Ciao a tutti! Da cosa dipende la paura di essere abbandonati o di avere paura di non trovare mai la

17 risposte
Ciao a tutti!
Da cosa dipende la paura di essere abbandonati o di avere paura di non trovare mai la persona giusta?
Fin da piccola ho sempre avuto il terrore che i miei mi potessero abbandonare da un momento all'altro e facevo molta difficoltà ad andare a casa delle amichette perchè questa angoscia di sentirsi abbandonati mi terrorizzava e soprattutto mi è capitato una cosa strana ovvero da sempre ho avuto paura di andare a casa di mia zia perchè ero preoccupata che poi i miei genitori non mi fossero venuti a riprendere. La cosa strana è che poi quella figura (mia zia) è venuta a mancare 5 anni fa..
Poi perchè ho paura di rimanere sola e non poter vivere l'amore quello bello che ti fa tornare un pò bambino? Mi sono lasciata da poco dopo tantissimi anni e ora ho paura di non riuscire più ad innamorarmi ma soprattutto ho paura di non piacere a nessuno e che gli altri non vedranno mai niente di bello in me..
Ho solo 25 anni e una vita davanti dovrei essere felice eppure c'è qualcosa che me lo impedisce..
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo.
Scrive che c’è qualcosa che le impedisce di essere felice; ha mai pensato ad un consulto psicologico per riuscire a comprendere meglio il disagio che descrive?
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Gentile Utente,
sono tanti gli interrogativi che pone nelle righe che ha scritto sul portale. Senza dubbio ha tante paure e tante insicurezze e mi permetto di notare quanto siano tutte di matrice relazionale: un legame sentimentale, la relazione con i caregivers (che sono le figure primarie di attaccamento)... Queste paure hanno una base comune, che può essere esplorata e svelata in un percorso psicoterapeutico con un professionista in grado di accompagnarla e guidarla in questo processo di scoperta. E' difficile dare una risposta esaustiva in questa sede ma le consiglio vivamente di imboccare la strada della psicoterapia, potrà esserle davvero utile per comprendersi più a fondo e poter trovare maggiore soddisfazione e serenità nelle relazioni che, vista la sua giovane età, di certo la aspettano.
Spero di essere stata d'aiuto, resto a sua disposizione!
Dott.ssa Genduso
Buongiorno cara! La paura di essere abbandonati può manifestarsi anche in età adulta, per aver vissuto esperienze di abbandono, instabilità e perdita durante l’infanzia, ma anche esperienze di non adeguata sintonizzazione alle figure di riferimento. Sono diverse le cose che si possono fare per gestire tale paura. Il primo passo necessario e soprattutto utile è la consapevolezza di come funzionino certi meccanismi. Occorre comprendere cosa sta succedendo nelle proprie relazioni e perché. Il secondo passo è fare qualcosa per cambiare e modificare concretamente il nostro agire, soprattutto nelle relazioni. Ecco..questo per iniziare. Se avesse bisogno di più info non esiti a contattarmi.
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Salve. Parla dell'amore bello che ti fa tornare bambino. Poi dice che fin da bambina era terrorizzata dall'idea dell'abbandono. Indaghi su questa paura che è presente fin da bambina in un percorso psicoterapeutico, per poter stimolare la fiducia in se stessa che l'aiuterà ad aver fiducia negli altri e a lasciare meno spazio alla paura dell'abbandono. Distinti saluti
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Buongiorno
Un percorso psicologico può essere utile nel giungere alle risposte che cerca. E' probabile che la paura dell'abbandono se la porta dietro da quando era bambina e la fine della storia l'abbia fatta riaffiorare. Un percorso, oltre a rispondere alle sue domande, potrebbe fornire anche strategie giuste per stare meglio in futuro.
Cordiali saluti
Buongiorno,
Lei scrive:" Mi sono lasciata da poco dopo tantissimi anni e ora ho paura di non riuscire più ad innamorarmi ma soprattutto ho paura di non piacere a nessuno e che gli altri non vedranno mai niente di bello in me..
", cosa le fa pensare di non riuscire più ad innamorarsi? Di non piacere a nessuno? Che gli altri non vedranno mai niente di bello?
Provi a rispondere a queste domande!
Salve, quella dell'abbandono è una questione che si potrebbe dire quasi ancestrale, che richiama a quel periodo in cui essendo bambini si è completamente dipendenti dall'Altro e quindi l'essere abbandonati o la paura di esserlo non è poca cosa. Ancor più interessante è quel che dice alla fine del suo messaggio, e cioè che c'è qualcosa che le impedisce di essere felice. Parta da lì, ne faccia un punto di domanda, un'interrogazione per cominciare a capire perché le sembra che il quadro non sia completo, che ci sia qualcosa che manchi. La saluto cordialmente, Marina Montuori
C'è un approccio terapeutico efficace per affrontare i traumi spesso non riconoscibili o sepolti nei ricordi. E' l'EMDR. I risultati sono stupefacenti.
dott. Nadia Zucchi
Salve cara utente
I sentimenti abbandonati ci seguono dalle nostre esperienze infantili. Lei ha tutto il tempo di poterli elaborare in una psicoterapia. Niente é predeterminato. Buona fortuna
Posso immaginare come si possa sentire...non deve essere facile vivere con questi timori. Mi sembra di capire però che lei abbia consapevolezza di quanto le dinamiche di separazione le suscitino lo stato emotivo che descrive. Questa consapevolezza mi sembra un buon punto di partenza per iniziare un percorso di analisi personale che possa aiutarla a comprendere da dove abbiano avuto origine queste paure e in che modo possa affrontarle.
Gentile utente, i suoi vissuti sono molto importanti e potrebbero essere rielaborati e risignificati attraverso una terapia. Potrebbe trovare un modo più adatto a lei per godersi la vita che ha davanti. Alcune volte il sentimento di paura che proviamo ci dice che vorremmo cambiare qualcosa della vita che non ci va più bene o che non è più utile.
Le auguro di riuscire ad intraprendere il percorso verso la sua felicità.
Dott.ssa Abate
Salve una risposta alla sua domanda si può trovare lavorando sulle sue parti di cui è meno consapevole. Che ne pensa di farlo? Di solito la conoscenza di quei temi rimasti in disparte ma attivi, permette anche di modificare quel disagio e di cui parla nella sua nota. Un cordiale saluto
Le cause della sua paura potrebbero essere molteplici; non escludo che i primi anni di vita possano essere stati per lei determinanti.. in quegli anni il bambino comincia a strutturare una lente soggettiva con cui vede e legge la realtà; è fortemente influenzato dalle persone che più frequenta e da ciò che sente dire da loro, spesso assorbendo il modo in cui gli "altri importanti" e i caregiver dipingono la realtà e gli altri. Una psicoterapia può guidarla a scoprire le radici di queste paure e fornirle gli strumenti per sviluppare sicurezza e benessere.
Buon giorno. Fare i conti con la fine di una relazione significativa ci mette a confronto con le paure cui il legame dava sostegno. E ci sentiamo soli e non meritevoli d'amore. Come da lei descritto c'è una relazione tra ciò che proviamo ora e le paure che hanno caratterizzato i legami infantili. Le sarebbe d'aiuto esplorare in una psicoterapia come questi fantasmi agiscono nel suo presente. Buona fortuna
Un’angoscia autobiografica, e al contempo ancestrale, universale.
Ci lavori nel qui ed ora in un percorso di formazione, crescita, individuazione.
In particolare nel rapporto con uno psicoterapeuta.
Ne gioverà in termini di benessere personale e relazionale.
Un caro saluto
Buonasera, mi sembra di capire che dentro di lei c'è un vuoto enorme che la porta a vivere una profonda paura abbandonica nelle sue relazioni. Le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta, possibilmente specializzato in dipendenza affettiva.
Dott.ssa Elisabetta Naboni

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