Buongiorno, sto assumendo Brintellix.

3 risposte
Buongiorno, sto assumendo Brintellix da alcuni mesi.
Non vivo bene, mi sento un anima in pena e porto avanti la mia quotidianità spesso per inerzia, sto seguendo anche un percorso di psicoterapia ma sinceramente con pochi risultati, ho perso il mio ottimismo e la voglia di vivere, potete aiutarmi? Grazie
Manuela 57 anni
Dott. Ermanno Gioacchini
Psichiatra, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno. Posso dirle che dovrebbe "stressare" la richiesta di informazioni legittime che deve avere da psichiatra e psicoterapeuta; fare le sue valutazioni su quanto le viene detto e proposto in eventuale correzione o meno dei relativi programmi di cura in corso o meno ed eventualmente decidere di cambiare professionisti. Cosa dirle con così pochi dati. Una cosa certamente: non deve scoraggiarsi! Un saluto

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Dott.ssa Sara Ricciardulli
Psichiatra, Psicoterapeuta
San Giuliano Terme
Buongiorno,
Ciò che descrive può essere ascrivibile ad un quadro depressivo da inquadrare nel contesto di una raccolta anamnestica completa. Il Brintellix che sta assumendo appartiene alla categoria degli antidepressivi, ma non è del tutto efficace nei casi più severi. Un altro dato importante è che lo sta assumendo da mesi, con scarsi risultati. Sarebbe, dunque, utile modificare la terapia farmacologica alla luce di una valutazione specialistica psichiatrica.
Cordiali saluti
Dott. Raffaele Falato
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico di medicina generale
Firenze
Buongiorno Manuela, quello che stai vivendo purtroppo è comune nelle depressioni che fanno fatica a migliorare, nonostante la cura e la psicoterapia. Il Brintellix è un buon farmaco, ma non sempre da solo basta, e a volte serve valutare un cambio di terapia o l’aggiunta di un altro farmaco che lavori su altri aspetti dell’umore. Il fatto che tu vada avanti, anche se per inerzia, mostra però una forza che non va sottovalutata. A volte la ripresa arriva dopo aver aggiustato il percorso terapeutico. La cosa importante è che tu non resti sola in questo stato e che non pensi che non ci sia una via d’uscita. Ti consiglio di parlarne con il tuo psichiatra per rivedere insieme la cura.

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