Ciao a tutti! Sono una giovane ragazza di 23anni che vive con i suoi genitori ancora. Sono figlia d

18 risposte
Ciao a tutti!
Sono una giovane ragazza di 23anni che vive con i suoi genitori ancora. Sono figlia di immigrati e la maggiore di 5 figli. Tutto ciò per varie ragioni mi pesa tantissimo, perché mi devo comportare allo stesso momento da figlia, da madre e responsabile dei miei fratellini e da ragazza giovane insomma. Questo perché io e mio padre siamo gli unici a lavorare per sei e mia madre nonostante sia qua da tantissimo tempo non parla italiano quindi qualsiasi cosa riguardi i piccoli e la famiglia faccio io.
Detto ciò la relazione con loro non è delle migliori, sono sempre screditata e nonostante abbia 3 lavori e tutto quello che faccio per la famiglia per loro comunque non è mai abbastanza, anzi. Questo mi causa tantissimo stress e mi scredita a livello psicologico. Per farvi capire la parte affettiva non esiste, non mi hanno mai chiesto come sto o cosa ne penso e non hanno mai affrontato positivamente i miei traguardi, come per esempio quando mi sono diplomata non si sono presentati ne lasciato qualche commento.
Sono cresciuta cercando di fare sempre più di quello che riesco solo per compiacerli ma sto capendo che non va bene perché nonostante ciò sto sempre male e penso sempre: ma voglio farlo veramente?
Ho deciso di andarmene di casa, senza farlo sapere perché sennò potrebbero bloccarmi o ostacolarmi con qualsiasi modo. Lavoro, ho una macchina e un posto pronto ad accogliervi, ma nonostante questo ho sensi di colpa a lasciare casa...cosa ne pensate?
Buongiorno, da queste poche righe si percepisce quanto debba essere faticosa la situazione che sta vivendo, grazie per averla condivisa. Tuttavia gli elementi forniti devono essere meglio approfonditi, partendo dal tema della "colpa": credo che la sua storia meriti la giusta attenzione in un colloquio in presenza o se preferisce da remoto. Un caro saluto. Dott.ssa Villa

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Cara utente, mi spiace molto per la situazione che stai vivendo. Personalmente ritengo che tu possa beneficiare di uno spazio di ascolto dove raccontarti ed esprimere il tuo vissuto troppo a lungo trascurato.
I motivi alla base del tuo senso di colpa vanno sicuramente approfonditi ed elaborati in modo che tu possa vivere serenamente la tua nuova indipendenza.
I migliori auguri per la tua battaglia verso la felicità.
Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Buongiorno.
Sei molto coraggiosa. I miei complimenti. Sei cresciuta iper-responsabilizata, in una famiglia con tante difficoltà dove era fondamentale il tuo aiuto e perciò i tuoi bisogni non potevano essere presi in considerazione, ma nonostante la tua forza queste esperienze hanno lasciato un segno, forse più di uno, ma in questo momento sono i sensi di colpa quelli che più fanno male. Con un po' di aiuto psicologico potresti superare questa difficoltà che ti tiene legata ancora a quello che loro si aspettano da te. Va avanti.
Buonasera, mi spiace per il disagio che prova, una situazione molto complessa perchè da te dipendono molte persone a te molto care. Sicuramente visto il tuo ruolo all'interno della tua famiglia, è importante far " crescere" anche gli altri specie i tuoi genitori. Avvicinarsi alla tua autonomia senza conflitti è molto difficile, per questo hai bisogno di un supporto, credo sia importante una terapia familiare con l'obiettivo di restituire a tutti le responsabilità ma anche i propri progetti personali. Cordialmente rimango a disposizione dott.ssa Mirella Pepi
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Salve, per ritirarsi ed andarsene da una situazione occorre prima imparare a restarci, altrimenti andarsene è una sconfitta, che lascia una ferita aperta.
In un sistema, come una famiglia, quando qualcuno fa troppo gli altri fanno poco, è una legge dei sistemi.
Quindi, cosa dovrebbe fare per cambiare la situazione?
Esatto, fare di meno, scusandosi però e giustificandosi dicendo che è confusa, non sa cosa le sta succedendo, che non riesce a concentrarsi, ecc.
Un caro saluto.
Buonasera, mi dispiace molto per la situazione in cui si è trovata e si trova tutt'ora. La responsabilizzazione che ha ricevuto, la mancanza di affettività e la denigrazione ricevuta sono il cocktail che conduce facilmente a insicurezza, scarsa autostima e compiacenza per la ricerca costante di attenzione e affetto.
La scelta che sta facendo è il primo passo per guardare nella sua direzione, per trovare la sua strada e la sua vita. I sensi di colpa che accusa sono dettati da tutta la situazione che ha da sempre vissuto, ma con un percorso psicologico potrà affrontare il suo stato emotivo, ritrovare fiducia in se stessa, il coraggio e la serenità d'incominciare il suo percorso di vita.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Gentile utente, se la sua famiglia non pensa a lei per cultura o per altri motivi lei non perde il diritto di costruirsi una vita degna di essere vissuta. Il senso di colpa è un emozione che, nel suo caso, dice come gli altri vogliono che lei si comporti con se stessa e con loro. Non è quello che lei vuole. Grazie per aver scritto quì e non esiti di farsi aiutare a livello psicologico da specialisti esperti in psicoterapia. Resto disponibile. Saluti
Dott.ssa Silvana Zito
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Buonasera, la sua domanda: "voglio farlo veramente?" è un'ottima domanda che dà valore a se stessa e alla sua vita. Non deve essere stato facile per lei avere un riconoscimento più che meritato. L'idea di intraprendere una vita propria non solo è giusto ma anche fisiologico. I figli nascono per avere un momento in cui spiccare il volo. Il tema però è difficile e fa parte della crescita; nel suo caso lascia maggiori sensi di colpa perchè tutto sembra dipendere da lei. In realtà il funzionamento nuovo può essere stimolato quando una parte dell'insieme smette di recitare un copione. Cerchi un sostegno psicologico se dovesse capire che da sola non riesce a intraprendere la sua vita.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera,
la sua è una storia di responsabilità familiari assunte come un dovere per i suoi genitori, che non riconoscono pienamente il suo contributo. Come giovane rivendica i suoi spazi ed autonomia, essendo anche economicamente indipendente. Essendo combattuta tra la decisione di uscire di casa ed i sensi di colpa, questa volontà merita un sostegno per viverla più liberamente, forse non di nascosto. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta, eventualmente ad un servizio per giovani, se presente dove abita. Cordiali saluti. Dr.ssa Lorena Ferrero
Gentile utente di mio dottore,

dalla sua storia si evince che è stata una figlia con funzioni genitoriali. Ha fatto da madre ai suoi fratelli più piccoli e si è occupata del resto della famiglia lavorando allo stesso modo di suo padre. Questo probabilmente le ha portato via tanta serenità e spensieratezza che invece avrebbe dovuto far parte della sua vita vista l'età. Proprie queste aspettative investite da parte dei suoi genitori nei suoi confronti sono quello che l'hanno portato a questa condizione di disagio e di sofferenza. Lo svincolo dalla propria famiglia di origine in certe situazioni può esser più difficile del solito e questo in alcuni casi può non avvenire proprio per il senso di colpa, per paura di lasciarsi alle spalle qualcosa di irrisolto. Lei nella sua famiglia gioca un ruolo importante, mi chiedo quanto sia disposta ad oggi a rinunciare a tutto questo. Intraprenda un percorso di psicoterapia, potrebbe aiutarla a lavorare su tutto questo, magari un giorno potrà trovare la sua strada serenamente e allo stesso tempo senza fuggire sbattendo la porta.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno. Mi dispiace per la situazione che descrive e che sta vivendo. Dalla sua condivisione, a mio avviso, emergono principalmente 2 aspetti, il sentirsi non considerata e non valorizzata ed il desiderio di risolvere questa situazione andando via di casa per costruire una propria autonomia, senza confrontarsi per questo con la sua famiglia. Certamente è libera di scegliere il modo che ritiene più opportuno per affrontare e risolvere la situazione che descrive, tuttavia il mio suggerimento è di riflettere sulla possibilità di poter trasformare in senso costruttivo il ruolo che le è stato assegnato in famiglia e che fino ad ora lei ha accettato, potrebbe essere un'importante occasione di crescita personale a prescindere dalla sua scelta di andar via o meno. Potrebbe rivolgersi ad un/a professionista se sentisse il bisogno di approfondire ulteriormente questa sua condivisione ed avere un proprio spazio di ascolto, di esplorazione ed elaborazione della sua esperienza. Un saluto, Dott. Felice Schettini
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Capisco la sua situazione e capisco come senta la sua vita di fronte ad un bivio ed a scelte che però possono spaventare. Personalmente non mi sentirrei sereno a darle un consiglio pratico su cosa fare, per il semplice fatto che la scelta è molto delicata, non ho il puzzle completo e, soprattutto, una scelta del genere è e deve rimanere profondamente personale. Quello che posso dirle è che questa scelta può essere esplorata a fondo cercando di essere sempre più consapevoli delle ragioni che ne stanno alla base. Elaborare vissuti, pensieri e sensazioni potrebbe darle un quadro ancora più completo del tutto. Per questo penso che ritagliarsi uno spazio in cui ascoltarsi facendosi ascoltare possa essere molto utile. Le auguro in ogni caso buona fortuna e resto a sua disposizione. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che vive, sicuramente faticosa e delicata e comprendo il suo disagio. Potrebbe valutare di intraprendere un percorso psicologico dove affrontare questi vissuti in modo da trovare delle strategie funzionali per lei per gestire la situazione e trovare la sua strada. Un caro saluto, Dott.ssa Marcella Boscolo
Capisco che la tua situazione familiare sia molto difficile e che tu stia vivendo un carico di responsabilità molto pesante per la tua giovane età. È comprensibile che tu senta il bisogno di allontanarti da casa per cercare una maggiore indipendenza e per prenderti cura di te stessa.

Prendere la decisione di lasciare casa non è facile, specialmente quando si hanno sensi di colpa nei confronti della propria famiglia. È importante ricordare però che è anche fondamentale pensare al tuo benessere e alla tua crescita personale. Hai il diritto di cercare la tua felicità e il tuo equilibrio.

Se ti senti pronta per andare via di casa e hai la stabilità finanziaria necessaria, potrebbe essere una scelta valida per il tuo benessere emotivo e la tua indipendenza. Considera di cercare un supporto psicologico o un consulente di fiducia che possa aiutarti ad affrontare i sensi di colpa e a elaborare le emozioni associate a questa decisione.

È importante sottolineare che lasciare casa non significa interrompere completamente i legami familiari. Puoi stabilire un equilibrio tra l'indipendenza che desideri e il mantenimento di una relazione con la tua famiglia. Puoi cercare di stabilire confini sani e comunicare apertamente con loro sui tuoi desideri e bisogni, in modo da mantenere una connessione positiva nonostante la distanza fisica.

Ricorda che prenderti cura di te stessa e lavorare per il tuo benessere non è egoistico, ma necessario. Non ti devi sentire in colpa per cercare la tua felicità e il tuo equilibrio. Ognuno di noi merita di vivere una vita soddisfacente e piena.

Ti consiglio di prenderti del tempo per riflettere sulla tua decisione, valutare i pro e i contro, e ascoltare il tuo cuore. Se senti che lasciare casa è la scelta migliore per il tuo benessere e la tua crescita personale, allora segui il tuo istinto e cerca il sostegno necessario per affrontare questa transizione.
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Cara ragazza, comprendo la tua situazione e il peso che senti sulle tue spalle. È importante ricordare che il tuo benessere emotivo e la tua felicità sono fondamentali. Prendere la decisione di andartene di casa è un passo coraggioso verso la tua indipendenza e il tuo benessere. È normale provare sensi di colpa, ma ricorda che hai il diritto di cercare una vita più equilibrata e soddisfacente. Considera anche l'importanza di cercare sostegno psicologico per affrontare queste sfide e prendere decisioni più consapevoli.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Cara ragazza, non posso scrivere se in questo momento allontanarti da casa sarebbe la soluzione, a volte emozioni faticose non risolte ci seguono anche in capo al mondo. Sicuramente però posso dire che abbiamo tutti il diritto di vivere a pieno la nostra età, la nostra vita. Tu stessa stai iniziando a vedere quanto vissuto finora da un vertice diverso. Lavori, hai un diploma, ti occupi dei fratelli e sono sicura che sei davvero in gamba. Allontanarsi da casa poi non significa interrompere i rapporti con la famiglia, potresti parlare con loro e condividere i tuoi progetti. Pensare al tuo benessere non è egoistico ma necessario. Valuta una consulenza psicologica per avere uno spazio solo tuo dove esplorare le emozioni che dici, ti aiuterebbe a fare scelte consapevoli e non guidate dalla rabbia che è sempre autolesiva. Un abbraccio e ti auguro di spiccare il volo, Dott.ssa Denaro F. A.
Cara Utente, si percepiscono bene la fatica e la delusione che derivano dal dover prendersi cura di tutto in famiglia, il tuo malessere è del tutto comprensibile. La sofferenza arriva per segnalarci che quella situazione non ci sta più facendo bene, e che è necessario fare qualcosa affinché cambi. La scelta che hai deciso di intraprendere è forse la prima cosa che fai per te stessa ed è una decisione molto coraggiosa ed importante. A volte però quello che si vive lascia dentro di noi delle tracce, delle cicatrici, che poi continuano ad influenzare la nostra vita. Per questo motivo ti consiglierei uno spazio d'ascolto dove poter esaminare meglio quei sensi di colpa e quella responsabilità che hai sempre sentito in famiglia, altrimenti una separazione di fatto rischia di non essere una separazione a livello psichico. Ti auguro di riuscire a vivere la vita che vuoi davvero, cominciando a mettere te stessa al primo posto, e di sentirti finalmente libera! Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Pappini

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