Buongiorno, Il mio compagno vive un momento lavorativo delicato da qualche nese. In un cambio mans

20 risposte
Buongiorno,
Il mio compagno vive un momento lavorativo delicato da qualche nese. In un cambio mansione in cui si trova male, alterna momenti di tranquillità a totale sconforto. Gli sto ovviamente vicino, lo ascolto, ma essendo un cambio temporaneo lo motivo anche a vivere con leggerezza. Le giornate stanno diventando talora pesanti e la maggior parte delle volte divento il suo punchball, come ieri, quando palesemente cercava il litigio ma l’ho ignorato lasciandolo « nel suo brodo » a sbollire. Non mi manca la voglia di supportarlo, ma talora credo che non voglia trovare la forza di vedere le cose come sono realmente e io non voglio farci le spese.
Stamattina, per fare un esempio al limite del paradossale, era sempre con il muso e mi ha detto: porto io a passeggio il cane perché mi rilassa. Allorché (probabilmente stizzita ancora da ieri) ho risposto che mi dispiace non avere 4 zampe e una coda per poterlo aiutare come sembra avere bisogno.
Vi chiedo di aiutarmi con degli strumenti efficaci per affrontare anche io questo momento, per supportarlo ma senza essere trascinata da questo atteggiamento negativo. Grazie
Dott. Stefano Scaccia
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Lei dice "mi dispiace non avere 4 zampe e una coda per poterlo aiutare come sembra avere bisogno." Credo che lei si senta trascurata dal suo compagno, credo che la sua difficoltà nell'aiutarlo dipenda dal fatto che è "gelosa" del cane, "gelosa" del lavoro del suo compagno. Nella preoccupazione che vive il suo compagno lei vive la sua personale preoccupazione (assolutamente legittima) di essere abbandonata. Lei vive un senso di impotenza e di incapacità in questa situazione dovuto dal modo in cui il malessere del suo compagno si riflette dentro di lei, nel suo proprio malessere di cui forse non è del tutto consapevole. Sarebbe bello capire in che modo lei e il suo compagno siete legati, cosa vi unisce, cosa vi tiene l'uno al fianco dell'altra. Partendo da questo diventa possibile delineare un intervento.

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Dott.ssa Sara Pascoli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Trieste
Mi spiace molto per il periodo che state vivendo. Se ho ben capito tu cerchi di aiutarlo/consolarlo mentre lui sembra incosolabile e piuttosto si sfoga con te.
Io credo che l'idea di lasciarlo un pò nel suo brodo non sia male, ma mi sembra però che non sia facile per te.
Sarebbe anche interessante capire se questo meccanismo tra di voi è successo solo ora o anche in altre occasioni. Se è un momento di passaggio potrebbe essere una strategia non toccare l'argomento e cercarti degli spazi di distrazione tuoi. Tu hai un lavoro? Degli hobbies? Avete dei figli in comune? Con le info che mi hai dato non posso dirti di più purtroppo. Ma se hai piacere sono disponibile anche on line per ulteriori confronti. Un caro saluto.
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza e la difficoltà che sta affrontando nel supportare il suo compagno senza sentirsi travolta dalle sue emozioni negative. È evidente che lei si prende cura di lui e cerca di trovare un equilibrio tra sostegno e salvaguardia del suo benessere emotivo.

Quando si è accanto a qualcuno che attraversa un momento difficile, è fondamentale mantenere dei confini sani per non diventare un bersaglio delle sue frustrazioni. È comprensibile che il suo compagno stia vivendo uno stato di disagio, ma è altrettanto importante che non scarichi questo disagio su di lei. Ecco alcune strategie che potrebbe trovare utili:

Cerchi di stabilire un dialogo aperto e rispettoso, scegliendo un momento tranquillo per dirgli come si sente. È importante comunicare i suoi bisogni senza accusarlo, ad esempio dicendo qualcosa come: “Capisco che questo periodo sia molto difficile per te e voglio esserti vicino, ma quando mi parli o ti comporti in un certo modo, mi sento ferita. Vorrei che potessimo affrontare questa situazione insieme, senza che nessuno si senta in difficoltà.”.

L'ironia può essere un modo per alleggerire la tensione, ma se usata in momenti di alta emotività, come nella risposta al suo commento sul cane, potrebbe aumentare il conflitto. Provi a sostituire l'ironia con un approccio empatico ma fermo, come riconoscere il suo bisogno di spazio e al contempo far presente che anche lei ne ha bisogno per stare bene.

Cerchi di definire i suoi limiti emotivi e fisici. Se nota che il suo compagno inizia a scaricare su di lei la sua frustrazione, può scegliere di prendere una pausa momentanea dalla conversazione. Ad esempio, può dirgli: “Capisco che tu stia vivendo un momento difficile, ma ora ho bisogno di un attimo per raccogliere i miei pensieri. Riparliamone più tardi.”.

Non dimentichi di prendersi cura di sé stessa, dedicando del tempo alle attività che le danno energia e serenità. Questo non solo la aiuterà a mantenere il suo equilibrio, ma le darà anche la forza di essere di supporto al suo compagno senza sentirsi sopraffatta.

Se il suo compagno sembra bloccato in un atteggiamento passivo o negativo, potrebbe essere utile incoraggiarlo delicatamente a parlare con qualcuno, come un terapeuta, che lo aiuti a elaborare il disagio legato al cambiamento lavorativo.

Infine, è essenziale ricordare che il supporto che offre non deve mai avvenire a scapito della sua salute mentale o emotiva. Lei merita di sentirsi rispettata e valorizzata anche durante i periodi difficili. Rimango a disposizione se avesse bisogno di ulteriori suggerimenti o di esplorare meglio come affrontare questa situazione.
Dott.ssa Paola Farina
Psicoterapeuta, Psicologo
Guidonia Montecelio
Buongiorno cara
Mi sembra che la relazione con il suo compagno sia in difficoltà.
Lei sta cercando di supportarlo in questo momento di crisi e cambiamento e vorrebbe farlo insieme ed è frustrante sentirsi invece dall altro messa in un angolo in disparte.
Gli lasci un po di spazio, anche se capisco che per lei sia molto doloroso accettare questo, ma probabilmente lui le sta chiedendo di potercela fare da solo.
Se questa situazione si dovesse protrarre più a lungo, potrebbe proporre un percorso di terapia di coppia, la dove un terzo, il terapeuta, vi possa aiutare a mettere in luce le zone d ombra personali che stanno minando il vostro stare insieme ed aiutarvi ad ottenere una buona comunicazione ed empatia fra voi due.
Un caro saluto
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongionro, lo strumento efficace potrebbe essere una consulenza psicologica in modo che possa analizzare meglio le dinamiche interpersonali ed intrapsichiche di ognuno di voi per decidere come procedere con maggiore consapevolezza.
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, non è mai semplice stare vicino a qualcuno che soffre. Spesso ci sembra di camminare sulle uova. Sicuramente lei sta facendo il meglio possibile per il suo compagno. Anche a fronte dell'enorme frustrazione e senso d'impotenza, non c'è molto che lei possa fare più di così. La fatica e il malessere del suo partner non può essere curato o sanato da lei. Rimanga i ascolto quando se la sente, e faccia un passo indietro quando diventa troppo per lei. Rimandi al suo compagno che come si sente e come lo vede. Accetti che alle volte si ha bisogno di cose come portare fuori il cane o altro per stare meglio, ma questo non dice di lei che non è stata abbastanza brava ad sostenerlo, ma racconta di un fatto (il suo compagno si rilassa se porta fuori il cane). Separare ciò che è mio e ciò che è dell'altro. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Ornella Izzo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Boscoreale
Buonasera il malessere del suo compagno parla molto di più di quello che è il singolo episodio; sicuramente ricondurre tutto al singolo evento non lo aiuta anzi attiva le sue resistenze in quanto probabilmente sa bene che la sua risposta non è aderente pienamente a quello che succede nella quotidianità, ma è qualcosa che non riesce a riconoscere. Per questo motivo sarebbe importante che lui si facesse aiutare ad affrontare questa fase della sua vita.
Cordiali saluti
Dott.ssa Ornella Izzo
Dott.ssa Roberta Portelli
Psicologo, Psicoterapeuta
Botticino sera
Buongiorno, vivete una situazione complicata per entrambi, grazie per averne parlato e averla descritta. Quando vogliamo bene a qualcuno desideriamo che sia felice, e siamo disponibili a lavorare in questa direzione. Tuttavia, aiutare qualcuno psicologicamente è una attività che va svolta da persona competente professionalmente: lei descrive bene il rischio di non essere d'aiuto al compagno, e di esaurirsi emotivamente nello sforzo di farlo. Sarebbe consigliabile, nella vostra situazione, che il suo compagno si facesse aiutare da una/uno psicoterapeuta esperto nello stress correlato al lavoro, e anche che lei possa accedere a una consulenza psicoterapeutica, per essere aiutata a stargli accanto in questo periodo senza impoverirsi psicologicamente. Dott.ssa Roberta Portelli
Dott.ssa Valentina Scarozza
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Gentile utente, all'interno di una relazione di coppia si vivono momenti più o meno frustranti e noi dobbiamo cercare di fornire un supporto che non sia autolesivo, ma questo mi pare lei lo abbia a mente in modo chiaro. La domanda è come tollerare questa frustrazione, cosa fare con la paura che il rapporto si stia sfaldando, come maneggiare la delusione che proviamo quando pensiamo al nostro partner come qualcuno non in grado (per esempio di gestire bene un momentaneo cambio di mansione) e in che modo questa fase lavorativa del suo partner si inserisce nella fase di vita della vostra coppia: progetti, desideri, impegni.
Può essere momento di una preziosa riflessione volta a costruire nuovi strumenti per se stessi.
Cordialmente
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Comprendo quanto sia difficile sostenere il suo compagno senza risentire del suo atteggiamento. Per gestire meglio la situazione:

Stabilire confini emotivi: Offra supporto ma si protegga, evitando di assorbire il suo stato d’animo negativo. Ricordi che non è responsabile della sua felicità.
Comunicare assertivamente: Esprima i suoi sentimenti con calma, usando frasi come "Capisco che stai vivendo un momento difficile, ma quando ti sfoghi su di me, mi sento sopraffatta".
Suggerire una pausa riflessiva: Inviti il suo compagno a trovare strategie per gestire lo stress, magari parlando con uno specialista o ritagliandosi momenti di relax personale.
Praticare la reciprocità: Si assicuri di avere spazi per sé e cerchi supporto altrove, se necessario, per non sentirsi isolata.
Se la situazione peggiora, una consulenza di coppia potrebbe aiutare a rafforzare la comunicazione e il sostegno reciproco.
Dott.ssa Lorena Ghiotto
Psicologo, Psicoterapeuta
Padova
Buon giorno, grazie per la tua condivisione. Capisco quanto possa essere difficile supportare il tuo compagno in un momento così delicato, specialmente quando sembra che la sua frustrazione e negatività prendano il sopravvento e pesino anche su di te. È normale che, quando qualcuno che amiamo sta attraversando un periodo di stress, finiamo per essere coinvolti emotivamente, è proprio per questo che diviene importante proteggere se stessi.
Un primo strumento utile potrebbe essere quello di stabilire dei "confini emotivi" più chiari: significa esserci per lui, ma non farsi travolgere dai suoi stati d'animo. Quando noti che sta cercando di scaricare su di te la sua frustrazione, prova a restare un passo indietro, come hai fatto ieri, ignorando il conflitto e lasciando cadere le provocazioni. Inoltre, puoi aiutarlo a vedere le cose con più leggerezza, ma senza negare i suoi sentimenti. Forse, invece di "motivarlo" troppo a cambiare prospettiva, potrebbe essere utile validare la sua esperienza, dicendo cose come: "Capisco che sia difficile per te, e sono qui per te. Ma allo stesso tempo, ho bisogno di uno spazio per non essere risucchiata da questa negatività."
Infine, concediti dei momenti di distanza emotiva, in cui ti prendi cura di te stessa. Supportare qualcuno che non significa sacrificare il proprio equilibrio.; cerca sempre di ritagliarti del tempo per fare ciò che ti rilassa, in modo da non esaurirti.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Lorena Ghiotto Psicologa e Psicoterapeuta
Dott.ssa Paola Bertoncelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno,
la questione che porta mi sembra piuttosto complessa e richiederebbe un approfondimento maggiore così da poter rispondere utilmente. Da capire infatti è quanto la situazione attuale incida sul suo compagno, ma questo tipo di "lavoro" spetterebbe più ad un professionista.
A disposizione,
Dott.ssa Bertoncelli
Dott. Gianluca Pignatelli
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, capisco quanto possa essere impegnativo sostenere il suo compagno in un momento delicato come questo, mantenendo al contempo il proprio equilibrio emotivo. Un primo passo potrebbe essere quello di esplorare delle strategie per comunicare con lui in modo assertivo, senza rinunciare alle sue esigenze. Ad esempio, lavorare su come stabilire dei confini emotivi sani, che le permettano di offrire sostegno senza sentirsi “travolta”. Vista la delicatezza della situazione che il suo compagno sta vivendo, potrebbe essere utile per lui approfondire il momento attuale in un percorso di terapia. Questo gli consentirebbe di lavorare sugli strumenti per affrontare il cambiamento che sta attraversando e capire se tutto ciò ha risvegliato in lui precedenti situazioni non elaborate. Al tempo stesso, un suo percorso personale potrebbe motivarlo nel mettersi in discussione, e permetterebbe a lei in primis di trovare un equilibrio tra il sostegno che vuole offrirgli e il confine necessario per non sentirsi addossare tutto il carico emotivo.
Se lo desidera, possiamo approfondire questi aspetti insieme durante un incontro, in presenza o online, così da costruire degli strumenti pratici su misura per la sua situazione.
Resto a disposizione, Dott. Gianluca Pignatelli.
Dott.ssa Elisa Fedriga
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Iseo
Buonasera,
Il mio consiglio per lei è di osservare senza intervenire, ascoltare senza commentare.
Gli conceda un tempo delimitato (15 minuti ad esempio) che vada bene ad entrambi dove lui può sfogarsi e poi però smettete di parlarne perché non vi aiuta.
Dott.ssa Adriana Vicario
Psicologo, Psicologo clinico
Lusciano
Carissim*, grazie per aver condiviso con noi il momento delicato che sta affrontando insieme al suo compagno. Ambienti lavorativi stressanti incidono sul benessere mentale e di conseguenza sul benessere della coppia. Il supporto che sta offrendo al suo compagno evidenza sicuramente l'affetto che prova nei suoi confronti. E' chiaro che nel momento in cui incide anche sul suo stato emotivo potrebbe essere necessario porre dei limiti. In questi casi, il consiglio è quello di confrontarsi con il suo partner in maniera assertiva e non giudicante. Per esempio: ''So che per te è un momento difficile e lo riconosco ma talvolta mi sento sopraffatta emotivamente dalla situazione''. Nel momento in cui si rende conto che per aiutare l'altro lei passa in secondo piano, mi verrebbe da suggerirle di proporre al suo partner un supporto o, eventualmente, farsi sostenere lei per poter gestire al meglio questo momento che state attraversando. Se ha bisogno, resto a disposizione. Cari saluti.
Dr. Emiliano D'Auria
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Cara utente, rispetto alla difficolta' espressa la invito a porsi una domanda, ma lei come sta? quali sono le sensazioni ed emozioni che sta vivendo in questo periodo della sua vita?Le scriva su un foglio se puo' esserle utile. E' importante nella coppia si sostenere ed essere vicini al partner nei momenti di difficolta' ma senza dimenticare se stessi, i propri spazi e le proprie emozioni (nel pratico puo' essere svolto trovando suoi spazi nei quali ricaricarsi, hobby, psicoterapia individuale, sport ecc). Se questo momento sta pero' facendo emergere delle difficolta' di coppia io non escluderei di parlarne con il suo partner e proporre una terapia di coppia che possa permettervi di avere piu' strumenti per affrontare questo periodo di stress.
Dott.ssa Cristina Nobile
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Chiavari
Buongiorno gentile utente,
se umanamente è del tutto comprensibile che lei voglia che il suo compagno sia più sereno e che riesca a vivere questo momento con più leggerezza, a mio parere è proprio questo il problema.
Lei vuole che lui si senta in un certo modo, che è quello che, secondo lei, è quello giusto.
Ripeto: è comprensibile. Però è un problema.
E' un problema rispetto al suo compagno: perché lui, per suoi motivi, si sta vivendo questo momento con pesantezza e sconforto. Sentirsi in questo modo è suo diritto, sono le sue emozioni, è quello che sente. Non è né giusto né sbagliato, è quello che prova. Deriva dalle sue esperienze, dal suo modo di vedere la vita, dagli ambienti in cui è cresciuto...
Certamente questo non lo autorizza a sfogare su di lei il suo malumore! Assolutamente!Però sentirlo, solo sentirlo, senza scaricarlo su di lei, questo sì, è legittimo.
Ma è un problema principalmente rispetto a lei stessa: infatti lei sta mettendo come condizione al suo stare bene che il suo compagno stia bene. Questo la mette automaticamente in una posizione di dipendenza e la vincola ad un'altra persona, per cui: se l'altro sta bene, allora io posso stare bene, se l'altro sta male, allora anch'io starò male.
Si renda conto che non è così. Il suo benessere emotivo non dipende da un'altra persona. Dipende da lei!
Così come il benessere del suo compagno non dipende da lei. Come lei osserva “talora mi sembra che non voglia vedere le cose per come sono...”.
Il nostro benessere può dipendere solo da una scelta che ognuno di noi è chiamato a far rispetto a sé stesso.
Perchè lo vuole aiutare così tanto? Addirittura al punto di desiderare di avere una coda e quattro zampe! Non sta a lei “aiutarlo come ne avrebbe bisogno”, ma a lui di cercare l'aiuto di cui ha bisogno. E non c'è motivo che lei si senta svalutata se lui vuole uscire a fare due passi col cane, piuttosto che stare con lei.
Va benissimo che lei gli stia vicino e lo supporti, se lo ritiene, ma consideri che il primo e principale aiuto è quello che ciascuno decide di dare a sé stesso.
La mia sensazione è che al di sotto di tutto questo ci sia una sua paura, un “non sentirsi abbastanza”, un bisogno di riconoscimento. E' su questo, ritengo, che potrebbe esserle d'aiuto lavorare, per sviluppare maggiore sicurezza e fiducia in sé stessa.
Augurandomi di esserle stata utile, la saluto cordialmente.
Dott.ssa Federica Consales
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pomezia
Gentile utente, capisco sia un momento faticoso per lei. Sarebbe riduttivo poterle dare delle indicazioni non conoscendo nulla della vostra relazione. Per esempio, sarebbe da capire se questo momento di stress del suo compagno sia andando a sollecitare delle dinamiche più profonde della vostra relazione o abbia acutizzato degli aspetti già presenti. Ad ogni modo credo possa esserle d'aiuto fare una consulenza psicologica per chiarire quale potrebbe essere l'intervento più opportuno.
Resto a disposizione.
Cari saluti,
dott.ssa Consales
Dott.ssa Paola Sacchelli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno,
la terapia può essere uno strumento efficace da utilizzare in primis per lei, per capire come si colloca in questa situazione e come la fa stare. Oltre a provare ad aiutare chi ha vicino, può essere utile aiutare se stessa per non ritrovarsi senza forze e senza strumenti davanti a cambiamenti e oscillazioni della vita.
Dott.ssa Mariangela Carella
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Foligno
Buongiorno,

capisco quanto possa essere difficile sostenere il suo compagno senza sentirsi sopraffatta dal suo malumore. È naturale volerlo aiutare, ma è altrettanto importante proteggere il proprio benessere. Quando lui scarica la sua frustrazione su di lei, può essere utile ricordare che non è un attacco personale, ma un riflesso del suo stato d’animo. Stabilire confini chiari, comunicando con calma che comprende il suo momento ma non può essere il suo bersaglio, può aiutarla a non farsi trascinare nel suo disagio. Anche evitare di alimentare il conflitto, come ha fatto ignorando certi atteggiamenti, è una buona strategia, ma potrebbe provare a incanalare la conversazione in modo più costruttivo, magari chiedendogli cosa potrebbe aiutarlo a gestire meglio questa fase. Nel frattempo, si conceda spazi per sé e per il proprio equilibrio emotivo, perché per essere di supporto è essenziale anche non trascurare il proprio benessere. Se la situazione dovesse diventare troppo pesante, confrontarsi con un professionista potrebbe darle strumenti ancora più mirati per affrontarla.

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