Come posso farmi togliere l'ansia? non c'è la faccio più mi fa pensare sempre la stessa cosa la mort

25 risposte
Come posso farmi togliere l'ansia? non c'è la faccio più mi fa pensare sempre la stessa cosa la morte ho tanta paure per favore aiutatemi...
Buongiorno
per poter affrontare la sua paura e il suo pensiero ossessivo verso la morte dovrebbe innanzitutto capire perché è nata. Pertanto, le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per poter alleviare la sua ansia e il senso di angoscia che le porta.
Rimando a disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordiali saluti
Dr.ssa Condina

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L'ansia non si toglie, in quanto costituisce una risposta fisiologica dell'organismo a situazioni di pericolo. E' un fatto naturale, un meccanismo in grado di avvertirci che c'è qualcosa che non va. Diventa patologica quando non è commisurata alle reali situazioni (quindi quando non c'è alcun pericolo o la reazione ansiosa risulta esagerata rispetto al rischio che effettivamente si corre), e in questo caso può derivare da caratteristiche personologiche o da situazioni traumatiche.
Poi c'è l'angoscia di morte, quella che lei esprime: anch'essa fisiologica nell'essere umano, in quanto unico animale che sa di esistere e quindi anche di dover morire (pensi che culo!).
Ora, visto l'entità del malessere che dichiara e la probabile compromissione della qualità della sua vita a causa di esso, non ha altra scelta che seguire un percorso di cura, con l'aiuto di uno psicoterapeuta, all'interno del quale esplorare e approfondire le radici del suo disagio per venirne a capo e riportare l'ansia e l'angoscia a condizioni fisiologiche, che le permettano di godersi la vita.
Cordiali saluti, Dott. Gualazzi.
Salve, da quello che scrive sembra sia per lei diventata intollerabile e difficile da gestire: l'ansia, le paure, sembra tutto troppo. Accorgersene è il primo passo a cui deve seguire la scelta di un professionista che possa aiutarla nel capire cosa le sta accadendo, l'origine e cosa poter fare insieme affinché lei possa stare meglio. Facendo un percorso terapeutico, potrà capire come l'ansia, entro livelli accettabili è una risorsa cosa ad oggi per lei impensabile.
Resto a sua disposizione per chiarimenti, dott.ssa Giulia Petracca
L’ansia e’ un campanello d’allarme a fronte di situazioni che viviamo come un pericolo o una minaccia. E’ quindi un sintomo del tutto funzionale a cercare di evitare al soggetto qualcosa. Anche se può essere intollerabile, lo capisco, il problema va affrontato a monte e cioè vanno elaborate le dinamiche sottostanti che attivano una condizione di allarme.
Cosa può fare?
Intraprendere un percorso di psicoterapia e lavorare su se stesso e le sue dinamiche, E’ possibile che il lavoro la porti molto indietro nel tempo ma e’ l’unico modo affinché lo stato d’allarme si allenti a fronte di una buona elaborazione delle cause.
Rimango a sua disposizione.
Salve, con un buon percorso psicoterapeutico potrà arrivare a capire le cause generanti dell'ansia e ad imparare come gestirla. La invito a contattarmi nel caso fosse interessata/o
Saluti
Buonasera,
per sconfiggere l'ansia il primo passo da fare è capire cosa la mantiene elevata. Ed il modo migliore per fare questo è rivolgersi ad uno psicologo. Chieda un primo colloquio qui sul portale.
dott Tealdi
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Buonasera,
il primo passo fa fare è farsi accompagnare e aiutare da un professionista nel comprendere cosa effettivamente è "troppo" nella sua vita a tal punto da star così male come descritto nella sua richiesta d'aiuto. Si tratta di comprendere fino in fondo se si tratta davvero di ansia? O forse di paura? O forse di pensieri che si ripetono senza fine? O magari tutte queste cose? E' bene comprendere qual è l'origine della sua sofferenza così da poter lavorare sulle effettive cause che la portano a stare male. Da soli è difficile farlo, perchè si tende comunque a ricadere sempre negli stessi pensieri. Anche io come i colleghi prima di me, suggerisco di intraprendere un percorso psicoterapeutico così da poter lavorare sulla modificazione dei pensieri e dei comportamenti associati, che adesso la portano a star così male.
A disposizione per chiarimenti,
Cordiali Saluti, dott.ssa Giulia Zani
In questo messaggio si legge molta sofferenza. Purtroppo aiutarla con un semplice messaggio non è possibile. Come già scritto dai miei colleghi le consiglio vivamente di rivolgersi ad uno specialista che la possa aiutare a gestire le sue ansie per poter affrontare la sua vita con minor disagio.
La saluto cordialmente.
Dott.ssa Alessia Giovanetti
Gentile utente,
Credo che il modo migliore per far fronte alla sua ansia e alla sua paura della morte è quello di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa accompagnarla e guidarla. Un cordiale saluto. MF
L'ansia è un nostro campanello d'allarme e rimane una risposta funzionale se gestita. Quando però la sua presenza è costante e invalidante nella nostra vita bisogna in qualche modo cercare la motivazione che la tiene attiva e la rigenera ogni giorno.
Forse è proprio nell'uso disfunzionale che se ne fa a nascondersi il problema reale. Quello che generalmente consiglio in questi casi è di intraprendere un percorso che possa portare alla consapevolezza di noi stessi, delle nostre risorse e delle nostre difficoltà. Per poi cercare di affrontare quello che ci fa paura con la modalità più funzionale.
La paura dalla quale è sopraffatta in questo momento ha radici profonde. Attraverso un percorso psicoterapeutico è possibile conoscere le motivazioni e le cause di tale paura. Questo le permetterà di elaborare vissuti, traumi emotivi e pensieri negativi. Provi a contattare uno psicoterapeuta per parlarne e iniziare insieme un lavoro terapeutico .
Cordialmente Enza Marangella
Gentile utente, l'ansia è una risposta anticipatoria fisiologica, essenziale alla sopravvivenza, e pertanto non è possibile (fortunatamente!) rimuoverla. E' possibile però intervenire in quei casi in cui essa diventa sproporzionata rispetto all'evento, oppure apparentemente sganciata da esso. Per poter agire in questo senso è necessario un primo movimento di responsabilità da parte Sua: non sarà qualcuno a "toglierLe l'ansia" ma Lei in prima persona a lavorare perché essa torni a ricoprire il ruolo di utile sentinella nella Sua vita. Per farlo dovrà contattare uno psicoterapeuta, con il quale indagare quali aspetti della Sua vita e dei Suoi modi di incontrare il mondo e l'Altro La mettono in scacco in questo momento della Sua esistenza. La Sua sintomatologia dovrà essere compresa alla luce di Chi Lei è, di Chi vuole essere (dei Suoi orizzonti d'attesa) e di Chi è stato/a (storia di vita). Tramite il percorso sarà in grado di contestualizzare gli episodi ansiosi e ridare un senso a qualcosa che apparentemente Le appare verosimilmente sganciato da ogni tipo di evento quotidiano (o viceversa, connesso ad esempio a sintomatologia fisica che riconfigura erroneamente come spia di un evento mortale, dal momento che cita una paura di morte). Tramite questo primo passo saprà successivamente ridurre i livelli di ansia entro il range della normalità. L'unico modo però è recarsi di persona presso un collega e cominciare a svolgere un percorso. La terapia deve poter essere calibrata sulle Sue personali e uniche caratteristiche per essere efficace, e richiede tempo, motivazione, e fiducia. Il collega potrà valutare, in seconda battuta, un affiancamento farmacologico laddove nel Suo caso questo possa essere considerato un beneficio. Ricordi che il farmaco sarà funzionale ad abbassare quanto basta i livelli di arousal per permetterLe di lavorare con lucidità in seduta; da solo non rimuoverà le cause del problema. Cominci prima possibile: avrà certamente benefici. Cordialità, in bocca al lupo! DMP
Gli alti livelli di ansia aprono la strada anche ad ulteriori ossessioni che vanno ridimensionate attraverso un percorso terapeutico mirato, sia a livello cognitivo sia a livello rilassamento. Si affidi ad un bravo terapeuta che le dia fiducia. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Buongiorno, l'ansia è un ottimo campanello d'allarme che ci protegge da situazioni di pericolo, per cui più che toglierla andrebbe compresa. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta EMDR per elaborare il ricordo degli episodi di ansia (il primo,il peggiore, l’ultimo); per elaborare le situazioni scatenanti legate al'ansia nel presente e sostenere e rafforzare una prospettiva futura adattiva per affrontare situazioni legate ai sintomi. A disposizione per chiarimenti.
Cordialmente
Tiziana Guidi

Buongiorno. Difficile darle la soluzione al quesito, anche perché la diagnosi Va sempre fatta con uno specialista. Non sempre si tratta di ansia oppure non sempre ciò che chiamiamo ansia lo è!
Buonasera, per curare l'ansia, si deve valutare innanzitutto, da quando è presente tale ansia e quali sono le cause che l'hanno generata. Una volta fatto ciò, individuare le sue risorse interne e come gestirle per la risoluzione del suo problema, tutto questo sarà possibile attraverso un buon percorso di psicoterapia.
Salve! L'ansia è un segnale della nostra mente con ripercussioni sul nostro corpo ed è presente in tutti gli esseri umani per segnalare che qualcosa di potenzialmente pericoloso sta per succedere. Per tale motivo non può essere eliminata ma va affrontata qualora si presenti spesso e con intensità non commisurate al momento che sta vivendo. Non so se sta attraversando un periodo particolare della sua vita o è una costante della sua quotidianità. Le consiglio in questo ultimo caso di rivolgersi ad uno specialista il prima possibile perché con il tempo le manifestazioni possono aumentare in intensità e frequenza. Con un percorso adatto riuscirà a capire come nel suo profondo dà significato a ciò che le accade e affronterà tutto con più serenità.
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, provi a rivolgersi ad uno psicoterapeuta vedrá che le sara molto di aiuto.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Gentile utente, l'ansia è un fenomeno naturale: è un segnale di allarme che sperimentiamo quando crediamo d'esser esposti ad un pericolo, fuori o dentro di noi, più o meno imminente e grave; può esser adattiva quando prepara ed attiva l'organismo in situazioni percepite come potenzialmente minacciose, ma disadattiva se l'allarme è sproporzionato rispetto al pericolo reale.
A Lei fa sempre pensare alla morte; sembrerebbe poi incuterLe tanta paura; vorrebbe perfino farsela togliere e chiede aiuto; non ci dice però di che morte parli; se fosse perché vi è il reale rischio di un decesso imminente, come qualcuno al momento in pericolo di morte, quell'allarme, col Suo spossante pensiero che ricorrentemente ne discende, sarebbe indicativo d'un adattamento piuttosto sano.
A segnalarglielo sarebbe però quell'allarme; se non esistesse, potremmo non accorgerci d'un qualche reale pericolo cui potremmo esser esposti; dinnanzi ad un imminente pericolo, reale o presunto, l'organismo subisce invero modificazioni somatiche, improvvise e fisiologiche, che possono spingere verso comportamenti che vanno dal fight (combatti) al fly (fuggi); in tali situazioni, come per un esame, possiamo perciò al limite decidere se superarlo (fligth) oppure evitarlo (fly).
L'ansia, come segnale di quel nostro sprone, è dunque parte di ciascuno noi: fly or fight dipende poi dal comportamento che vogliamo assumere. Farsi toglier l'ansia sarebbe perciò come sbarazzarsi di quel segnale che potrebbe indicarLe che c'è un pungolo in Lei che vorrebbe affrontasse quel Suo pauroso pensiero di morte. Ci aveva pensato?
A disposizione per eventuali dubbi e chiarimenti.
GB
Buongiorno, in accordo con i colleghi, penso che un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla ad affrontare il problema dell'ansia. Saluti.
Buongiorno
“Lei chiede come si fa a togliere l’ansia “
Mentre ci penso mi viene in mente un essere con gambe e braccia che corre verso di lei e le si attacca, deve essere spaventoso immaginarla
Così! E lei come se lo immagina?
Penso che sia importante fermarsi e iniziare a dare un nome a ciò che descrive come “ansia” e scoprire cosa desidera di diverso per lei assieme ad un professionista.
Le auguro buona giornata !
L'ansia è una spiacevole sensazione che segnala, se cronica, incongrui e inconsci meccanismi di difesa, strategie di sopravvivenza, dogmi, conflitti e anche palesi insoddisfazioni esistenziali. La consapevolezza piena di tutto questo, l'assumersi la responsabilità della propria esistenza sono la vera ed efficace cura; non cerchi scorciatoie illusorie e pericolose con gli psicofarmaci; si affidi a uno psicoterapeuta competente e accogliente che la possa aiutare anche con medicamenti naturali che potenziano la psicoterapia.
Buongiorno, la sua sofferenza è grande, ha bisogno di aiuto. Si rivolga ad esperto di salute mentale sia esso uno psichiatra (per valutare una farmacoterapia) o uno psicoterapeuta per lavorare la sua sofferenza. In generale la terapia migliore è quella combinata psicoterapia e farmacoterapia, ma nello specifico deve essere valutata caso per caso. Un saluto
Salve, con un buon percorso psicoterapeutico potrà arrivare a capire le cause generanti dell'ansia e ad imparare come gestirla. Saluti
AV
Gentile utente, le consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta, sarà sicuramente in grado di aiutarla a gestire meglio il suo vissuto.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu

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