Cosa fare se si vive da soli e si hanno pensieri suicidi e crisi di pianto nonostante la psicoterapi

19 risposte
Cosa fare se si vive da soli e si hanno pensieri suicidi e crisi di pianto nonostante la psicoterapia?
Dato che la mia terapeuta non può stare h24 con me, a chi posso chiamare, chiedere aiuto?
Gentile Utente, mi spiace molto della sofferenza che sta vivendo. La relazione terapeutica nasce proprio per contenere anche momenti complessi come quelli che racconta, e il supporto del terapeuta è fondamentale per regolare stati emotivi così intensi. Sono d'accordo con lei che un supporto h24 non è pensabile, ma potrebbe concordare con la sua terapeuta una maggiore frequenza di incontri a studio, soluzione che si adotta quando il problema è in fase acuta come nel suo caso. Poi i momenti di forte malessere ci sono e ci saranno ancora, sono un prezzo inevitabile, ma la costanza di un intervento congiunto tra lei e la sua terapeuta li renderanno via via più digeribili. Un caro augurio di buona fortuna

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Salve come dice il collega la psicologa non può assistere tutto il giorno. Può incrementare gli incontri o rivolgersi ad un collega psichiatra che le darà un supporto farmacologico.
Dott.ssa Milvia Verginelli
Buonasera,
la terapeuta sicuramente è un ottimo punto di riferimento che mi serve per esplorare un po' nuovi comportamenti e situazioni nella mia vita. Mi spiego meglio: è fondamentale che, tra una seduta e l'altra, io sviluppi (anche progettandolo con la terapeuta) dei nuovi comportamenti che mi portino a nuove relazioni, situazioni, esperienze. Così facendo creo nuovo valore e tutto piano piano riparte.
dott Tealdi
Gentile utente,
Mi spiace per le difficoltà emotive che sta vivendo. Nei momenti di crisi può rivolgersi al pronto soccorso chiamando i numeri nazionali di emergenza. Può anche contattare il Telefono Amico. Inoltre, potrebbe considerare di concordare con la sua psicoterapeuta un incremento degli incontri per un periodo di tempo o una modalità consona per contattare la stessa in questi momenti. Le suggerisco anche di discutere con la sua psicoterapeuta la possibilità di affiancare una terapia farmacologica attraverso una visita con uno psichiatra di fiducia. Spero di averle dato informazioni utili. Cerchi di affrontare un passo alla volta e si ricordi che non è sola.
Un caro saluto,
Dott.ssa Pinna
Gentile utente di mio dottore,
In questi casi potrebbe esser utile rivolgersi presso un centro di salute mentale.
Sarebbe opportuno consulto psichiatrico affinché la sua situazione possa esser meglio inquadrata.
Nella speranza di aver supportato nel migliore dei modi la sua domanda.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Il tema che porta è importante e credo nn possa essere minimizzato in una discussione online. Ne parli seriamente con chi la segue, in piena franchezza, vedrà che troverà la risposta più corretta. La sua persona è unica, la sua storia è insostituibile e quindi solo chi la conosce bene sa quale sia una soluzione giusta
Cara utente, come molti colleghi le hanno suggerito potrebbe concordare un aumento nel numero di incontri settimanali con la sua terapeuta per far fronte a questo momento difficile; la invito inoltre a valutare con la sua psicoterapeuta la possibilità di abbinare alla psicoterapia un supporto farmacologico consultando uno psichiatra. La combinazione dei due interventi potrebbe essere la soluzione più consona per il miglior sostegno possibile.
Le faccio i miei migliori auguri per il futuro
Buongiorno! Penso che le strade possano essere due : o cerca di affiancare un supporto farmacologico al suo percorso terapeutico ; oppure intensifica, in accordo con la sua dottoressa, la frequenza delle sedute settimanali.
In fase acuta di crisi di questo tipo è meglio provvedere a variazioni della routine di cura a cui era abituata.
In bocca al lupo
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, credo sia importante discutere con la sua terapeuta quanto ci riferisce per trovare insieme una soluzione su misura per lei, che la faccia sentire rassicurata anche nell’assenza o comunque possa permetterle di non sperimentare queste profonde angosce. Non esiti. Un caro augurio Dottsa Elisa Galantini
Buonasera, come le hanno consigliato i colleghi ne parli con la sua terapeuta per trovare insieme una soluzione
Potrebbe essere opportuno rivolgersi anche ad uno psichiatra per una terapia farmacologica per alleviare la sintomatologia e sostenerla per un primo momento soprattutto se il percorso terapeutico è iniziato da poco
Un caro saluto
Dr.ssa Patrizia De Sanctis
Gentile utente, la invito a parlare con la sua psicoterapeuta di questa difficoltà: vedrete assieme che soluzione prendere (se, eventualmente, aumentare il numero di sedute, se effettuare un consulto psichiatrico per aggiungere una terapia farmacologica alla psicoterapia, etc.). Le strade possono essere diverse, ma sicuramente sono da valutare con la sua terapeuta. Un caro saluto
Gentile signora, ne parli con la sua terapeuta e vedrà che insieme troverete il giusto compromesso per affrontare la situazione.
saluti.
dott. Leonardo Ricci
Buongiorno,
Direi che ne deve parlare con il suo terapeuta. In genere sono cose che vanno definite con il contratto terapeutico in base alla gravità del caso: con alcune persone può esser utile fare un piccolo elenco delle persone fidate da chiamare in emergenza e, in ultimo, il terapeuta.

Cordialmente
Dott.saa Stefania Romanelli
Buonasera, in questa particolare condizione emotiva è necessario consultare uno psichiatra per un supporto farmacologico e intensificare le sedute con il suo psicoterapeuta. Auguri
Gent.mo utente, il suo disagio è comprensibile, potrebbe essere utile concordare con il suo terapeuta dei momenti e degli spazi ben precisi al di fuori della seduta settimanale da poter utilizzare in caso ne senta la necessità. Cordialmente.
Buona sera, l'angoscia della solitudine è molto dura da vivere, è dolorosa, ma a volte si possono anche aumentare i colloqui con lo psicoterapeuta per ampliare la possibilità di costruire meglio fuori dalla terapia, spesso questo estremo bisogno risponde a cose più profonde, anche banali, vedrà che c'è la farà, le auguro il meglio, Adriano Principe
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Sono un Medico specialista in Psicologia clinica, Psicoterapeuta e Omeopata ed esperto in terapie naturali. Le suggerisco di affiancare alla psicoterapia che sta svolgendo (e che è bene che continui) una consulenza con un medico che le prescriva medicinali innocui e naturali: la Floriterapia di Bach, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psicoprobiotica che permettono di offrire al paziente i seguenti reali valori aggiunti: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero delle forze e del buon umore e una benefica disintossicazione mentale e fisica. Io opero in questa maniera ottenendo degli ottimi risultati. Se vuole sono a sua disposizione (telefonicamente o tramite messaggi) per ulteriori informazioni. Sono anche disponibile per consulenze mediche on line. Buona giornata!

Buongiorno
Anche io condivido quello che altri colleghi le hanno già suggerito: ne parli con la sua psicoterapeuta e sicuramente insieme potrete concordare una modalità più congrua alla sua situazione e al momento che sta affrontando senza trascurare le emozioni che sta vivendo. Rimango a disposizione. Buona giornata

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