Gelosia nei bipolari. Sono con un ragazzo bipolare (segue una cura farmacologica) da quasi 4 anni e

17 risposte
Gelosia nei bipolari.
Sono con un ragazzo bipolare (segue una cura farmacologica) da quasi 4 anni ed è super geloso, anche quando gli dico una cosa normalissima tipo "mi voglio iscrivere in palestra". Io non gli ho mai dato modo di non avere fiducia in me, è un soggetto caratterialmente geloso ed evidentemente poco sicuro di sé. Ha timore che in un luogo come la palestra possano esserci persone che attirano la mia attenzione, o ci provano con me... Inizialmente durante episodi simili la sua era una reazione irruenta, impulsiva, alzava la voce e inveiva, da quando invece è seguito da un terapeuta ha soffocato le reazioni forti riuscendo a rimanere (esteriormente) calmo, ma dal punto di vista del pensiero non ha avuto cambiamenti, percepisce sempre il pericolo e avverte sempre forte ansia. Che tipo di lavoro dovrebbe fare sul pensiero? Come potrei supportarlo io in tal senso?
Vi ringrazio
buonasera.
la gelosia o dipendenza affettiva è comune nelle persone che soffrono di questa problematica.
da quanto ha detto lui è ben seguito sia da un punto di vista psicologico, mi chiedo se lo sia anche lei, è infatti importante anche per lei intraprendere un percorso per poter gestire al meglio una situazione di questo tipo ed eventualmente aiutarvi a superare momenti particolari..
resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento anche online.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Bova

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Gentile utente, nn c'è qualcosa in particolare e specifico che lei possa fare. Il suo partner dovrà lavorare su pensieri più funzionali per lui, lei si mostri sempre onesta e sincera con lui. Condivida ciò che prova e sente. Potrebbe lei stessa iniziare un percorso per prendersi cura dei sui stati emotivi e della fatica che sente. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, credo che il disturbo bipolare sia secondario rispetto alle insicurezze profonde di questo ragazzo e a un certo discontrollo sull' impulsività che andrebbe meglio compreso. Conosco molti bipolari ne' gelosi, ne' impulsivi, al massimo un po' accelerati. Potrebbero essere dei sintomi post traumatici che hanno a che fare con il disvalore di sé, dovrebbe approfondire questi temi con il suo terapeuta. Cordiali saluti
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza, su cui mi permetto di fare alcune riflessioni.
Il fatto che una percorso farmacologico e terapeutico di quattro anni non abbia favorito alcun concreto cambiamento, lascia supporre che si possa anche trattare di un disturbo di personalità, e in tal caso si parla di una modalità strutturata e immodificabile del vivere (per cui la terapia sarebbe solo di supporto, specialmente per le fasi di scompenso). In ogni caso, il suo ragazzo è già supportato da professionisti, le suggerirei semplicemente di non colludere con questi suoi atteggiamenti e preservare il suo (tuo) benessere psicologico.
Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Al di là della diagnosi di disturbo bipolare, purtroppo quello che lei riferisce è vissuto da moltissime, troppe, ragazze e donne. I motivi non possono ritenersi semplicemnte e unicamente collegati ad una patologia, ma sono molto spesso soprattutto dovuti ad aspetti culturali. La invito a riflettere anche su di sé e su come si sente in questa relazione, è l'unica cosa che può fare. Lui ha la responsabilità del suo cambiamento, ma questo vale per tutti noi!
Ciao, di riflessioni mi sembra proprio il caso di dirlo ce ne sono da fare...credo che le due più' importanti però siano tu come stai e come te la vivi questa situazione (e ti invito veramente ad entrare dentro di te e farti bene questa domanda) e anche mi viene da dirti quanto ti vuoi bene e quanto riesci a "stare 'in una relazione amorosa cosi.
La seconda cosa che trovo interessante è quando scrivi che da quando va in terapia lui riesce a soffocare le sue reazioni forti e a rimanere apparentemente calmo ma il pensiero è sempre li....siamo sicuri che il lavoro che sta facendo in terapia sta veramente andato in porto?
Resto a disposizione per altre domande in merito o se vuoi per fare un colloquio con me. Cordiali saluti Dr. Jasmine Scioscia
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Buonasera,
Innanzitutto consideri come rimane fondamentale che lei faccia capire al partner che comprende (o almeno tenta di farlo) lo stato emotivo dell'altro. Consideri, infatti, che la gelosia è un atto possessivo che deriva, oltre che da un'incapacità relazionale di base, da un profondo senso di insicurezza e conseguente paura di perdere l'altra persona.
L'ideale sarebbe, dunque, che lei rassicurasse il partner rispetto all'infondatezza di queste paure e, nel contempo, provasse a comunicare a quest'ultimo le sue esigenze personali rispetto all'iniziare un percorso in palestra (bisogno di curare l'aspetto fisico, piuttosto che altro).
Rimane fondamentale una comunicazione in cui preliminare è l'espressione dei propri bisogni e stati emotivi, prima dell'attenzione a quelli altrui. Qualora ritenesse di avere difficoltà in tal senso, le consiglierei un percorso psicoterapico che possa anche aiutarla a gestire questa relazione non facile.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Buona sera, non posso non dirle che la gelosia eccessiva è un campanello d'allarme che è utile per sapere se restare o meno in una relazione. Per ciò che riguarda invece il lavoro sul pensiero del suo ragazzo io consiglierei una psicoterapia specifica che si chiama Acceptance and commitment therapy ACT. Saluti dott.ssa Agostini Maria Grazia
Il discorso della bipolarità merota sicuramente una riflessione a parte. Ma proverò a concentrarmi sulle tue domande. Sicuramente è positivo che il tuo ragazzo riconosca i suoi comportamenti nei tuoi confronti e stia già lavorando con un terapeuta per affrontare la sua gelosia e ansia. Nel lavoro sul pensiero, potrebbe beneficiare della terapia cognitivo-comportamentale, che aiuta a identificare e modificare i pensieri distorti o irrazionali che alimentano la gelosia e l'ansia. Potrebbe essere incoraggiato a esplorare e mettere in discussione i suoi pensieri automatici riguardo alla gelosia, ad esempio, chiedendosi se ci sono prove concrete per supportare le sue preoccupazioni o se sta esagerando le situazioni. Come partner, puoi supportarlo offrendo comprensione e incoraggiamento durante il suo percorso terapeutico. Puoi anche aiutarlo a riconoscere e celebrare i progressi che fa nel gestire la sua gelosia in modo più costruttivo. Inoltre, comunicare apertamente e onestamente con lui sulle tue intenzioni e sentimenti può contribuire a rafforzare la fiducia nella relazione. Potreste anche esplorare la terapia di coppia per affrontare insieme le dinamiche relazionali legate alla gelosia. Questo tipo di terapia può aiutare entrambi a comprendere meglio le emozioni dell'altro, a comunicare in modo più efficace e a trovare strategie condivise per affrontare i problemi di gelosia nella relazione.
Penso che lei debba solo restare a guardare a meno che non voglia intraprendere un lavoro su se stessa che la aiuti a stare vicino a persone difficili. Un saluto
Buonasera, credo che sia difficile modellarsi al volere del suo ragazzo in attesa di un suo cambiamento. Prima di tutto deve focalizzarsi su questo punto, poco o nulla può fare lei per fargli cambiare percezioni che saranno, molto probabilmente, radicate nella sua storia personale. Può parlare con il suo ragazzo e chiedere cosa lo può rendere sereno ma per cambiare percezioni é necessario attendere l'evolversi della terapia. Tenga in considerazione il suo vissuto e la sua fatica, nel rapporto ci sono anche i suoi bisogni.
Cordiali saluti Dott.ssa Valeria Randisi
Salve,
lei è portatrice di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate.
Ne parli anche con lui, sarebbe un' occasione di crescita per entrambi.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve cara, la ringrazio per aver scritto.
È stata al passo finora con dinamiche molto altalenanti anche per semplici e legittime idee o iniziative, rispetto alle quali in realtà nessuna rassicurazione potrebbe rivelarsi sufficiente perché l’attenzione dell’altro ricade immediatamente su qualcos’altro che non va perché percepito come minaccioso. Dunque talvolta un eccesso di rassicurazioni può alimentare paradossalmente i sentimenti di gelosia.
Bene pertanto che l’altro possa trattare ciò attraverso una terapia mirata mentre dal suo canto non può che maneggiare solo il modo in cui lei si sente in rapporto a ciò e potrebbe rivelarsi di aiuto interrogarlo a sua volta in uno spazio altrettanto dedicato.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Di Costanzo
Buonasera. Penso che il suo compagno stia già seguendo i percorsi opportuni per prendersi cura di sé stesso e delle proprie difficoltà, la farmacoterapia e la psicoterapia, e che entro questi percorsi avrà modo di lavorare gradualmente anche sulle difficoltà legate al pensiero. Credo che lei possa supportarlo con tutto il suo sostegno ed il suo amore, come sembra stia già facendo, ma ciò non significa dover rinunciare a parti che sono importanti per se stessa come persona, come il bisogno di iscriversi in palestra o comunque di essere libera di coltivare propri spazi di libertà individuali. In tal senso potrebbe essere opportuno comunicare al suo compagno con tatto e delicatezza l’importanza di soddisfare i propri (o i vostri, inteso nel senso della reciprocità) bisogni personali accanto ed insieme a quelli della coppia.
Qualora sentisse la necessità di approfondire la sua esperienza ed esplorare i vissuti che questa situazione relazionale genera in lei potrà certamente rivolgersi ad un/a professionista. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Salve utente , come lei ha scritto il suo compagno già segue un percorso di psicoterapia e il fatto che continui a seguirla è già sulla buona strada per risolvere questo problema .
Valuti la possibilità di intraprendere anche lei un percorso , ciò potrebbe aiutare ancora di più entrambi a trovare un linguaggio e una comprensione comune per superare il vostro problema di coppia.
Gentile Amica (o gentile Amico),

molto spesso nelle persone con disturbo bipolare la gestione della rabbia è particolarmente difficile. Tuttavia il suo ragazzo sta facendo grandi passi in questo senso! Il miglior modo per supportarlo è comportarsi come si sta comportando già: chiedergli di lavorare su questo, come sta facendo. Se il suo compagno avrà bisogno (d'accordo con il suo terapeuta) di coinvolgerla, sicuramente lo farà.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno, prima di capire come aiutarlo mi focalizzerei su quello che cerca da una relazione di coppia, dopodichè deve fare la scelta se diventare la terapeuta del suo ragazzo o no. Non c'è una via di mezzo, se parlerete dei suoi problemi, questi diventeranno (o sono già diventati) protagonisti della vostra relazione. Che quindi non potrà essere armonica e paritaria. Potrebbe appoggiarsi anche lei ad un/a terapeuta per capire meglio come procedere. Questa opzione è fortemente raccomandata in quanto difficilmente potrà possedere gli strumenti per gestire la situazione da sola e non è per niente detto che farlo sia la cosa migliore per lei.

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