Buonasera, nonostante abbia letto le risposte da voi chirurghi in merito alla contrattura capsulare

Buonasera,
la contrattura capsulare è una risposta dell’organismo alla presenza della protesi mammaria: il corpo forma una capsula fibrosa attorno all’impianto, che in alcuni casi può ispessirsi e contrarsi, determinando indurimento, dolore o alterazione della forma del seno.
L’assunzione di integratori come il Senofil e i massaggi locali possono, nei casi più lievi, contribuire a migliorare la sintomatologia o rallentare l’evoluzione, ma purtroppo non sono in grado di risolvere il problema strutturale della capsula. Farmaci con una potenza maggiore come gli antileucotrienici (es Montelukast) o cortisonici possono ridurre il grado di infiammazione e tenere il processo sotto controllo.

Quando la contrattura è sospetta o in fase iniziale, è consigliabile effettuare un approfondimento con ecografia mammaria o risonanza magnetica, per valutare lo spessore capsulare, la presenza di raccolte o eventuali alterazioni della protesi.

Nei casi più avanzati, quando la capsula è rigida o dolorosa, il trattamento realmente risolutivo è chirurgico, attraverso la capsulectomia (rimozione della capsula fibrosa) con eventuale sostituzione o revisione della protesi.
È sempre importante una valutazione specialistica accurata per definire il grado della contrattura e scegliere la strategia più adeguata, tenendo conto delle condizioni cliniche e delle aspettative estetiche della paziente. Se avesse ulteriori dubbi o perplessità non esiti a fare ulteriori domande; buona serata

La contrattura capsulare purtroppo difficilmente regredisce solo con integratori o massaggi. Il Senofil può aiutare a mantenere elastici i tessuti e i massaggi possono dare un lieve beneficio nelle forme iniziali, ma se la capsula è già indurita e la protesi ha cambiato forma o posizione, è raro che la situazione torni normale senza un intervento.

Quello che si può provare prima della chirurgia, nei casi lievi, sono:
• Terapie fisiche mirate (come ultrasuoni o radiofrequenza medica)
• Cicli di antinfiammatori o infiltrazioni di cortisone nei casi selezionati

Se la contrattura è avanzata (Baker III o IV), l’unica soluzione davvero efficace resta la capsulectomia o la sostituzione della protesi.

In sintesi: tentare con integratori e massaggi non fa male, ma non illuderti troppo. Se dopo qualche settimana non vedi miglioramenti, è bene fare una visita e valutare il grado della contrattura per capire se vale la pena aspettare o intervenire.