Buongiorno, il mio ex mi ha lasciato da 2 settimane ma ripete che gli dà fastidio solo il pensiero c

23 risposte
Buongiorno, il mio ex mi ha lasciato da 2 settimane ma ripete che gli dà fastidio solo il pensiero che mi possa vedere o sentire con qualche altro. Ci frequentiamo ancora, tutti giorni perché abbiamo un bimbo piccolo e poi da soli. Abbiamo ancora rapporti ma lui continua a ripetere questa frase. Mi ha lasciato dicendomi che sente che a me lui non piace e cose simili...abbiamo avuto una discussione forte e sono andata via di casa (da quando ho partorito ho sempre avuto alti e bassi, continui pianti e pensieri...non sono stata bene e probabilmente ne ha risentito il nostro rapporto anche intimo). Non capisco questo "ti voglio ma non ti voglio", non voglio stare con te perché "mi sei scesa" ma non sopporto l'idea che qualcuno possa sentirti o sfiorarti. Come dovrei comportarmi?
Dott.ssa Camilla Ballerini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, le difficoltà relazionali o i sintomi sono sempre collegati e nascono all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online previa valutazione del suo caso specifico.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini

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Dott.ssa Francesca Coricelli
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Roma
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Da quello che descrive si evince una forte sofferenza dovuta a questa situazione complessa. Le consiglierei di prendere in considerazione l'idea di intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di comprendere al meglio ciò che le sta accadendo, magari iniziando proprio dalla gravidanza, cosa sente che è cambiato dentro di lei? come l'ha vissuta l'esperienza? come ha vissuto la nascita del suo bambino? L'obiettivo è sarebbe quello di renderla protagonista della sua vita all'interno di un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla e sostenerla durante questo periodo.
Rimango a disposizione per qualsiasi domanda o chiarimento.
Un caro saluto
Francesca Coricelli - Psicologa
Dott.ssa Giada Turra
Psicologo
Trento
Buongiorno, da quello che scrive emerge come la situazione attuale meriti di essere approfondita per capire che cosa ha portato a questo e come andare avanti. Un percorso psicologico è assolutamente consigliato, visto e considerato anche l'importanza di trovare una mediazione a lungo termine con il papà del bambino.
Resto a disposizione
Cordiali saluti
D.ssa Giada Turra
Dott. Domenico Mattiello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Salve, comprendo che situazioni ambigue possano generare confusione emotiva. Devo precisare che senza una conoscenza più approfondita della situazione non posso analizzarla in dettaglio. Tuttavia, è possibile che il suo ex partner stia vivendo un conflitto interno che potrebbe spiegare le sue affermazioni contrastanti e la sua gelosia nei confronti di eventuali incontri con altre persone. In queste circostanze, una comunicazione aperta con il suo ex partner, in cui si esprimono i propri sentimenti e bisogni, potrebbe essere utile. Potrebbe essere opportuno coinvolgere uno psicologo specializzato in terapia di coppia per approfondire i vostri sentimenti e sviluppare una comunicazione più efficace. È importante ricordare che ogni relazione è unica e che nel vostro caso è coinvolto anche un minore, il che rende la situazione particolarmente delicata. Pertanto, sarebbe consigliabile cercare un supporto professionale per affrontare adeguatamente questa situazione. Resto a disposizione per ulteriori informazioni e sostegno. Cordiali saluti, DM
Gentilissima, la ringrazio di aver utilizzato questo spazio e di aver condiviso una sua situazione che sta vivendo. per accompagnarla in questa situazione, sarebbe consigliabile un supporto professionale. Se ha necessità di indicazioni e maggiori chiarezza non esiti a contattarmi o scrivermi. Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online previa valutazione del suo caso specifico. Un caro saluto, dott.ssa Maria Siponta la Forgia
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Mi dispiace sentire che stai attraversando un momento difficile nella tua relazione. È comprensibile che sia confusa riguardo ai sentimenti e al comportamento del tuo ex. Tuttavia, è importante prendere in considerazione alcune cose.

Innanzitutto, potrebbe essere utile cercare di comunicare apertamente e sinceramente con il tuo ex. Chiedi chiarimenti sulle sue affermazioni contraddittorie riguardo al fatto che non gli piaci ma non vuole che tu sia con qualcun altro. Cerca di capire cosa sta realmente provando e cosa intende con queste affermazioni. Una comunicazione aperta potrebbe aiutarvi a mettere in luce i vostri sentimenti e le vostre preoccupazioni reciproche.

Tuttavia, tieni presente che la decisione di continuare a frequentarvi e di avere rapporti intimi dopo la separazione potrebbe complicare la situazione e confondere ancora di più le cose. È importante valutare attentamente se questa dinamica è sostenibile a lungo termine e se rispecchia i vostri desideri e bisogni personali.

Potrebbe essere utile cercare il sostegno di un terapeuta o consulente di coppia per affrontare meglio questa situazione complessa e trovare modi per comunicare e prendersi cura di te stessa durante questo periodo di cambiamento.

Infine, prenditi il tempo per riflettere su cosa desideri e cosa ti fa sentire veramente felice e soddisfatta. È importante mettere il tuo benessere al centro delle tue decisioni e prendere le scelte che ti porteranno verso una vita più appagante e felice, sia che tu decida di continuare a lavorare sulla relazione con il tuo ex o di prendere strade separate.
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Dott.ssa Giorgia Bondanini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno e grazie per la sua condivisione.
Capisco che dopo sole 2 settimane dal termine della relazione, e con un figlio in comune, possa subentrare difficoltà nel distaccarsi completamente. E' bene, però, ricordare che spesso le persone confondono l'amore con il senso di proprietà. Amare una persona non vuole dire possederla.
Se nel tempo la situazione dovesse persistere, le consiglierei di parlargliene chiaramente.

Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Bondanini
Dott.ssa Jasmine Piraino
Psicologo clinico, Psicologo
Frascati
Buongiorno e grazie per aver condiviso la sua esperienza. La situazione necessita di approfondimento per poterla aiutare ma da quello che scrive le consiglio assolutamente un confronto con una specialista che si occupi anche di coppia e maternità. Il periodo post partum/prima infanzia è un periodo piuttosto impegnativo per entrambi i genitori e questo può influenzare il rapporto di coppia in modo importante. Se ne sente il bisogno può contattarmi.
Buon proseguimento
Dott.ssa Jasmine Piraino
Dott.ssa Veronica Savio
Psicologo, Psicologo clinico
Medolla
Buonasera,
è più che ragionevole che lei in questo momento sia in confusione perchè le risposte che riceve dall'altra parte sono alquanto ambigue. Azzerderei anche nell'ipotizzare che questo perodo di confusioni derivi anche da lei, da qualche sua fragilità che da sempre si riversa sulla sua relazione. Proprio per questo le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico, allo scopo di rinarrare le sue esperienze. Eventualmente lei e il suo compagno potreste valutare l'ipotesi di un percorso di terapia di coppia, ma solo dopo averne parlato apertamente.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
Dott.ssa Aisha Battelini
Psicologo, Psicologo clinico
Rovereto
Buongiorno, mi dispiace sentire della sua situazione. Le separazioni sono sempre causa di sofferenza, sopratutto se in mezzo c'è un bambino, speranze riposte ed una visione del futuro che di colpo si sgretola. Il suo compagno però così facendo la lascia in bilico tra stare insieme e non permetterle di rifarsi una vita e una nuova immagine di se'.
Le consiglierei di pensare innanzitutto a quali sono i suoi desideri, cercare di investire nuovamente sulla coppia se il compagno è disponibile oppure far valere la propria autonomia ritrovando una nuova dimensione per se' stessa in cui stare bene? Da questo potrebbe decidere se affrontare un percorso di coppia oppure uno individuale che miri ai suoi punti di forza e al senso di controllo e autoefficacia per affrontare questi cambiamenti al meglio.
Le auguro ogni bene,
Dott.ssa Aisha Battelini
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Psicologo, Psicologo clinico
Lainate
Gentilissima,
in questa situazione bisogna saper distinguere l’amore dal possesso.
Con un bambino piccolo che vi porta a vedervi quotidianamente e il fatto di avere rapporti intimi è difficile definire il vostro rapporto e mettere dei giusti confini.
Sicuramente un percorso psicologico potrà aiutarla a fare chiarezza sul periodo che sta vivendo e su quali siano i suoi desideri in merito a questa relazione.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Dott.ssa Marina Costantini
Psicologo, Psicologo clinico
Colleferro
Cara utente deve essere dura affrontare tutte queste situazioni diverse ed emozioni, insieme. Potrebbe essere utile per lei pensare a cosa vuole e trovare uno spazio, che sia solo suo o di coppia, per gestire meglio questo momento, sia per il rapporto con il suo ex, che per il fatto di essere diventata mamma.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Marina Costantini
Dott.ssa Sara Laghi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Ravenna
Cara utente immagino sia difficile affrontare tutte queste situazioni, emozioni diverse insieme. in questo momento sarebbe opportuno trovare un suo spazio, dove poter trovare dentro di se lei sue risorse e comprendere al meglio cosa sia opportuno per lei e il suo bambino. rimango a disposizione Laghi S.
Dott.ssa Clarissa Russo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Gentile utente, le consiglio di approfondire la situazione con uno specialista che possa aiutarla a comprendere meglio quello che le sta accadendo a livello emotivo.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile signora,

capisco la sua confusione e il suo dolore. La situazione che descrive è molto difficile e complessa.

Innanzitutto, è importante che lei capisca che non è sbagliata a provare queste emozioni. Il suo dolore è legittimo e merita di essere ascoltato.

In secondo luogo, è importante che lei si renda conto che non è responsabile del comportamento del suo ex. Lei non ha fatto nulla per meritare di essere trattata in questo modo.

In terzo luogo, è importante che lei si prenda cura di sé stessa. Questo significa prendersi del tempo per rilassarsi e recuperare le forze, sia fisicamente che mentalmente. Significa anche circondarsi di persone che la supportano e la amano.

Ecco alcuni suggerimenti specifici che possono aiutarla a gestire questa situazione:

Parlare con un terapista o un counselor può essere molto utile per elaborare le sue emozioni e sviluppare strategie per affrontare la situazione.
Mettere dei limiti al suo rapporto con il suo ex. Questo significa stabilire quali sono le sue aspettative e le sue esigenze, e comunicare chiaramente queste cose al suo ex.
Concentrarsi sulla sua famiglia e sui suoi amici. Questi sono i suoi veri sostenitori, e sono quelli che la faranno sentire meglio.
So che questi consigli possono sembrare difficili da seguire, ma è importante ricordare che non è sola. Ci sono persone che possono aiutarla e sostenerla.

Inoltre, le suggerisco di parlare con il suo ex di come si sente. Ditegli come le fa sentire il suo comportamento, e cosa vi aspettate da lui. Se non è disposto a cambiare, potrebbe essere necessario prendere in considerazione la possibilità di chiudere il rapporto.

Ecco alcuni suggerimenti su come parlare con il suo ex:

Scegliete un momento in cui entrambi siate rilassati e disponibili a parlare.
Siate chiari e diretti nel comunicare i vostri sentimenti.
Evitate di fare accuse o di generalizzare.
Siate disposti a ascoltare il punto di vista del suo ex.
Spero che questi consigli possano essere utili.

In particolare, per quanto riguarda il suo ex che le dice di non voler stare con lei ma di non sopportare l'idea che qualcuno possa sentirla o sfiorarla, è possibile che stia vivendo un conflitto interiore. Da un lato, potrebbe ancora provare dei sentimenti per lei, ma dall'altro potrebbe sentirsi ferito o tradito dal vostro rapporto. Questo conflitto potrebbe portarlo a comportarsi in modo contraddittorio, sia nei vostri confronti che nei suoi.

Se volete provare a salvare la relazione, è importante che cerchiate di capire cosa sta succedendo al vostro ex. Parlate con lui di come vi sentite, e ascoltate cosa ha da dire. Se entrambi siete disposti a lavorare per migliorare la comunicazione e la comprensione reciproca, potrebbe essere possibile trovare una soluzione.

Tuttavia, se il vostro ex non è disposto a cambiare, è importante che vi prendiate cura di voi stesse. Non dovete rimanere in una relazione che vi fa soffrire.
Dr. Edoardo Bunone
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Potrebbe essere utile cercare un dialogo aperto e sincero con il suo ex ragazzo per chiarire le sue ambiguità emotive e stabilire confini chiari nella vostra relazione. Rivolgersi ad uno psicologo/a può offrirle uno spazio sicuro per esprimere le sue preoccupazioni, ricevere supporto a livello emotivo e comprendere la gestione delle dinamiche relazionali.

Cordiali Saluti
Dott. Edoardo Bunone
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
La situazione che descrivi sembra complessa e piena di ambiguità. È possibile che il tuo ex stia attraversando una fase di confusione emotiva, il che potrebbe spiegare il suo comportamento contraddittorio. Potrebbe provare sentimenti contrastanti, come l'ansia di perderti ma anche una sorta di incompatibilità emotiva. È importante comunicare apertamente con lui per cercare di comprendere meglio i suoi sentimenti e le sue intenzioni. Potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo di coppia che possa aiutarvi a esplorare e affrontare le dinamiche complesse della vostra relazione.

Nel frattempo, cerca di prenderti cura di te stessa e del tuo benessere emotivo. Concentrati sul tuo ruolo di genitore e sii presente per il tuo bambino. Cerca di mantenere una comunicazione aperta e rispettosa con il tuo ex, ma anche di stabilire dei confini chiari per il tuo benessere personale.

Rimango a disposizione, per ulteriori chiarimenti,

Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Cristina Borghetti
Psicologo, Psicologo clinico
Modena
La situazione che descrive è complessa e sembra legata a un conflitto emotivo del suo ex, che probabilmente vive una contraddizione tra l'attrazione e la difficoltà di accettare la fine della relazione. Da una parte manifesta gelosia, dall’altra dichiara che il legame è cambiato. Questi sentimenti contrastanti possono creare confusione anche in lei, specialmente in un momento delicato come quello del post-partum, dove la vulnerabilità emotiva è amplificata. È essenziale chiarire le aspettative reciproche per tutelare il vostro benessere e quello del bambino. Le consiglio di considerare un supporto psicologico per affrontare questa fase con maggiore serenità. Dott.ssa Cristina Borghetti Psicologa






Dott. Tommaso Giovannetti
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Quello che stai vivendo è una situazione complessa e carica di tensione emotiva, in cui si intrecciano i sentimenti che ancora esistono tra te e il tuo ex, il legame profondo che avete come genitori e i tuoi stati d’animo che, da quanto descrivi, sembrano essere stati messi alla prova da un periodo difficile.
Questa dinamica di ambivalenza – “ti voglio ma non ti voglio” – non solo alimenta il tuo smarrimento, ma rischia di prolungare uno stato di incertezza che potrebbe essere doloroso per entrambi. È importante tenere a mente che ciò che stai affrontando non è solo il risultato di questa rottura recente, ma di un percorso più lungo, in cui il tuo benessere emotivo, le difficoltà legate al postpartum e la vostra relazione come coppia si sono influenzati reciprocamente. Il tuo vissuto, fatto di pianti, pensieri difficili e cambiamenti, è del tutto comprensibile per chi ha affrontato una trasformazione così profonda come quella della maternità, ma può aver avuto un impatto sulla vostra intimità e comunicazione.
Un percorso di psicoterapia strategico-integrata potrebbe offrirti un’occasione preziosa per lavorare su diversi livelli. Per te, potrebbe essere uno spazio per elaborare i tuoi stati d’animo, ritrovare un senso di equilibrio e riscoprire chi sei al di fuori delle dinamiche della coppia. Allo stesso tempo, potresti esplorare il significato di ciò che desideri davvero, sia per te stessa sia in relazione a lui, chiarendo se c’è spazio per ricostruire qualcosa o se è meglio trovare un nuovo equilibrio come co-genitori.
Dott. Tommaso Giovannetti
Dott.ssa Ambra Assunta Caruso
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo, senza alcun dubbia dolorosa. Sarebbe utile comprendere cosa entrambi desiderate davvero. Sarebbe opportuno una consulenza di coppia per comprendere anche il modo di entrambi di vivere questa situazione, se questo non fosse possibile optare per una consulenza personale. Queste situazione potrebbero generare ansia e confusione in entrambi.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, la situazione che descrive è estremamente delicata e coinvolge aspetti profondi sia emotivi che relazionali. Comprendo quanto possa essere doloroso e confuso vivere questa ambivalenza, soprattutto in un momento già così carico a livello personale, come quello che segue la nascita di un figlio. Le sue parole trasmettono il peso di una ferita aperta, il bisogno di chiarezza e allo stesso tempo il desiderio di proteggere un legame che, anche se interrotto, continua ad avere effetti tangibili nella sua quotidianità. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è importante iniziare a dare un senso a ciò che sta vivendo per riuscire, gradualmente, a prendere delle decisioni più consapevoli. Le emozioni che prova il suo ex, descritte come un senso di possesso misto a rifiuto, indicano una difficoltà nel gestire la separazione in modo maturo ed equilibrato. Dire "mi sei scesa" o "non ti voglio più", ma al tempo stesso non tollerare l’idea che lei possa avere un’altra relazione, potrebbe essere il riflesso di una modalità relazionale disfunzionale, in cui il controllo e la paura dell’abbandono si mascherano da gelosia o bisogno d’affetto. Per lei, che ha vissuto un periodo difficile legato al post-partum (un momento in cui è frequente sperimentare sintomi depressivi, oscillazioni emotive, perdita di interesse o calo del desiderio), tutto questo può risultare ancora più opprimente. Le sue reazioni emotive e i cambiamenti vissuti dopo la nascita del bambino sono assolutamente legittimi e meriterebbero ascolto e comprensione, non certo giudizio o distacco. In queste fasi, la coppia dovrebbe potersi sostenere a vicenda, non frammentarsi. È comprensibile che i rapporti intimi ancora in corso con il suo ex possano alimentare confusione. Da una parte ci può essere il bisogno di vicinanza, di sentirsi ancora desiderata o riconosciuta, dall’altra il rischio concreto che questo mantenga un legame ambiguo che non consente a nessuno dei due di voltare davvero pagina, né di affrontare in modo adulto le proprie responsabilità affettive. Potrebbe essere utile chiedersi cosa realmente desidera per sé in questo momento. Non tanto cosa vuole l’altro, ma cosa sente lei di meritare, cosa la farebbe stare bene, e cosa invece continua ad alimentare dolore, frustrazione o dipendenza emotiva. Porsi domande di questo tipo è un primo passo verso un’autonomia emotiva, che non significa interrompere per forza ogni contatto, ma piuttosto uscire da una dinamica di potere squilibrata, in cui uno decide e l’altro resta in attesa. Se le è possibile, consideri anche un supporto terapeutico individuale. Spesso, nei momenti di grande vulnerabilità come quelli post-partum, emerge il bisogno di rielaborare non solo il presente, ma anche le modalità con cui si sono sempre vissute le relazioni affettive. Una terapia può aiutarla a riconoscere i propri bisogni autentici, a definire confini più chiari e a non farsi più carico delle contraddizioni dell’altro come se fossero un proprio fallimento. Merita una relazione in cui non debba chiedersi ogni giorno cosa stia succedendo o dove sia il suo posto. Il rispetto, la chiarezza e il sostegno reciproco sono elementi fondamentali, specie quando si è anche genitori. E queste basi non si costruiscono con la paura di perdere, ma con la volontà sincera di esserci, con coerenza. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Veronica De Iuliis
Psicologo, Psicologo clinico
Cogliate
Ciao, grazie per aver condiviso la tua situazione. Quello che descrivi è molto complesso, perché convivono sentimenti contrastanti: da un lato il legame affettivo con te e il desiderio di protezione verso il rapporto con il bambino, dall’altro la decisione di interrompere la relazione.

La frase “ti voglio ma non ti voglio” spesso indica confusione emotiva: il tuo ex potrebbe provare ancora attaccamento e gelosia, ma al tempo stesso sente di non riuscire a mantenere una relazione stabile. Questo tipo di ambivalenza può generare molta ansia e frustrazione, soprattutto quando ci si frequenta quotidianamente per motivi pratici come la cura di un figlio.

Alcuni punti pratici per gestire la situazione:

Mantieni contatti chiari e funzionali, focalizzandoti sul bambino e sulle necessità quotidiane.

Evita discussioni che alimentano sensi di colpa o conflitti emotivi, che rischiano solo di peggiorare il malessere reciproco.

Dai spazio ai tuoi sentimenti: può essere utile parlarne con una persona di fiducia o con uno psicologo, per elaborare la separazione e la confusione emotiva.

Valuta insieme a un professionista strategie per gestire gelosia, attaccamento e limiti, così da tutelare te stessa e il bambino.

In sintesi: ciò che provate è normale in contesti di separazione e ambivalenza emotiva, ma è importante stabilire confini chiari e prendersi cura del proprio equilibrio psicologico.

Psicologa Veronica De Iuliis

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