Buongiorno, sono un ragazzo di 35 anni e da 2 mesi non dormo più di 3 ore a notte. La mia storia è q
24
risposte
Buongiorno, sono un ragazzo di 35 anni e da 2 mesi non dormo più di 3 ore a notte. La mia storia è questa. Premetto che, all’epoca dei fatti, stavo con una ragazza da 7 anni quando ho conosciuto e frequentato la persona per cui sto male. L'anno scorso,a gennaio, mi trovavo a Torino per un corso lavorativo di 6 mesi. Lì ho incontrato, sul posto di lavoro, una ragazza che non vedevo da più di 10 anni e che non mi era mai interessata. Lei veniva da una rottura con un ragazzo che la lasciò 6 mesi prima, anch’egli nello stesso posto di lavoro, e desiderava andarsene dalla sua città per allontanarsi e non vederlo più. Abbiamo iniziato con una birra una sera e, nel giro di due tre uscite, ci siamo trovati a frequentarci assiduamente. Anche in intimità eravamo una favola, le sue parole furono “tra noi c’è una chimica pazzesca”. Non cercavo una doppia vita, tant'è che il tutto è venuto da solo senza cercarlo: siccome sono una persona sincera, le ho detto dopo qualche uscita che ero fidanzato, mi sembrava giusto, se la prese ma dopo un po’ le passò e continuammo a frequentarci fino al 31 maggio, giorno della fine del corso e del mio rientro nella mia città,. Lei aveva ottenuto il trasferimento in altra sede e ci lasciammo per le circostanze, non certo perché non ci volessimo più. Tra l’altro lei sapeva che sarei tornato con la mia ex, e così è stato fino al 31 dicembre 2023 quando, stanco di lei per motivi indipendenti dalla mia relazione, la lasciai. Faccio presente che la mia ex con cui sono rimasto 8 anni non mi manca per nulla e non so il perché. A questo punto, mi riavvicinai all’altra, ma mi disse che si stava frequentando con un altra persona. Non ho litigato, non l’ho offesa, le ho semplicemente detto che ero innamorato di lei. Non ho neanche esagerato con la mole di messaggi, ho cercato sempre di essere comprensivo. Mi son fatto l’idea che lei credesse che io non volessi fare sul serio. Amici in comune, parenti, anche qualche psicologo, mi hanno detto di lasciar perdere, ma settimana scorsa questa ragazza mi ha risposto, dopo quasi due giorni, ad un messaggio dove non avevo scritto nulla di che in questo modo: " ...sicuramente mi è capitato spesso di pensare a tutto quello che mi hai detto e che mai potevo aspettarmi da te, se ci ripenso non credevo appunto che da maggio in poi tu avessi trattenuto tutti questi sentimenti ma pensavo semplicemente che ti fossi trovato molto bene con me e che comunque ci fossimo piaciuti molto questo senza dubbio.. sei stato molto sincero a raccontarmi tutto e ad aprirti così. Lo apprezzo davvero tanto, non è che tu non mi piaccia più o non voglia più sentirti o vederti. Solo ora che ti sento così convinto e deciso di quello che mi dici ho timore a sentirti perché non vorrei mai provocarti disagio o altro. Io da qualche mese mi sono legata ad un ragazzo e credimi non riesco proprio a chiudere di punto in bianco questa storia. Non so spiegarti perché seguo semplicemente quello che sento al momento e poi si vedrà . comunque spero sempre che tu stia bene sicuramente ti meriti una bella persona al tuo fianco non c’è dubbio ! " Il fatto è che non la vedo da giugno eppure mi sta mancando da morire. Non sono caduto nell' alcol o in altre dipendenze, anche perché mi alleno in palestra e non voglio rovinarmi il fisico visto che almeno quello, a differenza del morale, è al top. A differenza di altri utenti che ho letto, ho anche un ottimo lavoro e un ottimo stipendio, ma non mi dà alcuna soddisfazione. Le mie domande sono: È normale la mia reazione, dopo tutto questo tempo? Come faccio a tornare sereno? Ringrazio chi vorrà darmi delle risposte non per frasi fatte e auguro a tutti di farsi una risata leggendo quanto sono sfigato. Mario
Buongiorno Mario, innanzitutto voglio ringraziarti per aver condiviso apertamente la tua situazione. Posso comprendere quanto tu stia attraversando un momento emotivamente intenso e complesso.
La tua reazione non è fuori dal comune. È comprensibile che dopo un periodo di intensa connessione emotiva con questa persona, ti senta turbato e disorientato ora che la relazione sembra essere giunta a una svolta inaspettata. È naturale provare un senso di mancanza e desiderio quando ci si trova di fronte a una situazione di incertezza emotiva, soprattutto se ci sono stati sentimenti profondi coinvolti.
Per tornare sereno, potresti iniziare con l'accettazione della situazione attuale. È importante riconoscere e accettare i tuoi sentimenti, senza giudicarli o reprimerli. Inoltre, potresti considerare di focalizzarti sulle attività che ti portano gioia e soddisfazione, come il tuo allenamento in palestra o altri hobby che ti appassionano. Questo può aiutarti a distrarti e a ridurre lo stress.
È anche importante che tu cerchi di costruire una rete di supporto intorno a te, parlando con amici fidati o consultando un professionista qualificato, come uno psicoterapeuta. Condividere le tue esperienze e sentimenti con qualcuno che ti comprende e ti supporta può essere molto utile nel processo di guarigione emotiva.
Infine, ricorda che il tempo è un fattore fondamentale nel processo di elaborazione emotiva. Con il tempo e con il sostegno adeguato, sarai in grado di superare questa fase difficile e trovare la serenità che meriti.
Ti auguro tutto il meglio e ti incoraggio a prenderti cura di te stesso durante questo periodo. Se hai ulteriori domande o hai bisogno di ulteriore supporto, non esitare a chiedere. Dottor Benjamin Collins
La tua reazione non è fuori dal comune. È comprensibile che dopo un periodo di intensa connessione emotiva con questa persona, ti senta turbato e disorientato ora che la relazione sembra essere giunta a una svolta inaspettata. È naturale provare un senso di mancanza e desiderio quando ci si trova di fronte a una situazione di incertezza emotiva, soprattutto se ci sono stati sentimenti profondi coinvolti.
Per tornare sereno, potresti iniziare con l'accettazione della situazione attuale. È importante riconoscere e accettare i tuoi sentimenti, senza giudicarli o reprimerli. Inoltre, potresti considerare di focalizzarti sulle attività che ti portano gioia e soddisfazione, come il tuo allenamento in palestra o altri hobby che ti appassionano. Questo può aiutarti a distrarti e a ridurre lo stress.
È anche importante che tu cerchi di costruire una rete di supporto intorno a te, parlando con amici fidati o consultando un professionista qualificato, come uno psicoterapeuta. Condividere le tue esperienze e sentimenti con qualcuno che ti comprende e ti supporta può essere molto utile nel processo di guarigione emotiva.
Infine, ricorda che il tempo è un fattore fondamentale nel processo di elaborazione emotiva. Con il tempo e con il sostegno adeguato, sarai in grado di superare questa fase difficile e trovare la serenità che meriti.
Ti auguro tutto il meglio e ti incoraggio a prenderti cura di te stesso durante questo periodo. Se hai ulteriori domande o hai bisogno di ulteriore supporto, non esitare a chiedere. Dottor Benjamin Collins
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Salve Mario,
Dal testo che ha scritto si può capire che sta soffrendo notevolmente per la situazione creatasi con la ragazza, di cui scrive. Questa Le manca profondamente, nonostante siano passati diversi mesi dal vostro ultimo incontro e, probabilmente, il suo recente messaggio può essere stato fonte di ambiguità e destabilizzazione.
Rispetto alle Sue domande, non ritengo etico giudicare se una reazione sia ‘normale’ o viceversa. Tutti noi abbiamo un’esperienza soggettiva della realtà e reagiamo in base a questa. Penso che nessuno sia ‘normale’ sotto tutti gli aspetti che caratterizzano un essere umano.
Infine, vorrei farle notare un fatto che ritengo rilevante: Lei riferisce di avere problemi nel ‘morale’ e che, nonostante l’ottimo lavoro, quest’ultimo non Le da grande soddisfazione.
La questione andrebbe (dal mio punto di vista) compresa, approfondita e affrontata insieme a uno o una specialista della salute mentale.
Un caro saluto.
Dott. Daniele Morandin
Dal testo che ha scritto si può capire che sta soffrendo notevolmente per la situazione creatasi con la ragazza, di cui scrive. Questa Le manca profondamente, nonostante siano passati diversi mesi dal vostro ultimo incontro e, probabilmente, il suo recente messaggio può essere stato fonte di ambiguità e destabilizzazione.
Rispetto alle Sue domande, non ritengo etico giudicare se una reazione sia ‘normale’ o viceversa. Tutti noi abbiamo un’esperienza soggettiva della realtà e reagiamo in base a questa. Penso che nessuno sia ‘normale’ sotto tutti gli aspetti che caratterizzano un essere umano.
Infine, vorrei farle notare un fatto che ritengo rilevante: Lei riferisce di avere problemi nel ‘morale’ e che, nonostante l’ottimo lavoro, quest’ultimo non Le da grande soddisfazione.
La questione andrebbe (dal mio punto di vista) compresa, approfondita e affrontata insieme a uno o una specialista della salute mentale.
Un caro saluto.
Dott. Daniele Morandin
Ciao Mario,
Capisco che tu stia attraversando un momento difficile e confuso. È normale che tu provi sentimenti intensi dopo tutto quello che è successo e considerando la complessità delle tue relazioni passate e attuali. Tuttavia, è importante affrontare questa situazione in modo sano e cercare di ritrovare il tuo equilibrio emotivo.
Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti:
1. **Accetta i tuoi sentimenti:** È normale provare un mix di emozioni in una situazione così complessa. Non reprimere i tuoi sentimenti, ma cerca di accettarli e comprenderli.
2. **Prenditi del tempo per te stesso:** Dedica del tempo a te stesso per riflettere su ciò che vuoi veramente e su come vuoi procedere. La meditazione, lo yoga o semplicemente fare una passeggiata possono aiutarti a ritrovare la calma interiore.
3. **Rifletti sulle tue relazioni:** Rifletti sulle tue relazioni passate e attuali e su cosa desideri veramente da esse. Chiediti se queste relazioni ti fanno stare bene e se ti portano felicità.
4. **Comunica in modo chiaro:** Comunica apertamente con la ragazza di cui ti stai innamorando, ma rispetta anche i suoi sentimenti e le sue scelte. È importante essere sinceri e aperti l'uno con l'altro.
5. **Cerca supporto:** Parla con amici di fiducia, familiari o uno psicologo se senti di avere bisogno di supporto emotivo. Condividere i tuoi sentimenti con qualcuno di fiducia può aiutarti a sentirsi meno solo e a trovare nuove prospettive sulla situazione.
6. **Fai attività che ti piacciono:** Continua a coltivare i tuoi interessi e hobby, come l'allenamento in palestra, che ti aiutano a mantenere il benessere fisico e mentale.
Infine, ricorda che è normale sentirsi in difficoltà di fronte a situazioni complesse come questa, ma con il tempo e con l'aiuto di persone di fiducia, puoi ritrovare la serenità e la felicità.
Ti auguro il meglio e spero che tu possa trovare la pace interiore che cerchi.
Un caro saluto.
Capisco che tu stia attraversando un momento difficile e confuso. È normale che tu provi sentimenti intensi dopo tutto quello che è successo e considerando la complessità delle tue relazioni passate e attuali. Tuttavia, è importante affrontare questa situazione in modo sano e cercare di ritrovare il tuo equilibrio emotivo.
Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti:
1. **Accetta i tuoi sentimenti:** È normale provare un mix di emozioni in una situazione così complessa. Non reprimere i tuoi sentimenti, ma cerca di accettarli e comprenderli.
2. **Prenditi del tempo per te stesso:** Dedica del tempo a te stesso per riflettere su ciò che vuoi veramente e su come vuoi procedere. La meditazione, lo yoga o semplicemente fare una passeggiata possono aiutarti a ritrovare la calma interiore.
3. **Rifletti sulle tue relazioni:** Rifletti sulle tue relazioni passate e attuali e su cosa desideri veramente da esse. Chiediti se queste relazioni ti fanno stare bene e se ti portano felicità.
4. **Comunica in modo chiaro:** Comunica apertamente con la ragazza di cui ti stai innamorando, ma rispetta anche i suoi sentimenti e le sue scelte. È importante essere sinceri e aperti l'uno con l'altro.
5. **Cerca supporto:** Parla con amici di fiducia, familiari o uno psicologo se senti di avere bisogno di supporto emotivo. Condividere i tuoi sentimenti con qualcuno di fiducia può aiutarti a sentirsi meno solo e a trovare nuove prospettive sulla situazione.
6. **Fai attività che ti piacciono:** Continua a coltivare i tuoi interessi e hobby, come l'allenamento in palestra, che ti aiutano a mantenere il benessere fisico e mentale.
Infine, ricorda che è normale sentirsi in difficoltà di fronte a situazioni complesse come questa, ma con il tempo e con l'aiuto di persone di fiducia, puoi ritrovare la serenità e la felicità.
Ti auguro il meglio e spero che tu possa trovare la pace interiore che cerchi.
Un caro saluto.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente grazie per aver condiviso nel dettaglio la natura del suo disagio attuale. A mio parere le sarebbe estremamente utile effettuare un percorso psicologico basato su un più funzionale controllo dei suoi stati emotivi interni e finalizzato alla promozione di strategie di fronteggiamento degli eventi stressanti maggiormente adattive. Da quello che ha scritto infatti mi sembra di capire che attualmente lei tende a rimuginare molto sulla situazione passata, occorrerebbe "re-indirizzare" i suoi pensieri al presente ancorandoli ad obiettivi futuri a breve e a medio termine -per lei- gratificanti.
Resto sua disposizione, AB
Resto sua disposizione, AB
Grazie per la condivisione, non deve essere facile quando tempi e sentimenti delle persone non collimano. Può somigliare al "Supplizio di Tantalo" che, assetato, allungava la mano per prendere l'acqua e gli veniva sottratta. Spesso è più difficile percepire chi desideriamo come se fosse ad un passo da noi, e vederlo allontanarsi. Le emozioni umane sono complesse e ricche di sfumature, attualmente potrebbe farsi aiutare da uno/a Psicologo/a per elaborare la frustrazione. Un lavoro sulle emozioni ha ottime possibilità di aiutarla, soprattutto perché fortunatamente altri settori della sua vita stanno già andando bene, nonostante tutto. Sono a sua disposizione. Dott.ssa Cinzia Arces
Salve e grazie per la condivisione, dalle sue parole emerge che Lei abbia già centrato il suo disagio, Le consiglio di darsi la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia per avere un'altra chiave di lettura di questo suo stato d'animo, e fronteggiare al meglio questa situazione. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Grazie Mario per la condivisione della tua situazione. Il tono con cui hai scritto in effetti porta a sorridere, non certo perché sei sfigato, bensì per lo spirito che hai messo. Credo che riuscire a portare leggerezza anche quando c’è dolore emotivo sia una grande risorsa. Dal mio punto di vista, hai già saputo in autonomia muoverti nel migliore dei modi, aprendoti in modo sincero a questa ragazza. Non è mai l’amore che fa soffrire, bensì la mancanza di amore. Ti auguro di cuore di trovare la strada che ti permetta di amare ciò che fai, perché il lavoro occupa una gran parte del tempo e fare ciò che si ama nutre e apre. Se e quando vorrai approfondire, ci sono. Intanto, buona vita! Dott.ssa Simona Vanetti
Ciao Mario e grazie per il tuo racconto.
Comincio col rispondere ad una tua domanda indiretta.
-Perché non mi manca la mia ‘vecchia’ fidanzata dopo esserci lasciati dopo 8 anni insieme?
Probabilmente non ti manca perché questo rapporto dentro di te si è spento piano piano e tu non te ne sei potuto accorgere. Quando vi siete lasciati, tu avevi già fatto una sorta di elaborazione per la fine della relazione con lei. Tutto qui. Non ti ha fatto male perché quel dolore lo hai sperimentato un poco alla volta negli ultimi anni della vostra storia insieme.
Ma ora sei alle prese con un nuovo innamoramento,- il tuo- e non dormi la notte perché non riesci a capire perché lei non ti ricambi.
Il mio suggerimento è di ascoltarti e di scoprirti, capire meglio chi sei e cosa desideri, cosa vuoi. Non parlo solo di una compagna eventuale, ma di tutto quello che può riempire la tua vita, lavoro compreso. Rimettersi in gioco, mettersi in discussione, scoprire cosa ti muove, cosa ti spinge, cosa ti motiva, ovvero il tuo ‘WHY’. Potrebbe essere molto utile a questo riguardo portarsi da uno psicologo/psicoterapeuta (relazionale per me è meglio, ma è una mia opinione personale).
Resto a tua disposizione per qualunque cosa tu abbia bisogno di chiedermi e in bocca al lupo per la tua vita.
Dott.ssa S.L.
Comincio col rispondere ad una tua domanda indiretta.
-Perché non mi manca la mia ‘vecchia’ fidanzata dopo esserci lasciati dopo 8 anni insieme?
Probabilmente non ti manca perché questo rapporto dentro di te si è spento piano piano e tu non te ne sei potuto accorgere. Quando vi siete lasciati, tu avevi già fatto una sorta di elaborazione per la fine della relazione con lei. Tutto qui. Non ti ha fatto male perché quel dolore lo hai sperimentato un poco alla volta negli ultimi anni della vostra storia insieme.
Ma ora sei alle prese con un nuovo innamoramento,- il tuo- e non dormi la notte perché non riesci a capire perché lei non ti ricambi.
Il mio suggerimento è di ascoltarti e di scoprirti, capire meglio chi sei e cosa desideri, cosa vuoi. Non parlo solo di una compagna eventuale, ma di tutto quello che può riempire la tua vita, lavoro compreso. Rimettersi in gioco, mettersi in discussione, scoprire cosa ti muove, cosa ti spinge, cosa ti motiva, ovvero il tuo ‘WHY’. Potrebbe essere molto utile a questo riguardo portarsi da uno psicologo/psicoterapeuta (relazionale per me è meglio, ma è una mia opinione personale).
Resto a tua disposizione per qualunque cosa tu abbia bisogno di chiedermi e in bocca al lupo per la tua vita.
Dott.ssa S.L.
Buongiorno Mario e grazie per la sua chiarezza ed onestà. Più che delle risposte mi vengono in mente molte domande, perché dal suo racconto emerge una difficoltà a tollerare il rifiuto che tuttavia lei ha in qualche modo facilitato ritornando a vedere per diversi mesi la sua fidanzata "ufficiale". La sua reazione emotiva destabilizzante, l'insonnia e la generale insoddisfazione, suggeriscono che questa situazione ha toccato un nucleo problematico profondo legato alle sue modalità relazionali. Anche l'attenzione significativa all'immagine di sé che desidera trasmettere all'altro attraverso la cura del corpo, entra probabilmente in gioco nelle sue abituali dinamiche affettive. Lei afferma che l'episodio potrebbe "far ridere" per l'incongruenza della sua reazione, ma io penso che proprio questo sovrainvestimento della situazione dimostri che quanto accaduto ha portato alla luce un problema profondo che andrebbe indagato in modo da recuperare nuova energia vitale da incanalare nella sua relazionalità. Penso che i sogni potrebbero fornirle importanti indicazioni sulle origini del problema emerso e sulle sue possibilità di sviluppo psichico. Se vorrà io sono disponibile per un incontro, anche online. Le auguro sinceramente di stare bene! Un caro saluto, Francesca Lancetti
Buongiorno,
sembra che lei stia vivendo una fase di transizione emotiva, dovuta alla fine di una lunga relazione e alla complessità delle sue interazioni con questa ragazza di Torino. È importante riconoscere che i sentimenti non seguono sempre un percorso lineare, e è del tutto normale continuare a pensare a persone significative del nostro passato, specialmente se ci hanno toccato profondamente.
Per quanto riguarda il suo stato emotivo attuale, è comprensibile che lei si senta in difficoltà. La mancanza di sonno può essere sintomatica di un disagio interiore più profondo.
Se hai bisogno non esiti a contattarmi.
sembra che lei stia vivendo una fase di transizione emotiva, dovuta alla fine di una lunga relazione e alla complessità delle sue interazioni con questa ragazza di Torino. È importante riconoscere che i sentimenti non seguono sempre un percorso lineare, e è del tutto normale continuare a pensare a persone significative del nostro passato, specialmente se ci hanno toccato profondamente.
Per quanto riguarda il suo stato emotivo attuale, è comprensibile che lei si senta in difficoltà. La mancanza di sonno può essere sintomatica di un disagio interiore più profondo.
Se hai bisogno non esiti a contattarmi.
Buongiorno sig. Mario.
Molte informazioni, molti vortici emotivi, ritengo fondamentale anzitutto una considerazione: fermarsi; prendere tempo per ascoltarsi sul serio; cercare un contesto protetto per approfondire. Le domande che lei si pone, esplicite e implicite, sono degne di ascolto.
Per questo le propongo un colloquio conoscitivo online. Potremo stabilire se e come continuare a dare valore ai suoi vissuti.
Molte informazioni, molti vortici emotivi, ritengo fondamentale anzitutto una considerazione: fermarsi; prendere tempo per ascoltarsi sul serio; cercare un contesto protetto per approfondire. Le domande che lei si pone, esplicite e implicite, sono degne di ascolto.
Per questo le propongo un colloquio conoscitivo online. Potremo stabilire se e come continuare a dare valore ai suoi vissuti.
Buonasera Mario, grazie per aver condiviso le difficoltà che stai vivendo in questo momento. In base a quello che hai raccontato è difficile dare una risposta esaustiva ai tuoi dubbi. Ti suggerisco si avviare un percorso psicologico, non lo hai ancora fatto, per approfondire quali sono le credenze e gli scopi su cui investi maggiormente in modo da comprendere come mai questa situazione ti faccia così soffrire e il perché di queste emozioni. Purtroppo con le poche informazioni a mia conoscenza non saprei dirti di più senza incorrere in interpretazioni. Resto a disposizione nel caso volessi intraprendere un percorso psicologico. Cordiali saluti, dott.ssa Melodia
Carissimo, non credo proprio lei sia sfigato; la sua vicenda fa parte delle cose che possono accadere in una vita; credo che possa essere utile cercare di comprendere meglio cosa è accaduto a livello emotivo e cosa sta accadendo ora (anche in relazione alla storia precedente che non è stata breve); per questo le suggerisco di avviare una consulenza psicologica con un professionista, potrebbe essere l'occasione per rendersi più consapevole di come lei ha funzionato in queste relazioni, di cosa desidera adesso e per il futuro. Resto ovviamente a sua disposizione, anche da remoto, qualora lo ritenesse opportuno. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Caro Mario, non c'è proprio nulla da ridere... probabilmente l'attimo non è stato colto da entrambi, per vari motivi comprensibili, e poi la vita ha preso altre strade. È difficile dare un consiglio sensato senza conoscerla meglio, da un lato sembra che la ragazza abbia scelto per sé e che ci sia ben poco da fare al momento. Forse potrebbe cogliere l'opportunità per comprendere meglio cosa è successo con l'aiuto di un terapeuta, le ragioni di questa chimica perfetta che però è andata "mancata" ...
Salve Mario, grazie per la sua condivisione. Mi ha colpito il suo augurio finale, molto svalutante nei suoi riguardi e anche privo di speranza nella possibilità di essere ascoltato davvero, con compassione e senza derisione. La sofferenza è sempre legittima, anche se ci si può lavorare per trasformarla e per riuscire a stare sempre meglio, con noi stessi e con gli altri. Accogliere davvero è il primo passo per lasciare andare. Lei in questo momento sta male, non dorme più, probabilmente perché rimugina molto e le si affolla la testa di pensieri. Il centro però di tutto questo suo pensare è l'altra persona. Mi viene da suggerirle di riportare l'ascolto su cosa sente lei, centrato su se stesso. Sarebbe interessante approfondire quali tipi di bisogni soddisfa questa persona o l'idea di questa persona, per cui lei resta agganciato. Capire qual è la narrazione che lei fa di se stesso e di se stesso in relazione all'altra persona. E, soprattutto, di cosa ha bisogno lei e cosa vuole lei veramente in una relazione, perché se queste cose non ci sono nel rapporto con la persona che le manca, forse è per lei stesso che questo rapporto non va bene e ha bisogno di più.
Le auguro di riuscire a trovare un supporto psicologico che la faccia sentire a suo agio e con cui poter rielaborare e trasformare tutti questi pensieri che adesso non la lasciano dormire.
Le auguro di riuscire a trovare un supporto psicologico che la faccia sentire a suo agio e con cui poter rielaborare e trasformare tutti questi pensieri che adesso non la lasciano dormire.
Buongiorno Mario, comprendo la complessità dei sentimenti che stai vivendo.
Innanzi tutto, è importante riconoscere che il tuo stato emotivo è normale, considerando tutto il contesto e l'entità delle tue esperienze. Il legame che hai sviluppato con questa persona è stato significativo e ha lasciato un'impronta emotiva profonda.
Per cercare di ritornare alla serenità come prima cosa è importante accettare e riconoscere i sentimenti anziché reprimerli o giudicarti per essi. È normale provare tristezza e nostalgia in situazioni come queste.
Continua a concentrarti su te stesso, sulle tue passioni, hobby e attività che ti portano gioia e soddisfazione personale. Questo può aiutarti a ristabilire un senso di equilibrio emotivo.
E soprattuto continua a parlare con le persone a te importanti e eventualmente, se sentissi di averne bisogno, rivolgiti ad uno psicologo o uno psicoterapeuta.
Condividere i tuoi sentimenti e pensieri con persone di fiducia è estremamente utile nel processo di elaborazione emotiva.
Occorre tenere a mente che guarire da un dolore emotivo richiede tempo e pazienza. Non aspettarti di sentirti completamente sereno immediatamente. Con il tempo e con il lavoro su te stesso, potrai superare questa fase difficile.
Sii gentile con te stesso e ricorda che è normale attraversare periodi difficili nella vita emotiva. Dott. Iacopo Curzi
Innanzi tutto, è importante riconoscere che il tuo stato emotivo è normale, considerando tutto il contesto e l'entità delle tue esperienze. Il legame che hai sviluppato con questa persona è stato significativo e ha lasciato un'impronta emotiva profonda.
Per cercare di ritornare alla serenità come prima cosa è importante accettare e riconoscere i sentimenti anziché reprimerli o giudicarti per essi. È normale provare tristezza e nostalgia in situazioni come queste.
Continua a concentrarti su te stesso, sulle tue passioni, hobby e attività che ti portano gioia e soddisfazione personale. Questo può aiutarti a ristabilire un senso di equilibrio emotivo.
E soprattuto continua a parlare con le persone a te importanti e eventualmente, se sentissi di averne bisogno, rivolgiti ad uno psicologo o uno psicoterapeuta.
Condividere i tuoi sentimenti e pensieri con persone di fiducia è estremamente utile nel processo di elaborazione emotiva.
Occorre tenere a mente che guarire da un dolore emotivo richiede tempo e pazienza. Non aspettarti di sentirti completamente sereno immediatamente. Con il tempo e con il lavoro su te stesso, potrai superare questa fase difficile.
Sii gentile con te stesso e ricorda che è normale attraversare periodi difficili nella vita emotiva. Dott. Iacopo Curzi
Gentile Mario, grazie per aver condiviso il suo malessere. Affrontare un periodo di rottura relazionale non è mai facile. Sarebbe utile tuttavia, oltre che darsi un po' di tempo per prendere consapevolezza dei propri stati interni e accettarli, anche prendersi cura di sé acquisendo strumenti efficaci a gestire questi stati emotivi e capire come fronteggiare e superare il momento difficile. Un percorso psicologico potrebbe essere molto utile a questi scopi. Resto sua disposizione, dott.ssa Giulia Pelini
Caro Mario,
Innanzitutto, grazie per aver condiviso la tua storia in modo così aperto e sincero. Non sei affatto "sfigato" è assolutamente normale sentirsi così dopo aver vissuto una connessione forte con qualcuno. La nostalgia e il rimpianto sono emozioni comuni quando una relazione importante termina, soprattutto se non è stata chiusa da un vero desiderio di entrambe le parti. La mancanza di sonno e il costante pensiero verso questa persona indicano che il tuo sistema emotivo è ancora profondamente coinvolto. È importante riconoscere e accettare i tuoi sentimenti senza giudicarli. Permettiti di provare dolore, tristezza e anche rabbia; tutte queste emozioni fanno parte del processo di guarigione. Hai menzionato di aver parlato con alcuni psicologi. Continuare con una terapia può essere molto utile. Un professionista può aiutarti a esplorare in profondità i tuoi sentimenti e a trovare strategie specifiche per gestire l'insonnia e lo stress emotivo.
Continuare ad allenarti in palestra è eccellente per mantenere il tuo corpo in forma e per liberare endorfine, che possono migliorare il tuo umore. Inoltre, prova a impegnarti in altre attività che ti piacciono e che possono distrarti, come hobby, viaggi o progetti creativi. Cerca di mantenere e rafforzare le tue relazioni sociali. Passare del tempo con amici e familiari può aiutarti a sentirti meno isolato e più sostenuto. Cerca di concentrarti su ciò che puoi controllare. Non puoi cambiare i sentimenti della ragazza o il corso della vostra storia passata, ma puoi lavorare sul tuo benessere e sul tuo futuro. Prenditi il tempo per riflettere su ciò che desideri veramente in una relazione e su come vuoi costruire il tuo futuro. Se senti il bisogno di chiarire ulteriormente o chiudere definitivamente la situazione con la ragazza, potrebbe essere utile un'ultima conversazione onesta. Tuttavia, fai attenzione a non farlo con l'aspettativa che questo cambierà la sua decisione; piuttosto, fallo per la tua chiarezza emotiva. Ricorda che la guarigione richiede tempo e che è un processo personale e unico per ciascuno. Non sei solo in questo, e con il tempo e il giusto supporto, riuscirai a trovare di nuovo la serenità.
Un caro saluto, Dr. Vittorio Penzo.
Innanzitutto, grazie per aver condiviso la tua storia in modo così aperto e sincero. Non sei affatto "sfigato" è assolutamente normale sentirsi così dopo aver vissuto una connessione forte con qualcuno. La nostalgia e il rimpianto sono emozioni comuni quando una relazione importante termina, soprattutto se non è stata chiusa da un vero desiderio di entrambe le parti. La mancanza di sonno e il costante pensiero verso questa persona indicano che il tuo sistema emotivo è ancora profondamente coinvolto. È importante riconoscere e accettare i tuoi sentimenti senza giudicarli. Permettiti di provare dolore, tristezza e anche rabbia; tutte queste emozioni fanno parte del processo di guarigione. Hai menzionato di aver parlato con alcuni psicologi. Continuare con una terapia può essere molto utile. Un professionista può aiutarti a esplorare in profondità i tuoi sentimenti e a trovare strategie specifiche per gestire l'insonnia e lo stress emotivo.
Continuare ad allenarti in palestra è eccellente per mantenere il tuo corpo in forma e per liberare endorfine, che possono migliorare il tuo umore. Inoltre, prova a impegnarti in altre attività che ti piacciono e che possono distrarti, come hobby, viaggi o progetti creativi. Cerca di mantenere e rafforzare le tue relazioni sociali. Passare del tempo con amici e familiari può aiutarti a sentirti meno isolato e più sostenuto. Cerca di concentrarti su ciò che puoi controllare. Non puoi cambiare i sentimenti della ragazza o il corso della vostra storia passata, ma puoi lavorare sul tuo benessere e sul tuo futuro. Prenditi il tempo per riflettere su ciò che desideri veramente in una relazione e su come vuoi costruire il tuo futuro. Se senti il bisogno di chiarire ulteriormente o chiudere definitivamente la situazione con la ragazza, potrebbe essere utile un'ultima conversazione onesta. Tuttavia, fai attenzione a non farlo con l'aspettativa che questo cambierà la sua decisione; piuttosto, fallo per la tua chiarezza emotiva. Ricorda che la guarigione richiede tempo e che è un processo personale e unico per ciascuno. Non sei solo in questo, e con il tempo e il giusto supporto, riuscirai a trovare di nuovo la serenità.
Un caro saluto, Dr. Vittorio Penzo.
Salve, gentile Utente, comprendo a fondo la sua frustrazione. Per rispondere alle sue domande, sicuramente la sua reazione è spiegabile con il coinvolgimento provato, la chiusura definitiva della tua storia pregressa e tutto il contesto emotivo. Non abbia fretta di tornare sereno, questo turbamento può essere un momento propizio per entrare in contatto con le sue emozioni, prendersi cura di sé stesso e riflettere sulle relazioni passate e attuale, comprendendo ciò che desideriamo e come ci rapportiamo ad esse.
Le consiglio comunque di intraprendere un percorso psicologico al fine di accettare la situazione attuale e ripristinare il livello di benessere psicofisico (il dormire 3 ore a notte, il non trovare soddisfazione dagli altri ambiti della vita ecc...)
Resto a disposizione, anche online
Ilaria Ammirati
Le consiglio comunque di intraprendere un percorso psicologico al fine di accettare la situazione attuale e ripristinare il livello di benessere psicofisico (il dormire 3 ore a notte, il non trovare soddisfazione dagli altri ambiti della vita ecc...)
Resto a disposizione, anche online
Ilaria Ammirati
Grazie per aver condiviso con così tanta sincerità una situazione che comprendo essere molto dolorosa e confusa per lei. È del tutto comprensibile sentirsi turbata, soprattutto quando si è innamorata e si ha un forte legame con il proprio partner. La sua difficoltà a non pensarci è naturale, poiché ciò che ha scoperto, anche se non l'ha cercato, è una fonte di incertezza e di dolore.
Il fatto che abbia cercato di accettare la passione del suo compagno per i video per adulti, ma che ora si trovi a fare i conti con altre scoperte, è un segnale che ci sia qualcosa che non la fa sentire completamente serena. La sua reazione non ha nulla a che fare con la sua autostima, ma piuttosto con il rispetto e la fiducia che sono alla base di una relazione sana. Trovare un equilibrio in cui i desideri e i bisogni di entrambi vengano rispettati è fondamentale, ma questo richiede una comunicazione sincera. Mi sembra che sia fondamentale per lei affrontare la questione con il suo compagno, in modo da poter capire insieme se questa sua passione per i video e il sito che ha visitato possano essere parte di un comportamento che non minaccia la relazione, oppure se invece ci sono elementi che devono essere esplorati e affrontati più profondamente. Affrontare il problema direttamente, senza nascondere i sentimenti, può essere difficile, ma è l'unico modo per capire insieme come poter risolvere la situazione. Le sue emozioni e la sua difficoltà sono valide, e merita di essere ascoltata e compresa. Spero che possiate trovare un dialogo che permetta di chiarire tutto e ristabilire la serenità che lei desidera. Resto per ulteriori chiarimenti.
Il fatto che abbia cercato di accettare la passione del suo compagno per i video per adulti, ma che ora si trovi a fare i conti con altre scoperte, è un segnale che ci sia qualcosa che non la fa sentire completamente serena. La sua reazione non ha nulla a che fare con la sua autostima, ma piuttosto con il rispetto e la fiducia che sono alla base di una relazione sana. Trovare un equilibrio in cui i desideri e i bisogni di entrambi vengano rispettati è fondamentale, ma questo richiede una comunicazione sincera. Mi sembra che sia fondamentale per lei affrontare la questione con il suo compagno, in modo da poter capire insieme se questa sua passione per i video e il sito che ha visitato possano essere parte di un comportamento che non minaccia la relazione, oppure se invece ci sono elementi che devono essere esplorati e affrontati più profondamente. Affrontare il problema direttamente, senza nascondere i sentimenti, può essere difficile, ma è l'unico modo per capire insieme come poter risolvere la situazione. Le sue emozioni e la sua difficoltà sono valide, e merita di essere ascoltata e compresa. Spero che possiate trovare un dialogo che permetta di chiarire tutto e ristabilire la serenità che lei desidera. Resto per ulteriori chiarimenti.
Caro Mario,
intanto grazie per aver condiviso una parte così intima e complessa della tua storia. Il tuo messaggio trasmette lucidità, sensibilità e una profonda capacità di introspezione, anche se in questo momento ti senti sfinito, frustrato e, forse, un po’ perso.
Partiamo dalla tua prima domanda: “È normale la mia reazione, dopo tutto questo tempo?”
Sì, è assolutamente normale. Quando una relazione (anche se non “ufficiale” o di lunga durata) tocca corde profonde, quando c’è una connessione autentica, il distacco può essere vissuto come un vero e proprio lutto. Non conta solo il “tempo” trascorso insieme, ma l’intensità emotiva, la possibilità che rappresentava, ciò che quella persona aveva smosso dentro di te. Nel tuo racconto si sente che questa relazione ti ha fatto provare qualcosa di raro, qualcosa che forse ha acceso una parte di te che non sentivi da tempo, o magari mai così chiaramente. È per questo che il distacco fa così male, e che il corpo risponde con l’insonnia e il pensiero ossessivo. Il fatto che tu non riesca a dormire da due mesi, nonostante una vita strutturata e delle buone abitudini, dice quanto questa ferita sia ancora aperta.
La seconda domanda: “Come faccio a tornare sereno?”
Qui non esiste una formula magica, ma posso offrirti alcune chiavi di lettura.
Stai vivendo una fase di elaborazione del lutto. Non per la fine di una storia “ufficiale”, ma per la perdita di una possibilità. E le possibilità a volte fanno più male delle certezze, perché rimangono sospese, mai realizzate fino in fondo. Quello che senti ora è dolore autentico, ma è anche segno che qualcosa dentro di te si è mosso, si è svegliato. È scomodo, ma è anche vivo.
La tua sofferenza non ti rende sfigato, ti rende umano. Lo dico davvero: non c’è nulla di patetico in chi soffre per amore. Al contrario, è segno che sai entrare in contatto con l’altro in modo profondo. Forse hai un’idea di te come di una persona “razionale”, “solida”, che tiene tutto sotto controllo, e questa esperienza ti ha spiazzato, ti ha fatto sentire vulnerabile. Ma la vulnerabilità non è un difetto, è il terreno su cui crescono le cose autentiche.
Rimanere nel limbo ti consuma. Il messaggio che hai ricevuto da lei è gentile, affettuoso, ma anche ambiguo. E capisco che una parte di te voglia aggrapparsi a ogni spiraglio, ma stare in mezzo — senza chiusura né apertura — può diventare una trappola. Ogni volta che lei non ti scrive, è come se il tempo si congelasse. È importante che tu, per te stesso, riesca a fare un passo, magari doloroso ma necessario: decidere che la tua vita va avanti, anche senza sapere come andrà a finire con lei.
Datti uno spazio di elaborazione, anche con un professionista. Non perché “hai qualcosa che non va”, ma perché questo dolore merita ascolto, comprensione, e forse un contenitore in cui poterlo esplorare senza doverlo risolvere subito. A volte basta essere ascoltati nel modo giusto per iniziare a dormire di nuovo.
Infine, una cosa importante: non c’è nulla che tu debba “aggiustare” in te. Sei nel pieno di un passaggio emotivo importante, che può diventare un’occasione per conoscerti meglio, rivedere le tue priorità, capire cosa cerchi davvero in una relazione. Forse hai già fatto il passo più difficile: lasciarti colpire. Ora si tratta di accogliere quel colpo e trasformarlo.
Ti auguro davvero di ritrovare la serenità, non come ritorno a “prima”, ma come un nuovo equilibrio in cui questa esperienza, per quanto dolorosa, abbia trovato il suo posto.
Un caro saluto,
una psicologa che ti prende sul serio.
intanto grazie per aver condiviso una parte così intima e complessa della tua storia. Il tuo messaggio trasmette lucidità, sensibilità e una profonda capacità di introspezione, anche se in questo momento ti senti sfinito, frustrato e, forse, un po’ perso.
Partiamo dalla tua prima domanda: “È normale la mia reazione, dopo tutto questo tempo?”
Sì, è assolutamente normale. Quando una relazione (anche se non “ufficiale” o di lunga durata) tocca corde profonde, quando c’è una connessione autentica, il distacco può essere vissuto come un vero e proprio lutto. Non conta solo il “tempo” trascorso insieme, ma l’intensità emotiva, la possibilità che rappresentava, ciò che quella persona aveva smosso dentro di te. Nel tuo racconto si sente che questa relazione ti ha fatto provare qualcosa di raro, qualcosa che forse ha acceso una parte di te che non sentivi da tempo, o magari mai così chiaramente. È per questo che il distacco fa così male, e che il corpo risponde con l’insonnia e il pensiero ossessivo. Il fatto che tu non riesca a dormire da due mesi, nonostante una vita strutturata e delle buone abitudini, dice quanto questa ferita sia ancora aperta.
La seconda domanda: “Come faccio a tornare sereno?”
Qui non esiste una formula magica, ma posso offrirti alcune chiavi di lettura.
Stai vivendo una fase di elaborazione del lutto. Non per la fine di una storia “ufficiale”, ma per la perdita di una possibilità. E le possibilità a volte fanno più male delle certezze, perché rimangono sospese, mai realizzate fino in fondo. Quello che senti ora è dolore autentico, ma è anche segno che qualcosa dentro di te si è mosso, si è svegliato. È scomodo, ma è anche vivo.
La tua sofferenza non ti rende sfigato, ti rende umano. Lo dico davvero: non c’è nulla di patetico in chi soffre per amore. Al contrario, è segno che sai entrare in contatto con l’altro in modo profondo. Forse hai un’idea di te come di una persona “razionale”, “solida”, che tiene tutto sotto controllo, e questa esperienza ti ha spiazzato, ti ha fatto sentire vulnerabile. Ma la vulnerabilità non è un difetto, è il terreno su cui crescono le cose autentiche.
Rimanere nel limbo ti consuma. Il messaggio che hai ricevuto da lei è gentile, affettuoso, ma anche ambiguo. E capisco che una parte di te voglia aggrapparsi a ogni spiraglio, ma stare in mezzo — senza chiusura né apertura — può diventare una trappola. Ogni volta che lei non ti scrive, è come se il tempo si congelasse. È importante che tu, per te stesso, riesca a fare un passo, magari doloroso ma necessario: decidere che la tua vita va avanti, anche senza sapere come andrà a finire con lei.
Datti uno spazio di elaborazione, anche con un professionista. Non perché “hai qualcosa che non va”, ma perché questo dolore merita ascolto, comprensione, e forse un contenitore in cui poterlo esplorare senza doverlo risolvere subito. A volte basta essere ascoltati nel modo giusto per iniziare a dormire di nuovo.
Infine, una cosa importante: non c’è nulla che tu debba “aggiustare” in te. Sei nel pieno di un passaggio emotivo importante, che può diventare un’occasione per conoscerti meglio, rivedere le tue priorità, capire cosa cerchi davvero in una relazione. Forse hai già fatto il passo più difficile: lasciarti colpire. Ora si tratta di accogliere quel colpo e trasformarlo.
Ti auguro davvero di ritrovare la serenità, non come ritorno a “prima”, ma come un nuovo equilibrio in cui questa esperienza, per quanto dolorosa, abbia trovato il suo posto.
Un caro saluto,
una psicologa che ti prende sul serio.
quello che sta vivendo è una reazione del tutto comprensibile, anche se dolorosa. La sua situazione tocca diversi aspetti psicologici complessi che meritano di essere compresi senza giudizio.
Quello che ha vissuto con questa ragazza non è stata una semplice avventura, ma un'esperienza emotiva intensa che ha risvegliato parti di sé che forse erano sopite. Quando dice che con la sua ex di 8 anni "non mi manca per nulla", sta già indicando che quella relazione, seppur lunga, non toccava le sue corde emotive più profonde. La connessione che ha trovato con questa persona - quella "chimica pazzesca" - rappresentava qualcosa di diverso e molto più coinvolgente.
Il fatto che questa connessione sia avvenuta in un contesto particolare - lontano da casa, durante un corso, in un momento di transizione - ha probabilmente intensificato tutto. Spesso le esperienze che viviamo "fuori dalla routine" assumono una qualità quasi magica, diventando una bolla emotiva molto potente. Lei ha vissuto sei mesi in cui si è sentito probabilmente più vivo e autentico di quanto non si sentisse da tempo.
La sua reazione dopo così tanto tempo è normale per diversi motivi. Primo, non ha mai davvero "chiuso" quella storia - si è interrotta per circostanze esterne, non per mancanza di sentimenti. Secondo, quella relazione rappresentava una possibilità di vita diversa, più appagante emotivamente. Terzo, il messaggio che ha ricevuto ha riacceso speranze che probabilmente stava cercando di soffocare.
Il messaggio di lei è particolarmente significativo: riconosce i suoi sentimenti, li apprezza, ma è anche molto chiara sul fatto che ora è in un'altra relazione che non intende interrompere. Quando dice "seguo semplicemente quello che sento al momento", sta comunicando che le sue scelte sono istintive e che non vuole pianificare o promettere nulla.
La sua insonnia e la sofferenza che prova sono manifestazioni di una perdita che è difficile da elaborare proprio perché non è definitiva. Non ha perso questa persona per morte o per conflitto, ma per circostanze e scelte. Questo rende più difficile processare la perdita perché una parte di lei continua a sperare che le cose possano cambiare.
È importante che riconosca quanto questa esperienza le stia insegnando su sé stesso. Ha scoperto di essere capace di connessioni emotive molto profonde, ha capito che l'amore può essere diverso da quello che aveva conosciuto prima. Questo non è qualcosa da sprecare o da dimenticare, ma da integrare nella sua crescita personale.
Per tornare sereno, deve prima accettare che questa storia, almeno per ora, non può avere il finale che lei desidera. Lei ha fatto quello che doveva fare: si è aperto, ha dichiarato i suoi sentimenti, ha dato una possibilità a questa connessione. Ora la palla è nel campo di lei, e lei ha scelto di rimanere nella sua relazione attuale.
Il suggerimento degli amici e dei professionisti di "lasciar perdere" è comprensibile, ma forse troppo semplicistico. Non si tratta di cancellare i sentimenti, ma di imparare a conviverci in modo che non la distruggano. Può amare questa persona e allo stesso tempo accettare che non sia disponibile per lui in questo momento.
Il lavoro da fare ora è su di sé: capire cosa ha imparato da questa esperienza, cosa cerca davvero in una relazione, come può applicare questa nuova consapevolezza emotiva ad altre aree della sua vita. L'insonnia e la sofferenza sono segnali che il suo sistema nervoso è sovraccarico - consideri di parlarne con un medico per l'aspetto fisico e con uno psicologo per elaborare questa esperienza complessa.
Non si tratta di dimenticare, ma di integrare questa esperienza nella sua vita in modo che diventi crescita piuttosto che tormento. Lei ha 35 anni, un buon lavoro, si prende cura di sé - ha tutte le risorse per attraversare questo momento difficile e uscirne più consapevole e maturo emotivamente.
Quello che ha vissuto con questa ragazza non è stata una semplice avventura, ma un'esperienza emotiva intensa che ha risvegliato parti di sé che forse erano sopite. Quando dice che con la sua ex di 8 anni "non mi manca per nulla", sta già indicando che quella relazione, seppur lunga, non toccava le sue corde emotive più profonde. La connessione che ha trovato con questa persona - quella "chimica pazzesca" - rappresentava qualcosa di diverso e molto più coinvolgente.
Il fatto che questa connessione sia avvenuta in un contesto particolare - lontano da casa, durante un corso, in un momento di transizione - ha probabilmente intensificato tutto. Spesso le esperienze che viviamo "fuori dalla routine" assumono una qualità quasi magica, diventando una bolla emotiva molto potente. Lei ha vissuto sei mesi in cui si è sentito probabilmente più vivo e autentico di quanto non si sentisse da tempo.
La sua reazione dopo così tanto tempo è normale per diversi motivi. Primo, non ha mai davvero "chiuso" quella storia - si è interrotta per circostanze esterne, non per mancanza di sentimenti. Secondo, quella relazione rappresentava una possibilità di vita diversa, più appagante emotivamente. Terzo, il messaggio che ha ricevuto ha riacceso speranze che probabilmente stava cercando di soffocare.
Il messaggio di lei è particolarmente significativo: riconosce i suoi sentimenti, li apprezza, ma è anche molto chiara sul fatto che ora è in un'altra relazione che non intende interrompere. Quando dice "seguo semplicemente quello che sento al momento", sta comunicando che le sue scelte sono istintive e che non vuole pianificare o promettere nulla.
La sua insonnia e la sofferenza che prova sono manifestazioni di una perdita che è difficile da elaborare proprio perché non è definitiva. Non ha perso questa persona per morte o per conflitto, ma per circostanze e scelte. Questo rende più difficile processare la perdita perché una parte di lei continua a sperare che le cose possano cambiare.
È importante che riconosca quanto questa esperienza le stia insegnando su sé stesso. Ha scoperto di essere capace di connessioni emotive molto profonde, ha capito che l'amore può essere diverso da quello che aveva conosciuto prima. Questo non è qualcosa da sprecare o da dimenticare, ma da integrare nella sua crescita personale.
Per tornare sereno, deve prima accettare che questa storia, almeno per ora, non può avere il finale che lei desidera. Lei ha fatto quello che doveva fare: si è aperto, ha dichiarato i suoi sentimenti, ha dato una possibilità a questa connessione. Ora la palla è nel campo di lei, e lei ha scelto di rimanere nella sua relazione attuale.
Il suggerimento degli amici e dei professionisti di "lasciar perdere" è comprensibile, ma forse troppo semplicistico. Non si tratta di cancellare i sentimenti, ma di imparare a conviverci in modo che non la distruggano. Può amare questa persona e allo stesso tempo accettare che non sia disponibile per lui in questo momento.
Il lavoro da fare ora è su di sé: capire cosa ha imparato da questa esperienza, cosa cerca davvero in una relazione, come può applicare questa nuova consapevolezza emotiva ad altre aree della sua vita. L'insonnia e la sofferenza sono segnali che il suo sistema nervoso è sovraccarico - consideri di parlarne con un medico per l'aspetto fisico e con uno psicologo per elaborare questa esperienza complessa.
Non si tratta di dimenticare, ma di integrare questa esperienza nella sua vita in modo che diventi crescita piuttosto che tormento. Lei ha 35 anni, un buon lavoro, si prende cura di sé - ha tutte le risorse per attraversare questo momento difficile e uscirne più consapevole e maturo emotivamente.
Buongiorno Mario, la prima cosa che sento di dirle è che la sua sofferenza è reale e comprensibile. Non c’è nulla di strano, sbagliato o ridicolo in quello che prova, anche se ora cerca di sdrammatizzare definendosi “sfigato”. Qui non si tratta di debolezza, ma del fatto che lei si è legato profondamente a una persona in un momento emotivamente molto intenso della sua vita, e quando un legame nasce così, in modo improvviso, carico, complice, il distacco può essere devastante, anche a distanza di mesi. Lei ha vissuto una relazione breve ma molto concentrata, fatta di forte attrazione, intimità, parole importanti, sensazioni di unicità. Non è la durata di un rapporto a determinarne l’impatto emotivo, ma l’intensità. E da come ne parla si sente che per lei quella storia non è stata un semplice episodio, ma qualcosa che ha toccato parti profonde. Il fatto che lei fosse già fidanzato all’epoca ha probabilmente reso tutto ancora più carico, più nascosto, più idealizzato. Quando una relazione nasce in una condizione di limite o di impossibilità, la mente tende a renderla ancora più potente. Lei oggi non sta soffrendo solo per la mancanza di una persona, ma anche per una serie di pensieri che continuano a riattivare il dolore. Continua a chiedersi se lei pensi ancora a lui, se avrebbe potuto fare qualcosa di diverso, se lei lo abbia frainteso, se un giorno potrebbe tornare. Ogni volta che questi pensieri tornano, il dolore si riaccende come se la ferita fosse sempre aperta. E questo logora, sfinisce, toglie il sonno, ruba energie alla vita quotidiana. La risposta che lei ha ricevuto da questa ragazza è, per quanto gentile, anche molto chiara. Le dice che le vuole bene, che la stima, che prova qualcosa, ma che in questo momento è legata a un’altra persona e che non se la sente di chiudere quella relazione. Le dice anche che ha paura di sentirla perché percepisce quanto lei sia coinvolto. Questo significa che oggi, al di là dei sentimenti che possono esserci stati, lei non è emotivamente disponibile per costruire qualcosa con lei adesso. E questo è il punto più doloroso da accettare, perché non lascia spazio a una lotta, ma solo a un limite. Lei mi chiede se è normale stare così male dopo tutto questo tempo. Sì, è normale quando il legame non è stato davvero elaborato, quando dentro di sé è rimasto vivo come se fosse ancora possibile. Finché una parte di lei continuerà a nutrire la speranza che qualcosa possa riaprirsi, il suo sistema emotivo resterà in allerta, in attesa, e non potrà calmarsi. È come se una parte di lei fosse ferma a giugno scorso, mentre il tempo fuori è andato avanti. Il sonno ridotto che descrive è un segnale importante. Quando la mente non riposa di notte, spesso è perché di giorno sta trattenendo troppe emozioni non risolte. La notte arrivano i pensieri, i ricordi, le immagini, le frasi dette e non dette, e il corpo resta in uno stato di allarme. Non è un problema di forza di volontà, è un sistema che è sovraccarico da troppo tempo. Lei ha fatto cose molto sane per non affondare, si allena, lavora, non si è lasciato andare a comportamenti distruttivi. Questo dice molto della sua struttura e delle sue risorse. Ma il dolore emotivo non si spegne solo andando avanti con le cose da fare. Ha bisogno anche di essere guardato, riconosciuto, attraversato. Il fatto che il lavoro oggi non le dia soddisfazione non significa che non abbia valore, ma che in questo momento la sua mente è occupata quasi interamente da questa perdita. Tornare sereno non significa cancellare quello che è successo, né convincersi che non contava nulla. Significa iniziare, poco alla volta, a spostare l’attenzione da ciò che non può controllare, cioè le scelte di lei, a ciò che può costruire per sé. Significa smettere, gradualmente, di monitorare ogni segnale, ogni possibile apertura, ogni parola, e iniziare a dare spazio anche ad altro. Questo non si fa in due giorni, ma è un processo. Una parte del lavoro più difficile per lei sarà accettare davvero che, almeno per ora, questa storia non può avere un seguito, anche se questo è profondamente ingiusto rispetto a ciò che prova. Accettarlo non vuol dire approvarlo, ma smettere di lottare contro una realtà che oggi non dipende da lei. Quando la mente smette di combattere contro ciò che non può cambiare, piano piano si libera energia per ricostruire. Lei non è rotto, non è sbagliato, non è “sfigato”. È una persona che ha amato, che è rimasta legata, che ora sta pagando il prezzo di quel legame. E questo prezzo fa male, ma non la definisce. Con il tempo, con il giusto sostegno, con scelte che la riportino sempre più dentro la sua vita e sempre meno in quella di lei, questa sofferenza può trasformarsi, perdere il suo potere, smettere di dominarle le notti. Non smetta di prendersi sul serio solo perché oggi si sente fragile. La fragilità non è una colpa, è un passaggio umano quando si perde qualcosa che per noi contava davvero. resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.