Buongiorno, ho notato una certa dinamica nei miei rapporti con le ragazze. Premetto che a 30 anni n

19 risposte
Buongiorno,
ho notato una certa dinamica nei miei rapporti con le ragazze. Premetto che a 30 anni non ho mai avuto una relazione romantica e questa cosa mi pesa. In sostanza quando ne conosco una inizio ad avere una amicizia molto molto intima...si instaura un rapporto simil fidanzamento senza in effetti esserlo. Poi quando lei si fidanza o semplciemnte cambia amicizie mi sento messo da parte e ho molta paura dell abbandono. Mi mancono le attenzioni e divento passivo aggressivo. A cosa potrebbe essere dovuto e come posso uscirne? Vorrei gentilmetne dei parere nello specifico poichè sono consapevole di dovermi rivolgere ad uno psicoterapeuta, grazie mille a chi risponderà
Gentilissimo buonasera, diventa difficile risponderle così senza sapere niente di lei ma una sua frase credo possa essere rivelatrice:"ho molta paura dell'abbandono". Questa paura potrebbe essere la molla che la spinge ad autosabotarsi, il timore, cioè, di essere abbandonato potrebbe spingerla ad instaurare relazioni poco impegnative, perchè chi non è impegnato non può essere abbandonato, capisce? Ma è proprio questa scelta, che dovrebbe apparentemente proteggerla dalle delusioni, a condurla alle situazioni da lei descritte. Potrebbe essere una spiegazione? Ad ogni modo per comprendere i motivi profondi che innescano in lei meccanismi protettivi distorti è necessario conoscerla meglio. Resto a disposizione, dunque, se desidera approfondire e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa

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Caro utente, nel suo racconto ci sono poche informazioni per poter avanzare delle ipotesi. Tuttavia mi sembra che in generale ci siano delle dinamiche relazionali che non la fanno stare bene. Sarebbe da comprendere quale è la funzione per lei di un rapporto "amicale" nelle prime fasi di conoscenza e come mai poi tali rapporti facciano fatica ad evolvere affinché lei possa esprimere i suoi bisogni e desideri. Insomma, ci sarebbero tante domande che andrebbero approfondite in un contesto adeguato di consulenza.
Resto a disposizione, un saluto, dott.ssa Consales
Gentile utente, mi spice per la situazione riportata che le crea tanta sofferenza. Senza conoscerla sarebbe complicato azzardare una spiegazione, ognuno di noi è diverso, ha la sua storia e le sue motivazioni profonde; è comunque interessante che lei suggerisca che potrebbe essere paura dell'abbandono. Potrebbe sicuramente esserle d'aiuto scoprire la causa di questi comportamenti nel corso della terapia.
Rimango a disposizione per chiarimenti, Dott.ssa Elisa Fabbri
Gentilissimo utente, comprendo l'urgenza della sua domanda, tuttavia non è possibile fornirle una risposta senza prima approfondire nel dettaglio l'esperienze che lei racconta. Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico anche per comprendere e analizzare più nel dettaglio i temi che lei ha citato (es. paura dell'abbandono, l'essere passivo-aggressivo). Resto a disposizione anche per una consulenza online. Cordialmente, Dott.ssa Giulia Maltauro
Gentile utente, mi sento di dirle che la sua consapevolezza vale più di mille pareri che decontestualizzati dalla sua storia lasciano il tempo che trovano. Le risposte che cerca può trovarle solo all'interno di un percorso di terapia e penso che valga la pena darsi questa possibilità.
Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Froiio
Buongiorno, ci sono molte ragioni per cui le relazioni finiscono. Potrebbe essere utile esplorare le esperienze passate delle relazioni e cercare di capire se ci sono degli schemi ricorrenti che potrebbero essere causa di questa particolarità. Potrebbe essere importante anche esaminare il suo atteggiamento verso le relazioni e le sue aspettative, nonché le abilità di comunicazione e di risoluzione dei conflitti. In generale, una relazione è un lavoro di squadra e la sua riuscita dipende dalla disponibilità e dalla capacità di entrambe le persone di far funzionare la relazione. Potrebbe quindi essere importante anche valutare se ci sono potenziali aree di miglioramento su cui lavorare per avere relazioni più soddisfacenti in futuro.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, mi dispiace molto per la tua situazione riportata, potrebbe essere utile esplorare il tuo passato e la tua famiglia d'origine per capire se ci sono state esperienze o dinamiche che potrebbero aver influenzato le tue relazioni attuali. Potrebbe anche essere utile esaminare le tue convinzioni e aspettative riguardo alle relazioni romantiche, ad esempio se hai idealizzato troppo una relazione o se hai avuto esperienze passate che ti hanno lasciato ferite e ti fanno temere l'abbandono. Inoltre, potrebbe essere utile lavorare sulla tua autostima e sulle tue relazioni interpersonali in generale, non solo quelle romantiche. Potresti lavorare sulla tua capacità di essere autonomo e sicuro di te stesso, e imparare a gestire le tue emozioni in modo più sano. Per qualsiasi chiarimento resto a disposizione.
Buonasera,

Lei porta con sé un tema importante come quello dell' angoscia dell' abbandono. Andrebbe meglio esplorata le genesi di questa paura così forte con l'aiuto di uno specialista. La psicoterapia in questi casi è il luogo elettivo per la risoluzione di problematiche come quella da lei espressa. Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua domanda di aiuto. Ricevo anche on line mediante video consulto

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Ritengo che lei abbia notato un pattern nei suoi rapporti con le ragazze, che ha un impatto negativo sulla sua vita emotiva e relazionale. E' un ottimo segno che lei sia consapevole di questo modello e che tu stia cercando di capirne le cause e trovare modi per superarlo.
Potrebbe essere che lei stia cercando di colmare un vuoto emotivo o di avere bisogno di una connessione emotiva intima che le manca in altre aree della sua vita. Inoltre, sembra che lei possa avere una paura dell'abbandono o della perdita, che la porta a comportarsi in modo passivo-aggressivo quando la ragazza si allontana.
La buona notizia è che lavorando con uno psicoterapeuta come me, potrà esplorare questi problemi in profondità e sviluppare nuove abilità per migliorare la sua vita emotiva e relazionale. La aiuterò a identificare le sue emozioni e pensieri negativi, a sviluppare una maggiore consapevolezza di se stesso, a migliorare la tua autostima e a sviluppare una maggiore fiducia nelle sue relazioni.
Avendo esperienza nel lavorare con le problematiche relazionali e di legame, sarei in grado di aiutarla a identificare le cause del suo comportamento e aiutarla a sviluppare nuove abilità per migliorare i suoi rapporti con gli altri.
Inoltre, potrebbe essere utile trovare nuovi modi per colmare il suo bisogno di connessione emotiva, come partecipare a gruppi di interesse o di attività, frequentare corsi o sviluppare nuove amicizie.
Ricordi che cambiare un pattern di comportamento richiede tempo e impegno, ma con il sostegno di uno psicoterapeuta e la sua motivazione personale, è possibile superare questa difficoltà e costruire relazioni più sane e soddisfacenti nella sua vita. La invito a contattarmi in direct message attraverso i miei contatti.
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Buongiorno, da quello che racconta ho la sensazione che lei abbia un blocco che non le permette di giocare le sue carte con le ragazze fino in fondo.
Visto che ha intenzione di iniziare una psicoterapia, potrà approfondire in quella sede le cause della sua impossibilità ad andare oltre all'amicizia.
Buon lavoro.
Dott.ssa Villa
Buongiorno, capisco il suo turbamento. Quello che le posso dire è che noi riproponiamo nella relazione con le altre persone, ciò che abbiamo appreso nella relazione con i nostri genitori. Per questo motivo, a volte ci capita di porci sempre nello stesso modo, reiterando alcuni meccanismi maladattivi. Sicuramente un percorso psicologico che possa farle vedere questi aspetti potrebbe aiutarla moltissimo. Il primo passo per cambiare è prendere consapevolezza di ciò che ci condiziona. Rimango a disposizione se ha altri dubbi, domande o se vuole intraprendere un percorso. Le auguro il meglio! Dott.ssa Rota
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Buongiorno,
non è molto chiaro cosa intenda per "amicizia molto intima": avete rapporti e iniziate a frequentarvi? Se questo è vero, cosa intende per "quando loro si fidanzano"?
Senza aver chiari questi punti è molto difficile dare un parere, perché sembra che la relazione si crei solo nella su amente, all'insaputa di queste ragazze...

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Salve, credo che sia un problema connesso alle emozioni. Le consiglio una terapia dinamica.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, la descrizione dei suoi rapporti con le ragazze suggerisce che ci possano essere degli aspetti ripetitivi che influenzano la sua vita emotiva e relazionale. Potrebbe essere utile esplorare insieme ad un professionista l'origine e la natura di questi schemi, magari partendo da un'analisi dei suoi vissuti emotivi e delle esperienze passate. La paura dell'abbandono e la passività aggressiva potrebbero indicare una difficoltà a tollerare la frustrazione e a gestire l'ansia di fronte alle relazioni. Lavorare su questi aspetti potrebbe aiutare a sviluppare relazioni più equilibrate e soddisfacenti. Rimango a sua disposizione per ulteriori informazioni. Cordiali saluti, DM
Buongiorno carissimo, credo che un po' la risposta alla sua riflessione stia già nel modo in cui ha esposto la situazione. Iniziare subito un'amicizia molto intima, simil-fidanzamento, può creare nell'altro, e alla fine anche in se stesso, confusione rispetto ai confini personali, ai ruoli, agli obiettivi e alla progettualità di un rapporto. Mancano alcune informazioni: qual'è lo scopo per lei del suo entrare in questo tipo di amicizia ? L'altra persona ne è consapevole? Parla chiaramente con la sua interlocutrice dei suoi sentimenti? E l'altra quali obiettivi ha in riferimento alla relazione?
Immagino che dopo tutto l'investimento, anche silenzioso, che lei fa nel rapporto, quando si verifica il distacco, si senta abbandonato. E tanto più quanto all'inizio non c'è chiarezza.
La invito a riflettere su questi punti, anche attraverso un supporto terapeutico che possa aiutarla a trovare un modo di approcciare la relazione più soddisfacente per lei e l'altra persona.
Un caro saluto
Dott.ssa Giorgia Croci
Buongiorno, nel suo racconto manca il pezzo in cui dichiara i suoi sentimenti (o desideri) e riceve una risposta dalla ragazza in questione. Mi sono perso qualcosa o effettivamente questa parte manca perchè magari desidera che sia la ragazza ad accorgersene e a fare qualche passo in tal senso?
Se sa che si dovrebbe rivolgere a uno psicologo perché chiede qui dei pareri nello specifico? Cosa sta esattamente cercando facendo questa domanda? Cosa vuol dire per lei simil-fidanzamento? E cosa vuol dire, secondo lei, fidanzamento per le altre persone?
Queste potrebbero essere le domande da cui partire
Buongiorno, concordo con lei nell'intraprendere un percorso di psicoterapia. La situazione che lei descrive è da inserire nella sua storia personale e familiare. Il rapporto con il femminile sarebbe l'argomento da affrontare in terapia. La paura dell'abbandono, il motivo o i motivi che la spingono ad intrattenere solo un'amicizia e non altro.. Sono alcuni temi correlati.
Spero di averle risposto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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