Buongiorno sono M. Ho 32 anni vivo con mia madre, perché non riuscirei in pieno a vivere da sola, sa

16 risposte
Buongiorno sono M. Ho 32 anni vivo con mia madre, perché non riuscirei in pieno a vivere da sola, sarebbe un po difficile economicamente. Ma è un mio progetto.
Ma partiamo da principio: fino a qualche anno fa la mia vita procedeva benissimo.. poi cinque anni fa, ho subito un lutto molto personale e sono rimasta con mia madre.
Avevo un fidanzato, che amavo alla follia.. stavamo insieme da quasi 8 anni, ma a marzo mi ha lasciata dicendomi che " secondo lui" io non volevo andare a convivere con lui, anche perchè non cercavo casa con la stessa assiduità che usava lui, a dirla tutta, io volevo fargli capire che nonostante lavorassimo entrambi, se avevamo qualcosa di più da parte, non ci avrebbe fatto male.. anzi ci avrebbe portato benefici. Ma lui aveva quasi fretta.
Ogni tot di tempo, mi ripeteva della casa.. e secondo me, se posso.. penso che sua madre ci metteva del suo, perché all"inizio gli ripeteva svariate volte, del perché non fosse ancora fuori casa.. era la classica madre che vuole sbolognare a una certa età fuori i figli. Le sue sorelle abitano a Milano per lavoro. Ma tralasciamo questi dettagli...
Sta di fatto che ho cercato di fargli capire che non ero solo pronta psicologicamente negli anni passati, e che mia madre aveva bisogno di tempo, non potevo abbandonarla su due piedi, per via del lutto, ma ora finalmente lo ero.. ma lui ha chiuso i rapporti, senza nemmeno cercare di risolvere la questione.. o meglio ha fatto finta, di risolverla.. la risposta la sapeva già;
per me poteva essere sistemata tranquillamente. Perche nelle coppie, ci possono essere dei problemi, e non vanno affontati insieme?
Volevo solo essere compresa, e essere trattata come faccio io con gli altri.
Insomma Come avete capito, tutto bene finché non è arrivato il lutto, vivevo una relazione bellissima.

A quanto amicizie, ne ho pochissime.. più conoscenti, anche se alle uscite o ad altro.. non rinuncio se me lo chiedono. Per fortuna ho molti interessi.
Beh concludendo, ora devo solo riprendermi, e dare un senso alla mia vita.. vorrei ricominciare gli studi per permettermi di guadagnare di più e poter andare a vivere da sola.
Ho sempre sentito la voglia di andare a vivere da sola o insieme, ma la vita mi ha riservato un po di ostacoli, nonostante ciò non ho mai abbandonato l'idea.

Mia madre, è conscia del mio bisogno.. e nonostante voglia spronarmi a raggiungere i miei sogni, ogni tanto vedo che le crea qualche difficoltà. Come se le desse fastidio, che io mi rifaccia una vita.
Forse perché sono figlia unica.
Domanda che faranno tutti: Sarò di nuovo felice?
Grazie mille, se mi risponderete.
Buona giornata
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa scelta possa essere importante per lei ed impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa essere per lei l'ideale al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, le consiglio di effettuare dei colloqui psicologici, per trovare delle strategie per fronteggiare la situazione che sta vivendo e ritrovare la felicità.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti
Dopo due perdite tanto significative, dalla sua descrizione trapela una certa confusione, se non una vera e propria ambivalenza: restare con sua madre o "spiccare il volo", così da acquisire un'autonomia psicologica e relazionale che non ha pienamente sviluppato. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla a fare chiarezza e, soprattutto, ad approfondire il rapporto con sua madre plausibilmente invischiante.
Cara ragazza,

credo che il principale problema per cui scrive abbia a che fare con una difficoltà di svincolo dal nucleo familiare d'origine. La possibile solitudine di sua madre tiene banco e influenza molte delle sue scelta di vita al punto tale da non farla sentirle libera di spiccare il volo. Non metto in dubbio le difficoltà anche economiche per poter sostenere un cambiamento del genere ma ho come la sensazione che lei principalmente abbia una difficoltà nel lasciare sua madre alla sua vita, occupandosi cosi a pieno titolo della sua. Nel caso volesse prendersi cura delle problematiche qui esposte non esiti a contattarmi in privato, potrei supportarla in tale processo affinché possa guardare al suo futuro con maggior serenità e fiducia.

Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Buon giorno e grazie per la condivisione. Concordo con i colleghi in merito la probabile difficoltà di separarsi da famiglia di origine ed è comprensibile. Non tutti riescono con gli stessi tempi poiché non sempre è una scelta semplice ma prima o poi va affrontata. Mi permetto di consigliarle un percorso di Psicoterapia individuale al fine di riflettere e meglio conoscere sua storia e vissuti legati alla famiglia. Potrà così riuscire a meglio consapevolizzare le sue scelte. Coraggio. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
Buongiorno, le suggerirei di valutare l'idea di un percorso che la sostenga nell'elaborazione del lutto e nel processo di separazione dalla famiglia di origine. I lutti modificano gli assetti familiari e i loro legami, portando con sè in modo tacito e non evidente degli strascichi. Consiglio sempre in presenza di un lutto, uno spazio in cui elaborarlo. Belli sono i progetti verso il futuro ma occorre anche vivere il presente.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, io credo che tutti dobbiamo e possiamo essere felici e che l'essere felice è anche nostra responsabilità. Possiamo fare delle azioni , supportati da uno psicoterapeuta per raggiungere un benessere psicofisico. Concordo con ciò che hanno scritto i colleghi precedentemente e ritengo che svincolarsi dalla famiglia d'origine, qualsiasi età si abbia, non sia affatto semplice. Se poi c'è anche un lutto da elaborare ovviamente il disagio e le difficoltà aumentano. Sarebbe importante poter rileggere gli eventi accaduti e ripartire dai vissuti e dalle proprie risorse per cui è importante fare un percorso psicoterapeutico individuale: Io suggerirei anche qualche incontro con la presenza di sua madre al fine di poter rielaborare il lutto insieme. Se ha bisogno mi rendo disponibile per un incontro online. Un caro saluto dott.ssa Roberta Floris
Sarà di nuovo felice se perseguirà la sua felicità e non i bisogni degli altri, che siano quelli del suo (ex) ragazzo o di sua madre. Per quanto possa essere doloroso il processo di individuazione è necessario per separarsi psicologicamente dalle figure genitoriali e crearsi una vita autonoma. Le sembra avere ondeggiato molto tra desideri e resistenze e non si capisce bene quando la motivazione diventa una scusa. Dovrebbe approfondire meglio questi aspetti, possibilmente con l'aiuto di un professionista
Buongiorno, i nostri bisogni si incastrano sempre con quelli delle persone che ci circondano e non sempre sono compatibili.
Sicuramente la separazione dal nucleo familiare non è mai semplice e coinvolge non solo le nostre emozioni, ma anche quelle degli altri familiari. Le consiglio l'aiuto di un professionista per poter trovare le migliori strategie efficaci per separarsi dal nucleo familiare, senza però creare degli strappi. La terapia potrebbe essere una terapia individuale in cui vengono fatti degli allargamenti (invitando a qualche colloquio sua madre per esempio). Resto a disposizione.
Le auguro una buona giornata.
Monica Mellone
Buongiorno M., le rispondo subito dicendole che sÌ, certo che può tornare ad essere felice, ma deve imparare ad occuparsi di se e dei suoi bisogni, ha parlato di un lutto importante e della separazione dal suo fidanzato, due perdite importanti, inoltre dice di essere figlia unica lasciando intendere che si sente un pochino responsabile del benessere di sua mamma, direi che sono dei pesi piuttosto grandi da sostenere…, Un percorso psicoterapico potrebbe davvero aiutarla a spiccare il volo, alleggerendola, imparando a gestire meglio certe dinamiche, e richiudendo ferite che ancora non sono state sanate, potrebbe essere molto utile per lei anche una terapia EMDR.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti .
Un caro saluto
Dott.ssa Germana Ambrosi
Sì è sempre felici quando realizziamo i nostri desideri, solo che talvolta è un processo che richiede impegno.
Le auguro buona fortuna.
Giada Bruni
Gentile Utente,
Mi viene spontaneo chiederle, invece, come si aspetta che sia la sua felicità?
Forse dalla risposta che si darà, potrà capire quali sono i passettini grazie ai quali poter andare incontro a questa agognata felicità: con quali risorse? quale è la coincidenza tra le sue aspettative e le sue priorità (ad es. il suo rapporto con la mamma)?
Le auguro una buona giornata,
Luisa
Cara M., la vita sicuramente le ha riservato delle prove importanti e difficili da superare, da quello che dice mi sembra che lei le abbia affrontate nel migliore dei modi, prendendosi il suo tempo e se il suo ragazzo non ha saputo aspettarla questo l'ha fatta soffrire ma è andata avanti. Guardare al futuro credo che sia una sua prerogativa, l'idea di riprendere gli studi per assicurarsi una vita professionale ed economica più soddisfacente e per poter andare a vivere da sola (salto che sarebbe importante fare) è sicuramente molto buona, le faccio i miei complimenti, vedrà che ritroverà se stessa e la sua felicità.
Dr.ssa Maria Sole Ricci
Salve, non consegni la sua felicità alle decisioni e alla visione della vita di terze persone, chiunque siano. Lei ha dei progetti e deve perseguirli perché solo questo le darà la serenità giusta per occuparsi di sua mamma e delle persone con cui tornerà a essere felice. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Gentile, senza dubbio lei si trova ad affrontare un momento di cambiamento fondamentale nella sua vita. Gli eventi vissuti, tra cui il lutto e la chiusura di questa relazione, hanno senza dubbio lasciato un segno profondo. Oggi lei sente la necessità di riprendere in mano il suo progetto di vita, passo fondamentale a parer mio per poter ritrovare la sua indipendenza (andare a vivere da sola) e di conseguenza la sua serenità. Un eventuale percorso con un professionista potrebbe aiutarla a fare chiarezza sul suo vissuto passato e presente e ad individuare i punti di forza a cui affidarsi per intraprendere il suo percorso di crescita verso l'indipendenza e la realizzazione personale. Potrebbe anche essere l'occasione per sondare il legame con sua madre e comprendere come questo incida sulla sua vita. Le faccio i migliori auguri per i suoi progetti, qualora sentisse l'esigenza di un confronto con un professionista non esiti a contattarmi. Un caro saluto
Gentile M.,
a volte svincolarsi dalla famiglia d'origine presenta difficoltà.
Potrebbe esserle utile, in questa fase, fare chiarezza dentro di sé relativamente alla serie di aspetti importanti che lei ha ben descritto. Il legame con sua madre, il lutto, il termine di una relazione.
Sono aspetti importanti, ai quali è difficile fornire una risposta in poche righe, e che necessiterebbero di uno spazio personale dove poter elaborare il tutto con la calma e la delicatezza necessarie. Un percorso psicoterapeutico può certamente aiutarla.
Cordialmente, EP

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