Domande: C'è chi in amore a fortuna e nella vita meno o per lo più l'opposto, se la mia forza non è

Gentile utente, Se sente di riuscire ad approcciare solo se messo al centro dell'attenzione, forse le risposte che cerca vanno esplorare proprio nelle sensazioni che prova quando si sente a centro dell'attenzione? Cosa sente e prova invece quando non lo è? Forse un primo confronto tra queste due dinamiche potrebbe essere un trampolino di lancio verso la comprensione di ciò che le sta accadendo. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo

È possibile che il cambiamento nel suo approccio alle relazioni sia legato a una crescita personale o a esperienze passate. Potrebbe essere utile esplorare questi sentimenti con uno psicologo o uno specialista per capire meglio lei stessa e le dinamiche relazionali che sta attraversando.

Gentile utente, la risposta la dobbiamo trovare dentro di noi.
Cosa succede di diverso tra l’una e l’altra situazione. Da quando prova queste sensazioni e vissuti.
Meriterebbe un approfondimento.
Sono a sua disposizione

Gentile utente di mio dottore,
la sua difficoltà potrebbe essere emersa proprio nella precedente relazione. Questi sono aspetti che potrebbe approfondire attraverso l' aiuto di uno specialista.
Resto disponibile, nel caso lo volesse, a riceverla anche on-line.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara

Gentile utente, nella relazione di cui lei parla esiste un prima e un adesso. Le relazioni di coppia sono soggette ad evoluzione è cambiamento. Potrebbe essere utile esplorare e valutare le potenzialità di tali cambiamenti in un contesto clinico.
La saluto cordialmente.
Dottor Emanuele Grilli

Le dinamiche relazionali possono essere complesse e influenzate da vari fattori. Potrebbe essere utile esplorare queste esperienze con uno psicologo per ottenere una comprensione più approfondita dei tuoi sentimenti e delle dinamiche relazionali. Talvolta, cambiamenti nelle relazioni possono portare a sfide emotive e comportamentali che richiedono esplorazione e comprensione più approfondite. Un professionista può aiutarti a navigare attraverso queste sensazioni e a sviluppare strategie per affrontarle in modo sano.
Un saluto
Giulia Cosi

Gentile utente, mi sembra che ci sia un po' di difficoltà a codificare ciò che avviene dentro e fuori di lei.
Sicuramente un percorso che la aiuti a mettere chiarezza, a narrare la sua storia e a trovare consapevolezze, la potrà aiutare a trovare le risposte che cerca.
Un caro saluto.

Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi.
Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta

Salve, probabilmente lei ha bisogno di intraprendere un percorso terapeutico volto a comprendere i suoi sistemi comunicativi, le sue reali necessità e desideri al fine di acquisire gli strumenti necessari per instaurare relazioni sociali soddisfacenti. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio

Gentile utente, comprendo la sua difficoltà. E' già un buon punto di partenza riuscire a rendersi conto della situazione emotiva nella quale ci si trova, tuttavia le consiglio di prendere contatti con un professionista per comprendere meglio il suo stato di sofferenza e per aiutarla a consapevolizzare e a conoscersi sempre meglio.
Cordialità.
Dott. Andrea Como, psicologo e psicoterapeuta.

Buongiorno, comprendo la sua difficoltà e la sua necessità. Credo che sia necessario capire quali sono le sensazioni e pensieri che sperimenta quando si sente al centro dell'attenzione e quali invece quando non è al centro. Ogni relazione può comportare dei cambiamenti e sembra che ci sia stata un'evoluzione nel suo modo di sentirsi e di percepirsi. Credo che un percorso terapeutico le potrebbe essere d'aiuto per capire cosa sta succedendo in lei, ma anche come un percorso di crescita personale per comprendere come sta e cosa l'ha portata a sentirsi e percepirsi così.
Restando disponibile online o in presenza, la saluto. Dott.ssa Veronica Corsi

Salve, probabilmente oggi questa sta diventando l’unica strategia per poter entrare in relazione con qualcuno.
Le suggerirei di intraprendere un percorso psicoterapeutico per comprendere qual è il significato che ad oggi riveste questa strategia, quali sono i costi e i benifici e come si sente quando non è al centro dell’attenzione.
Resto a disposizione per eventuali dubbi o approfondimenti
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa

Gentile utente, comprendo il suo disagio.
Le relazioni di coppia sono molto complesse ma soprattutto vivono i cambiamenti dovuti al passare del tempo e di conseguenza all'evoluzione e alla naturale crescita personale e dell'altro. Ci sarebbe tanto da approfondire. Resto a sua disposizione.
Cordiali saluti Dott.ssa Veronica Guidi

Gentile utente, le relazione cambiano. Credo ci sia parecchio da approfondire per rispondere a queste domande che si pone. Provi a condividere con con un professionista che può darle tutta l'attenzione che merita il periodo che sta vivendo.

Gentile utente, escludiamo a priori l'attribuzione di fortuna ma recuperiamo un senso di responsabilità ovvero di abilità rispondere agli eventi anche avversi come un abbandono. In ambito terapeutico si può approfondire ciò che sembra un eccesso di rassicurazione nell'attendere la conferma esterna di attenzione ed il prolungamento dell'attesa di una nuova relazione.
A disposizione, la saluto Dottor Gianpietro Rossi

gentile utente, cos'è che il cuore non dimentica? Le relazioni sono complesse e cambiano nel tempo. essere al centro dell'attenzione come la fa sentire? e il suo contrario? Le sue domande meriterebbero un approfondimento con uno psicologo per comprendere meglio se stesso e le sue dinamiche relazionali. Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni

Buonasera, mi pare di capire che una relazione l'ha particolarmente segnata. Forse è necessario prendere atto che questa elaborazione non è del tutto avvenuta. La sua situazione sarebbe da approfondire.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

Buongiorno, la sua difficoltà a ritrovare la spontaneità nell'approccio con l'altro potrebbe derivare dal peso emotivo lasciato dalla relazione di 4 anni. L'occhio vede, ma il cuore non dimentica: forse ha bisogno di elaborare meglio ciò che è stato per liberarsi dal confronto con il passato. Essere al centro dell'attenzione potrebbe darle sicurezza, ma lavorare su di sè, magari con il supporto di un terapeuta, può aiutare a ricostruire fiducia e autenticità nelle interazioni.

Salve,
Le sue domande esprimono una profonda riflessione sulla sua esperienza emotiva e sulle difficoltà che sta vivendo nell’approcciarsi agli altri dopo una relazione, per lei, significativa. Il tema dell’amore e della fortuna nella vita aprono interrogativi sulle sue aspettative di vita in dialogo con i suoi valori. L’idea di essere al centro dell’attenzione potrebbe indicare che stia cercando una connessione autentica ma che fatica a trovare senza un contesto che la faccia sentire sicuro e apprezzato.
Esplorare le sensazioni che vive con un professionista le darà un’occasione per conoscere più a fondo chi è e in che modo vuole realizzare i propri desideri. Se desidera approfondire sono qui.
Un caro saluto

Buongiorno, quello che descrive sembra il segno di una ferita affettiva non del tutto elaborata. Quando si è dato molto in una relazione e qualcosa si spezza, può restare una sorta di blocco profondo che interferisce con la spontaneità, specialmente nei rapporti nuovi.
Il fatto che riesca a esprimersi solo se posto al centro dell’attenzione potrebbe indicare un bisogno di riconoscimento che ora passa più dalla conferma esterna che dal contatto autentico. In psicoterapia umanistica, si lavorerebbe proprio sul recupero della fiducia relazionale e sull’accettazione delle proprie vulnerabilità senza temerle. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli