Buongiorno, io ho difficoltà nel prendere decisioni importanti. Ogni volta cerco di rimandare sempr

22 risposte
Buongiorno, io ho difficoltà nel prendere decisioni importanti.
Ogni volta cerco di rimandare sempre la decisione e quando sono "obbligato" a fare una scelta vado in crisi e non riesco più a scegliere quale è la cosa migliore da fare perchè continuo a pensare a quali sarebbero i pro i contro di entrambe le scelte e vado in panico.
Credo che mi vengano anche dei piccoli attacchi di panico.
Mi era successo un paio di anni fa quando dovevo scegliere se cambiare lavoro o restare dove ero in quel momento e mi sta succedendo ora con la mia ragazza. Lei mi sta pressando da qualche mese per andare a convivere mentre io sono bloccato sulla scelta da fare. Non riesco a decidere se sia la cosa migliore oppure se è meglio lasciarsi.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi.
Sarebbe opportuno cercare di capire nel dettaglio cosa le impedisce di arrivare a prendere una decisione: senso di colpa? eccessivo perfezionismo?
Un supporto psicologico le sarà sicuramente utile.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, sono d’accordo con il collega, credo che un percorso psicologico possa aiutarla a chiarirsi alcune idee.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile Signore forse è proprio arrivato il momento di contattare uno specialista e lavorare su questi comportamenti che le provocano disagio. Valuti lei quante limitazioni e quali disagi le provoca questo suo modo di vivere alcuni eventi della sua vita e se il disagio è presente contatti uno degli specialisti che le stanno rispondendo o presenti su questo sito per un consulto. Un cordiale saluto
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Penso che per lei possa essere utile esplorare queste tematiche in un percorso terapeutico. L'indecisione può essere dettata da diversi aspetti, non è possibile per me fare ipotesi in questo spazio. Rimango a disposizione nel caso decidesse di iniziare un percorso per fare luce su questi aspetti di sé. Cordialmente, dott. Simeoni
Credo che ogni decisione in quanto tale meriti fatica e tempo: è importante rimanere in contatto con se stessi, con il proprio sentire, con i propri bisogni. Portare l'attenzione al proprio respiro, 5 minuti al giorno, può essere una buona pratica per contattar-si e capire ciò che fa effettivamente al caso nostro. Rallentare può essere utile, soprattutto per ascoltarci: cosa sento, come mi fa stare la situazione X o Y, di cosa ho bisogno?
Buongiorno,
da ciò che narra, mi pare di capire che lei abbia dei tratti ossessivi, ossia mostri difficoltà a scegliere tra diverse alternative con serenità.
Perciò le consiglio, prima di prendere qualsiasi decisione relativa alla sua vita sentimentale e/o lavorativa, di fermarsi e rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la aiuti a comprendere come mai sia bloccato il suo processo decisionale e in che modo sbloccarlo.
Un caro saluto.
Salve. Non esiste una decisione migliore o peggiore, esiste la decisione giusta per se stessi in quel momento della vita. Lasciando perdere la decisione, ci tiene a questa relazione? O sta in una situazione che non è spiacevole ma che non reputa così importante da assumersi delle responsabilità? Le decisioni per le cose a cui si tiene vengono prese, quelle su cui ci siamo adattati mandano in crisi.
Le consiglio un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a chiarire il suo modo di affrontare la vita, di viverla, a comprendere cosa c'è alla base dell'ansia e della difficoltà a prendere decisioni. Distinti saluti
Buongiorno,
da come scrive il dubbio sembra insinuarsi quando si trova alle prese con alcune scelte di vita che sente significative: un lavoro psicoterapeutico potrebbe aiutarla a cogliere le implicazioni emotive e affettive che sostengono questo conflitto e che alimentano il dubbio e l’incertezza. Un percorso di cura potrebbe aiutarla a trasformare gradualmente questo aspetto di sé e consentirle di scegliere ciò che sente autentico per se stesso. SG
Gentile utente,

una situazione difficile, che comprensibilmente vive con grande, grandissima ansia!
Per fortuna è un disturbo noto, spesso collegato al bisogno di fare la scelta "giusta" in base a dei criteri che tendono ad escludere le nostre emozioni e inclinazioni verso una scelta. Quando escludiamo che emozione proviamo verso qualcosa, rimangono solo valutazioni "intellettuali" che si risolvono in un nulla di fatto.
Inoltre, c'è spesso un grande timore della responsabilità: l'errore è visto come un fallimento irreparabile, dalle conseguenze catastrofiche (anche se non prorio chiarissime...).
Il consiglio è quello di intraprendere una psicoterapia, che possa approfondire tutti questi aspetti nel contesto della sua vita.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Gentile utente, sono dispiaciuta per la situazione descritta. Siamo artefici del nostro agire e da questa responsabilità derivano le paure connesse all'atto di decidere o di scegliere, tra diverse opportunità, la migliore. È come se fossimo costantemente di fronte a un plotone d'esecuzione con i fucili spianati pronti a fare fuoco.
Iniziare un percorso con un professionista potrebbe aiutarla a comprendere come funziona e come si alimenta il timore di prendere una decisione sbagliata e agire di conseguenza.
Cordiali saluti
Dr.ssa Mariarosaria Russo
Buonasera, mi spiace per il suo continuo vissuto di "stallo", la scelta fa parte della vita, paradossalmente scegliamo ogni momento, per esempio da come vestirci al mattino. Ad ogni scelta c'è inevitabilmente una rinuncia: scegli ciò che in quel momento valuta come il meglio e rinuncia ad un qualcosa che per lei è rinunciabile. Sì è un rischio, ma è ciò che ci fa andare avanti e non ci fa rimanere nella frustrazione dello stallo e nel confort dell'immobilità. Da quanto porta ho però l'impressione che per lei sia o tutto bianco o tutto nero: Cosa guadagna facendo questa scelta? Cosa perde? Ne vale la pena?
Se ci fosse un altro tipo di scelta che non sia immediata convivenza o rottura relazionale? mi chiedo se ha mai parlato apertamente con la sua partner di come si sente e di cosa ha bisogno, se avete mai provato a parlarne in modo costruttivo senza tralasciare i bisogni di entrambi.
Cordiali Saluti.
Dott.ssa Francesca Maggi
Gentile utente, procrastinare scelte più o meno importanti che la riguardano personalmente può essere il sintomo di una difficoltà emotiva profonda che può avere a che farà con l’ansia. Se il problema della procrastinazione è esteso e influenza la capacità di prendere importanti decisioni relative allo studio, al lavoro, alla creazione di legami affettivi stabili, potrebbe essere utile approfondire attraverso una psicoterapia le motivazioni di tale blocco psicologico.
Spero di esserle stata di aiuto.
Un caro saluto
Dott.ssa Elisa Taverniti
Buongiorno, essere adulti implica assumersi delle responsabilità e fare delle scelte, correndo quei rischi che fanno parte della vita di ognuno di noi... L'insicurezza, l'incertezza che lei esprime blocca e nel tempo genera sicuramente frustrazione e stress. Sarebbe utile comprendere come mai ci sia questa difficoltà di fare delle scelte: c'è alla base una paura legata al cambiamento, alle cose nuove non conosciute? o forse c'è la pretesa di fare la scelta migliore in assoluto, tendendo al perfezionismo? o il timore di venire giudicato/criticato per la decisione presa? potrebbero essere diverse le motivazioni alla base di questa sua difficoltà. Sicuramente varrebbe la pena approfondire la questione con il supporto di un professionista, per sciogliere questi "nodi" e poter poi in futuro prendere delle decisioni in modo più sereno e consapevole. Un caro saluto. Vittoria Sbarbaro
Una condizione difficile la sua ma d’altra parte scegliere significa essere in grado di rinunciare a qualcosa.
Rifletta sulla possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico mirato e focalizzato sul problema.
Un saluto cortese
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Caro utente,
si è chiesto cosa la spaventa maggiormente rispetto alla convivenza? Cosa succede se decide di andare? Perderebbe qualcosa?
Purtroppo non conoscendo la sua storia difficilmente potremmo darle una risposta o alleviare le sue difficoltà. Provi a prendersi cura di sé e del bagaglio che si porta dietro cercando aiuto.
Un caro saluto.
Dott.ssa Francesca Tardio
Buongiorno, mi sembra, da quello che dice, che lei si sia sempre adattato a suggerimenti, indicazioni e consigli da parte di altri, nelle sue scelte. Adesso, invece, questo momento di disorientamento, indica, dal mio punto di vista che lei desidera iniziare a fare scelte autonome. La invito a valutare concretamente l'idea di iniziare una psicoterapia per ricevere sostegno in questo suo bisogno di cambiamento.
Buona giornata,
Dr. ssa Clotilde Marinacci
Buonasera,
è utile approfondire i suoi vissuti con uno psicologo.
Fa bene a valutare i pro e i contro di ogni decisione ma se va in panico non ha la possibilità di portare avanti una sua idea.
Per quanto riguarda la sua ragazza, non è facile decidere se "si sente pressato". Se si prende uno spazio per ri-pensare a tutto questo riuscirà a superare gli ostacoli che le impediscono di prendere decisioni in modo sereno. Un cordiale saluto
Gentile utente di mio dottore,
la vita ci mette sempre dinnazi a delle scelte. Tale difficoltà potrebbe derivare dalla paura di assumersi delle responsabilità. Bisognerebbe capire che significato ha assunto nella sua vità la possibilità di sbagliare. Sarebbe interessante sapere ad esempio se tali insicurezze si sono sviluppate all'interno del proprio sistema familiare, magari perchè troppo rigido o oltrove. Per poter approfondire meglio questi aspetti della sua vita dovrebbe intraprendere un percorso di psicoterapia, che le darebbe la possibilità di poter meglio affrontare tali difficoltà. Qualora fosse interessato ad approfondire il discorso non esiti a contattarmi in privato.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Gentile utente, capisco il suo disagio nel sentirsi bloccato, lei dice che questo le succede quando deve affrontare scelte di una certa importanza. Il problema che descrive potrebbe riguardare una difficoltà ad ascoltarsi per chiarire la sua posizione o anche una difficoltà ad assumersi delle responsabilità, o altro ancora. Un percorso psicoterapeutico le permetterebbe di esplorare e comprendere i motivi per cui si bocca e mettere in atto modi più funzionali di affrontare queste situazioni di scelta.
Un caro saluto
Buongiorno gentile utente,
ci scrive: "quando sono obbligato a fare una scelta vado in crisi e non riesco più a scegliere".
Si rende conto che un obbligo, una pressione è esattamente l'opposto di una scelta?
Una scelta è per definizione libera, è una preferenza tra due opzioni. Un obbligo (lo dice la parola stessa) è un vincolo, un dovere, un legame. Nell'obbligo c'è una sola opzione. Non ci sono decisioni da prendere.
Quindi "obbligare a fare una scelta" è una contraddizione in termini, qualcosa che non può esistere e che spiega perchè lei si blocca: perchè non è libero, è costretto!
La mia sensazione è che il nocciolo della questione stia nel fatto che lei rimanda sempre la decisione. Se lei continua a rimandare ci deve essere qualcosa, in entrambe le opzioni, che non la convince del tutto. Quando dice di scegliere "la cosa migliore da fare" la mia impressione è che in questo modo lei obblighi se stesso a fare la cosa più "opportuna" (per es. da un punto di vista economico quando si tratta del lavoro, o la cosa che sarebbe più gradita all'altra persona, quando si tratta di una relazione). Ma il problema è che in questo modo non basa la sua decisione su quello che sente o vuole lei.
La mia opinione è che lei abbia bisogno di cominciare ad ascoltarsi per trovare una terza opzione, più sua, più sentita e che la convinca maggiormente.
Un cordiale saluto.
Gentile utente, la sua ansia e la sua indecisione potrebbero essere collegate. Probabilmente avrebbe necessità di un percorso che la aiuti a contrastare i suoi veri bisogni e che riesca ad esprimerli a sé stesso e agli altri.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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