Buongiorno, ho difficoltà con un ex collega di lavoro, con cui c’è stima e affetto reciproco, che vi

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Buongiorno, ho difficoltà con un ex collega di lavoro, con cui c’è stima e affetto reciproco, che vive e lavora all’estero da oltre un anno. La comunicazione tra noi essendo prevalentemente tramite chat è stata sempre difficile nel trovare un giusto equilibrio: Mi ha detto che ama essere poco raggiungibile come persona, non in continuazione tramite messaggi, di accettarlo, che non ama corrispondenze, che non si racconta, di accettare anche questo alle mie domande sul lavoro o in che città fosse, perché molto riservato anche con amici stretti e parenti, ribadendo infastidito che non aveva problemi né paure ma che semplicemente non ama raccontarsi. Ha amici stretti che sente una volta all’anno e per lui quello significa tenersi in contatto. Così ho rallentato da uno scrivere quotidiano a una volta alla settimana, mantenendomi su domande leggere: a volte ci si scambia brevi pareri su serie tv o film ma questo limita molto la conversazione. Quando gli ho detto che mi sarei inserita volentieri nel binario della sua normalità ne è stato felice e ultimamente si era ‘riaperto’, vedendo non ero così insistente nel cercarlo quotidianamente. Due mesi fa alla mia domanda: quando sarai più libero stato dal lavoro ci facciamo un saluto a voce? Contaci, tranquilla, ma anche questo inverno non tornerò. A luglio mi disse me lo avrebbe fatto sapere e ci saremmo rivisti per un saluto. Non essendoci stata ancora una chiamata, un mese fa glielo richiesi e forse infastidito dal mio ripetermi - in passato mi disse non dobbiamo ripeterlo sempre - rispose io posso anche fartela una chiamata ma per dirsi cosa? Come stai? Lavoro? Boh. E poi aggiunse, non c’è proprio bisogno di scriversi di chiamarsi. Conoscendolo credo questa risposta fosse data sull’onda della mia insistenza. Altrimenti non mi spiego la prima risposta molto positiva a sul risentirsi. Tra noi ci fu un breve momento di intimità e so di piacergli come persona ma lui è fidanzato da molto e mi sta bene averci una amicizia, tuttavia il suo comportamento è sempre ambiguo: non vuole dimenticarsi ma neanche entrare in un vortice che possa portare ad una escalation. Al momento mi sento confusa perché vorrei anzitutto comprendere cosa contribuirebbe a far rilassare questo rapporto, a far superare dei blocchi che evidentemente ha ancora nei miei confronti. Ma soprattutto capire secondo voi se sia il caso di fare un passo indietro restando in silenzio e come raggiungere un equilibrio per il tipo di frequentazione che abbiamo. Non si è mai interrotta del tutto la comunicazione ha sempre risposto anche con piacere ai miei messaggi. L’ultimo risale due giorni fa dove gli rispondevo ad un suo messaggio ciao, buon weekend. Speriamo di rivedersi presto. Ci conto che me lo fai sapere? Con una emoticons sorridente finale ma ancora non mi ha dato una risposta forse ormai scontata.
Una settimana prima gli ho detto non c’è bisogno di sentirsi così di frequente per mantenere una amicizia. E lui mi ha scritto come stai? Tutto bene? Anche questo messaggio in risposta mi ha un po’ ‘spiazzata’. Il mio reiterare la domanda è dovuta al timore che forse non abbia poi così voglia di rivedersi visto il mio continuo scrivere passato ma è anche vero che da un mese sto cercando di fargli percepire un cambiamento che sta contribuendo anche alla mia persona. Come può evolversi senza forzature la situazione? Pensate debba dar tempo a questa persona e non si senta ancora pronto a risentirsi a voce o che voglia farlo di persona? Rivolgergli una domanda del genere o che tipo di domanda potrei fargli per capire meglio?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente, non mi è possibile rispondere alle sue domande su questo collega, ma ciò che risulta evidente è una gran confusione di ruoli e di fatica nella gestione del virtuale.
Purtroppo i rapporti che stabiliamo con le persone online, come in questo caso, ci portano a confondere ciò che vogliamo e ad interpretare ciò che l'altro scrive sulla base delle nostre convinzioni e desideri. Dal suo racconto sembrerebbe che questa persona non sia particolarmente interessata al rapporto con lei e di fronte alle sue insistenze sembra chiudersi. A fronte di ciò, forse, potrebbe essere utile per lei comprendere cosa vorrebbe da questa persona e per quale motivo è così importante per lei un rapporto di amicizia quasi unilaterale. Il mio consiglio è di provare a fare una chiacchierata con uno psicologo per comprendere meglio quali siano i suoi reali bisogni e trovare un modo per vivere più serenamente la sua vita relazionale.
Restando a disposizione, le auguro una buona giornata.
Buonasera, da ciò che racconta sembrerebbe che a questo collega gli sia sufficiente una comunicazione messaggistica sporadica, perciò le consiglierei di non insistere ulteriormente. Piuttosto la inviterei a domandarsi che cosa vorrebbe e se è realistico provare a realizzarlo in questa relazione.
Resto a disposizione in caso avesse bisogno di aiuto.
Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia
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Buonasera, quando ha tempo e voglia si prenda qualche minuto per rispondere alle seguenti domande:
- cosa vorrei di preciso da lui?
- rispetto a queste mie volontà che posizione sembra assume?
- quali sono le mie aspettative nei confronti del rapporto?
- quanto sono realistiche o in linea con ciò che è già accaduto le risposte alle precedenti tre domande?

Credo che questo possa essere un buon primo passo, sicuramente prenotando un colloquio otterrà domande e troverà risposte migliori.
Cordialmente
Buonasera e grazie per la condivisione .Purtroppo non posso dare una risposta al comportamento del suo collega, ma mi rendo conto che ciascuno di noi ha una storia di vita difficilmente descrivibile in poche righe, e poiché ci sono elementi mancanti, non so se una risposta approssimativa Le possa essere utile in questo momento. Comunque Le consiglierei di darsi la possibilità di iniziare, eventualmente, un percorso di psicoterapia per capire se ci sono in lei delle mancanze affettive. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Cara,
è chiaro che quello in cui si trova è un rapporto molto complicato e conflittuale.
Io farei presente all'uomo in questione che il rapporto umano si basa sulla comunicazione, e se davvero questo fosse interessato a trattenerne uno, dovrebbe cercare un qualsiasi tipo di contatto, che sia anche diverso da quello dei messaggi o telefonate, che non a tutti piacciono.
Provi ad utilizzare altri mezzi, magari più affini a lui, e gli esprima -quanto possibile- il suo malessere rispetto a questa situazione, senza avere rimpianti; perchè esprimersi è un diritto.
La auguro un in bocca al lupo!
Ciao! Sembra che tu stia vivendo un momento di confusione e incertezza riguardo al tuo rapporto con il tuo ex collega di lavoro. Se ho capito bene, desideri comprendere come far rilassare il rapporto tra voi due e superare eventuali blocchi che potrebbero ancora esistere. Vorresti anche capire se sia opportuno fare un passo indietro e trovare un equilibrio nella vostra frequentazione.

Una possibile domanda che potresti porre potrebbe essere: "Ciao, penso che sia importante per me capire in che direzione va il nostro rapporto. Vorrei sapere se preferisci che ci teniamo in contatto solo tramite messaggi o se ci sono altre modalità di comunicazione che ti fanno sentire più a tuo agio?"

In ogni caso, è importante ricordare che la comunicazione è fondamentale per capire a fondo i sentimenti e le aspettative reciproche. Sii aperta e sincera nel condividere i tuoi pensieri e ascolta anche quello che il tuo ex collega ha da dire. Dando tempo alla situazione e lasciando che il rapporto si sviluppi naturalmente, potreste trovare l'equilibrio che state cercando.

Mi auguro che queste riflessioni possano aiutarti a comprendere meglio la situazione e a trovare una soluzione che ti renda serena.
Dr. Roberto Prattichizzo
sembra che tu abbia una relazione ambigua con il tuo ex collega. È importante rispettare i suoi confini e il suo desiderio di mantenere una certa distanza. Potresti dare tempo a entrambi di adattarsi a questa nuova dinamica. Continua a mostrare comprensione e rispetto per la sua riservatezza, evitando domande invasive. Focalizzati su conversazioni leggere e mantieniti presente nella sua vita senza essere invadente. Potrebbe essere utile esprimere apertamente i tuoi sentimenti e chiedere cosa desidera per il futuro del vostro rapporto. Rimango a disposizione, Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Noi esseri umani siamo spinti per natura a relazionarci con altre persone; abbiamo bisogno di avere contatti di amicizia, di affetto perchè così cresciamo e ampliamo il nostro mondo personale.
certamente viviamo in una epoca in cui queste occasioni sono ampliate dai social che facilitano i contatti però attenzione perchè per trarne vantaggi e soddisfazione non basta vedersi e poter parlare ma occorre incontrarsi. Solo così noi sperimentiamo e misuriamo il valore della relazione con l'altro che è fatta di tanti aspetti che si producono e si vivono nell'ambiente fisico percepiti con i nostri sensi .
per cui se questa persona si sottrae non solo all'incontro in presenza ma addirittura al dialogo e alla condivisione di una conversazione sarebbe meglio interrompere i contatti almeno fino a quando non cambino le cose.
Gentile Utente, intanto la ringrazio per la sua condivisione. La situazione, per come da lei presentata non è molto chiara, sicuramente sarebbe necessario un approfondimento, ma percepisco e comprendo la frustrazione e il malessere che le provoca. Mi sembra di capire che la relazione in questo momento sia in una fase di stallo prolungato, in cui non sono chiari i ruoli e le intenzioni, né sue né del suo amico. Fare chiarezza rispetto a quelle che sono le sue reali aspettative è un punto di partenza importante per capire l'origine della sua sofferenza. Il mio consiglio è quello di richiedere un consulto psicologico per approfondire la situazione e per avvalersi di un professionista che possa aiutarla a porsi le giuste domande e a trovare dentro di sé le risposte.
Resto a sua disposizione.
Un caro saluto
Buonasera, posso comprendere il tuo stato d'animo e il tuo continuo reprimere sentimenti che forse non le appartengono, solo per "entrare nella sua vita, solo per esserci, accontentandosi di condividere qualcosa". Il comportamento del suo ex collega appare sfuggente come se non volesse prendere nessuna decisione o scelta impegnativa. La invito a chiedersi cosa vorrebbe realmente da questa persona, non avendo paura e timore del suo reale pensiero in merito, in quanto percepisco dalle sue parole una leggera confusione. Resto a sua disposizione nel caso in cui avesse bisogno di aiuto o per altre informazioni. Sono disponibile anche per consulenze online. Con affetto Dott.ssa Sica Angela.
Prima di tutto, è importante comprendere che ogni individuo ha il proprio modo di gestire le relazioni e le comunicazioni, e ciò può essere influenzato da vari fattori, tra cui la personalità, le esperienze passate e le preferenze individuali. Nel tuo caso, sembra che il tuo ex collega abbia una preferenza per una comunicazione meno frequente e più superficiale, e questo è qualcosa che dovresti rispettare.

È evidente che vuoi mantenere un rapporto amichevole con lui, ma è importante anche rispettare i suoi confini e le sue preferenze. Il fatto che abbia ribadito più volte la sua preferenza per una comunicazione limitata e non troppo approfondita dovrebbe essere preso come un segnale importante.

Per quanto riguarda la tua domanda su come far evolvere la situazione senza forzature, potresti considerare di dare più spazio e tempo alla relazione. Potrebbe essere utile concentrarti su te stessa e sul tuo benessere personale anziché cercare continuamente di mantenere il contatto con lui. Ciò potrebbe anche includere esplorare altre amicizie e interessi al di fuori di questa relazione.

Quanto alle domande che potresti rivolgergli per capire meglio la situazione, potresti chiedergli apertamente come si sente riguardo alla vostra comunicazione e se ci sono modi in cui preferirebbe mantenere il contatto. Tuttavia, è importante farlo in modo rispettoso e senza pressioni, rispettando le sue risposte e i suoi confini.

In ultima analisi, sebbene tu possa desiderare una maggiore chiarezza sulla situazione, potrebbe essere utile accettare che potrebbero esserci dei limiti nella relazione e che è importante rispettarli per entrambi.

Gentile, la ringrazio per quanto raccontato. Mi dispiace molto per ciò che sta provando, mi sembra di comprendere che la situazione sia molto confusa e difficile da gestire, e ciò le comporta sicuramente dei vissuti negativi. Non posso dare una risposta al comportamento del suo collega, posso dirle che ciò che sembra da quanto letto in queste poche righe è che avete due modalità di relazione e comunicazione differenti, e questo ha portato lui a mettere dei confini. Piu che chiedersi come potrebbe far evolvere la situazione con lui, le chiedo di spostare l'attenzione su se stessa, pensare alla sua posizione nella relazione e chiedersi quanto possa essere benefica per lei una modalità simile. Un caloroso abbraccio
Gentile Signora, a seguito di ciò che ha narrato, forse, potrebbe essere utile per lei comprendere cosa vorrebbe da questa persona e per quale motivo è così importante per lei un rapporto di amicizia quasi unilaterale. Il mio consiglio è di provare a fare una chiacchierata con un professionista per capire meglio quali siano i suoi reali bisogni e trovare così un modo per vivere più serenamente la sua vita relazionale, decidendo forse di non accontentarsi. Rimango a disposizione un caro saluto. Dr.ssa Versari Debora
Buongiorno, comprendo la difficoltà e la confusione di emozioni che la situazione scatena. Purtroppo diventa difficile la lettura dei segnali dell'altro quando la relazione è prevalentemente per iscritto. Al tempo stesso intuisco che le risposte che ottiene siano frustranti. La incoraggio a farsi aiutare da un/una professionista per far luce nei sentimenti che prova e su che tipo di relazione potrebbe gratificarla. Spero di essere stata utile con queste poche parole. Resto a disposizione. Un caro saluto . Dott.ssa Cinzia Arces
Buongiorno,
dalle sue parole si evince un senso di confusione nei confronti di questo rapporto non ben definito.
La invito a riflettere su cosa desidera lei da questa persona e cosa sta cercando in questo rapporto.
Se vuole possiamo esplorare insieme questa vicenda.
Spero si esserle stata di aiuto.
cordialmente
Dott.ssa Giorgia Sapienza
Gentile Utente, buongiorno. Sembra che questa situazione sia davvero complessa per lei e fonte di grande confusione. In effetti ha ragione, perché solletica bisogni profondi come quello di essere accettata per com'è e di sentirsi "esistere" nella mente dell'altro. Dal momento in cui, appunto, i temi sottostanti sono così delicati, avrebbe senso iniziare ad esplorare i significati che lei attribuisce a questi in uno spazio dedicato. Comprendo perché ricerca indicazioni pratiche su come gestire la relazione con lui, e immagino che questa risposta potrà essere altamente frustrante, ma per i consigli ci sono gli amici, mentre ciò che fa uno psicologo è spingere alla riflessione su di sé. La relazione più importante che avrà nella vita sarà quella con sé stessa e l'unico modo per poter intraprendere relazioni sane e positive con gli altri sarà proprio quello di partire dalla conoscenza di sé, da cosa desidera e perché. Ad esempio, lei ci chiede: "che tipo di domanda potrei fargli per capire meglio?" e io le chiederei: "che tipo di domanda gli farebbe? come mai non gliela fa? cosa teme? cosa vorrebbe? come la fa sentire ciò?" ... Se vorrà approfondire, resto a sua disposizione. Un caro saluto. Dott.ssa E.B.
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Comprendo e capisco la sua confusione attuale. Ritengo che potrebbe essere utile comprendere cosa ha pensato e come si è sentita nella varie situazioni che ci ha raccontato. Resto a disposizione per una consulenza online. Un caro saluto! Dott.ssa Eleonora Lazzarino

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