Buongiorno! Oggi mio figlio di 9 anni e' rientrato in casa e io da dietro la porta l'ho abbraciato.

22 risposte
Buongiorno!
Oggi mio figlio di 9 anni e' rientrato in casa e io da dietro la porta l'ho abbraciato. Era buio e non sapeva che ero io. Ha cominciato ad urlare "chi sei,chi sei" si e' sdraiato a terra e ad urlare.Ho acceso la luce e si e' tranquilizzato. Mi ha detto che pensava fossi un ladro entrato in casa.
Ora ho paura che questo spavento possa fargli avere dei traumi o qualche altra malattia (diabete).
Per favore ditemi cosa ho fatto. Non vivo piu.Grazie mille!
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini e fattori di mantenimento dei sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi.
Cordialmente, dott. FDL

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Buongiorno gentile utente,
mi sento innanzitutto di rassicurarla poiché colgo dalle sue parole un vissuto di forte angoscia rispetto alla possibilità di aver fatto "del male" a suo figlio. E' sì possibile che suo figlio si sia spaventato molto dopo quell'episodio, ma quello che Lei può fare è rassicurare suo figlio ed aprire il dialogo con lui rispetto all'accaduto e ai possibili "strascichi" emotivi di spavento o insicurezza che si possono essere innescati. Ma è davvero improbabile che suo figlio possa essere "traumatizzato" in modo grave ed è impossibile che malattie come il diabete possano sopraggiungere a seguito di un episodio del genere.
Non si preoccupi più del dovuto! Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti, un caro saluto

Dott.ssa Genduso
Gentile utente, mi spiace molto che questa situazione l'abbia attivata così tanto. Se le capita spesso di agitarsi in questo modo, le consiglio di effettuare una terapia per capire l'origine di tale ansia. Mi sento di rassicurarla, però, che malattie come il diabete non possono sopraggiungere in seguito ad eventi esterni, così come l'episodio che racconta non risulterà traumatico nella vita di suo figlio. Saluti
Gentile utente di mio Dottore,
vorrei tranquillizzarla su eventuali traumi o malattie correlate allo spavento che ha sperimentato suo figlio.
La sento molto spaventata, molto.
Resterei piuttosto sui suoi vissuti, che riflettesse sulle modalità con cui gestisce le emozioni.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Cara Signora, dalle sue parole leggo molta preoccupazione, stia tranquilla, è difficile che l'evento possa aver creato un trauma in suo figlio. La invito ad approfondire queste sue preoccupazioni in modo tale da alleggerire il peso che porta sulle sue spalle. Il benessere dei genitori è fondamentale per quello dei figli. Se ha bisogno di aiuto sono qui.
Le consiglio di consultare uno psicologo per controllare la sua ansia e i suoi timori di poter nuocere al bambino. Un atteggiamento maggiormente introspettivo potrà esserle sicuramente di aiuto. Cordiali saluti
Salve, ha mai pensato di intraprendere un percorso psicologico? Potrebbe trovare le risposte che cerca.
Buona serata.
Dott. Fiori
Salve.
Mi sembra che l'episodio possa essere stato più traumatico per lei che per il bambino. Il senso di colpa collegato alla paura di poter scatenare in futuro il diabete non ha ragione di esistere. Le consiglierei anch'io, come già fatto da altri colleghi un consulto ed eventualmente un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla con le sue ansie e paure, in modo che anche suo figlio possa vivere più serenamente con una madre più tranquilla. Distinti saluti.
Gentile Signora /e è molto improbabile che un evento come quello che narra posso avere delle conseguenze per suo figlio, come quelle che indica. Diversamente i suoi comportamenti emotivi meritato una maggiore attenzione. Può sicuramente essere una buona possibilità quella di un consulto con uno psicoterapeuta per valutare la situazione e stabilire o meno l'opportunità di eventuali ulteriori attività. Un cordiale saluto
Salve, mi accodo ai colleghi che la invitano ad avere un colloquio clinico in modo da non esasperare un evento che può accadere e che di per sé non può creare traumi.
Saluti
Massimiliano
Buongiorno Signora, innanzitutto vorrei tranquillizzarla sul fatto che il suo è stato un atto affettuoso e spontaneo e che, in generale, non è un episodio singolo come questo che può provocare "traumi o qualche grave malattia" come ha scritto e domandato. La reazione di grande spavento di suo figlio però va ascoltata ed emotivamente contenuta. Sicuramente potrebbe essere utile approfondire per valutare come gestire al meglio il vostro rapporto e contenere il suo vissuto di disagio ed inadeguatezza. Cordiali Saluti.
Dott. Donato Scorza
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Per prima cosa escludiamo assolutamente l'insorgenza del diabete a seguito di uno spavento.
In secondo luogo l'episodio così come raccontato non sembra rientrare negli eventi traumatici in grado di lasciare strascichi. Certamente una sua maggiore o minore tranquillità nella gestione del seguito di questo come di altri episodi che avvengono nella vita con i bambini, ha invece un peso sulla serenità sua e del bambino. Chiedendoci aiuto ha dimostrato di essere un genitore attento e di avere a cuore la crescita di suo figlio.
Potrebbe pensare di essere accompagnato da un professionista in questo momento per avere poi le competenze per affrontare eventuali situazioni future.
Essere genitori è davvero molto difficile, non esiti a cercare i supporti necessari.
Gentile utente escluderei una possibile insorgenza di diabete dopo questo spavento. Le consiglio di riprendere l'accaduto con suo figlio, rassicurandolo e accogliendo le sue emozioni. Non è successo nulla di grave, ma affinché suo figlio lo viva in quanto tale è importante che lo percepisca in lei, con serenità e accoglienza.
Un caro saluto
Dott.ssa Paola Trombini
Buongiorno, Condivido il pensiero dei miei colleghi in merito all'impossibile insorgenza del diabete a seguito di uno spavento e su questo mi sento di rassicurarla. Tuttavia mi domando come mai lei abbia pensato questa correlazione e se lei a sua volta ha sperimentato tali vissuti di ansia e paura. Le consiglio di comprendere meglio ciò che è avvenuto e ciò che prova all'interno di un percorso psicologico che possa aiutarla a fare chiarezza e ad aprire un dialogo costruttivo con suo figlio, in modo da poter contenere la reazione di paura avuta e restituirgli un significato.
Un caro saluto
Dott.ssa Martina Russo
Per dirle cosa ha fatto, o pensa di aver fatto, o teme di aver fatto, sarebbe utile che si confrontasse con un terapeuta per indagare sul significato remoto della sua angoscia....ne trarrà vantaggio lei, e di certo il suo figliolo a prescindere da teorie un po’ “fantasiose” sul trauma...
Buon lavoro!
Buonasera, come hanno risposto i miei colleghi alla sua domanda, non è possibile che il suo bimbo possa avere una malattia come il diabete dopo uno spavento
Quindi per quanto riguarda il lato fisiologico dovrebbe essere tranquilla, sicuramente il bimbo si è spaventato e fin quando il bimbo non dimentica l'episodio sarà un po' impaurito ed avrà timore dell'estraneo. Quindi ciò che potrà fare lei e rassicurare il bimbo coccolarlo e farlo sentire al sicuro, che nessuno gli potrà fare del male, xché ci saranno i suoi genitori a proteggerlo, ma senza esagerare xché i bambini dimenticano molto presto se intorno a loro c'è sicurezza e serenità. Se poi non si sente tranquilla x i suoi comportamenti chieda consigli ad una psicoterapeuta dell'infanzia che la potrà rassicurare. La saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Cara utente, vorrei tranquillizzarla rispetto alla probabile insorgenza del diabete. Provi in maniera tranquilla a riprendere l’accaduto con suo figlio. Provando a capire quali siano stati i suoi vissuti in quel momento. Cerchi nel momento di essere quanto può serena possibile.
Posso capire la sensazione di paura e spavento ma vedrà che sarà una cosa affrontabile nella vostra relazione.
Che resto a disposizione. Dott.ssa Francesca Tardio
Gentile utente,

deve essere stato davvero una situazione inaspettata, che l'ha colpita molto, forse troppo. Ritengo davvero improbabile che suo figlio possa avere strascichi per questo episodio, ne parli con serenità assieme a lui, senza problemi - spesso è la nostra reazione troppo preoccupata a creare un problema, dove invece il problema non c'è.
Detto questo, dalle sue parole lei sembra molto preoccupato o preoccupata per quello che potrebbe aver fatto a suo figlio... un aspetto che meriterebbe di essere considerato di più, magari con qualche colloquio di consulenza psicologica. Che ne pensa?

con i migliori auguri
dr. Ventura
Buongiorno! Mi dispiace leggere che sia così angosciata, ma la rassicuro sul fatto che un singolo episodio come quello descritto possa avere ripercussioni ed è impossibile che possa provocare il diabete. Perché lei pensa questo? Perché proprio il diabete? Può invece succedere che un evento possa risvegliare paure inespresse. Se la paura dei ladri era presente in suo figlio viene fuori e se perdura è il caso di parlarne e contenerlo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, mi dispiace per la paura e l'ansia che sta provando in questo momento.
Non ha fatto assolutamente nulla di grave nè niente di male, su questo mi permetto di tranquillizzarla.
Ne parli con suo figlio, per cercare di comprendere come mai si è spaventato così tanto (se magari ha paura del buio o è già successo in passato).
Per quanto riguarda invece i suoi vissuti di ansia e paura, provi a riflettere per capire se sono molto forti e frequenti: in quel caso, magari, potrebbe esserle di aiuto confrontarsi con uno psicologo per parlarne, capirli ed sentirsi rassicurata e più serena.
Lo stesso vale per suo figlio: se reazioni di questo tipo sono frequenti e intense, potete pensare ad una consulenza psicologica per comprendere questi stati di paura.
Le auguro una buona giornata,
un caro saluto a lei e a suo figlio.
Dott.ssa Alice Carbone
Buongiorno. Sono d'accordo con i colleghi che ritengono di primaria importanza poter intraprendere lei un percorso psicologico in quanto la forte preoccupazione che esprime potrebbe causare difficoltà ben più serie.

Saluti

MT
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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