Buongiorno,si tratta di mio figlio 37 anni( RM-protusione discale ad ampio raggio L4,L5,S1) che ora

Buongiorno Giulia,
in linea di massima dipende dai casi e dal problema. Personalmente mi capita di frequente di mandare i pazienti a eseguire ginnastica posturale o pilates da professionisti di scienze motorie a termine del ciclo di trattamento per evitare ricadute future. Dal fisioterapista è più raro perché spesso è una strada già provata in precedenza dal paziente o perché è un tipo di problema totalmente risolvibile tramite trattamento chiropratico (che sia manipolazione, tecniche muscolari, esercizi o altro), o ancora per il quale al contrario è indicato solo quello fisioterapico (riabilitazione di ischemie per esempio). Al più mi è capitato di ricevere pazienti mandati da fisioterapisti e collaborare telefonicamente. Ci sono comunque anche colleghi chiropratici che hanno assunto fisioterapisti nello studio cui delegare alcuni incarichi.

Buonasera, io all'occorrenza mi avvalgo anche di figure come il Fisioterapista che può rivelarsi coadiuvante per risolvere alcune patologie. Fermo restante che svolgiamo due professioni ben distinte, una, la Fisioterapia più rivolata alla riabilitazione, l'altra la Chiropratica più terapeutica e volta agli aggiustamenti vertebrali manuali e alle altre articolazioni. Sempre tenendo conto di intervenire sulla causa e non sull'effetto.

Buonasera Giulia,
Sarebbe opportuno trovare un collega in zona, può trovarlo sul sito chiropratica.it
In alcuni casi la collaborazione tra professionisti è di grande aiuto.
Per la gestione di quel tipo di problema, è assolutamente consigliabile la Chiropratica.( Poi il collega valuterà il caso)
Nel caso specifico, senza conoscerlo è complicato indicare quale sarebbe la migliore strategia terapeutica.

Buonasera.
Queste sue domande sono estremamente giuste e precise. Come i medici i chiroprarici hanno diverse specialità quindi non mi sembra il caso di dare consigli specifici lì dove suo figlio non sarà mio paziente e soprattutto senza aver potuto compiere un esame neurologico e ortopedico approfondito sull’individuo. La seconda parte delle sue domande avranno certamente riscontro presso il professionista al quale si rivolgerà. Da parte mia posso dire che in Italia la nostra professione ha un unico organo che tutela il paziente e il dottore garantendo la sua professionalità e la vostra sicurezza. La AIC associazione italiana chiropratici garantisce che il dottore in chiropratica abbia conseguito una laurea magistrale e che non sia frutto di corsi santuari. L’ associazione ha un sito e una sede presso i quali potete avere l’elenco dei professionisti certificati ed esaminati dall’ associazione all’ingresso in Italia. Spero di esservi stati utile e rimango a disposizione.

Le consiglio di rivolgersi alla associazione italiana chiropratici dove le possono dare L indirizzo di chiropratici a Lucca con studi effettuati nelle università americane. Il chiropratico può lavorare da solo o in associazione con altre figure sanitarie.

Buongiorno,
Spesso la collaborazione interprofessionale, nel caso specifico tra chiropratico e fisioterapista, permette di raggiungere i risultati sperati in tempi più brevi.
Saluti

Sono due figure che si sposano bene. Però dipende alle volte dalle persone

Salve, sono tre figure diverse ma a volte un terapista può avere più specializzazioni. Dipende dal problema che ha, può essere seguito da una di loro o anche insieme