Credo di avere una forma di autismo. Ho sempre avuto enormi difficoltà in contesti sociali. Sono ann

17 risposte
Credo di avere una forma di autismo. Ho sempre avuto enormi difficoltà in contesti sociali. Sono anni che studio le interazioni sociali per riuscire a integrarmi (tutto normale, chiaro), cercando di capire i miei errori e cercando di evitare atteggiamenti che provochino comportamenti aggressivi negli altri.
Seguo uno psicologo da due anni. Mi trovo bene e capita che parliamo di una eventuale diagnosi. A riguardo lui è sempre stato più ottimista di me. Le mie descrizioni lo hanno portato una volta a confermare che ho degli episodi di dissociazione, mentre altre volte ha descritto i miei comportamenti come "atteggiamenti autistici", piuttosto che vero e proprio autismo. Ci tiene a sottolineare la differenza e ne capisco il senso, tuttavia trovo (nella mia ignoranza) ci sia una linea molto sottile a differire le due diagnosi. Penso che con una analisi più accurata e forse più "pessimista", potrei capire se si tratta di vero autismo o meno.

Se scrivo qui è perché, per quanto apprezzi come lavora il mio psicologo, ho la sensazione (potenzialmente errata) che ci sia un eccessivo ottimismo ad impedire un'adeguata indagine del mio malessere.

Cosa potrei fare? Grazie per un vostro parere
Salve, grazie per aver condiviso con noi il suo vissuto. Facendo leva sul buon rapporto e la buona alleanza terapeutica con il collega che la segue, ha provato ad esprimere in maniera chiara e sincera i suoi pensieri e vissuti emotivi connessi alle sensazioni che ha? non importa che siano giuste o sbagliate, è importante e doveroso condividerle anche perchè magari potrebbe essere l'occasione per indagare nuovi elementi ed aspetti utili per il vostro percorso.
Cordialmente, dott. FDL

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Buonasera, il suo psicoterapeuta potrebbe aiutarla a trovare un buon centro di valutazione e diagnosi clinica/Neuropsicologica dalle sue parti per avviare con esperti neuropsichiatri, neuropsicologi e psicologi psicodiagnosti una valutazione clinica accurata sugli aspetti neuropsicologici, di personalità e socio-emotivi. Esistono infatti protocolli e batterie di test somministrati da validi professionisti del settore della valutazione e diagnosi neuropsicologica che potrebbero aiutarla ad approfondire il suo quadro, delineare quanto più dettagliatamente possibile il suo profilo di funzionamento e permettere di stilare al termine degli incontri di valutazione una diagnosi accurata tenendo conto anche della sua anamnesi e storia clinica. Provi a cercare nella sua zona informazioni a riguardo. Spero di esserle stata utile. Buone esperienze di vita. Dottoressa Daniela Guzzino - psicoterapeuta in Neuropsicologia
Buonasera, nella sua domanda non ci scrive delle notizie su di lei, importanti ad esempio la sua età.Cmq penso che il suo terapeuta la conosce molto meglio di noi, sarebbe bene che lei si fidi di più e ne parlii in maniera più approfondita con lui, riguardo al suo ottimismo. Molto probabilmente ne avrà tutte le ragioni, la saluto cordialmente, dott. Euge ia Cardilli.
Prenota subito una visita online: Psicoterapia individuale - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buonasera, perchè vuole a tutti i costi un'etichetta?
Non ho nulla contro la diagnosi, se è un'ipotesi che aiuta il lavoro, ma trovo che rischi di irrigidire l'idea che il paziente ha di se stesso.
Credo sia più utile fare attenzione alla relazione terapeutica e ai risultati che consente di ottenere. Mi pare cosa buona che il suo terapauta sia ottimista, evidentemente ha fiducia nelle sue risorse!
Le auguro di proseguire al meglio il suo percorso.
Buongiorno, il suo malessere non ha a che fare con la diagnosi ma con il modo in cui si sente. La cosa più complessa del percorso sarà trovare i nomi che lei da a come soffre mentre una diagnosi è comunque una riduzione . L'indagine, quindi, non è impedita da una definizione troppo ottimistica se mai da una definizione troppo rigida.
Un caro saluto.
Daniela Bianchi
Fin che puó eviti le etichette, una volta comunicata il suo ambiente non farà altro che confermarla, in una sorta di profezia che si autoavvera. Col suo terapeuta cerchi invece di migliorare le singole e specifiche difficoltà, un piccolo miglioramento alla volta, una sorta di "effetto farfalla".
Saluti
Dott. Vincenzo Cappon
Buonasera, mi chiedo: una volta ricevuta e confermata la diagnosi che lei ipotizza, come cambierebbe la sua quotidianità? Sarebbe diversa? Mi sembra inoltre di cogliere un lieve fastidio nei confronti dell'ottimismo dello psicologo che la segue come se si sentisse in un certo senso sminuito nella sua sofferenza. Di questo è importante che ne parli proprio perché il percorso è in essere da due anni. In bocca al lupo
Salve, scrive che viene già seguito da un terapeuta da circa due anni e questo mi fa piacere. Credo che possa essere più utile per lei continuare a confrontarsi con il suo psicologo per evitare di confondersi.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Le pongo una domanda: come mai per lei è così importante avere una diagnosi precisa? Il lavoro psicologico non è come quello medico, a cui una diagnosi precisa corrisponde una precisa terapia (perlomeno, non per tutti). Il fatto che lei abbia degli atteggiamenti autistici o che soffra di autismo, non dice comunque nulla di chi lei sia: si tratta solo di un'etichetta. Ne parli col suo psicologo per ogni eventuale dubbio. Cordialmente, dott. Simeoni
Gentile utente,
Esiste una condizione che rientra nello “spettro autistico”: sto parlando della sindrome di Asperger. Purtroppo fin troppo spesso non viene riconosciuta dagli psicologi, a meno che non abbiano una formazione specifica sulla sindrome.
E fin troppo spesso le persone nello spettro pervengono ai centri specializzati dopo aver fatto un’autodiagnosi il più delle volte corretta. Una delle difficoltà più frequenti riguarda proprio le competenze sociali: semplicemente non si comprendono, si sbaglia sempre qualcosa e non si capisce cosa. Ansia e depressione sono frequenti, così come tanti altri segni altamente specifici ma che potrebbero confondersi con altri. Non è una malattia, piuttosto una neurodiversita’. Solo chi conosce la sindrome di Asperger, la sa riconoscere. Cerchi informazioni sui siti di centri riconosciuti che si occupano di questo, in Italia ne abbiamo almeno una dozzina.
Le suggerisco in particolare “Spazio Asperger” del dottor Moscone e “aspergerway” di Ilaria e Simone
Guardi un po’ se vi si riconosce…
Un caro saluto e tanti auguri!
Dottoressa Mariagrazia Fanciulli
Salve. Perché sente il bisogno di avere un'etichetta? Nel percorso che sta facendo si conceda la possibilità di lavorare su di sé, sulle sue fragilità che la rendono una persona unica e speciale, trovi la fiducia in sé che la farà sentire più a suo agio con se stesso e con gli altri, senza darsi un'etichetta che potrebbe limitare le sue possibilità di apertura nei confronti della vita. Distinti saluti
Gentile utente,
da quel poco che racconta è possibile che i suoi comportamenti rientrino nel cosiddetto spettro autistico. Come molti colleghi, le suggerisco di trovare, assieme al collega che la segue, un valido centro per la diagnosi di questa condizione. Tenga presente che, come nel suo caso, anche se dovesse risultare una sua effettiva neurodiversità, non si tratterebbe di una patologia vera e propria, perché lei è in grado di svolgere una vita pressoché normale (al netto delle sue difficoltà sociali) senza supporto. Nel caso lei rientri in questo spettro, esistono protocolli di sostegno che possono aiutarla a decifrare i contesti sociali nei quali incontra difficoltà.
Accenna tuttavia anche ad episodi di "dissociazione". Una condizione che va indagata meglio. Ne parli con il collega che la segue.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Salve, la diagnosi è il primo passo da prendere in considerazione durante il primo colloquio, si fanno ipotesi ma la valutazione è importante per un adeguato intervento rerapeutico.
Ora, se lei sente di aver bisogno di altro negli incontri col suo terapeuta, la invito a parlarne con lui. La relazione è importante e la comunicazione è uno strumento utile alla fiducia e al cambiamento.
Saluti, dott.ssa Teresita Forlano
Salve, forse non si sente sufficientemente preso sul serio? Provi a parlarne con il suo terapeuta. Rimane di fondo una domanda : una diagnosi più pessimista che vantaggi o che conseguenze avrebbe per lei? Come potrebbe aiutarla a risolvere le sue difficoltà?
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve continui nel lavoro che sta svolgendo e parli di questi temi con il suo psicoterapeuta. Sono argomenti molto utili per il lavoro che state svolgendo. Gli racconti di questo suo desiderio di avere un consulto su questo sito e ne comprendo i significati lavorandoci nell'ambito della sua psicoterapia. Un cordiale saluto
Gentile utente di mio dottore,
In virtú della buona alleanza terapeutica con il collega che la segue, provi ad esprimere in maniera chiara e sincera i suoi pensieri e i vissuti emotivi connessi alle sensazioni che ha. Sarebbe importante condividerle per poter proseguire con il lavoro terapeutico nel migliore dei modi
Cordiali saluti
Dottor Diego Ferrara
Buon pomeriggio, volere una diagnosi precisa è un suo diritto se ne sente l'esigenza, se questa cosa la possa aiutare in qualche modo.
Perché non porta in terapia questo suo bisogno, cercando anche di capire le ragioni di questa sua istanza. Dopodiché insime al suo psicologo potrebbe farsi inviare ad un centro per una valutazione approfondita, così da togliere ogni dubbio.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi necessità
Dott.ssa Alessia D’Angelo

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.