Buongiorno, penso di aver dei disturbi di comportamento o qualcosa del genere. Sono un ragazzo gay

18 risposte
Buongiorno, penso di aver dei disturbi di comportamento o qualcosa del genere.
Sono un ragazzo gay e ho appena compiuto 18 anni.
I miei genitori si sono separati quando ero molto piccolo, quando avevo circa 2 anni; mio padre era violento e molto assente e mia madre misandriaca ed entrambi non mi hanno mai dedicato molte attenzioni. All'età di 14 scoprì di essere gay e odiavo me stesso e non riuscivo ad accettarmi.

Ora io mi sento anormale, godo quando gli altri soffrono. Rido quando succede qualcosa di brutto. Preferisco i ragazzi più grandi di me e molto spesso ho fantasie nel venire abusato. Non ho molti amici, in realtà non ne ho. Vedo i miei coetanei divertirsi mentre io sono a casa con fantasie strane. Molto spesso mi sento superiore agli altri ma nonostante ciò non ho manie di egocentrismo. E' normale o ho qualcosa che non va?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL

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Buongiorno, mi permetto di darti del tu, data la tua giovane età, sperando di fare cosa gradita. Penso sia impossibile darti un parere su cosa sia normale e cosa no, anche perchè il concetto di normalità è moto soggettivo. Quello che posso capire dalla tue parole è che porti con te una storia che meriterebbe di essere ascoltata e compresa con calma e impegno. Fare questo potrebbe permetterti di prendere decisioni più consapevoli e più in linea con la parte più sana della tua persona e, cosa non da poco, dare una risposta ai tuoi interrogativi. Il mio cosiglio, se potrai farlo, è quello di provare a concedere a te stesso uno spazio in cui fare tutto questo e, se lo desidererai, resto a tua disposizione. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Buon giorno a te e grazie per aver condiviso con noi il tuo pensiero. Condivido con i colleghi sul fatto che il concetto di normalità sia soggettivo ma soprattutto concordo sul fatto che porti una storia che merita di essere ascoltata per complessità e vissuti che ti attanagliano. Un percorso di Psicoterapia individuale potrebbe per te essere certamente utile al fine di conoscerti meglio e adeguatamente comprendere i tuoi vissuti e risonanze intime. A tua disposizione. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
Buongiorno, dal ciò che scrive della sua storia traspare molto dolore, un dolore che va raccontato ed elaborato affinché la sua vita sia più serena e soddisfacente.
La invito a rivolgersi ad uno psicoterapeuta con cui iniziare un percorso ed incontrare se stesso.
Cordiali saluti.
Giada Bruni
Buongiorno,
Le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia per parlare liberamente della sua situazione personale.
Cordiali saluti Dott.ssa Laura Francesca Bambara

Buongiorno gentilissimo, capisco il disagio e le sofferenze che lei descrive e che le inficiano il normale svolgimento delle sue attività quotidiane. Ha pensato a rivolgersi ad un terapeuta? potrebbe aiutarla a capire meglio ed elaborare le motivazioni sottostanti alle sue difficoltà
cordiali saluti
AV
Buongiorno, le domande che le persone ci sottopongono sono spesso drammatiche, espressione di vite difficili. Il desiderio di liberarsi da tali stati dolorosi è più che lecito ma non può avvenire che attraversando i dispiaceri e le sofferenze a cui siamo soggetti. Nell'attraversamento conosciamo la realtà della dimensione umana e impariamo ad averci a che fare. Per qualcuno la via è più stretta e scomoda che per altri.
Sentirsi normale o anormale è un sentimento che nasce da quella quella misura naturale che portiamo dentro di noi, che ci permette di sentire se le cose sono giuste o sbagliate. Quando siamo sottoposti a cose ingiuste il sentimento di sè viene ferito e sentiamo di aver a che fare con qualcosa che non ci fa stare bene e che ci fa apparire agli occhi degli altri come non adeguati. Le distorsioni di quello che è uno sviluppo della persona che procede positivamente e in modo "sufficentemente buono", proprio per la loro natura ci chiedono di tornarci e ritornarci su, di venire guardate e rigurdate nel tentativo di liberarcene, trasformarle ma spesso il modo con cui lo facciamo non è funzionale. Per questo i colleghi invitano a cercare un professionista e dedicarsi a un percorso di psicoterapia. In una psicoterapia dapprima proviamo ad ascoltarci, poi proviamo a esprimerci e raccontarci, poi tocchiamo le esperienze che tanta sofferenza hanno creato anche se magari non le ricordavamo. E cosi il processo può svilupparsi e nel migliore dei casi permetterci di attribuire agli eventi e alle esperienze una collocazione più adegutata, e sentire che ora 'funzioniamo' e, soprattutto, ci sentiamo meglio. I miei migliori auguri per il suo percorso.
Salve, grazie per aver condiviso la sua storia, credo che gli interrogativi che si pone su di se potrebbero trovare una risposta avvalendosi dell’aiuto di un professionista, un percorso psicoterapico potrebbe giovarle, bisogna tener presente anche della sua giovane etá, i 18 anni sono un’età importante perché segnano il passaggio nell’etá adulta e spesso anche questo di per se provoca delle incertezze soprattutto se i nostri bisogni non sono stati rispettati adeguatamente nelle fasi più precoci della nostra esistenza. Ognuno ha il suo bagaglio personale che deve imparare a portare e ad alleggerire quando necessario…
Un caro saluto
Dott.ssa Germana Ambrosi
Salve, dalle poche righe si percepisce il dolore da lei provato; una separazione non è mai facile da accettare per un figlio e inoltre si trova in una fase per molto delicata quale è l'adolescenza. Iniziare un percorso le consentirebbe di avere uno spazio per sè nel quale poter approfondire la sua storia. Un saluto dott.ssa Claudia Rea
Gentile ragazzo,
grazie per questa condivisione così autentica. Mi sembra che si stia confrontando sul suo stile di vita e quello dei coetanei notando delle differenze. Da quello che racconta penso che lei abbia tutte le risorse e potenzialità per una vita più soddisfacente e felice. Penso che rivolgendosi ad uno psicoterapeuta avrebbe l’opportunità di scoprirle, di rivedere amorevolmente e criticamente il suo passato potendo così uscire da questo stato di solitudine che mi pare non la gratifichi pienamente.
Un caro abbraccio
Paola
Buona sera, grazie per aver condiviso il suo vissuto. Penso sia importante approfondire alcune parti della sua vita e alcuni vissuti che potrebbero avere una ripercussione sul suo presente, sarebbe quindi utile iniziare un percorso terapeutico che le darebbe la possibilità di esprimersi liberamente e lavorare su ciò che la fa soffrire.
Resto a disposizione per qualsiasi altro chiarimento.
A presto
Dott.ssa Maida Simona
Buongiorno. Come detto da altri colleghi un percorso psicologico sarebbe opportuno. Lei riporta un passato difficile caratterizzato da una separazione complicata e con due genitori da cui non si è sentito sufficientemente amato. In più vi è una difficoltà ad accettare la propria omosessualità e una vita sociale povera. Rielaborare le passate esperienze potrebbe darle forse una maggiore serenità e speranza. Cordiali saluti. Dr. Roberto Clemenza
Gentile giovane ! Visto la difficile situazione familiare che ha subito, le consiglio sicuramente un percorso di psicoterapia per capire veramente come è e senza darsi etichette. Penso che alla sua giovane età debba trovare la serenità e la capacità di vivere la socialità con i suoi coetanei. Si faccia aiutare a capirsi ed a crescere. Un cordiale saluto. Lina Isardi
Buongiorno, mi sorge spontanea una domanda dopo aver letto la sua richiesta, come si sente ad essersi aperto così? È la base per l’inizio di un supporto. Se non si sente a suo agio con se stesso si potrebbe lavorare in terapia su questo perchè servirebbero maggiori informazioni in quanto non è possibile date una risposta netta ad una domanda come la sua, per di più dipende per cosa si intende per normalità. Le consiglio di intraprendere un percorso date le basi della sua richiesta. Rimango a disposizione per tale scopo.
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È importante ricordare che tutti affrontano sfide e pensieri diversi nella propria vita. Le tue esperienze e i tuoi pensieri ti stanno causando disagio significativo e influenzano la tua vita quotidiana, potrebbe essere utile cercare supporto da un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra. Questi professionisti sono qualificati per aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, pensieri e comportamenti in modo più approfondito e fornirti un supporto adeguato.

Se hai fantasie che coinvolgono abusi o comportamenti che ti preoccupano, è particolarmente importante parlarne con un professionista. Possono aiutarti a comprendere meglio queste fantasie e ad affrontare eventuali preoccupazioni associate.

Ricorda che cercare supporto professionale non è un segno di debolezza, ma piuttosto un atto di cura verso te stesso. Un professionista può fornirti un ambiente sicuro per esplorare le tue emozioni, aiutarti ad accettarti e ad affrontare le sfide che incontri.

Ti incoraggio a cercare il supporto di un professionista qualificato che possa offrirti una guida personalizzata in base alle tue esigenze specifiche.
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quando una persona sente che la sua vita non è soddisfacente allora c'è qualcosa che nopn va, non si tratta di giudicare , ognuno fa ciò che sente ma l'obiettivo è stare nel benessere, credo che un accompagnamento psicologico ti possa aiutare a capire a che punto sei, a guardare la tua storia con il dovuto distacco per conprendere cosa è bene per te e cosa è necessario che tu lasci andare per il tuo bene.
se vuoi posso aiutarti
Buongiorno,
più che pensare se sia normale o meno sarebbe opportuno porre l'accento su come lei si senta in questa situazione. Il fatto ad esempio di avere difficoltà nei contesti sociali potrebbe essere un fattore che la mette a disagio. Sarebbe opportuno per lei trovare uno spazio dove elaborare gli avvenimenti del passato e le situazioni della vita attuale, avendo come obiettivo il miglioramento del suo benessere. Il fatto stesso di notare differenze con gli altri mi fa pensare che nonostante la giovane età abbia ottime risorse e un buon intuito circa se stesso. Ti auguro di trovare un professionista a cui affidarti.
Dott.ssa Chiara Anselmi
Gentile utente, le sue esperienze e sentimenti sono molto importanti, e apprezzo la sua apertura nel condividerli. È importante sottolineare che ciascun individuo ha esperienze uniche e complesse, e non esiste una definizione unica di "normalità", inoltre, la sua sofferenza e le sue sensazioni non sono da sottovalutare. Potrebbe essere utile esplorare queste emozioni e pensieri in una consulenza psicologica in modo da ricevere il supporto necessario per affrontare le sfide che sta attraversando. Non esiti a cercare aiuto, perché la sua salute mentale è importante, se desidera, possiamo approfondire ulteriormente questi argomenti. Un saluto Dott.ssa Pasqualina Annoso.
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