Ciao. Sono seguita circa un paio di mesi da uno psicologo per problemi legati alla figura paterna. E

17 risposte
Ciao. Sono seguita circa un paio di mesi da uno psicologo per problemi legati alla figura paterna. E' stato difficilissimo prendere questa decisione per me. Sono passati tanti anni (ora ne ho 24) e trovare il coraggio di parlare per la prima volta con qualcuno mi da molta difficolta. Ma ho trovato in lui qualcuno a cui fare affidamento ( lui ha circa 60 anni)
Prima di fare questa domanda qui ho letto MOLTO in internet. Ho approfondito il tema del transfer ed immagino sia questo ma non riesco a valutarlo. Io provo tenerezza, affetto, una parte di me desidera essere la sua "bambina" da accudire..... una parte di me invece ha pensieri sessuali verso di lui e vorrei mi volesse/desiderasse. Perchè entrambe le cose? A quale devo fare affidamento?
Lui ha anche un metodo di terapia "moderno", ovvero non è rigido, ci sono gli abbracci, prese di mano... (NB: sempre rispettosi) e questo incrementa entrambi i miei pensieri. Poi mi domando... perchè non ci prova? So che è il suo lavoro / non può / non gli interessa.. ma mi chiedo sempre : perchè non fa una mossa verso di me? Credendo forse di non essere "abbastanza" per farlo andare oltre.
So che mi direte che dovrei parlargliene ma ho paura mi respinga come paziente, ho paura mi respinga come "donna", e paura a dirlo per vergogna/imbarazzo.
Non ci "prova" perché é un bravo terapeuta, se ci provasse la terapia finirebbe.
Cosa preferisce?
Un caro saluto

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Beh se ci provasse non sarebbe professionale. Ora...esistono persone poco professionali per fortuna lui non sembra così. Trovo interessante invece rispetto al suo percorso che le scattino questi pensieri. Sempre a proposito di professionalità è praticamente impossibile che la respinga come paziente a meno che non emerga che l'attrazione che prova per lui ostacola la terapia. Tuttavia anche tutto ciò che non dirà ostacolerà la terapia...provi a parlargli del suo bisogno di essere notata da lui.
Salve. Scrive: “so che mi direte che dovrei parlargliene” ed è proprio così, perché è solo parlandogliene che potrete dare un significato condiviso a ciò che sta accadendo. Si pone in questo momento tanti ”perché” ed è importante che sia le sue paure (es. essere rifiutata, essere in imbarazzo) sia le sue ambivalenze (bambina, donna) possano essere condivise e comprese; non perda questa opportunità!

Cordialmente,
dott.ssa Onorato
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera sicuramente è importante parlarne con il suo psicoterapeuta potrebbe essere un importante nodo su cui lavorare rispetto alle sue emozioni, le sue paure e il rapporto con il maschile. Gli psicologi e psicoterapeuti non possono trattenere relazioni con i pazienti proprio per la nostra deontologia. Un caro saluto
Non ci prova perché è un professionista corretto. Sentimenti simili ai suoi verso il terapeuta sono frequenti. Gliene parli, senza timore di venire giudicata. Buona serata, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera, il parlare delle parti più vergognose e dei pensieri più assurdi fa parte del suo percorso ed è cosa naturale per chi fa questo lavoro. Penso che sia importante perciò affrontare anche questo "tassello" del suo lavoro personale. Cordiali saluti Dott.ssa Valeria Randisi
Gentie utente , quello che le sta accadendo fa parte della psicoterapia, del trasfert che sono nella psicoterapia si può interpretare ed è fondamentale queato, non agirlo. Se IP terapeuta cedesse non potrebbe più aiutarla. Non abbia paura di affrontare, provi a parlare prjam di quello che teme potrebbe accadere e poi dela comunicazione stessa. Cordialmente, Giada di veroli
Buonasera, se la può rassicurare l interpretazione del transfert erotico fa parte del nostro lavoro per aiutare i pazienti che lo provano. Badi bene, l interpretazione e non l abbandono o ancor peggio agire eroticamente il nostro controtransfert .
Coraggio, un professionista preparato sa agire in senso etico.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Buonasera
Affrontare questa situazione con il suo terapeuta fa parte del problema per cui ha deciso di andare in terapia.
Proprio perché è’ un professionista non confonderà ciò che lei dirà con i propri sentiti ma utilizzerà in modo funzionale alla terapia ciò che le sta succedendo.
Se continuerà a tenere tutto dentro senza confrontarsi, la sua terapia ben presto si bloccherà
A sua disposizione
Un saluto caro

Buongiorno,
continui pure il percorso iniziato, e trovi il modo di avere un confronto con lui su tali tematiche.
In bocca al lupo per il suo futuro.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentilissima, le emozioni che sta provando in modo così contrastante fanno parte di quello che è possibile sperimentare all'interno di un dialogo orientato al raggiungimento dei suoi risultati. Se fossi il suo terapeuta sarei felice che lei, con la gradualità che ritiene opportuna, mi aprisse le porte della sua esperienza per poterla aiutare. Se si sente lo faccia nella consapevolezza di dover anche valutare in modo critico il livello di umanità e professionalità del collega che finora è stato così gentile con lei. Le auguro di raggiungere agevolmente i risultati che si aspetta dal suo percorso terapeutico. Cordiali saluti
Gentile Utente, ha già anticipato ciò che le può essere consigliato in questo contesto. I sentimenti che ha descritto possono emergere in un percorso terapeutico, sarebbe giusto condividerli per poterli esplorare e comprendere meglio. Anche il vissuto stesso di non essere abbastanza perché lui prescinda il suo ruolo andrebbe a mio avviso condiviso.
Si apra così da trarre il meglio da questa relazione terapeutica. Cordiali Saluti
Cara utente, ciò che le sta accadendo capita a molti non si senta in imbarazzo a parlare di ciò con il suo terapeuta. Il collega non la respingerà come paziente ma accoglierà questi pensieri e proverà a dare un senso insieme a lei a ciò che le sta accadendo. Come già altri colleghi hanno detto il suo terapeuta non ci prova perché è un professionista e lei è la paziente. Si peretta di condividere questi pensieri potrebbe essere un punto di partenza molto significativo per la sua terapia. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve utente come lei stessa ha affermato gli abbracci che avvengono tra lei e il suo terapeuta stanno alimentando entrambe i pensieri, di una donna con desiderio sessuale e una bambina che ha bisogno di essere abbraccia .
Crede che queste due cose possano coesistere in armonia ?
Se gli abbracci aumentano questi pensieri lei cosa può fare per far si che non aumentino?
Le pongo queste domande poiché credo che per averci esposto qui la sua problematica , ad un certo livello lei abbia compreso il problema.
Infine ne parli con il suo terapeuta , parlarne può essere senza altro una primo passo verso la risoluzione .


Buongiorno, comprendo i suoi timori ma non vedo molte alternative perché continuare a lavorare insieme con questa quota di 'ambiguità' diciamo non credo possa aiutarla nella psicoterapia. Se il collega che la segue è un professionista etico e deontologico come certamente sarà, saprà cogliere nella sua condivisione gli spunti necessari per restituirle un senso terapeutico ai suoi dubbi. Un caro saluto
Buongiorno, comprendo la complessità dei sentimenti che stai attraversando in terapia. È normale provare una gamma di emozioni, incluse quelle di affetto e tenerezza, specialmente quando si stabilisce un rapporto di fiducia con il terapeuta. Tuttavia, è importante riflettere su queste emozioni e comprendere che il desiderio di essere accudita o desiderata potrebbe derivare da bisogni non soddisfatti legati alla figura paterna. È cruciale fare affidamento sulla professionalità del terapeuta e rispettare i confini della relazione terapeutica. Parlarne apertamente con il terapeuta potrebbe aiutarti a elaborare meglio questi sentimenti e a rafforzare il processo terapeutico.






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