Buongiorno sono un ragazzo di 31 anni. Da premettere che ho sempre avuto tic di vario tipo, ma

17 risposte
Buongiorno sono un ragazzo di 31 anni.


Da premettere che ho sempre avuto tic di vario tipo, ma mai potenzialmente invalidanti.


Ma da 3/4 anni a questa parte i miei tic sono diventato più difficili da gestire, causandomi forti disagi emotivi, come ansia e angoscia e inoltre il tic persiste da piu di 7 mesi per poi cambiare forma...
È pur vero che quest’ultimi anni sono stato parecchio stressanti
Faccio una descrizione dei miei tic.

Generalmente il mio tic è quello di arricciare il naso e fissare un qualcosa, e cercare di trovare la consapevolezza che mentre lo arriccio non chiudo le palpebre degli occhi... quindi il mio tic è come se avesse un fine, uno scopo... provo ad autoconvincermi che non le chiudo... a volte riesco, e ciò mi da un senso di benessere, ma il piu delle volte non riesco, creando un senso di angoscia assurda con conseguente aumento del battito cardiaco e umore pessimo.
Cerco di non pensarci ma il pensiero mi porta sempre a fare questo movimento... non so se sia una forma di ossessione o altro.

La mattina appena sveglio mi capita spesso di cadere in questi tic... Fortunatamente ho solo questo come tic davvero invalidante, ma la sera prima di addormentarmi tendo a scattare gli arti ma non è per nulla invalidante e riesco a gestirlo... cosa dovrei fare per riuscire a gestirlo meglio?... È il pensiero premonitore del tic mi fa stare davvero male.
Ed è questo che differenzia i tic comparsi da qualche anno rispetti a quelli che ho avuti nella fase adolescenziale, ovvero il pensiero fisso.

Da premettere che quando sono totalmente assopito da un impegno che richiede concentrazione il tic sparisce...
Vorrei tanto uscirne fuori da questa situazione... Cosa mi consigliate di fare?
Grazie in anticipo per la risposta
Gentile utente, ha mai pensato ad una valutazione psicologica? Spesso in età adulta si possono associare a TIC anche pensieri intrusivi, ossessivi.
Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia, anche per imparare a gestire il suo tic.
Buona giornata
CS

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Salve, sono d'accordo con la collega, potrebbe valutare un consulto psicologico per trovare le risposte che cerca.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona sera, grazie per aver condiviso la sua storia. Come detto in precedenza i tic possono essere collegati a pensieri intrusivi ed ossessivi. Quando parla di senso di angoscia con aumento del battito cardiaco e umore pessimo, si sta riferendo a un'emozione che ha delle conseguenze sul corpo e sulla mente. L'angoscia deriva dalla paura e sono delle emozioni. Nel momento in cui noi tentiamo di ridurre la paura, questa si innesca ancora di piu. Una delle più grandi paure è quella di perdere il controllo ed è proprio questa paura che ci in realtà ci fa perdere il controllo...proprio come succede a lei. Il discorso è molto complesso ma mi sento di rassicurarla in merito che con l'inizio di una psicoterapia potrà risolvere le sue difficoltà.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Chiara De Battisti
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Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Salve!
Le consiglio un consulto psicologico per comprendere l eventuale causa del suo tic è un percorso più strutturato di psicoterapia, per valutare insieme come renderlo meno debilitante
Un caro saluto
Dott.ssa Caterina Eleuteri
Buon giorno e grazie per la domanda. Capisco il disagio per questa situazione invalidante che sta vivendo. Mi verrebbe da consigliarle un percorso di Psicoterapia individuale così da meglio conoscersi e cercare strategie atte a un raggiungimento di una maggiore condizione di benessere. Coraggio cordialmente Gian Piero dott Grandi
Buongiorno, dalla descrizione del suo disagio emerge una certa consapevolezza, le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico dove potrà decodificare il significato del sintomo e farlo così scomparite.
Buona fortuna.
Giada Bruni
Carissimo, il problema che descrive rientra nell'ambito di un disturbo ossessivo compulsivo che con una iniziale cura farmacologica ed una buona psicoterapia può essere ben gestito fino alla guarigione. Se vuole saperne di più di questo disturbo (che rientra nell'ambito dei disturbi d'ansia) legga un articolo che ho scritto sull'argomento.
Lei è giovane e prima inizia una terapia, prima si libererà di questo modo invasivo per la sua vita, che la sua mente ha scelto per gestire l'ansia. Tutti abbiamo momenti di ansia, di preoccupazioni o di pensieri che a volte ci invadono improvvisamente e di cui non comprendiamo l'origine. La psicoterapia la aiuterà a rendere consapevoli le sue preoccupazioni e ad essere lei a scegliere come gestirle e non la sua mente automatica. Nei suoi casi è molto utile anche un percorso di mindfulness che la possa aiutare a padroneggiare il pensiero e, piuttosto che entrarci in una relazione compulsiva e ossessiva, a lascialo andare.
Nell'articolo troverà molte informazioni che potranno esserle utili per essere lei a prendere in mano la sua vita e non il pensiero. E, dopo un percorso terapeutico, sarà lei che sceglierà il pensiero utile in quel momento per il suo benessere, e non il pensiero automatico che la costringerà a stare in un loop di pensieri e di azioni incontrollabili.
le auguro di uscirne il più presto possibile, intanto è importante sappia che esiste una via di uscita e che lei non è solo in questo momento difficile. Bianca Pescatori
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Gentile utente di mio dottore,

i suoi sintomi sono espressione di un disturbo d'ansia
La terapia per il Disturbo d’ansia è sia di tipo farmacologico che psicoterapeutico. L’approccio farmacologico è utile per alleviare i sintomi o per meglio controllarne alcune fasi più acute, o come supporto alla psicoterapia.
La psicoterapia sistemico-relazionale è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo i disturbi d’ansia.
Chi soffre di un disturbo d'ansia importante interpreta erroneamente le sensazioni emozionali. L’intervento della psicoterapia sistemico-relazionale è volto a scoprire le funzionalità relazionali dei sintomo ed i suoi significati più profondi. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto del terapeuta vengono individuati i circoli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, con un graduale miglioramento della qualità della vita, fino a quel momento compromessa dal timore di viverla appunto
Nel caso avesse bisogno di un consulto non esiti a contattarmi in privato.

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Gentile ragazzo,
penso che la sofferenza provocata da questi Tic non vada trascurata. Un percorso con uno psicologo potrebbe aiutarla ad a dialogare con i suoi Tic a vari livelli: inizialmente contenendo ansia e preoccupazione per poi passare a comprenderne il senso all’interno della sua vita.
Un caro abbraccio
Paola
Gentile utente, quello che posso dirle è che la sua problematica dei tic cosiddetti nervosi si offre proprio ad una valutazione psicologica, e ad un intervento di psicoterapia. Le suggerisco di tenere conto di un lavoro psicoterapico, come intervento su di una configurazione ossessiva mentale , che trova nel tic il sintomo comportamentale disturbante. Si affidi ad uno psicoterapeuta per scoprire aspetti del suo funzionamento psicologico e intraprendere vie di risoluzione e di cambiamento

Auguri,
Dr. Vittorio Cameriero
Salve, dalla sua descrizione mi sembra di capire che i Tic non sono sempre uguali nell'arco della giornata e sono cambiati nel tempo. Tra l'altro mi sembra interessante che quando è concentrato su qualcosa i tic non si presentino. Cercherei di comprendere meglio il significato dei Tic e se questi possano essere legati a delle situazioni particolari, rivolgendomi ad uno psicoterapeuta.
Un caro saluto.
Buongiorno, le consiglierei di interpellare uno psicoterapeuta per una valutazione e trattamento.

Cordiali saluti.

Dott.ssa Marianna Zanardi
Salve. I tic sono una modalità inconscia per far fronte a forti tensioni emotive che non si riescono ad allentare diversamente. Un percorso psicoterapeutico può aiutarla a indagare sulle cause dei tic e ad allentare le tensioni emotive che sono alla base di essi. Distinti saluti
Gentile utente,
date le caratteristiche del comportamento che descrive, la frequenza e l'intensità è probabile che si tratti di un disturbo da tic caratterizzato dalla "presenza persistente di tic motori o vocali, cioè movimenti o suoni improvvisi, ripetitivi e involontari" che aumentano in generale quando la persona si trova in una qualsiasi condizione di stress mentale (anche di natura positiva). Come trattamento della problematica le consiglio l'avvio di una terapia cognitivo comportamentale (TCC) che sembra essere, secondo alcune ricerche il trattamento più efficace. Le auguro Buona Fortuna!
Buongiorno, certo devono essere fastidiosi. Da come li descrive sembrano essere un modo per scaricare l'ansia, che però finiscono anche per causarla, insomma, il.classico circolo vizioso. Credo che dovrebbe affrontare l'argomento in terapia, soprattutto se non lo ha mai fatto, dal momento che i tic sono sempre stati presenti e rivestono sicuramente un ruolo importante. Sono dell'idea che se continuano e cambiano forma, vogliono essere ascoltati!
Restando a disposizione la saluto
Claudia m
Buonasera, un consulto con uno psicoterapeuta potrebbe darle indicazioni utili al suo caso. Ciò che scrive, per quanto esaustivo possa essere, non è sufficiente. E' necessario conoscere molto di più sulla sua vita personale per identificare cosa può nascondersi dietro alla sintomatologia che riporta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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