Buongiorno, Sono un ragazzo di 25 anni. Circa otto mesi fa ho subito un intervento per una voluminos

11 risposte
Buongiorno, Sono un ragazzo di 25 anni. Circa otto mesi fa ho subito un intervento per una voluminosa ernia inguinale sul lato destro, che mi ha procurato una cicatrice di 6/7 cm circa.
Durante le visite pre-intervento mi è stata diagnosticata anche una "punta" di ernia sul lato sinistro, che all'epoca non mi dava alcun sintomo e data la sua ridotta dimensione mi era stato detto non è necessario intervenire chirurgicamente. Ora peró ogni tanto sento qualche dolorino, nonostante l'ernia sia ancora molto piccola e non visibile. Visto che svolgo una mansione principalmente "da ufficio" (sono un impiegato front office/receptionist) riscontro qualche problema solo nel momento in cui io debba maneggiare della merce pesante o piegarmi per alzarla dal pavimento quando devo darla ai clienti, oppure se mi viene chiesto di sostituire qualche collega in magazzino (soprattutto in questo periodo in cui ci sono stati imposti dei turni per evitare il contagio da COVID-19). Ho già comunicato il problema ai miei capi, a differenza di come ho fatto quando ho avuto la prima ernia di cui non ho rivelato l'esistenza e che quindi poi è peggiorata sempre di più, e mi è stata richiesta una "lista dettagliata di quello che non posso fare" ad esempio "non paneggiare pesi superiori a X kg" piuttosto che "non sollevare la merce da terra". Potreste aiutarmi o darmi dei consigli?
Grazie
Salve, il consiglio che le do in primis è quello di farsi valutare e trattare da uno specialista fisioterapista e osteopata, in quanto l'ernia inguinale è sempre frutto di atteggiamenti posturali o tensioni viscerali che portano poi le anse intestinali a spingere ed uscire fuori creando la lacerazione del legamento inguinale. Con un attenta valutazione osteopatica e e trattamenti mirati sicuramente riuscirà a diminuire la tensione che può provare il peggioramento. Detto questo è difficile anche consigliarle cosa fare e non fare non avendo nessun dato del suo corpo. Sicuramente sollevare merce pesante da terra può risultare dannoso se non eseguito il movimento in maniera corretta. Rimango a disposizione per una consulenza gratuita online. Cordialmente dott. Alberto Marcellini

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per poter svolgere "lavori pesanti" senza far aumentare la protrusione dell'ernia inguinale è indispensabile possedere un buon corsetto muscolare addominale ( che si consegue con esercizi specifici, altrimenti possono aggravare l'ernia). Se le possiede già dei buoni muscoli addominali, allora l'unica soluzione è chirurgica (e non aspettando che l'ernia diventi voluminosa).
I sintomi da ernia inguinale consistono in pungicate, senso di bruciore e dolore in colpi di tosse, starnuti, o nell alzare e mantenere pesi. In pratica i visceri intestinali tendono a lacerare una zona fasciale definita di minor resistenza. Il rinforzo dei muscoli addominali è poco utile, anzi. Non a caso l intervento ora si svolge ponendo una retina biocompatibile, che fa da toppa, nella lacerazione fasciale. L intervento resta l unica soluzione se i sintomi compromettono la qualità della vita quotidiana e nel rischio di strozzamento dell ernia stessa. Se le occorre mi contatti pure.
Salve, una visita osteopatica per determinare le zone di disfunzione sia a livello posturale che viscerale potrebbe aiutarla a migliorare i sintomi in quando si tende a ricercare l’equilibrio a livello globale. Inoltre si potrebbe associare un lavoro sul core addominale mirato a rinforzare le pareri addominali profonde cosí da evitare il peggioramento dell’ernia e lavorare in sicurezza. Resto a disposizione.
Le consiglio una visita dall' osteopata
La zona di riferimento inguinale da proprio da percezione di pungicate o coltellate. sarebbe interessante analizzare i suoi schemi motori e soprattutto se la cicatrice dell'intervento che ha subito stia recando alterazioni posturali e funzionali soprattutto in zona pelvica. probabilmente la sua tipologia di lavoro crea compressioni nell'area piccolo bacino. Esercizi di ginnastica ipopressiva, respirazione e magari alcuni esercizi di mobilità specifici potrebbero essere una soluzione a non soffrire. Per altri dubbi può contattarmi
Gentile paziente concordo con il mio collega che sottolinea come i trattamenti osteopatici possano levare tensione al legamento e soprattutto agire sulla causa che ha generato l'ernia al fine di evitare recidive.
Evitare assolutamente movimentazione di carichi sforzando la schiena, mantenere sempre il baricentro all'interno di un immaginario poligono d'appoggio.
Buongiorno dovrebbe valutare con il chirurgo se è il caso di operarla o meno. Potrebbe anche essere peggiorata nel frattempo
Valutazione specialistica a distanza per l'ernia e Valutazione Posturologica per la prevenzione. Cordiali saluti.
Svolga degli esercizi costanti del metodo souchard e dopo un paio di mesi si rivolga ad un ottimo chiropratico della sua zona
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie

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