Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni, frequento da un mese un ragazzo che nell'ultima settimana h
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Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni, frequento da un mese un ragazzo che nell'ultima settimana ha avuto comportamenti che mi hanno fatto sorgere dubbi sul fatto che lui possa soffrire di disturbo narcisistico di personalità. La cosa più lampante è il suo modo di "volersi prendere cura di me" in modo esagerato, giustificandolo con il fatto sono sono 5 anni più giovane di lui ed è quello di cui ho bisogno. Sono già stata con un ragazzo che sono certa avesse questo disturbo e ho paura di esserci caduta nuovamente. Lui conosce il mi passato e gli ho detto di quanto sia una persona fragile sotto questo aspetto, forse ho commesso un errore. Cosa fare quindi? Il fatto che abbia dei dubbi mi porta a pensare che la persona con cui mi sto relazionando sia effettivamente un narcisista e che quindi dovrei semplicemente scappare, ma per alcuni aspetti mi fa sentire molto bene quando siamo insieme e non so come fare. Al momento dopo i primi campanelli d'allarme ho preso le distanze ed un periodo di pausa senza sentirlo o vederlo
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione pertanto la invito a provare a parlarne con lui anche per avere un riscontro, una smentita o una conferma delle sue sensazioni.
Ritengo comunque che un percorso psicologico possa aiutarla ad elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione pertanto la invito a provare a parlarne con lui anche per avere un riscontro, una smentita o una conferma delle sue sensazioni.
Ritengo comunque che un percorso psicologico possa aiutarla ad elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
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Buongiorno,
Come suggerito dal collega, io le consiglierei di parlarne con lui e con un professionista. L’etichetta narcisista è molto utilizzata ultimamente ma non è detto che la persona che ha dei comportamenti narcisistici lo sia realmente
Come suggerito dal collega, io le consiglierei di parlarne con lui e con un professionista. L’etichetta narcisista è molto utilizzata ultimamente ma non è detto che la persona che ha dei comportamenti narcisistici lo sia realmente
Salve, ha mai provato a confrontarsi con il suo ragazzo? Inoltre, un consulto psicologico potrebbe aiutarla a chiarirsi alcune idee.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve. Lasci perdere le diagnosi. Si confronti con lui ed esprima le sue perplessità sulle cose che la infastidiscono. Valuti anche la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico per comprendere perché è attratta da un determinato tipo di persona. Distinti saluti
Gentile utente è evidente che al di là dell'essere o meno narcisista i comportamenti di questo ragazzo l' hanno messa in allarme.
Ci scrive di aver vissuto una storia che in qualche modo le sembra simile. A volte un'esperienza non ben elaborata sembra "ripresentarsi" in altre esperienze. Valuti la possibilità di una psicoterapia per chiarirsi le idee rispetto alla scelta di questo ragazzo e anche per comprendere meglio cosa vuole o non vuole da una relazione.
Le mando un caro saluto
Dott.ssa anna Tomaciello
Ci scrive di aver vissuto una storia che in qualche modo le sembra simile. A volte un'esperienza non ben elaborata sembra "ripresentarsi" in altre esperienze. Valuti la possibilità di una psicoterapia per chiarirsi le idee rispetto alla scelta di questo ragazzo e anche per comprendere meglio cosa vuole o non vuole da una relazione.
Le mando un caro saluto
Dott.ssa anna Tomaciello
Ha individuato ciò che per lei rappresenta un aspetto del suo ragazzo sia attraente quindi desiderato e allo stesso tempo pericoloso quindi temuto. Avendo già stabilito la giusta distanza protettiva, deve forse chiedersi perché sente la necessità di trovare ragioni per un riavvicinamento. Forse avrebbe bisogno di capire meglio da cosa sono guidate queste modalità relazionali. Le consiglio un percorso di psicoterapia.
Gentile Utente, mi dispiace per il disagio che sta sperimentando. Dice che con lui sta bene e parla della scelta di prendere le distanze: a prescindere da una definizione che può essere più o meno diffusa o inappropriata nel senso comune, ha percepito uno stato di allarme che merita di essere considerato. Immagino quanto sia faticoso stare nell'ambivalenza che descrive. Ritengo utile un confronto con il diretto interessato, in cui privilegiare l'espressione dei suoi vissuti piuttosto che muovere accuse o critiche. Sia innanzitutto Lei a prendersi cura di sé stessa e si dia l'opportunità di conoscere un professionista a cui affidare le fragilità a cui si riferisce. Resto a sua disposizione, dott.ssa Valentina Cecchi
Gentile Signora se spostiamo l'attenzione dai comportamenti del suo ragazzo ai suoi sorge spontaneo domandarsi come mai lei sia attratta da persone che hanno una determinata caratteristica. Ora se le cose stanno in questo modo forse consultare uno psicoterapeuta e valutare insieme questa sua caratteristica può essere una buono possibilità. Un cordiale saluto
Buongiorno, costruire una relazione ed un futuro con una persona è un percorso impegnativo da entrambe le parti.
Il periodo del fidanzamento serve proprio alla coppia vedere se ci sono dei presupposti condivisi per poter costruire una vita insieme. Se lei nota dei comportamenti da parte il suo partner che le fanno nutrire dubbi può iniziare un percorso con un professionista al fine di valutare più concretamente questi comportamenti e le emozioni i dubbi che le provocano Quali conseguenze comportano e infine decidere se continuare o finire la relazione. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Il periodo del fidanzamento serve proprio alla coppia vedere se ci sono dei presupposti condivisi per poter costruire una vita insieme. Se lei nota dei comportamenti da parte il suo partner che le fanno nutrire dubbi può iniziare un percorso con un professionista al fine di valutare più concretamente questi comportamenti e le emozioni i dubbi che le provocano Quali conseguenze comportano e infine decidere se continuare o finire la relazione. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Buonasera, quanto ha condiviso è ricco di elementi che meriterebbero di essere esplorati tramite colloquio psicologico. Potrebbe essere uno spazio ed un momento per sé in cui condivide quanto sente al fine di identificare le possibili strategie orientate al suo benessere.
Un saluto
Un saluto
Buongiorno, mi sembra che, attraverso la ricerca di una diagnosi su questa persona, lei si stia interrogando rispetto al vostro modo di stare in relazione e a quello che potrebbe far stare meglio o peggio lei. Credo sia importante porsi questi dubbi soprattutto all'inizio di una frequentazione. Se lei sente di avere delle fragilità e se crede che stia andando incontro nuovamente a una relazione che non è per lei funzionale, avere un suo spazio con uno specialista dove poter elaborare le sue emozioni potrebbe essere molto prezioso.
salve la prima cosa che mi viene in mente è il disagio nell'esprimere il sentimento ambivalente verso queste attenzioni, per prima cosa bisognerebbe guardare dentro se stessi per valutare le motivazioni che sottendono i propri bisogni e di conseguenza valutare se siano essi corrispondenti al bisogno dell'altro , probabilmente anche lavorare sulla comunicazione all'interno della coppia.
io rimango a disposizione per qualsiasi altra domanda o se volesse provare a fare un colloquio psicologico per analizzare meglio il da farsi . intanto le auguro una buona giornata e buone cose
io rimango a disposizione per qualsiasi altra domanda o se volesse provare a fare un colloquio psicologico per analizzare meglio il da farsi . intanto le auguro una buona giornata e buone cose
Buongiorno, vista la sua giovane età, è davvero apprezzabile la sua consapevolezza. Se qualcosa le dice che dovrebbe scappare, forse ha fiutato un pericolo. Il punto è domandarsi come mai rischia di cadere ancora in una trappola che già conosce. C'è una sua parte bisognosa che si fa facilmente abbindolare da tutte quelle cure e attenzioni? Andrebbe ascoltata e conosciuta meglio. Sono a sua disposizione, se volesse approfondire. Un saluto cordiale. Dott.ssa Franca Vocaturi
Gentile utente, penso che le sarebbe molto utile confrontarsi con questa persona, anzichè affidarsi a sospette diagnosi e/o elucubrazioni varie. Inoltre, una riflessione in merito a questa sua tendenza potrebbe eesserle utile: come mai si affida di più a questi pensieri, allontanandosi da quello che sente? Un caro saluto
Salve, si confronti con il suo ragazzo esprimendo quello che trova “esagerato” per lei. Può essere che la rottura della precedente relazione abbia acuito la sua attenzione su questi aspetti di “cura” portandola a dargli un significato diverso.
Può effettuare una consultazione psicologica per chiarire alcuni pensieri che ha. Buona giornata
Può effettuare una consultazione psicologica per chiarire alcuni pensieri che ha. Buona giornata
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, cosa conosce relativamente al disturbo narcisistico di personalità? Perchè è convinta che il suo fidanzato ne soffra, e ne soffrisse anche il precedente? Relativamente alle attenzioni che il suo ragazzo le dà, le desidera o cerca altro? Come sta all'interno di questa relazione?
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Buonasera, nel suo racconto non ci sono elementi per individuare la presenza di un disturbo.
Distinti Saluti
Dott.ssa Sarno
Distinti Saluti
Dott.ssa Sarno
Cara ragazza,
grazie per aver condiviso questa situazione e i tuoi dubbi. È comprensibile che, dopo un’esperienza difficile in passato, tu voglia essere cauta nel riconoscere segnali che potrebbero indicare una relazione poco sana. La tua capacità di riflettere e prendere una pausa per valutare i tuoi sentimenti e le dinamiche della relazione è un segno di grande maturità e cura verso te stessa.
Per quanto riguarda i tuoi dubbi sul possibile disturbo narcisistico, è importante ricordare che diagnosticare una persona è un compito complesso che spetta a un professionista. Detto ciò, possiamo comunque riflettere insieme sulle tue percezioni e sensazioni nella relazione:
1. Il bisogno di “prendersi cura di te” in modo esagerato: Questo potrebbe essere un modo autentico di dimostrare interesse oppure un segnale di un comportamento potenzialmente invadente o controllante. La chiave è chiederti come ti fa sentire questo atteggiamento: ti senti rispettata e libera, o piuttosto sovrastata e limitata?
2. La tua storia passata: È normale che un’esperienza precedente ti renda più attenta ai segnali di possibili difficoltà. Tuttavia, è anche importante distinguere tra i tuoi timori e il comportamento reale dell’altra persona.
3. Come ti senti nella relazione: Al di là delle etichette, ciò che conta è come questa relazione influisce su di te. Ti senti ascoltata, rispettata e libera di essere te stessa? Oppure provi ansia, dubbi o un senso di insicurezza?
Hai fatto bene a prenderti una pausa per riflettere. Durante questo tempo, ti suggerirei di fare alcune considerazioni:
• Quali sono i comportamenti specifici che ti fanno sentire bene, e quali quelli che ti preoccupano?
• Senti di poter esprimere i tuoi dubbi apertamente con lui senza temere giudizi o reazioni negative?
• Come immagini questa relazione nel futuro: migliora il tuo benessere o ti crea incertezza?
Non sentirti in obbligo di prendere decisioni affrettate. Se hai bisogno, confrontarti con una persona di fiducia o con uno psicologo potrebbe aiutarti a fare chiarezza e a distinguere tra paure legate al passato e segnali effettivi della relazione attuale.
Ricorda: il rispetto reciproco, la libertà emotiva e il benessere sono alla base di una relazione sana. Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per capire cosa è meglio per te.
Un caro saluto.
Dott.ssa A.Mustatea
grazie per aver condiviso questa situazione e i tuoi dubbi. È comprensibile che, dopo un’esperienza difficile in passato, tu voglia essere cauta nel riconoscere segnali che potrebbero indicare una relazione poco sana. La tua capacità di riflettere e prendere una pausa per valutare i tuoi sentimenti e le dinamiche della relazione è un segno di grande maturità e cura verso te stessa.
Per quanto riguarda i tuoi dubbi sul possibile disturbo narcisistico, è importante ricordare che diagnosticare una persona è un compito complesso che spetta a un professionista. Detto ciò, possiamo comunque riflettere insieme sulle tue percezioni e sensazioni nella relazione:
1. Il bisogno di “prendersi cura di te” in modo esagerato: Questo potrebbe essere un modo autentico di dimostrare interesse oppure un segnale di un comportamento potenzialmente invadente o controllante. La chiave è chiederti come ti fa sentire questo atteggiamento: ti senti rispettata e libera, o piuttosto sovrastata e limitata?
2. La tua storia passata: È normale che un’esperienza precedente ti renda più attenta ai segnali di possibili difficoltà. Tuttavia, è anche importante distinguere tra i tuoi timori e il comportamento reale dell’altra persona.
3. Come ti senti nella relazione: Al di là delle etichette, ciò che conta è come questa relazione influisce su di te. Ti senti ascoltata, rispettata e libera di essere te stessa? Oppure provi ansia, dubbi o un senso di insicurezza?
Hai fatto bene a prenderti una pausa per riflettere. Durante questo tempo, ti suggerirei di fare alcune considerazioni:
• Quali sono i comportamenti specifici che ti fanno sentire bene, e quali quelli che ti preoccupano?
• Senti di poter esprimere i tuoi dubbi apertamente con lui senza temere giudizi o reazioni negative?
• Come immagini questa relazione nel futuro: migliora il tuo benessere o ti crea incertezza?
Non sentirti in obbligo di prendere decisioni affrettate. Se hai bisogno, confrontarti con una persona di fiducia o con uno psicologo potrebbe aiutarti a fare chiarezza e a distinguere tra paure legate al passato e segnali effettivi della relazione attuale.
Ricorda: il rispetto reciproco, la libertà emotiva e il benessere sono alla base di una relazione sana. Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per capire cosa è meglio per te.
Un caro saluto.
Dott.ssa A.Mustatea
Buonasera, comprendo perfettamente la sua preoccupazione e il timore di ritrovarsi in una dinamica che in passato le ha già causato sofferenza. È naturale che, avendo vissuto un'esperienza difficile con una persona che ritiene fosse narcisista, ora sia particolarmente attenta a segnali simili e voglia proteggersi. Il fatto che abbia riconosciuto dei campanelli d’allarme e abbia scelto di prendersi una pausa per riflettere è già un segno di consapevolezza e di rispetto verso sé stessa. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, potrebbe essere utile analizzare in modo più oggettivo i comportamenti di questa persona, senza lasciarsi guidare solo dall’ansia o dalla paura di ripetere un’esperienza passata. A volte, quando si vive una relazione tossica, il nostro cervello diventa iper-vigile rispetto a determinati segnali, portandoci a leggere alcune situazioni con un filtro legato al trauma precedente. Questo non significa che i suoi dubbi siano infondati, ma vale la pena chiedersi: sto reagendo a ciò che sta accadendo nel presente, oppure sto rispondendo a una paura legata al passato? Un altro elemento importante è la questione del "prendersi cura di lei" in modo eccessivo. Si è chiesta come si sente rispetto a questo? Le fa piacere o le dà la sensazione di essere messa in una posizione di inferiorità? Il fatto che lui giustifichi questa sua attitudine con la differenza d’età potrebbe nascondere un bisogno di controllo oppure essere semplicemente un modo, magari maldestro, di esprimere il proprio affetto. Qui il punto cruciale non è tanto se lui abbia o meno un disturbo narcisistico, ma piuttosto come i suoi comportamenti la fanno sentire. Il disturbo narcisistico di personalità è una condizione clinica complessa e non può essere diagnosticata basandosi solo su alcuni atteggiamenti. Tuttavia, se si sente manipolata, svalutata, se ha la sensazione che la relazione ruoti più attorno ai suoi bisogni che ai suoi, allora queste sono cose su cui vale la pena riflettere. Si chieda: questa persona rispetta i miei confini? Riesco a sentirmi libera di esprimere i miei bisogni e le mie emozioni senza il timore di essere sminuita o criticata? Quando siamo insieme, mi sento me stessa o avverto una pressione nel dover rispondere a determinate aspettative? Il fatto che la relazione sia all’inizio le dà il tempo di capire meglio la situazione senza dover prendere decisioni affrettate. La pausa che si è concessa potrebbe aiutarla a fare chiarezza su ciò che desidera e su come questa persona la fa sentire nel complesso. Se si accorge che i dubbi rimangono costanti, che c’è un senso di disagio che non si placa, allora forse è il caso di dare ascolto a queste sensazioni e valutare se continuare la relazione sia davvero la scelta migliore per lei. Le consiglio di prendersi il tempo necessario per capire cosa vuole da questa relazione, senza lasciarsi trascinare troppo dall’entusiasmo iniziale ma anche senza farsi bloccare solo dalla paura di rivivere il passato. Si ascolti, osservi i suoi stati d’animo e, soprattutto, si conceda la possibilità di scegliere ciò che la fa sentire davvero serena. Le auguro il meglio. Dott. Andrea Boggero
Alcune volte il nostro passato ci condiziona perché tendiamo ad evitare ciò che ci ha fatto provare emozioni spiacevoli. Forse ciò che ti potrebbe aiutare è soffermarti sulla qualità del vostro rapporto dandovi la possibilità di conoscervi meglio. Questo non esclude la possibilità di avere una consulenza psicologica per esplorare la fragilità di cui parli.
Gentilissima, quello che ci racconti è accompagnato da uno stato di allarme e paura tali da rendere quello che viviamo quasi dato di fatto. Intendo dire che probabilmente tu ti sia spaventata per alcuni atteggiamenti di questo ragazzo - che potrebbero come no essere afferenti a comportamenti di controllo etc, - e in base alle tue emozioni e aspettative nei suoi confronti tu stia leggendo la realtà, proprio come se avessi un filtro capace di raccogliere dati che vadano a confermare quello che più temi.
Quando ci dici che il fatto di avere dei dubbi ti porta a pensare che lui sia "effettivamente un narcisista" e che dovresti semplicemente scappare potrebbe proprio essere ciò che viene chiamato ragionamento emotivo, e possa quindi essere solamente un pensiero dettato dal tuo stato emotivo. Questo potrebbe essere dovuto ad una tua sensibilità su temi relazionali e alla tua passata relazione che deve averla spaventata.
Un percorso psicologico non necessariamente lungo potrebbe aiutarti a fare chiarezza dentro di te, a guardare anche aspetti diversi della relazione (anche se adesso ti sei presa una pausa), a vedere se c'è spazio per uno scambio comunicativo, se tu hai modo di comunicargli come ti fa sentire quel suo comportamento, rispettando te stessa e lui. Potrebbero esserci 1000 motivi che spingono quel ragazzo a comportarsi in quel modo, ma qui la cosa importante è entrare in contatto con quella parte che si spaventa, che si sente in pericolo o vulnerabile e prendersene cura.
I campanelli di allarme sono diversi e sono inerenti a diversi aspetti quali l'umiliazione, il senso di colpa, il controllo, l'isolamento, la manipolazione, l'intimidazione, la minaccia.
Quando ci dici che il fatto di avere dei dubbi ti porta a pensare che lui sia "effettivamente un narcisista" e che dovresti semplicemente scappare potrebbe proprio essere ciò che viene chiamato ragionamento emotivo, e possa quindi essere solamente un pensiero dettato dal tuo stato emotivo. Questo potrebbe essere dovuto ad una tua sensibilità su temi relazionali e alla tua passata relazione che deve averla spaventata.
Un percorso psicologico non necessariamente lungo potrebbe aiutarti a fare chiarezza dentro di te, a guardare anche aspetti diversi della relazione (anche se adesso ti sei presa una pausa), a vedere se c'è spazio per uno scambio comunicativo, se tu hai modo di comunicargli come ti fa sentire quel suo comportamento, rispettando te stessa e lui. Potrebbero esserci 1000 motivi che spingono quel ragazzo a comportarsi in quel modo, ma qui la cosa importante è entrare in contatto con quella parte che si spaventa, che si sente in pericolo o vulnerabile e prendersene cura.
I campanelli di allarme sono diversi e sono inerenti a diversi aspetti quali l'umiliazione, il senso di colpa, il controllo, l'isolamento, la manipolazione, l'intimidazione, la minaccia.
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