Buongiorno, ho 49 anni e circa 20 anni fa ho seguito una dieta mediterranea perdendo 50kg nel giro d
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Buongiorno, ho 49 anni e circa 20 anni fa ho seguito una dieta mediterranea perdendo 50kg nel giro di 2 anni, nel tempo però ho recuperato un po e decisi di riprendere in mano le stesse diete dell'epoca ma con stupore ho notato che non ottenevo risultati, mi sono rivolto ad un biologo nutrizionista e mi ha prescritto una dieta chetogenica, per qualche mese ha funzionato, ho perso una decina di chili, ma poi mi sono come bloccato, ho provato comunque ad insistere ma ad un certo punto mi sono fermato, mi era diventata pesante, poco digeribile ecc( tra l'altro ho il colesterolo altissimo per genetica). Ora che non seguo niente da un anno, pur stando attento con pesi ecc, mangio forse una pizza al mese, pochissimi dolci, mai zucchero ecc, i 10 chili li ho ripresi, non so più cosa fare :(
Buongiorno,
capisco la frustrazione dell'aver provato anche soluzioni più "drastiche" e non ottenere risultati. A volte pensiamo che ridurre di molto le quantità e/o eliminare intere categorie di alimenti possano essere la soluzione, ma in realtà bisognerebbe lavorare sullo stile di vita garantendo al proprio corpo tutto quello di cui ha bisogno per evitare che possa entrare in modalità "carestia". Le suggerirei di intraprendere un percorso nutrizionale seguito da un* professionista della nutrizione, che le dia anche gli strumenti per modificare il suo stile di vita in maniera più funzionale alla sua vita attuale, che probabilmente è molto diversa da quella di 20 anni fa (e questo potrebbe essere il motivi per cui la dieta mediterranea, validissimo strumento per la perdita di peso e per il controllo del colesterolo alto, non ha funzionato la seconda volta che l'ha ripresa).
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione e le auguro buona giornata.
PS
capisco la frustrazione dell'aver provato anche soluzioni più "drastiche" e non ottenere risultati. A volte pensiamo che ridurre di molto le quantità e/o eliminare intere categorie di alimenti possano essere la soluzione, ma in realtà bisognerebbe lavorare sullo stile di vita garantendo al proprio corpo tutto quello di cui ha bisogno per evitare che possa entrare in modalità "carestia". Le suggerirei di intraprendere un percorso nutrizionale seguito da un* professionista della nutrizione, che le dia anche gli strumenti per modificare il suo stile di vita in maniera più funzionale alla sua vita attuale, che probabilmente è molto diversa da quella di 20 anni fa (e questo potrebbe essere il motivi per cui la dieta mediterranea, validissimo strumento per la perdita di peso e per il controllo del colesterolo alto, non ha funzionato la seconda volta che l'ha ripresa).
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Buongiorno, con una predisposizione genetica al profilo lipidico alterato è sconsigliato fare un piano chetogenico, personalmente le consiglio di cambiare nutrizionista. Cerchi qualcuno che le insegni a mangiare correttamente senza "strategie" strane. Se in questi anni il suo peso è aumentato e la composizione corporea peggiorata vuol dire che mangia male o si muove poco. Bisogna imparare a gestire l'alimentazione e ad alimentarsi correttamente nel tempo. Se segue uno schema alimentare per qualche mese per poi ritornare alle vecchie abitudini avrà risultati solo temporanei. Saluti
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista che certamente dopo un'attenta anamnesi ed una visita saprà come aiutarla suggerendole il giusto approccio sia dal punto di vista alimentare che nelle abitudini di vita.
Un saluto,
Dott.ssa Azzurra De Luca
Un saluto,
Dott.ssa Azzurra De Luca
Capisco bene la sua situazione e la frustrazione che può derivare dal non vedere i risultati sperati. Ci tengo a sottolineare innanzitutto che una dieta che in passato ha funzionato non è detto che sia adatta alla situazione attuale: nel tempo infatti cambiano la composizione corporea (rapporto tra massa grassa, magra e muscolare), lo stile di vita, il livello di attività fisica e quindi anche il dispendio energetico.
Un altro motivo importante per cui la dieta seguita anni fa potrebbe oggi non funzionare è legato al fatto che, se la perdita di peso di allora non è stata accompagnata da un’attività fisica mirata al mantenimento della massa muscolare, è possibile che si sia verificata una riduzione non solo della massa grassa, ma anche della massa magra. La massa muscolare, infatti, è quella che consuma più calorie a livello metabolico; quindi, se si riduce eccessivamente, il metabolismo rallenta e diventa più difficile dimagrire con le stesse strategie.
In questi casi sarebbe stato utile puntare su una vera e propria ricomposizione corporea, cioè il recupero di un’adeguata massa muscolare attraverso una dieta studiata appositamente e, soprattutto, con esercizio fisico contro resistenza (ad esempio con pesi a carico progressivo).
La dieta chetogenica, che le è stata proposta in seguito, è una dietoterapia molto specifica e per questo può essere seguita solo per un periodo limitato. È probabile che abbia portato a una perdita di peso iniziale, ma allo stesso tempo potrebbe aver intaccato ulteriormente la massa muscolare residua, contribuendo a ridurre ancora di più il metabolismo. Inoltre non è un regime sostenibile a lungo termine e tende ad apportare molti grassi saturi (provenienti soprattutto da cibi di origine animale), cosa poco indicata nel suo caso vista la predisposizione al colesterolo alto.
Per questo motivo quello che suggerirei oggi è di fare una valutazione accurata della composizione corporea, in modo da elaborare un percorso nutrizionale personalizzato che rispecchi i suoi bisogni attuali, senza riutilizzare vecchie diete che probabilmente non sono più adatte. L’obiettivo dovrebbe essere quello di seguire un piano flessibile e sostenibile, non troppo rigido come una chetogenica, che permetta una perdita di peso graduale, preservando la massa muscolare e riducendo progressivamente la massa grassa (che, fisiologicamente, richiede più tempo a diminuire rispetto al muscolo, il quale invece si riduce più rapidamente in caso di dimagrimenti drastici).
Ovviamente, la dieta deve essere sempre affiancata all’attività fisica, indispensabile per ricostruire la massa muscolare, riattivare il metabolismo e favorire così una perdita di peso efficace e duratura.
Un altro motivo importante per cui la dieta seguita anni fa potrebbe oggi non funzionare è legato al fatto che, se la perdita di peso di allora non è stata accompagnata da un’attività fisica mirata al mantenimento della massa muscolare, è possibile che si sia verificata una riduzione non solo della massa grassa, ma anche della massa magra. La massa muscolare, infatti, è quella che consuma più calorie a livello metabolico; quindi, se si riduce eccessivamente, il metabolismo rallenta e diventa più difficile dimagrire con le stesse strategie.
In questi casi sarebbe stato utile puntare su una vera e propria ricomposizione corporea, cioè il recupero di un’adeguata massa muscolare attraverso una dieta studiata appositamente e, soprattutto, con esercizio fisico contro resistenza (ad esempio con pesi a carico progressivo).
La dieta chetogenica, che le è stata proposta in seguito, è una dietoterapia molto specifica e per questo può essere seguita solo per un periodo limitato. È probabile che abbia portato a una perdita di peso iniziale, ma allo stesso tempo potrebbe aver intaccato ulteriormente la massa muscolare residua, contribuendo a ridurre ancora di più il metabolismo. Inoltre non è un regime sostenibile a lungo termine e tende ad apportare molti grassi saturi (provenienti soprattutto da cibi di origine animale), cosa poco indicata nel suo caso vista la predisposizione al colesterolo alto.
Per questo motivo quello che suggerirei oggi è di fare una valutazione accurata della composizione corporea, in modo da elaborare un percorso nutrizionale personalizzato che rispecchi i suoi bisogni attuali, senza riutilizzare vecchie diete che probabilmente non sono più adatte. L’obiettivo dovrebbe essere quello di seguire un piano flessibile e sostenibile, non troppo rigido come una chetogenica, che permetta una perdita di peso graduale, preservando la massa muscolare e riducendo progressivamente la massa grassa (che, fisiologicamente, richiede più tempo a diminuire rispetto al muscolo, il quale invece si riduce più rapidamente in caso di dimagrimenti drastici).
Ovviamente, la dieta deve essere sempre affiancata all’attività fisica, indispensabile per ricostruire la massa muscolare, riattivare il metabolismo e favorire così una perdita di peso efficace e duratura.
Buongiorno,
probabilmente c'è semplicemente il bisogno di strutturare una dieta (anche mediterranea) che sia adeguata a Lei, al suo stile di vita e alla sua età. Non è sufficiente ridurre l'introito calorico, è necessario ripartire adeguatamente i macronutrienti con un piano alimentare personalizzato.
Spero di esserle stata utile,
Saluti.
probabilmente c'è semplicemente il bisogno di strutturare una dieta (anche mediterranea) che sia adeguata a Lei, al suo stile di vita e alla sua età. Non è sufficiente ridurre l'introito calorico, è necessario ripartire adeguatamente i macronutrienti con un piano alimentare personalizzato.
Spero di esserle stata utile,
Saluti.
buongiorno a lei, innanzitutto dobbiamo sempre pensare alla sostenibilità nel lungo periodo di un regime alimentare o comunque in generale delle nostre abitudini, probabilmente la dieta chetogenica è diventata per lei insosteniibile, ma ci sono altre strade per perdere peso! Privarsi di pizza, dolci, zucchero ecc...vuol dire tutto e niente, quello che ci permette di ottenere un dimagrimento è il deficit calorico protratto nel tempo ed in più va considerato il suo stile di vita (fa sport? di che tipo? si muove durante la giornata?)
Salve, con l’età e con la perdita di massa muscolare il metabolismo tende a rallentare lentamente. Molti ormoni della fame e della sazietà possono restare alterati a lungo dopo diete drastiche. Diete troppo restrittive (chetogenica, digiuni molto lunghi) possono dare risultati iniziali ma sono difficili da mantenere e spesso portano a “stallo” e recupero del peso perso. Le consiglio di adattare, eventualmente rivolgendosi nuovamente ad un professionista, la sua alimentazione attenzionando cibi troppo ricchi di grassi e zuccheri semplici. Allenamenti costanti e regolari, alternando attività cardio a lavoro con i pesi per migliorare la massa muscolare.
Resto a disposizione per ulteriori approfondimenti.
Resto a disposizione per ulteriori approfondimenti.
Buongiorno, provo a darle una spiegazione del motivo per il quale fa fatica a dimagrire con la vecchia dieta. Tra i fattori che definiscono il nostro metabolismo (ovvero quante calorie bruciamo a riposo) ci sono anche il peso corporeo e l'età. Con 20 anni in più e 50 kg in meno (o anche 30-40 se una parte li ha recuperati) di sicuro il suo metabolismo ad oggi è più basso di allora. Probabilmente bisogna solo rivedere le porzioni di alcuni alimenti, mantenendo comunque una dieta il più equilibrata possibile. Non è necessario ricorrere alla chetogenica, anzi la sconsiglierei vista la tendenza ad avere il colesterolo alto. Un saluto
Salve, dunque consideri che con il passare degli anni, il corpo subisce dei cambiamenti soprattutto a livello metabolico a causa di fattori ormonali, metabolici e muscolari che influenzano profondamente la perdita di peso. In questo momento lei si trova in una fase di blocco metabolico dovuto appunto a un metabolismo più lento rispetto a 20 anni fa. La chetogenica: perché ha funzionato… e poi no? Perchè funziona molto bene nei primi mesi perché abbassa insulina, riduce fame, porta a rapida perdita di grasso ma nel tempo si hanno carenze di carboidrati che rallentano il metabolismo infiammando il corpo, diventando difficile da seguire e dura psicologicamente. Le consiglierei prima di tutto un consulto endocrinologico al fine di capire se questo stallo metabolico sia dipeso da una disfunzione ormonale, come insulino-resistenza , o un problema di composizione corporea (massa magra bassa, grasso viscerale alto). E poi adottare un cambio di strategia alimentare come un vero reset metabolico che serve per ricostruire la massa magra, migliorare la sensibilità insulinica, e portare il corpo a bruciare di nuovo grasso.
Sarei lieto di aiutarla qualora ne avesse bisogno. Saluti dott. Harter
Sarei lieto di aiutarla qualora ne avesse bisogno. Saluti dott. Harter
Molto strano, sei sicuro che continui a pesare costantemente gli alimenti che utilizzi? Compila un diario almeno per una settimana scrivendo per fili e per segno quello che mangi. Sai a volte sottostimiamo o sovrastimiamo del 50% quello che mangiamo. E poi, fai attività fisica costante nella vita? Se no, introduci una camminata veloce fit-walking per 45 minuti consecutivi senza mai fermarti, anche tutti o giorni. Spero di esserti stato d'aiuto.
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