Ciao buon giorno sono un ragazzo di 26 anni circa un mesi fa ero a casa tranquillo poi ha iniziato a

18 risposte
Ciao buon giorno sono un ragazzo di 26 anni circa un mesi fa ero a casa tranquillo poi ha iniziato a attaccarmi una tachicaardia o pure attacco di panico sono uscito di casa di corsa per andare al pronto soccorso mi sono incontrato con l'ambulanza per strada mi hanno portato loro avevo agetazione paura di morire mal di testa rispiro malessimo appena arrivato al ospedale dopo 20 minuti mi sono sentito normale non più aggettato e mi hanno dato codice bianco
Mi hanno visitato dicendomi l'ansia mi hanno prescritto delle gocce da prendere con l'acqua di notte dopo dei giorni mi vieni una ansia e penso sempre al primo giorno mi vieni paura di avere un infarto...
Di notte non. Riesco più a dormire e ho con me la paura sempre...non so cosa fare ogni notte mi sveglio alle 3 di notte con una tachicaardia non cosa fare mi consigliate?
Salve, mi dispiace nel leggere questa situazione che le crea grande disagio. Per cercare di capire la natura di queste agitazioni così invalidanti le consiglierei di iniziare un percorso che la aiuti ad apprendere delle tecniche per capire il motivo e le insegni ad essere in grado di saperle affrontare nel migliore dei modi. Se vuole altre informazioni a riguardo non esiti a contattarmi. Un caro saluti, Giada

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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, comprendo la sua sofferenza e concordo con i miei colleghi sulla necessità di intraprendere un percorso psicologico. L'ansia è spesso un disturbo invalidante, necessita di essere compresa e affrontata. Bisogna soprattutto capire perchè si manifesta e anche perchè sia comparsa proprio in questo momento. Con l'aiuto di uno psicoterapeuta sicuramente riuscirà a capire meglio cosa le sta accadendo. Un caro saluto dott.ssa Rosa Gotti
Salve,
Dal suo racconto si percepisce molto bene il disagio che sta sperimentando. I vissuti ansiosi, che poi sfociano in veri e propri attacchi di panico, sono molto difficili da gestire e sicuramente invalidanti per la quotidianità. Tuttavia, tramite un percorso psicologico si possono imparare a comprendere le cause e le situazioni che scatenano tali reazioni emotive. Comprendere le cause è il primo passo per imparare a gestire l'emotività e tornare ad una vita serena.
Le consiglio di contattare un professionista, vedrà che riuscirà a comprendere il suo disagio e, con pazienza, a superarlo.
Cordialmente SJC

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Buonasera Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia psicoanalitica per capire le cause del suo disagio . Resto a disposizione per chiarimenti. Saluti Dott.ssa Claudia Castellani
Buongiorno, mi spiace leggere del suo disagio: l'ansia, e la "paura dell'ansia, sembrano essere diventati dei problemi che le impediscono di vivere serenamente la vita quotidiana. Ha mai pensato di rivolgersi ad uno specialista, psicologo o psicoterapeuta, che possa aiutarla a gestire questa situazione? Resto a sua eventuale disposizione per ogni eventuale informazione dovesse servirle. Le auguro buona giornata. D.ssa Claudia Muccinelli
Gentile Utente, descrive una situazione molto pesante da vivere e per questo mi spiace molto, la buona notizia è che sia gli attacchi di ansia che quelli di panico sono fenomeni molto noti e documentati da tempo, quindi sono altamente trattatbili.
Sicuramente ora parte dell’ansia è dovuta alla paura di stare male ma durante quella prima volta che ha descritto probabilmente qualcosa (un pensiero o qualcosa che ha visto o sentito) ha attivato la forte sensazione di pericolo che é sfociata in panico.
Come le é già stato consigliato, un percorso psicologico potrebbe fare maggiore luce su che cosa sia questo qualcosa e da lì si potrebbero elaborare delle strategie per evitare, o quantomeno limitare, di sfociare nuovamente nel panico.
Spero di essere stato utile, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi.

Dottor Mauro Simonetti
Buongiorno, dalla descrizione di quanto Le è accaduto è verosimile pensare che possa aver avuto un attacco di panico; i criteri per definirlo tale sono che la persona viene colta all’improvviso da uno stato di forte agitazione e dalla conseguente paura di morire. Durante l’attacco, la persona può riscontrare una serie di sintomi somatici e cognitivi, alcuni dei quali sono quelli da Lei riportati: tachicardia, mal di testa, respiro affannato, agitazione etc. Il timore di rivivere l’esperienza traumatica porta, nei giorni seguenti, ad avere paura di riprovare quella paura. Prima che possa degenerare in un disturbo, condizionando la gestione del quotidiano, è preferibile rivolgersi ad un professionista. Quest’ultimo, in accordo con la persona richiedente, promuove l’apprendimento di tecniche cognitive-comportamentali e di rilassamento per il contenimento dei sintomi e la reinterpretazione degli stessi per una gestione funzionale dell’ansia. Le auguro di risolvere nel migliore dei modi.
Gentile utente,
per il panico esistono numerosi interventi di comprovata efficacia, come ad esempio quelli di matrice cognitivo-comportamentale.
Valuti l'opportunità di rivolgersi a uno specialista del settore.
Buongiorno e grazie per averci parlato della sua situazione. Capisco la preoccupazione e l'agitazione data dall'ansia che sta provando, ma una volta escluse cause organiche alla sua condizione, penso che la cosa migliore che possa fare sia cercare di capire il senso del sintomo che lamenta attraverso un percorso psicologico durante il quale ascoltarsi sentendosi ascoltato ed accompagnato. Se lo desiderasse, resto a sua disposzione anche online. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
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Buonasera, ringrazio innanzitutto per aver voluto condividere questa esperienza difficile da controllare. L'ansia fa parte delle nostre emozioni ed è una reazione a fattori/agenti stressanti: i pensieri negativi e la difficoltà nel sonno denotano probabilmente un momento critico che sta vivendo.
Nella comprensione della sua richiesta d'aiuto le consiglio di apportare esami medici con il suo medico di base per escludere cause organiche ed eventualmente avvalersi di un percorso di supporto psicologico al fine di sviluppare maggiore consapevolezza di ciò che le sta succedendo, trovando modalità alternativa di risposta allo stress/ansia vissuta.

Disponibile, anche ON LINE

Cordiali Saluti.
dr ssa Daniela Rivoltella
buongiorno, il panico insorge come reazione ad una "difesa psicosomatica e segnala l'imminenza di uno slittamento da un'identità all'altra, identità che sta per negare la prima, con effetti di colpa e vergogna. Quindi si risolve quando si va verso un cambiamento, cioè una giusta e coerente rivoluzione dell'identità. Io sono a disposizione per accompagnarla in questo processo doloroso ma inevitabile . Saluti cari dottoressa Ponziani
Salve, grazie per la condivisione. Posso immaginare la grande sofferenza e agitazione che sente. Le consiglio di rivolgersi a un professionista per intraprendere un percorso psicologico. Potrebbe rivolgersi al suo medico di base per capire e valutare l'aspetto organico, quindi spiegargli le paure rispetto al rischio di infarto e avere un parere autorevole. Parallelamente un percorso psicologico sarebbe utile per comprendere le ragioni di questi episodi di ansia e riuscire quindi a trovare delle strategie per prevenirli o gestirli.
Resto a disposizione, Dott.ssa Ilaria Truzzi
Salve, i sintomi che Lei riporta sono quelli di un attacco di panico (o d'ansia) la cui caratteristica principale è proprio quella di generare la precisa sensazione di stare per morire. Una volta superata questa fase, resta vigile la paura che tale situazione si ripresenti, generando l'ansia, in una spirale difficilmente gestibile senza gli adeguati strumenti. Secondo il mio parere, si è verificato un evento, poi rimosso dalla coscienza, che dovrebbe essere indagato e risolto. Un percorso psicanalitico potrebbe essere d'aiuto per rintracciare questo evento e scoprire le origini dell'ansia, per poterla adeguatamente fronteggiare. Un caro saluto, MB
Salve, i miei colleghi e le mie colleghe hanno già toccato con la dovuta sensibilità la domanda che lei ci porta. Mi sento di dirle innanzitutto che tutto ciò che lei avverte e che prova ha pieno diritto e dignità di essere considerato, analizzato e affrontato in un ambiente che sia in grado di venire incontro alle sue necessità e ai suoi bisogni. Questo spazio deciderà lei come e quando strutturarlo, con i suoi tempi e i suoi modi. L'ansia, e soprattutto il panico, sono qualcosa che atterrisce le persone e le spinge a reazioni definite, fra le molte, di attacco o fuga. La ricerca del pronto soccorso come luogo dove trovare conferme è legittimo in questi frangenti. Ma l'ansia e il panico hanno spesso dei blocchi interiori e inconsci, delle paure non affrontate o dei discorsi mai del tutto portati a galla alla coscienza. Affrontare assieme a una persona formata in queste problematiche questi suoi desideri, paure e bisogni le permetterà di dare un nome e una collocazione a ciò che sente. Cordiali saluti, Dott. Corrado Schiavetto.
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Salve, assolutamente un percorso di psicoterapia e, dato che assume già un farmaco, le consiglierei di prendere un appuntamento con uno psichiatra laddove ancora non è seguito. E' molto importante avere uno specialista di riferimento in modo da calibrare bene la terapia farmacologica.
Mi dispiace sentire che stai affrontando queste difficoltà legate all'ansia e agli attacchi di panico. È importante ricordare che l'ansia e gli attacchi di panico sono disturbi comuni e trattabili. Ecco alcuni passi che potresti considerare per gestire la situazione:

Consulta un professionista della salute mentale: La prima cosa che dovresti fare è consultare un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra. Possono aiutarti a valutare la tua situazione e stabilire una diagnosi. Potrebbero anche raccomandare un trattamento adeguato, come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) o la terapia farmacologica, se necessario.
Apprendi tecniche di gestione dell'ansia: La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) può essere particolarmente efficace nel trattare l'ansia e gli attacchi di panico. Con l'aiuto di uno specialista, puoi imparare tecniche per gestire l'ansia, come la respirazione profonda, la visualizzazione, il rilassamento muscolare progressivo e la ristrutturazione cognitiva.
Stile di vita sano: Mantenere uno stile di vita sano può contribuire a ridurre l'ansia. Assicurati di avere una dieta equilibrata, fare esercizio regolarmente e ottenere abbastanza sonno. Evita il consumo eccessivo di caffeina e alcol, che possono aggravare l'ansia.
Pratica il rilassamento: Dedica del tempo ogni giorno a pratiche di rilassamento come lo yoga, la meditazione o il tai chi. Queste attività possono aiutarti a ridurre lo stress e l'ansia.
Evita l'auto-diagnosi e l'auto-trattamento: È importante evitare di cercare diagnosi su Internet o di automedicarti. Consulta sempre un professionista della salute mentale per una valutazione accurata e un trattamento appropriato.
Parla dei tuoi sentimenti: Parla con amici o familiari di cui ti fidi riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue preoccupazioni. L'apertura riguardo alle tue esperienze può essere un passo importante verso il sollievo.
Segui il piano di trattamento: Se un professionista della salute mentale ti ha prescritto un piano di trattamento, segui le sue raccomandazioni e prendi i farmaci prescritti, se necessario. È importante essere costanti nel trattamento per vedere miglioramenti.
Sostegno sociale: Cerca sostegno dagli altri. Partecipare a gruppi di supporto o condividere le tue esperienze con persone che hanno affrontato problemi simili può essere utile.
Ricorda che l'ansia e gli attacchi di panico sono trattabili e che con il giusto supporto e il giusto trattamento, è possibile ottenere sollievo. Non esitare a cercare aiuto professionale e a seguire le raccomandazioni del tuo terapeuta o medico.
Salve, comprendo il disagio e difficoltà che si scatenano da questi eventi, sicuramente è importante seguire il percorso assegnato dai medici, magari contattare anche un professionista che la aiuti a gestire determinate situazioni, ma soprattutto che esplori da cosa derivano
Provi a pensare in quali situazioni emergono nello specifico cosa è accaduto prima, a cosa eventualmente stava pensando e cosa ne deriva dopo, ma certamente deve affidarsi a qualcuno che la aiuti con un supporto psicologico in questo percorso
saluti dott.ssa Giovanna

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