Buongiorno, il mio compagno soffre di attacchi di panico che si presentano quando è in macchina da u

17 risposte
Buongiorno, il mio compagno soffre di attacchi di panico che si presentano quando è in macchina da un paio di giorni e non c’è stato nessun evento traumatico ma non vuole farsi vedere da un esperto e si autoconvince che la soluzione è prendere un tot di gocce decise da lui di Xanax. Io non so cosa fare e come comportarmi quando arrivano gli attacchi di panico.
Salve, le gocce possono funzionare sul sintomo ma non sui meccanismi di attivazione e mantenimento del panico. Ritengo fondamentale che lui possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarlo ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che gli impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Gentile Amica o Amico,
capisco bene quanto deve essere difficile e ansiogeno per lei assistere agli attacchi di panico di suo marito. Vorrei rincuorarla dicendole che nessuno è mai morto di panico! Sono sintomi molto brutti, ma si possono curare.
Detto questo, quando è accanto a lui durante un attacco, ricordi che il meglio che può fare è mostrare che è tutto sotto controllo: può ripetergli che è un attacco di panico, che anche se non fa nulla e semplicemente aspetta, l'ansia diminuirà spontaneamente. e può consigliargli di sedersi, sentire la terra e la sedia sotto di sè, e di respirare regolarmente - non profondamente - ma regolarmente, facendo in modo di far rallentare la respirazione. 3 secondi per inspirare, 3 secondi per espirare. In tutto circa 10-12 respiri al minuto. In breve tempo il panico rientrerà.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Salve , l'ansia può avere alla base molte ragioni che vanno esplorate nell'ambito di una psicoterapia. Cercate un professionista fidato e rivolgetevi a lui/lei. Vedrete che le cose miglioreranno.
Buongiorno, immagino il suo sentirsi impotente e spaventata quando suo marito ha una crisi d'ansia, concordo sul consiglio del collega per la respirazione da proporre a lui se si ripresentano gli attacchi di panico. L'eventuale Xanax andrebbe assunto seguendo le indicazioni di un medico, agisce sul sintomo dell'ansia. Uno psicoterapeuta potrebbe aiutare suo marito a comprendere l'origine del sintomo e ad affrontare le problematiche che lo stanno preoccupando. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Buon pomeriggio, é importante che lei mantenga la calma il più possibile in quei momenti provando a tranquillizzarlo, regolando la respirazione e ponendo attenzione a dove vi trovate e allontanandovi da probabili pericoli (se ci sono) o accertarsi che ci siano. Se nonostante i vari tentativi dovesse calmarsi può accompagnarlo al pronto soccorso piû vicino. Probabilmente la macchina attiva in lui alcune paure che ancora non conosce ed é utile intraprendere un percorso psicoterapeutico.
Rimango a disposizione
Dott.ssa Nicita Pietronilla
Gentile utente,
Lei solleva un tema importante. Aiutare una persona che amiamo. L'unica cosa che al momento può fare è lavorare sulla sua modalità di assistenza al suo compagno.
Che cosa lei può veramente fare, e come?
Se si pone questa domanda in modo profondo, può affrontare un percorso di risposta. Solo la sua ferma autoconsapevolezza può (forse) aiutare, di riflesso, anche qualcun'altro.
Buongiorno. Le vorrei domandare se le gocce (autogestite) di Xanax poi funzionano sul possibile panico di suo marito. Ma la questione è che il potenziale panico di suo marito causa un sicuro panico a lei. Ho capito bene? Mi sembra questa deresponsabilizzazione del partner a fronte di una iperesponsabilizzazione dell'altro rappresenti il principale tema familiare. Se il pattern comportamentale da lei descritto si riverbera anche in altri contesti della vita di coppia, il nodo potrebbe essere in un eccesso e un difetto della presa in carico dei 'rischi' familiari
Buongiorno,
Dal suo racconto sembra trasparire una preoccupazione per gli attacchi di panico del partner, forse addirittura superiore a quella del partner stesso.
La sua richiesta di consulenza potrebbe avere a che fare con emozioni di frustrazione e impotenza nel bisogno di fornire aiuto al partner? Osservare nel dettaglio le differenti emozioni la aiuterà nella loro gestione. Gli studi indicano nelle tecniche di respirazione e rilassamento un possibile aiuto in caso di episodi di ansia. Potrebbe inoltre risultarle utile comprendere la resistenza del partner alla psicoterapia all'interno del suo peculiare modo di leggere se stesso e il mondo.
Cordialità

Gentilissima,
comprendo la complessità della situazione che sta affrontando e l'importanza di trovare un approccio efficace per aiutare il suo compagno. Gli attacchi di panico non rappresentano esclusivamente manifestazioni di ansia, ma sono spesso il risultato di tentativi falliti di soluzione che i pazienti mettono in atto per controllarla. L'auto-prescrizione di Xanax da parte del suo compagno rappresenta un tentativo di autogestione che, con grandissima probabilità, non risolverà il problema alla radice.
Con una terapia breve si potrebbe puntare ad interrompere, con un'ottima probabilità di riuscita, il ciclo degli attacchi di panico aiutandolo a sviluppare metodi più funzionali per gestirli. Per quanto riguarda il suo ruolo, potrebbe essere utile offrire supporto e comprensione, incoraggiando il suo compagno a valutare questa opzione terapeutica. Se desidera ulteriori informazioni la invito a contattarmi. Un caro saluto!
Buongiorno e grazie per la condivisione; le gocce possono agire direttamente sul sintomo ma non sulla causa. L'ansia potrebbe dipendere da molte variabili e per tale ragione il suo compagno deve necessariamente rivolgersi ad uno psicoterapeuta, al fine di individuare le cause che innescano il meccanismo ansiogeno.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Rosa
Buongiorno,

gli attacchi di panico al pari di altri disturbi d'ansia sono trattabili con successo attraverso l'ausilio integrato di farmacoterapia e psicoterapia. La prima utile affinché il paziente possa svolgere comunque regolarmente le attività del quotidiano tenendo cosi l'ansia sotto controllo, la seconda invece per comprendere meglio il significato e le funzioni relazionali della sintomatologia, potendo cosi guardare ad un benessere più a lungo termine. Può tranquillamente dire al suo compagno che affidandosi ad uno specialista potrà col tempo uscire dalla morsa dei suoi stessi sintomi.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, la ringrazio per la condivisione e le do la mia comprensione per l'ostica situazione che sta vivendo.
Come hanno già accennato altri colleghi, il farmaco agisce sui sintomi, ma non sulle cause che hanno indotto lo stato di malessere del suo compagno.
Perchè si verifichino attacchi di panico non è necessario un evento traumatico; è evidente che "un paio di giorni" fa qualcosa sia accaduto perchè lui perdesse la propria stabilità personale. Provare a domandargli e quindi interpellarlo (non proprio durante la manifestazione dei sintomi, ma in un momento di quiete) rispetto a questo suo modo di sentirsi e sull'effetto che gli fa, potrebbe facilitare la comprensione di quello che sta accadendo. Tuttavia, non è lei, purtroppo, che può risolvere problemi che il suo compagno non intende affrontare, in quanto solo con un professionista sarebbe possibile venire a capo di quello che li sta succedendo. Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Se ti trovi nella situazione in cui scatta un attacco di panico quello che devi fare è "contenere", per esempio abbracciando forte o portarlo in ambienti piccoli. A volte non è facile, soprattutto se l'attacco è forte lui tenderà a non farsi prendere e a scappare, ma sempre alla ricerca di un "rifugio".
In generale invece, fuori dal momento di emergenza, è chiaro che si deve mettere in discussione, ma lo deve decidere lui.
Buonasera a te
Mi dispiace sentire che il tuo compagno sta affrontando attacchi di panico mentre è in macchina. È importante che trovi modi per supportarlo durante questi momenti difficili, anche se lui non è disposto a cercare aiuto da un esperto.

Gli attacchi di panico possono essere molto spaventosi e debilitanti, ma ci sono diverse strategie che potresti considerare per aiutare il tuo compagno a gestirli. Innanzitutto, è importante rimanere calmi e presenti durante gli attacchi di panico, rassicurando il tuo compagno che sei lì per lui e che insieme potete affrontare la situazione.

Puoi incoraggiarlo a praticare tecniche di respirazione profonda o di rilassamento muscolare per calmarsi durante gli attacchi di panico. Inoltre, potresti suggerire al tuo compagno di cercare supporto da parte di un professionista della salute mentale specializzato nell'affrontare l'ansia e i disturbi correlati.

È importante ricordare che i traumi responsabili degli attacchi di panico, possono essere sia recenti che lontani nel passato, e la terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un approccio terapeutico che si è dimostrato efficace nel trattamento dei traumi passati e recenti e potrebbe essere una buona opzione da considerare per il tuo compagno.

Infine, è fondamentale che il tuo compagno si senta supportato e compreso durante questo momento difficile. Incoraggialo a considerare l'opzione della terapia EMDR e offrigli il tuo sostegno in ogni modo possibile mentre affronta questa sfida.

Spero che queste informazioni siano utili e ti auguro tutto il meglio mentre supporti il tuo compagno attraverso questo momento difficile.

Cordiali saluti.
Dott. Tiziana Vecchiarini
Buongiorno gentile utente. Gli attacchi di panico insorgono molto spesso improvvisamente, senza che "apparentemente" vi sia alcuna causa scatenante. Proprio per questo può essere importante iniziare un percorso psicologico che aiuti a comprendere meglio e più a fondo come mai in questo momento si sta sviluppando tale disturbo. L'attacco di panico è davvero invalidante ed inizialmente si può avere l'urgenza di alleviare o gestire la sintomatologia fisica con i farmaci. Con il passare del tempo può nascere il bisogno di approfondire e superare il disagio e lì può essere utile incoraggiare suo marito ad intraprendere un percorso psicoterapico.
Nel frattempo il suo sostegno gli sarà certamente d'aiuto, non giudicando le sue scelte ma rispettando la sua sofferenza e le sue scelte.
Dr.ssa Damiano Maria
Gentile utente, sicuramente un sostegno farmacologico può essere utile per affrontare i momenti più critici, tuttavia sarebbe sicuramente utile un approfondimento con uno specialista psicoterapeuta. Naturalmente, dovrebbe essere il diretto interessato a prendere tale decisione. Comprendo che non sia semplice rimanere accanto e supportare una persona che soffre di ansia e/o panico. Forse, se si trova in difficoltà in questa situazione, potrebbe considerare di parlare con il suo compagno delle sue preoccupazioni e dell'ipotesi di farsi seguire da un terapeuta. Un caro saluto e tanti auguri
Buongiorno, periodicamente può ribadirgli la necessità di un aiuto con uno psicoterapeuta. Le sole medicine aiutano i sintomi ma non modificano le cause. Durante gli attacchi di panico deve evitare di ripetere frasi del tipo"non avere ansia" perché peggiorano la situazione e non fanno sentire compresi. Provi a parlare con lui delle sue preoccupazioni e gli chieda come può essergli utile. Spero per lei che a breve decida di farsi aiutare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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