Buongiorno, PREMESSA: ho 56 anni, peso 38 kg , altezza 1.50. No fumo, no alcol. Da anni ho ridotto z
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Buongiorno, PREMESSA: ho 56 anni, peso 38 kg , altezza 1.50. No fumo, no alcol. Da anni ho ridotto zuccheri sia per evitare l'insorgenza del diabete di tipo 2, data la familiarità (entrambi i genitori), sia per tenere sotto controllo il colesterolo (attualmente 239 quello totale, 93 HDL,trigliceridi 67). Cammino molto. Ferritina 15. Vitamina D 26,49. Solitamente ho emoglobina glicata a 5.8 e glicemia sotto 90. RISULTATI DEGLI ULTIMI ESAMI: glicemia 63, emoglobina glicata 5.9, insulina 4.64. Riformulo domanda: Come si spiega glicemia bassa ma i valori di emoglobina glicata ai limiti? Se riduco ulteriormente gli zuccheri cala la glicemia a digiuno ma se non sto attenta agli zuccheri si alza l'emoglobina glicata. Potete darmi delle indicazioni? Cosa fare? Grazie mille
La glicemia a digiuno (63 mg/dl) rappresenta la situazione puntuale al momento del prelievo.
L’emoglobina glicata (5,9%) riflette l’andamento medio degli zuccheri negli ultimi 2-3 mesi.
È possibile avere glicemia a digiuno bassa ma glicata relativamente alta se ci sono frequenti oscillazioni durante la giornata (picchi dopo i pasti e cali a digiuno). In pratica: valori medi che restano ai limiti, ma con episodi di ipoglicemia e iperglicemia.
Cosa fare:
Non ridurre ulteriormente i carboidrati, ma distribuirli meglio nella giornata, privilegiando quelli integrali e abbinati a proteine e fibre per ridurre i picchi glicemici.
Evitare zuccheri semplici concentrati (dolci, succhi, snack raffinati).
Monitorare periodicamente glicemia e glicata per valutare l’andamento.
Il quadro va comunque discusso con il suo medico o con un nutrizionista per un piano alimentare personalizzato.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
L’emoglobina glicata (5,9%) riflette l’andamento medio degli zuccheri negli ultimi 2-3 mesi.
È possibile avere glicemia a digiuno bassa ma glicata relativamente alta se ci sono frequenti oscillazioni durante la giornata (picchi dopo i pasti e cali a digiuno). In pratica: valori medi che restano ai limiti, ma con episodi di ipoglicemia e iperglicemia.
Cosa fare:
Non ridurre ulteriormente i carboidrati, ma distribuirli meglio nella giornata, privilegiando quelli integrali e abbinati a proteine e fibre per ridurre i picchi glicemici.
Evitare zuccheri semplici concentrati (dolci, succhi, snack raffinati).
Monitorare periodicamente glicemia e glicata per valutare l’andamento.
Il quadro va comunque discusso con il suo medico o con un nutrizionista per un piano alimentare personalizzato.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
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Buongiorno, sicuramente è necessaria un'integrazione di Vitamina D visto il valore inferiore a 30. Il suo indice di massa corporea risulta sottopeso, quindi molto probabilmente è in una condizione di deficit calorico che a sua volta ha scatenato una insulino resistenza. Sicuramente è necessaria un'alimentazione bilanciata in macro e micronutrienti.
Buona giornata
Dott.ssa Valentina Cecconi
Buona giornata
Dott.ssa Valentina Cecconi
“Buongiorno, comprendo bene la sua attenzione e le sue domande: ha già fatto molto per prendersi cura della sua salute e i risultati lo dimostrano. Una glicemia a digiuno bassa con emoglobina glicata leggermente più alta può dipendere da diversi fattori: la glicemia a digiuno fotografa un momento preciso, mentre l’emoglobina glicata riflette l’andamento medio dei livelli glicemici negli ultimi 2–3 mesi. Questo significa che anche piccoli rialzi dopo i pasti possono influenzare la glicata, pur in presenza di valori a digiuno bassi.
Non è quindi solo la quantità di zuccheri a fare la differenza, ma anche il tipo di carboidrati, la loro distribuzione nell’arco della giornata e l’associazione con fibre, proteine e grassi. Per ricevere indicazioni realmente utili e personalizzate, le consiglio di confrontarsi con il suo medico o con un nutrizionista, così da valutare il quadro complessivo ed eventualmente ottimizzare l’alimentazione senza rischiare eccessive restrizioni.
Nel frattempo cerchi di stare tranquilla: il fatto che segua già uno stile di vita attivo e controllato è un ottimo punto di partenza, e ha fatto bene a chiedere chiarimenti.”
Non è quindi solo la quantità di zuccheri a fare la differenza, ma anche il tipo di carboidrati, la loro distribuzione nell’arco della giornata e l’associazione con fibre, proteine e grassi. Per ricevere indicazioni realmente utili e personalizzate, le consiglio di confrontarsi con il suo medico o con un nutrizionista, così da valutare il quadro complessivo ed eventualmente ottimizzare l’alimentazione senza rischiare eccessive restrizioni.
Nel frattempo cerchi di stare tranquilla: il fatto che segua già uno stile di vita attivo e controllato è un ottimo punto di partenza, e ha fatto bene a chiedere chiarimenti.”
La tua situazione riflette un equilibrio “delicato”:
La glicemia a digiuno bassa (63) indica che il corpo gestisce bene il glucosio nell’immediato.
L’emoglobina glicata 5.9% segnala però che, in media, nei 2-3 mesi precedenti ci sono stati alcuni picchi glicemici post-pasto (nonostante il digiuno sia basso).
L’insulina bassa (4.64) è un dato positivo: non c’è insulino-resistenza.
In pratica: non serve ridurre ulteriormente gli zuccheri fino a far calare troppo la glicemia a digiuno. Conta molto di più evitare picchi dopo i pasti: meglio carboidrati complessi integrali, associati a fibre, proteine e grassi buoni, piuttosto che eliminarli del tutto.
Indicazioni pratiche:
Non saltare i pasti, soprattutto la colazione.
Prediligi cereali integrali, legumi, frutta a basso indice glicemico.
Abbina sempre i carboidrati a proteine/fibre.
Mantieni attività fisica regolare.
Ti consiglio anche di monitorare ogni tanto la glicemia post-prandiale (2 ore dopo i pasti), che ti darà un quadro più chiaro dei picchi.
La glicemia a digiuno bassa (63) indica che il corpo gestisce bene il glucosio nell’immediato.
L’emoglobina glicata 5.9% segnala però che, in media, nei 2-3 mesi precedenti ci sono stati alcuni picchi glicemici post-pasto (nonostante il digiuno sia basso).
L’insulina bassa (4.64) è un dato positivo: non c’è insulino-resistenza.
In pratica: non serve ridurre ulteriormente gli zuccheri fino a far calare troppo la glicemia a digiuno. Conta molto di più evitare picchi dopo i pasti: meglio carboidrati complessi integrali, associati a fibre, proteine e grassi buoni, piuttosto che eliminarli del tutto.
Indicazioni pratiche:
Non saltare i pasti, soprattutto la colazione.
Prediligi cereali integrali, legumi, frutta a basso indice glicemico.
Abbina sempre i carboidrati a proteine/fibre.
Mantieni attività fisica regolare.
Ti consiglio anche di monitorare ogni tanto la glicemia post-prandiale (2 ore dopo i pasti), che ti darà un quadro più chiaro dei picchi.
Buongiorno, l'emoglobina glicata riflette l'andamento della glicemia dell'ultimo periodo per intero (diciamo degli ultimi due, tre mesi nel complesso) e non è detto che per forza si abbassi con glicemie a digiuno anche basse. Per sapere se è necessario ridurre ulteriormente la quota di zuccheri semplici le consiglio di fare una valutazione nutrizionale più accurata. Un saluto
Buongiorno, le consiglio una consulenza con un professionista per avere un quadro della situazione più chiaro. A disposizione,
Enrico
Enrico
Buongiorno,
la sua situazione è molto interessante e merita attenzione.
Una glicemia bassa a digiuno (come 63 mg/dl) può dipendere da diversi fattori: metabolismo attivo, ridotto apporto di carboidrati complessi o una maggiore sensibilità insulinica. L’emoglobina glicata, invece, rappresenta la media dei valori glicemici negli ultimi 2-3 mesi e può risultare ai limiti anche se la glicemia a digiuno è bassa, soprattutto in presenza di picchi dopo i pasti.
Ridurre gli zuccheri semplici è corretto, ma non bisogna eliminare del tutto i carboidrati complessi a basso indice glicemico, che aiutano a stabilizzare la glicemia ed evitare sbalzi. L’abbinamento con fibre, proteine e grassi buoni è la chiave per mantenere equilibrio metabolico, prevenire il diabete di tipo 2 e supportare anche colesterolo, ferro e vitamina D.
Ogni caso però è unico: per risultati duraturi serve un percorso personalizzato.
Personalmente, seguo i miei pazienti sia in presenza che online: se desidera possiamo valutare insieme un piano nutrizionale mirato per riequilibrare la sua alimentazione e migliorare energia e benessere quotidiano.
Dott.ssa Bacchelli Chiara
Biologa Nutrizionista
la sua situazione è molto interessante e merita attenzione.
Una glicemia bassa a digiuno (come 63 mg/dl) può dipendere da diversi fattori: metabolismo attivo, ridotto apporto di carboidrati complessi o una maggiore sensibilità insulinica. L’emoglobina glicata, invece, rappresenta la media dei valori glicemici negli ultimi 2-3 mesi e può risultare ai limiti anche se la glicemia a digiuno è bassa, soprattutto in presenza di picchi dopo i pasti.
Ridurre gli zuccheri semplici è corretto, ma non bisogna eliminare del tutto i carboidrati complessi a basso indice glicemico, che aiutano a stabilizzare la glicemia ed evitare sbalzi. L’abbinamento con fibre, proteine e grassi buoni è la chiave per mantenere equilibrio metabolico, prevenire il diabete di tipo 2 e supportare anche colesterolo, ferro e vitamina D.
Ogni caso però è unico: per risultati duraturi serve un percorso personalizzato.
Personalmente, seguo i miei pazienti sia in presenza che online: se desidera possiamo valutare insieme un piano nutrizionale mirato per riequilibrare la sua alimentazione e migliorare energia e benessere quotidiano.
Dott.ssa Bacchelli Chiara
Biologa Nutrizionista
Buonasera, premetto che la vitamina D non è sufficiente (il valore minimo della sufficienza è di 30) e potrebbe essere importante un 'integrazione a mio avviso.
Sul tema glicemia e insulina: se i valori non la convincono, e dato che ha due genitori diabetici, potrebbe valutare con il suo medico di fare sia la curva insulinemica che glicemica a 180 minuti (almeno almeno a 150 minuti se non vogliono prescriverla a 180 minuti, perchè al di sotto possono sfuggire delle anomalie), in modo da escludere eventuali problematiche metaboliche.
Sul tema glicemia e insulina: se i valori non la convincono, e dato che ha due genitori diabetici, potrebbe valutare con il suo medico di fare sia la curva insulinemica che glicemica a 180 minuti (almeno almeno a 150 minuti se non vogliono prescriverla a 180 minuti, perchè al di sotto possono sfuggire delle anomalie), in modo da escludere eventuali problematiche metaboliche.
Salve, il consiglio principale che mi sento di darle è di tranquillizzarsi in quanto la sua glicata è nella norma e, soprattutto, il suo homa-index (rapporto tra glicemia ed insulina, a digiuno) è perfetto. Si rivolga ad uno specialista per equilibrare il suo rapporto col cibo e con gli zuccheri, che non vanno demonizzati ma semplicemente introdotti nelle giuste quantità. In tal senso molti prodotti che professano d'esser senza zuccheri sono ricchi di edulcoranti e di grassi che tendono ad alterare il suo colesterolo totale, che infatti supera i limiti di normalità. Tenga anche traccia del suo introito di Vitamina D visto che è leggermente bassa. Spero d'esserle stato utile, buona giornata
Buongiorno, tralascio volutamente il suo sottopeso, la ferritina bassa e la vitamina D non appropriata.
La sua glicata è comunque da attenzionare
La sua glicata è comunque da attenzionare
Buonasera la risposta non sta nella quantità ma come questi carboidrati vengono assunti nella giornata e la qualità degli stessi, le consiglio di intraprendere un percorso da un professionista così da avere una dieta giornaliera a cui affidarsi in quanto non è semplice fare da soli. Se vuole info può scrivermi
La glicemia a digiuno bassa (63 mg/dl) associata a un’emoglobina glicata ai limiti (5.9%) può indicare oscillazioni post-prandiali o un apporto glucidico eccessivamente ridotto. In soggetti con peso corporeo molto basso, anche variazioni minime nell’introito di zuccheri possono influenzare il profilo glicemico. Si consiglia di evitare ulteriori restrizioni alimentari e valutare un monitoraggio glicemico completo, con supporto specialistico.
Salve, l'emoglobina glicata è un esame del sangue che misura la quantità di zucchero legata all'emoglobina dei globuli rossi, riflettendo la glicemia media degli ultimi 2-3 mesi . Consiglio provi a seguire un regime alimentare a basso indice glicemico, facendo attenzione soprattutto alla scelta di alcuni alimenti. Importante anche valutare l'associazione di alcuni alimenti per abbassare il carico glicemico durante la giornata. Resto a disposizione
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