Buongiorno, ho 24 anni e circa 10 mesi fa mi è stata diagnosticata la sindrome dell’ovaio policisti

16 risposte
Buongiorno,
ho 24 anni e circa 10 mesi fa mi è stata diagnosticata la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). Dopo la diagnosi, ho iniziato a prendere la pillola anticoncezionale e da allora, pur non avendo cambiato significativamente né la mia alimentazione né il mio livello di attività fisica, il mio peso si è finalmente stabilizzato. Per me questa stabilità, dopo anni di continue fluttuazioni, rappresenta già un importante traguardo.

Negli ultimi anni, infatti, ho vissuto un aumento di peso progressivo e costante, arrivando anche a prendere fino a 10 kg in un solo anno. Il mio peso ha sempre avuto forti oscillazioni, anche di molti chili, e ho seguito numerose diete che mi hanno consentito di dimagrire temporaneamente. Tuttavia, una volta interrotte, non solo riprendevo il peso perso, ma spesso anche con qualche chilo in più rispetto al punto di partenza.

In più occasioni mi sono rivolta a nutrizionisti, ma purtroppo le esperienze non sono sempre state positive: alcuni mi hanno accusata di non seguire correttamente le indicazioni, senza cercare di capire la mia reale situazione; altri si sono dimostrati distaccati, o mi hanno proposto diete standard senza tener conto della mia storia personale e del mio assetto ormonale.

Ora che ho raggiunto una certa stabilità grazie alla terapia ormonale, sento il bisogno di intraprendere un percorso serio, personalizzato e sostenibile nel lungo periodo.

L’obiettivo per me non è solo perdere peso, ma farlo in modo graduale, senza approcci estremi o temporanei, costruendo un’alimentazione che possa essere parte integrante della mia vita nel tempo.
Ringrazio in anticipo chiunque vorrà rispondermi.
Dr. Paolo Capoccia
Nutrizionista
Cologno Monzese
ciao, grazie per aver condiviso con tanta sincerità la tua esperienza. come nutrizionista, voglio dirti che la stabilità del peso che hai raggiunto è un risultato molto importante, soprattutto considerando la diagnosi di pcos.

la letteratura scientifica più recente (pubmed, linee guida internazionali 2023) conferma che le donne con pcos spesso presentano maggiore insulino-resistenza, adiposità viscerale e difficoltà nel mantenere il peso stabile. quindi il fatto che tu abbia raggiunto un equilibrio, anche grazie alla terapia ormonale, è un’ottima base da cui partire.

non esiste una “dieta unica” per la pcos, ma ci sono strategie che funzionano meglio:

– scegliere alimenti a basso indice glicemico può aiutare a migliorare la sensibilità insulinica e ridurre i sintomi
– aumentare fibre e proteine aiuta la sazietà e il controllo glicemico
– includere grassi buoni (olio evo, frutta secca, pesce) ha effetti positivi su infiammazione e ormoni

le diete drastiche, ipocaloriche o “di moda” (come le chetogeniche spinte o i piani detox) sono spesso controproducenti in caso di pcos: possono rallentare il metabolismo, peggiorare l’insulino-resistenza e aumentare il rischio di effetto yo-yo.

ciò che davvero funziona è un piano alimentare personalizzato, costruito sulla tua storia, sui tuoi segnali di fame/sazietà e sul tuo stile di vita. e deve essere sostenibile nel tempo: senza restrizioni rigide, senza sensi di colpa, con spazio per la flessibilità.

capisco benissimo la tua frustrazione per le esperienze precedenti. un buon percorso nutrizionale non si basa sul giudizio, ma sull’ascolto e sulla fiducia. tu non sei “il tuo peso” né una media calorica: sei una persona con un vissuto, degli ormoni da rispettare e un corpo che merita cura, non punizioni.

ti incoraggio a cercare un professionista che lavori con te, non su di te. con la giusta guida, è possibile perdere peso in modo graduale, sano e duraturo, anche con la pcos.

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Buongiorno, innanzitutto mi dispiace per le esperienze passate che ha avuto con alcuni professionisti. L'ovaio policistico è una condizione che richiede estrema cura e attenzione, in quanto è variabile da donna a donna.
Sicuramente questo è un buon momento per iniziare un piano nutrizionale che, sulla base della mia esperienza, può migliorare anche la condizione delle ovaie.
L'importante è che si affidi a una/un nutrizionista in grado di ascoltarla e capire le sue difficoltà dovute alla sua condizione ormonale e soprattutto che non la colpevolizzi se il percorso non sta procedendo come lui/lei avrebbe voluto!
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
La PCOS, come ha giustamente intuito, non è solo una questione di dieta, ma coinvolge aspetti metabolici, ormonali, emotivi e comportamentali che vanno affrontati con approccio integrato e personalizzato.

Alcuni punti chiave da considerare per costruire un percorso efficace:
1. Stabilità ormonale come base

L’effetto positivo della pillola sulla stabilità del peso è importante: in molte donne con PCOS, ridurre l’iperandrogenismo e regolarizzare il ciclo aiuta a spezzare il circolo vizioso tra infiammazione, insulino-resistenza e accumulo adiposo.

2. Il fallimento delle “diete standard” non è il suo fallimento

Ciò che ha vissuto (effetto yo-yo, colpevolizzazione, piani non sostenibili) è purtroppo molto comune. La PCOS richiede una strategia su misura, che tenga conto di:

risposta insulinica individuale,
fabbisogno energetico reale,
livello di attività fisica,
relazione con il cibo.
3. L’obiettivo non è solo perdere peso, ma regolare il metabolismo

Un piano ben costruito:

non deve generare carenze né stress metabolico,
deve educare all’ascolto del proprio corpo,
può includere anche momenti di flessibilità e piacere.
Cosa può fare ora
Affidarsi a un professionista esperto in nutrizione per PCOS, che lavori con:
piani a basso impatto glicemico (non necessariamente low carb),
attenzione alla qualità del microbiota intestinale,
approccio comportamentale (non prescrittivo),
eventuale uso di integratori di supporto (es. inositolo, vitamina D, omega-3... da valutare caso per caso).
Integrare il lavoro con movimento costante ma sostenibile, come sta già facendo.
Stabilire obiettivi realistici, che non siano solo estetici, ma orientati a:
ridurre sintomi,
migliorare energia, sonno, digestione,
ritrovare serenità nel rapporto col cibo.
In sintesi
Ha già fatto un grande passo: riconoscere il bisogno di un cambiamento sostenibile e rispettoso della sua storia clinica e personale. La chiave non è dimagrire a tutti i costi, ma ricostruire un equilibrio stabile e duraturo, sul quale il peso si assesterà nel tempo.

Resto volentieri a disposizione se desidera una guida più specifica o un primo piano alimentare ragionato.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Gentile paziente, la PCOS è una condizione complessa, che spesso rende difficile la gestione del peso, soprattutto quando gli approcci nutrizionali non tengono conto del contesto ormonale e metabolico.
È molto positivo che abbia raggiunto una stabilità con la terapia: questo è un buon punto di partenza per intraprendere un percorso nutrizionale serio, graduale e personalizzato, che non si limiti alla perdita di peso ma miri a costruire abitudini sostenibili nel tempo.
Sicuramente troverà molte colleghe e colleghi nutrizionisti nella sua zona che la possono aiutare!
ciao, se vuoi raccontarmi un pò la situazione scrivimi pure e vediamo se hai bisogno di una dieta specifica per te
Salve, purtroppo soltanto negli ultimi anni ci sono stati passi avanti sulle conoscenze in merito alla grande correlazione che esiste tra la PCOS e difficoltà a dimagrire con diete inadeguate; non mi stupisce che le vecchie diete non siano state efficaci, visto che il problema ormonale di base non veniva affrontato. Visto che ora è stato raggiunto un equilibrio, sarà più semplice intraprendere un percorso nutrizionale mirato, che tenga conto della storia clinica personale, ai fini del miglioramento della composizione corporea e del benessere in generale.
Dott.ssa Elisa Priori
Nutrizionista, Dietista
Ciampino
Gentile paziente,
mi dispiace che il suo rapporto con l'ampia classe dei nutrizionisti non sia stato finora dei migliori.
Il mio approccio punta a mettere al centro la persona e a considerare non solo l'aspetto nutrizionale ma anche lo stile di vita a 360°, con un particolare focus su quelle che sono le abitudini alimentari del soggetto. Personalmente, il mio obiettivo professionale è quello di raggiungere uno stato in cui il paziente non si sente più obbligato a seguire il piano nutrizionale, poichè ormai ha compreso e assimilato i meccanismi alla base di una corretta alimentazione ed è in grado di applicarli alla propria quotidianità.

Se volesse approfondire questo approccio, mi trova sia online che in presenza su Roma.
A disposizione, Dott.ssa Elisa Priori
Gentile utente,

la ringrazio per la condivisione dettagliata della sua esperienza. La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una condizione complessa che, come ha giustamente sottolineato, richiede un approccio integrato, attento e personalizzato. La stabilizzazione del peso ottenuta con la terapia ormonale è certamente un traguardo importante, soprattutto dopo un lungo periodo di fluttuazioni e difficoltà.

Nel suo caso, un piano alimentare efficace dovrebbe essere costruito tenendo conto non solo degli obiettivi di peso, ma anche dell’equilibrio ormonale, dell’insulino-resistenza (spesso presente nella PCOS) e della sostenibilità nel tempo. È fondamentale evitare approcci generici o estremi, che nel lungo termine si sono dimostrati inefficaci o dannosi. La personalizzazione della dieta, l’ascolto attivo e il supporto continuo sono elementi essenziali per ottenere risultati duraturi.

Un percorso nutrizionale serio parte sempre da un’anamnesi approfondita e da un dialogo basato sulla fiducia reciproca. L’obiettivo non deve essere semplicemente “dimagrire”, ma migliorare il benessere globale, rispettando i tempi del corpo e lavorando su più fronti: alimentazione, attività fisica, benessere psicologico e, se necessario, integrazione mirata.

Le auguro di trovare un professionista che la accompagni con competenza e sensibilità in questo cammino. Ha già fatto un primo passo molto importante: prendersi cura di sé con consapevolezza e lucidità.

Un cordiale saluto.
Ho letto con molta attenzione la tua storia personale in primis e clinica in secondo luogo. La PCOS è una patologia multifattoriale e come tale va trattata. Premetto che mi dispiace che tu non abbia ricevuto la giusta attenzione da parte di colleghi biologi nutrizionisti e/o medici. Io non amo per nulla gli approcci drastici perché sono fallimentari a lungo termine oltre che pericolosi per la salute a 360 gradi. Sicuramente è necessario uno stile di vita sano che non escluda alcun aspetto della vita a cominciare dal sonno, l'esposizione alla luce, l'esercizio fisico, ovviamente la dieta e ridurre i fattori di stress psicofisico. Partendo da questo presupposto io ti consiglio un approccio dietetico bilanciato e sostenibile nel tempo corredato da un'integrazione nutraceutica specifica. Spero di esserti stato d'aiuto.
Dott.ssa Monica Ceccon
Nutrizionista
Cinisello Balsamo
Buongiorno, penso che si possa fare. Certo con una diagnosi di PCOS e difficoltà pregressa a perdere peso è importante avere attenzione ai picchi glicemici e insulinici derivanti dall'assunzione di alcuni alimenti. Ragionando non in termini di "cibi sì" e "cibi no" bensì in termini di "cibi quotidiani" e "cibi occasionali" si può trovare un compromesso tra una dieta nel complesso sana, ma non necessariamente privativa.
Buongiorno, mi dispiace per la tua esperienza negativa, si sicuramente avrai bisogno di un professionista che instauri con te un rapporto di fiducia e lealtà, e che ti insegni a mangiare nel giusto modo, solo in questo caso effettuando un'educazione alimentare riuscirai a capire come creare i vari piatti giornalmente senza dover seguire dei fogli in cui c'è scritto ciò di cui devi mangiare.
Buongiorno,
grazie per aver condiviso la sua esperienza in modo così lucido e sincero. La stabilizzazione del peso che ha ottenuto con la terapia ormonale è un passo importante, soprattutto considerando la complessità della PCOS, che può influenzare il metabolismo, la sensibilità insulinica e la gestione del peso corporeo.

La difficoltà che descrive — perdita di peso seguita da riprese frequenti, anche superiori al punto di partenza — è comune tra molte persone con PCOS, e spesso è aggravata da approcci alimentari troppo restrittivi o non personalizzati. È comprensibile il desiderio di lasciarsi alle spalle percorsi frustranti e poco efficaci.

L’approccio che cerca, basato su gradualità, sostenibilità e rispetto per la propria storia personale, è assolutamente valido e consigliabile. Una dieta efficace nel lungo termine, soprattutto in presenza di PCOS, non dovrebbe essere vista come una "cura temporanea", ma come uno stile alimentare adatto a supportare l’equilibrio ormonale e il benessere generale nel tempo, senza privazioni estreme.

La sua consapevolezza e la volontà di costruire qualcosa di duraturo sono già un’ottima base. Un percorso individualizzato, che tenga conto anche del contesto ormonale e psicologico, può davvero fare la differenza.

Grazie ancora per il suo contributo: sicuramente sarà utile anche ad altre persone che vivono situazioni simili.
Buongiorno, grazie di cuore per aver condiviso con tanta sincerità il tuo percorso e le tue difficoltà. Comprendo bene quanto possa essere frustrante affrontare oscillazioni di peso e sentirsi non pienamente comprese nel proprio percorso, soprattutto quando c’è una condizione come la PCOS che rende tutto più complesso.
Il mio approccio si basa su una visione gentile del rapporto con il cibo, ponendo grande attenzione alla fase di mantenimento e all’aumento della consapevolezza alimentare. L’obiettivo è accompagnarti verso una maggiore autonomia, affinché tu possa gestire in modo sereno e duraturo la tua alimentazione senza stress o eccessi.
Se ti fa piacere, possiamo approfondire insieme come costruire questo percorso personalizzato, adatto alle tue esigenze e alla tua storia.
Resto a disposizione per qualsiasi domanda o chiarimento.
NM
Buonasera sarei in grado di aiutarla in quanto mi occupo di tale patologia, capisco la frustazione che un paziente si sente quando viene giudicato da un medico, ovviamente non è colpa sua infatti la soluzione è trovare quell'alimentazione personalizzata che fa bene al suo organismo
Salve, capisco la sua situazione. Un percorso nutrizionale deve calzare a pennello le abitudine e le esigenze della persona; inoltre il fattore sostenibilità rappresenta un requisito essenziale. Le consiglio di affidarsi ad un professionista competente ed empatico che possa aiutarla a trovare un equilibrio a lungo termine. Valuti eventualmente anche una consulenza online. A disposizione. Saluti
Salve, le consiglio di cercare un professionista che possa adeguarle l'alimentazione con la sindrome da ovaio policistico per ridurle al minimo infiammazione

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