Buonasera vorrei chiedere qual’ è la soluzione per una contrattura capsulare al seno.Grazie

7 risposte
Buonasera vorrei chiedere qual’ è la soluzione per una contrattura capsulare al seno.Grazie
Dr. Ercole Manzi
Chirurgo plastico, Medico estetico
San Giuseppe Vesuviano
Gentile utente, la contrattura capsulare è ancora oggi una complicanza possibile e molto fastidiosa di un intervento di mastoplastica additiva, sebbene sia meno frequente rispetto a qualche tempo fa. Abbiamo a disposizione alcuni farmaci che possono determinare un miglioramento nelle fasi iniziali. Altra possibilità è rappresentato dall’utilizzo di terapie fisiche come gli ultrasuoni. Nei casi più avanzati, è necessario rimuovere la protesi e la capsula periprotesica. È comunque possibile sin da subito inserire una nuova protesi, magari valutandone una con rivestimento al poliuretano. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista per individuare il percorso terapeutico più adatto. Saluti

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Prof. Antonio Ottaviani
Chirurgo plastico, Medico estetico, Chirurgo generale
Roma
Gentile patiente, per quanto riguarda la contrattura capsulare, bisognerebbe prima di tutto valutarne il grado e, se in fase iniziale, tentare una terapia medica che in qualche caso può avere effetti positivi. Nei casi più estremi si può decidere per una capsulectomia con sostituzione della protesi, scegliendo eventualmente una rivestita di poliuretano.
Dott. Alberto Capretti
Chirurgo plastico, Medico legale, Oncologo
Milano
La contrattura capsulare è un effetto fisiopatologico dell'organismo alla protesi in generale e in particolare alla protesi mammaria . In casi di presenza la prima cosa è porre una diagnosi corretta dell'entità della contrattura stessa mediante esame clinico e strumentale da parte dello specialista e capire se le protesi mammarie sono integre . In seguito è possibile decidere come migliorare il problema . In alcuni casi è necessario intervenire chirurgicamente eseguendo delle incisioni capsulotomia della capsula stessa oppure la rimozione capsulectomia . In casi selezionati è possibile fare una lipostruttura per "ammorbidire " i tessuti .
Cordiali saluti
Dott. Umberto Napoli
Medico estetico, Chirurgo plastico
Varese
Buongiorno,
ogni volta che si inserisce una protesi l'organismo produce una capsula .
Questo succede sempre e non c'è modo per evitarlo.
Tale capsula, che è molto sottile in condizioni normali, puo' ispessirsi e contrarsi rendendo il seno piu' duro. Esiste la classificazione di Baker che suddivide le contratture in 4 gradi
1 grado: assenza di contrattura, la protesi non è palpabile ne visibile.
2 grado: la mammella è meno morbida rispetto alla norma.
3/4 grado: la protesi risulta francamente palpabile e visibile. Il seno risulta duro e dolorante, con alterazione di forma, volume e asimmetria molto evidente, deforme ed un aspetto completamente innaturale.
La terapia farmacologica è molto utile per prevenire la contrattura.
Esiste in particolar modo un antinfiammatorio, che se assunto precocemente puo' ridurre la contrattura capsulare presente se di grado 1 o 2.
Il farmaco si chiama Accoleit 20 mg e va assunto 2 compresse al giorno per 4 mesi.
Se invece la contrattura capsulare è di 3 o 4 grado allora bisogna procedere chirurgicamente

Per valutare la sua contrattura è necessaria una visita medica.

Rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti
Dott.Umberto Napoli
mastoplastica-estetica . it
Dr. Michele Antonacci
Chirurgo plastico, Medico estetico
Porto Sant'Elpidio
Come descritto precedentemente dai mie colleghi esistono diversi gradi di contrattura capsulare la cui gravità deve essere valutata clinicamente e volendo con il supporto di una Risonanza Magnetica. Nei primi due stadi potrebbe essere sufficiente una terapia medica, mentre negli stadi più avanzati si rende necessario un intervento di capsulectomia e sostituzione protesica, preferibilmente con protesi al poiluretano.
Cordiali saluti.
Dr. Michele Antoancci
Dr. Federico Coppola
Chirurgo plastico, Chirurgo estetico, Medico estetico
Palermo
La contrattura capsulare è una reazione dell’organismo che porta all’ispessimento e alla retrazione della capsula intorno alla protesi, causando indurimento, deformazione e talvolta dolore al seno. La soluzione dipende dalla gravità del problema (classificazione di Baker I-IV): nei casi lievi si può provare con massaggi, farmaci antinfiammatori o ultrasuoni, ma se la contrattura è avanzata, l’unico trattamento efficace è chirurgico. Le opzioni includono la capsulotomia (incisione della capsula per ridurne la tensione) o la capsulectomia (rimozione completa della capsula), con eventuale sostituzione delle protesi e cambio di piano (es. passaggio da sottoghiandolare a sottomuscolare). In alcuni casi si valuta l’uso di reti biologiche o poliuretano per ridurre il rischio di recidiva.

Una visita specialistica è comunque fondamentale per determinare la strategia più adatta al suo caso.
Dott.ssa Anna Maria Ricci
Chirurgo estetico, Medico estetico, Chirurgo plastico
Viadana
purtroppo non c'è terapia certa, si possono sostituire le protesi con quelle in poliuretano

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