibrato. Un caro saluto. Dr.ssa Marina Lumento.
Buongiorno, dopo un percorso di dimagrimento in cui alcuni segnali del proprio corpo vengono "addormentati" per dare spazio al rigore e alle regole di una dieta ed allenamento può capitare che si arrivi ad un momento in cui quel rigore non è più sostenibile. per tale ragione è importante intraprendere percorsi che siano sostenibili nel lungo periodo. Se desidera approfondire l'argomento io mi occupo principalmente di gestione delle abbuffate. rimango a disposizione. buona giornata
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Carissima, riuscire a recupere il proprio peso forma e ricominciare a piacersi è una cosa importante, che a che fare con il proprio benessere e la propria autostima. Sentirsi a proprio agio nel proprio corpo è come indossare sempre un bel vestito il ché ci mette di buon umore. Quelle che ci mette in difficoltà è legato probabilmente a una situazione di disagio, che a che fare con qualcosa di più profondo e non chiarito che provoca ansia e che sfocia nelle abbuffate oppure nel controllo ossessivo del cibo. Si potrebbe provare a comprendere quali sono le cause per affrontarle e possibilmente eliminarle o contenerle, questo talvolta è più semplice di quello che pensiamo.
Buonasera, la situazione che descrive merita un'attenta analisi all'interno di uno spazio d'ascolto e accoglienza. Comprendo la sua fatica e il profondo malessere sperimentato; per questo, le suggerisco di rivolgersi a uno specialista, psicologo-psicoterapeuta, per valutare insieme se e come intraprendere un percorso di sostegno e cura. Per qualsiasi ulteriore esigenza, resto a sua disposizione. Un caro saluto, dr. Omar Isa
Buonasera. Capisco il problema che riporta, e penso che un percorso psicologico possa essere utile per comprendere le ragioni che l'hanno portata ad avere problemi intrusivi riguardo la componente alimentare.
Resto a disposizione sia in presenza che online.
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Carissima, posso comprendere come la stanchezza che riporta sia il frutto di questa completa balia di pensieri e comportamenti riguardo al cibo e al peso.
Questa altalena di "restrizione - perdita di controllo" si costruisce spesso come un circolo vizioso in cui si rimane imprigionati, dove la restrizione alimenta l'abbuffata e contrario.
Visto l'impatto che ha sulla sua salute psicologica, le consiglio di affidarsi ad un professionista che la possa accompagnare in un percorso di presa in carico di questa difficoltà.
Mi propongo disponibile ad accogliere la sua sofferenza e a proporle un percorso che la aiuti anche in modo pratico nel superamento di questo momento.
Un saluto,
Dott. Ssa Chiara Carraro
Gentile utente,
racconta di una situazione che ha a che fare con un malessere legato alla percezione del suo corpo e che sta alla base dei conseguenti meccanismi di restrizione (e iper-allenamento)/abbuffata.
Purtroppo si tratta di sintomi presenti da tempo, di conseguenza, il modo migliore per gestirli sarebbe all'interno di uno spazio terapeutico in cui possa lavorare sulla sua immagine di se stessa, sui suoi vissuti emotivi e sulle sue percezioni.
Le consiglio di non attendere troppo tempo prima di iniziare un percorso, in quanto rischia che questi meccanismi si cronicizzino sempre di più.
Non abbia paura e contatti uno psicologo specializzato nel settore dei disturbi alimentari, che saprà guidarla nel migliore dei modi per trovare il benessere e soprattutto l'accettazione di sè.
Restando a sua disposizione, le auguro un grande in bocca al lupo!
Gentile utente,
comprendo il forte senso di frustrazione e di delusione che nutre in questo momento. Quel che descrive è un vissuto interno di grande dolore associato ad un comportamento non sano nei confronti del cibo e del suo corpo. Non sottovaluterei l'impatto di questi vissuti sulla sua vita e le posso suggerire di portare il suo malessere all'attenzione di uno psicoterapeuta, in modo tale da trovare un luogo di ascolto e di accoglienza che le consenta di capirsi meglio e trovare insieme al professionista le modalità più adeguate per guarire.
Se vuole sono disponibile.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Gentile utente ,
grazie per aver condiviso con noi il suo disagio.
Per tanto le consiglio un consulto psicologico per approfondire meglio la sua situazione.
Rimango a disposizione anche online .
Cordialmente
Dott.ssa Rosa Argenti
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso sia alla percezione e le aspettative legate al suo corpo sia alla frustrazione che prova rispetto alle condotte di abbuffata. Solitamente i problemi legati al rapporto col cibo hanno motivazioni alla base che potrebbero essere connesse alla storia di vita.
Le suggerirei dunque di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme al professionista strategie utili per far fronte a situazioni di difficoltà e sentirsi più efficace nella sua quotidianità.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Gentilissima, la difficoltà e la delicatezza del momento che sta affrontando si percepiscono molto dalle sue parole. L'idea di non riuscire bene a comprendere e gestire alcune esperienze può spaventare, ma anche solo averle condivise con noi è un passo importante. Inoltre, il supporto di un professionista può essere d'aiuto nel fornire maggiore conoscenza e guida. Resto a disposizione, dott.ssa Sharon Bocca

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