Chi è convivente e sposato si deve fidare e pure li il rischio ci sta, non solo perché uno vive o la

20 risposte
Chi è convivente e sposato si deve fidare e pure li il rischio ci sta, non solo perché uno vive o lavora a contatto e potrebbe pure fare un errore e pigliarci il covid. Ma i single? Ho 50 anni, sono single, ho una sfiducia pazzesca verso il maschile, che trovo per la maggior parte falso bugiardo traditore. Lo saranno anche le donne ma ciò che ho sentito dagli uomini è indicibile. Prima almeno se non trovavo uno decente serio ecc come dire, qualche approccio intimo lo potevo vivere e mi andava bene. Ora da pochi giorni sono tornata a provarmi ed uscire, ma ho avuto con due uomini una delusione umana, cioè i solito finti che dicono di essere interessati a conoscere mentre poi vogliono solo sesso. Col 3 tipo, un attacco di panico assurdo. Non voleva relazioni e padi, ma i modi di fare, pensare, parlare mi davano ai nervi, confuso, sempre a far battute per buttare tutto nel caos, e voleva sesso o anche nulla, cioè io lo dico chiaramente che non cerco avventure il punto che ad una certa mi sentivo di voler fuggire, la testa ci provava a capire cosa succedesse, cosa lui mi attivasse, il corpo voleva scappare. Ho resistito e poi gli ho detto di riportarmi a casa, 3volte,perche lui ignaro, continuava a chiacchierare e diceva di sì ora andiamo. Al ritorno andava così lento che temevo munsarei buttata dalla macchina pur di scendere. Mai detto a nessuno di riportarmi a casa, sia conosciuto in chat che in modo normale. Ci sono 2 variabili, in più, il covid e la menopausa recente.
Il mio corpo vuole coccole ma ho terrore del covid, che sia in virus montato o non, l idea di star male, ho anche un caro anziano con me e devo stare attenta, mi terrorizza. Ho pensato se il covid possa esser un alibi per allontanare di più gli uomini ma non credo. Loro sono promiscui, oggi escono con me e domani con tizia o caia. E per un po' di sesso con uno che magari sparisce, mi devo beccare un virus? E la menopausa che mi sta stravolgendo psiche corpo emozioni. Tutto molto orribile. Ho ricevuto un invito e dopo il ricordo recente dell attacco di panico, mi sale alla bocca dello stomaco la paura, voglia di scappare. Così non va bene ma non so che fare. Non avrò mai più una coccola se il covid non passerà? Ok dicono che la paura sua peggio del virus ma dottori, ripeto, una serata non vale lo star male..... Però il corpo pure vuole attenzione. Se non moriamo di virus la psiche dei single come sono io, non dico di tutti, ne sta risentendo troppo. Help
Buongiorno,
Forse potrebbe provare a instaurare un'amicizia prima di una relazione intima, sebbene anche in questo caso il rischio di essere contagiati non sia assente. Purtroppo al momento la situazione è questa e a meno che non usiate reciprocamente la mascherina e manteniate una certa distanza, il rischio c'è..

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Gentile utente, forse tutta la sua "sfiducia nel maschile" che definisce falso, traditore e bugiardo andrebbe approfondita.
Partirei da lì.
Si rivolga ad un professionista e cominci una psicoterapia.
Saluti,
dott.ssa Genitore
Gentile signora, ha espresso molto bene lo stato d'animo e i pensieri che si scatenano in lei in materia di uomini, incontri, relazione, bisogni affettivi e frustrazioni, tra l'altro con il Covid sullo sfondo. Credo che tutti oggi stiamo pagando gli effetti del periodo del lockdown mentre dobbiamo continuare nel presente a stare attenti. È difficile e impegnativo questo momento, e può incrociarsi con condizioni o fasi di vita specifiche, personali, che complicano il quadro.
Nel suo caso, oggi c'è un forte bisogno di relazionarsi, di entrare fisicamente in contatto, ed in questo momento è proprio ciò che la metterebbe a rischio contagio. Cosa fare? Penso che potrebbe spostare l'attenzione su se stessa, cercando di ridefinire meglio ciò che vuole raggiungere, stabilire obiettivi nuovi, raggiungibili alla luce di ciò che ha imparato dall'esperienza. Ormai certamente avrà sviluppato un criterio di selezione e saprà capire chi è adatto alla sua compagnia, con chi può trovarsi bene. Ci sono diversi livelli di confidenza, inutile aspettarsi di più se non ci sono le premesse.
Utilizzi questo periodo di distanziamento obbligato per riflettere e liberarsi da aspettative inutili e pensieri negativi, per far spazio a nuovi propositi, intenzioni,progetti per se stessa, puntando sulle sue personali risorse di donna matura. Mi può scrivere. Le auguro cose belle.
Buon giorno, dalla sua attenta e puntuale descrizione ho percepito non poca confusione e allo stesso tempo sofferenza in merito alla sfera relazionale. Sfera della relazioni che ha un ruolo fondamentale per un sano psicologismo. Capisco la sua paura e ansia in merito ai possibili incontri con le persone. Quello che mi viene da consigliarle è la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia individuale che la possa aiutare a lentamente raggiungere e trovare una maggiore condizione di benessere psicologico personale. Un percorso clinico che le permetta di entrare maggiormente in contatto e riconoscere quelle che sono le sue risorse. Cordialmente Gian Piero dott. Grandi.
Gentilissima, ho percepito nel suo racconto un'intensità emotiva notevole, forse un po' eccessiva rispetto alla situazione attuale. Questo accade spesso quando il presente ci tocca delle corde sensibili, quando ci accende delle spie che ci hanno turbato in passato o comunque attiva aspetti profondi di noi.
Forse con l'aiuto di un professionista potrebbe far luce su questi aspetti e alleviare un po' la sofferenza che ne deriva.
In bocca al lupo per tutto!
Buonasera, sembrerebbe che questa paura del “virus” stia a rappresentare qualcosa di più profondo, che lei ben descrive, e si inserisce nella sfiducia nei legami, o nella possibilità di crearne. Sarebbe utile approfondire questo tema, proprio ora che il suo corpo (“e la sua psiche”) stanno cambiando. Trovare un’altra dimensione relazionale in cui potersi sentire comodi, in cui poter sperare e affidarsi sarebbe un buon primo obiettivo per una psicoterapia. Provi a valutare l’ipotesi. Un caro saluto Dottsa Elisa Galantini
Gentilissima, purtroppo non ci sono grandi alternative in quanto il covid esiste e l'istinto sociale e relazionale idem. Probabilmente entrambe le dimensioni darwiniane (sopravvivenza e riproduzione della specie) ci chiamano a confrontarci in questo duro periodo, ma, come ci ricordava il vecchio Freud, occorre moderarli entrambi, mediarli con il nostro Io, più che assecondarli e farsene asservire
Gentile utente, da ciò che scrive emerge evidente l'impatto che il Covid-19 ha avuto nelle relazioni con l'altro sesso, già difficoltose. Non c'è dubbio che la pandemia abbia modificato le modalità di incontro che abbiamo con le altre persone e che abbai generato ansie e paure, per questi motivi che le consiglio di rivolgersi ad un professionista per approfondire entrambi i temi.
Un caro saluto
Dott. Marenco Simone
uonasera. Ciò che riporta e che sta accadendo nella sua vita può essere letto sotto diversi aspetti. Il momento che stiamo atrraversando a causa del covid che impone a tutti distanziamento e, di fatto, restrizioni nelle relazioni sociali può mettere a dura prova il bisogno di intessere nuovi rapporti sociali, e di cercare affetto e cura all'interno di una relazione affettiva. Inoltre, la fase del ciclo di vita in cui si trova, la menopausa, rappresenta un passaggio di cambiamenti a livello fisico ed emotivo. Un percorso psicologico in cui sentirsi supportata, protetta e compresa, in periodo così delicato, e che la aiuti a comprendere la sua ansia e a gestirla, può essere di grande utilità. Non abbia paura di affidarsi. Un caro saluto Dot.sa Demontis Maria Gonaria
Buonasera la invito a chiedersi che cosa il covid rappresenti per lei veramente, una difesa da ben altro forse. Cerchi di far luce su questa sua diffidenza nei confronti degli uomini e inizi un serio percorso di psicoterapia alla ricerca del suo sé e del senso profondo di una relazione d'amore.
Salve. Il suo rapporto con il maschile sicuramente è un tema che deve affrontare in un percorso di psicoterapia e, perché no, magari con un terapeuta uomo. può iniziare con una consulenza online e poi valutare se continuare a studio. Saluti.
dott. Leonardo Ricci
Gentile utente di mio dottore,
Andrebbe approfondita la sua difficoltà di entrare in relazione con gli uomini. Credo sia una problematica relazionale che la riguardi a prescindere dal Covid19. Potrebbe esserle utile approfondire la vicenda mediante supporto psicoterapico. Vedrà che potrà aiutarla a capire meglio cosa c' è dietro e nel tempo magari farle vivere meglio le relazioni.
Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, oggettivamente la realtà è dura ma penso anche che la si possa affrontare guardandola con occhi diversi. Dovrebbe smorzare certe visioni che probabilmente sono "cariche" del suo vissuto personale passato. Per quanto riguarda un eventuale contagio covid non credo che non sia possibile trovare il modo sicuro per potere interagire, forse la paura di ammalarsi sta diventando un po' troppo elevata.
Consideri la possibilità di un consulto psicoterapeutico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
carissima, in sintesi sei in un piccolo grosso guado, fra eros e tanato , in altri termini in una psicotrappola, fra ciò che desideri e ciò che temi, c'è da sciogliere questo nodo , tutti i tui comportamenti, le ansie e gli attacchi di panico nascono da questo coonflitto, ti faccio una domanda se eri onnisciente e prima di entrare in relazione sapevi che andava tutto bene? avresti avuto tutti questi dubbi, ecc, ecc.,? l'incertezza certa di ciò che avverrà è iil terzo elemento della psicotrappola eros e tanatos e rischia di complicare tutto , una psicoterapia che punti a darti strumenti di come sciogliere questo nodo sarebbe efficace e risolutiva, a mio parere
Il suo bisogno contrasta evidentemente con la diffidenza che si è creata nei confronti del maschile, e la paura del contagio ne rappresenta un prolungamento (oltre al dato di realtà che richiede cautela). Ovvio che deve lavorare sul suo investimento verso il maschile, perseguendo con calma il sacrosanto desiderio di trovare quiete e realizzazione all’interno del legame affettivo.
Buon lavoro dunque.
Gentile Signora, comprensibile ciò che le è accaduto durante il suo ultimo incontro, stiamo attraversando un momento particolarmente difficile, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche riguardo le relazioni. Il conflitto che ha vissuto riguardo al potersi affidare o meno per paura del covid è un timore umano in questo momento. Poi fa riferimento comunque ad una sua difficoltà presente già da prima riguardo il poter avere fiducia nel genere maschile che sicuramente in questo momento ne risente maggiormente. Penso che potrebbe esserle d’aiuto richiedere una consulenza psicologica che le sarebbe d’aiuto per comprendere maggiormente l’origine delle sue paure.
Un cordiale saluto
Buon giorno, forse la sua sfiducia nel maschile che definisce traditore e bugiardo andrebbe meglio approfondita. Le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta per poter iniziare un eventuale psicoterapia. Cordiali saluti,
Dott.ssa Beatrice Planas
Cara utente, comprendo le sue preoccupazioni in merito al momento storico che viviamo che inevitabilmente influenza tantissimo il campo relazionale. Credo però che ciò che lei racconta abbia radici più profonde che sarebbe per lei importante approfondire.
Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla in un momento complesso come quello della menopausa a cui si aggiunge il resto.
Rimango a disposizione se ha bisogno.
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile utente è vero che il covid ha fatto emergere nuove paure, ma credo anche che abbia acutizzato nelle persone quelle che già c'erano.
Lei parla di sfiducia nel mondo maschile ma non ci dice se ha mai provato ad approfondire il modo in cui si mette in relazione. A volte può succedere che il desiderio di stare con l'altro vada in conflitto con la paura di investire nell'altro determinando stati d'ansia che in questo periodo posso essere sostenuti anche dalla paura del contagio.
Valuti la possibilità di approfondire questi aspetti attraverso un percorso di psicoterapia che l'aiuti non solo in questo momento più complicato ma soprattutto la sostenga nell'affrontare le sue paure e nel trovare un modo più "sereno" di stare in relazione.
Mi rendo disponibile per un consulto, anche online
Le mando un caro saluto
Dott.ssa Anna Tomaciello
Salve. Mi colpisce che parla di coccole ma sento che c'è confusione col sesso.
Nel sesso basta l'attrazione, per le coccole serve affettività, tenerezza. Il sesso è più semplice trovarlo, le coccole sono un prodotto di nicchia, bisogna andarle a scovare, cercare, cercare, cercare. E richiede tempo. Il covid con il distanziamento e i problemi che comporta potrebbe anche essere l'occasione per trovare qualcosa di diverso dalle sole "coccole" che sono finalizzate al sesso?
Faccia un pó di chiarezza dentro di sé e se ritiene utile approfondire, valuti la possibilità di un percorso psicoterapeutico. Distinti saluti

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