Buongiorno giusto sette anni fa ho interrotto volontariamente una gravidanza che già all inizio avev
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Buongiorno giusto sette anni fa ho interrotto volontariamente una gravidanza che già all inizio avevo faticato ad accettare...alla prima visita di sono accorti di un mioma sottomucoso e la cosa mi ha mandato ancora più in crisi perché la mia mamma in gravidanza è stata operata di un cistoma ovarico che avrebbe soffocato me crescendo......ho preso piangendo quella brutta strada ed ora non mi do più pace....vorrei tornare indietro e provare a dare una possibilità a quell' esserino che viveva dentro di me.sto davvero male e sto rovinando tutto intorno a me perché mi rendo apatica e non ho più voglia di andare avanti se non fosse per i miei due bimbi che sono il sole.....vi prego aiutatemi mi sento una brutta donna moglie e madre.
Grazie
Grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Buongiorno, andrebbe valutato il suo stato d'animo depressivo nell'attuale, se effettivamente è legato all'aborto o sono insorti altri problemi, visto che son passati sette anni. Sentirsi è una cosa, essere un'altra. Certo il senso di inadeguatezza che prova andrebbe opportunamente seguito in terapia. Questo per ora in assenza di altri approfondimenti. Resto comunque a disposizione
Buongiorno,
quello che descrive è un dolore profondo e umano, che spesso accompagna esperienze difficili come l’interruzione di gravidanza. È naturale che, a distanza di tempo, possano emergere sensi di colpa, pensieri di “ritorno indietro” e la sensazione di non riuscire a perdonarsi. Questi vissuti non la rendono “una brutta donna, moglie o madre”: sono piuttosto il segnale di quanto sia stata coinvolgente e complessa quella scelta, maturata in un momento carico di paure e difficoltà.
Il fatto che oggi senta di non avere più energie e di vivere con apatia, nonostante l’amore per i suoi figli, mostra quanto questo dolore non elaborato stia ancora pesando nella sua vita. Dare voce a queste emozioni, riconoscerle e affrontarle con delicatezza è il primo passo per alleggerirsi e ricostruire un equilibrio interiore.
Per approfondire e trovare un sostegno concreto, sarebbe molto utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista che possa accompagnarla in questo percorso, aiutandola a comprendere e ad accogliere ciò che sta vivendo.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
quello che descrive è un dolore profondo e umano, che spesso accompagna esperienze difficili come l’interruzione di gravidanza. È naturale che, a distanza di tempo, possano emergere sensi di colpa, pensieri di “ritorno indietro” e la sensazione di non riuscire a perdonarsi. Questi vissuti non la rendono “una brutta donna, moglie o madre”: sono piuttosto il segnale di quanto sia stata coinvolgente e complessa quella scelta, maturata in un momento carico di paure e difficoltà.
Il fatto che oggi senta di non avere più energie e di vivere con apatia, nonostante l’amore per i suoi figli, mostra quanto questo dolore non elaborato stia ancora pesando nella sua vita. Dare voce a queste emozioni, riconoscerle e affrontarle con delicatezza è il primo passo per alleggerirsi e ricostruire un equilibrio interiore.
Per approfondire e trovare un sostegno concreto, sarebbe molto utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista che possa accompagnarla in questo percorso, aiutandola a comprendere e ad accogliere ciò che sta vivendo.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Salve Signora l'aborto purtroppo rappresenta una ferita dell'anima che appunto procura una forma depressiva dell' umore per via dei sensi di colpa
con i sintomi che descrive
Provi a pensare che è la cosa migliore che in quel momento ha sentito di fare
Se non riesce da sola non esiti a chiedere aiuto ad un terapeuta che saprà guidarla verso la Rinascita elaborando il suo personale dolore
Dott.lorenzini Maria Santa psicoterapeuta
con i sintomi che descrive
Provi a pensare che è la cosa migliore che in quel momento ha sentito di fare
Se non riesce da sola non esiti a chiedere aiuto ad un terapeuta che saprà guidarla verso la Rinascita elaborando il suo personale dolore
Dott.lorenzini Maria Santa psicoterapeuta
Cara Signora, dopo l'interruzione di gravidanza è normale provare una serie di emozioni intense e contrastanti, tra cui dolore, tristezza, senso di colpa e confusione. Sembra che nel suo caso questo sentimento sia stato amplificato dal senso di perdita e dalla consapevolezza della responsabilità legata alla scelta. Il conflitto interiore potrebbe essere stato originato all'inizio dal senso di fatica, dallo scarso supporto o da altre motivazioni ed è del tutto naturale non desiderare gravidanze in momenti specifici della vita. Mi colpisce il rimando ad una condizione medica molto simile a qualcosa che fa parte del suo passato, qualcosa di non processato o integrante rispetto alla vita attuale. L'interruzione è sempre una scelta difficile ed è una scelta molto complessa. Ma se il lutto dura da sette anni indica una complicazione. Sarebbe buono per lei prestare attenzione a questo dolore, ancora così vivo, e richiedere un supporto professionale per affrontare questa difficoltà emotiva e ritrovare il benessere. Il dolore è parte dell'esperienza umana e lei ha bisogno di uno spazio per esprimerlo liberamente, con l'augurio che lei possa sperimentarlo e accettarlo senza timore. Un cordiale saluto
ha avuto il coralggio di esporre il suo problema ( un lutto non elaborato e quindi complicato). con fiducia si rivolga ad un bravo terapeuta e sono certa che ne trarrà un grande giovamento. E necessario lasciarsi aiutare per il proprio bene attuale e futuro.
Buongiorno, grazie della condivisione. Penso che quella decisione presa sette anni fa sia stata molto difficile per lei. C'è voluto tanto coraggio per intraprendere quella strada. Penso inoltre, che il suo non darsi pace, possa essere dovuto alla mancata elaborazione di quel momento particolarmente doloroso e faticoso, a quella scelta che ha dovuto prendere ma che fatica a legittimarsi. In qualche modo è come se fosse rimasta, con la mente, ferma a quel momento, nella speranza di avere la possibilità di cambiare strada. A mio avviso, attraverso un percorso psicologico,potrebbe trovare dentro di sè la forza di legittimarsi una scelta "quasi obbligata", dialogando con la parte compassionevole che ognuno di noi porta con sè, ma che spesso non riusciamo a contattare, lavorando su quel ricordo, sbloccando l'elaborazione dello stesso, attraverso l'approccio EMDR, in modo da dargli nuovi colori, nuove sfumature, rendendolo più funzionale e non disturbante. Questo potrebbe essere stato per lei un trauma e, forse, da quello che scrive, potrebbe essere giunto il momento per elaborarlo. Buona giornata
Cara Cinzia,
mi dispiace molto per il dolore che stai attraversando. Anche se si è trattato di una decisione volontaria, l'aborto può lasciare un segno profondo, sia emotivo che psicologico. È importante sapere che ciò che stai provando è valido e non sei sola: molte donne vivono emozioni complesse dopo un aborto, inclusi tristezza, senso di colpa, vuoto o lutto.
Accogliere questo dolore, senza giudicarti, è il primo passo per elaborarlo. Non è necessario affrontarlo da sola: parlare con una/o psicoterapeuta può aiutarti a dare un senso a quello che è accaduto, a comprendere le emozioni che emergono e a ritrovare equilibrio.
Prendersi cura di sé ora è fondamentale. Non si tratta solo di “superare” il lutto, ma di darsi tempo e spazio per guarire, anche attraverso il racconto, il confronto, e — se lo desideri — piccoli rituali che ti permettano di onorare il significato che questa esperienza ha avuto per te.
mi dispiace molto per il dolore che stai attraversando. Anche se si è trattato di una decisione volontaria, l'aborto può lasciare un segno profondo, sia emotivo che psicologico. È importante sapere che ciò che stai provando è valido e non sei sola: molte donne vivono emozioni complesse dopo un aborto, inclusi tristezza, senso di colpa, vuoto o lutto.
Accogliere questo dolore, senza giudicarti, è il primo passo per elaborarlo. Non è necessario affrontarlo da sola: parlare con una/o psicoterapeuta può aiutarti a dare un senso a quello che è accaduto, a comprendere le emozioni che emergono e a ritrovare equilibrio.
Prendersi cura di sé ora è fondamentale. Non si tratta solo di “superare” il lutto, ma di darsi tempo e spazio per guarire, anche attraverso il racconto, il confronto, e — se lo desideri — piccoli rituali che ti permettano di onorare il significato che questa esperienza ha avuto per te.
Buonasera, l'interruzione volontaria di gravidanza è un passaggio esistenziale carico di vissuti emotivi, non è banale passarvi attraverso. Il mio consiglio è che si faccia aiutare con una consulenza psicologica. Se ritiene sono a disposizione, anche online. Dario Martelli
Capisco il tuo dolore, ed è importante che tu sappia che non sei una “brutta donna o madre”: quello che provi è una ferita profonda, legata al senso di colpa e al lutto per quella scelta. Dopo un’interruzione di gravidanza è comune vivere rimorsi anche a distanza di anni, ma questo non cancella l’amore che hai oggi per i tuoi figli. Non puoi cambiare il passato, ma puoi imparare a dargli un significato diverso, magari con l’aiuto di uno psicoterapeuta che ti accompagni nell’elaborazione. Non sei sola, e chiedere supporto è il primo passo per ritrovare un po’ di pace
Buon pomeriggio, nonostante siano passati diversi anni e la sua vita sia andata avanti, un evento intenso caratterizzato da una scelta così importante può ancora fare male, può ancora darle la sensazione che qualcosa non sia risolto. Tornare indietro, come dice di volere lei, non è possibile ma è possibile accettare e integrare dentro di lei tutto questo, attraverso un lavoro terapeutico delicato ma allo stesso tempo profondo, che le permetta di accogliere fino in fondo quello che è successo e andare avanti con maggiore serenità.
La invito a non giudicarsi negativamente. Ha dovuto prendere una decisione estremamente difficile, anche se non conosco la sua storia, dalle sue parole mi sento di dirle che sicuramente ha preso la decisione che in quel momento credeva essere la migliore, e così è stato.
Resto a disposizione per ulteriore sostegno.
La invito a non giudicarsi negativamente. Ha dovuto prendere una decisione estremamente difficile, anche se non conosco la sua storia, dalle sue parole mi sento di dirle che sicuramente ha preso la decisione che in quel momento credeva essere la migliore, e così è stato.
Resto a disposizione per ulteriore sostegno.
Salve, mi dispiace per la sofferenza che sta vivendo. Sembra abbia bisogno di aiuto per elaborare questa perdita che ha vissuto anni fa ma che oggi sente come attuale. Le consiglio quindi di intraprendere un percorso terapeutico.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Buongiorno, mi dispiace per la.sua situazione
Se non ho capito male lei ha due bambini, immagino avuti successivamente all'integrazione di cui parla
Il mio consiglio è di farsi aiutare da un professionista per elaborare questo lutto, che ancora la tormenta.
Rimanendo a disposizione le invio un caro saluto
Claudia m
Se non ho capito male lei ha due bambini, immagino avuti successivamente all'integrazione di cui parla
Il mio consiglio è di farsi aiutare da un professionista per elaborare questo lutto, che ancora la tormenta.
Rimanendo a disposizione le invio un caro saluto
Claudia m
Buongiorno,
dalle sue parole si percepisce tutta la profondità del dolore che porta con sé da anni: non è soltanto il ricordo di una scelta difficile, ma un vero e proprio lutto, con rimpianti, sensi di colpa e la sensazione di non riuscire a perdonarsi. È importante che sappia che quello che prova non la rende una “brutta donna, moglie o madre”: le emozioni che la attraversano sono la testimonianza del suo legame affettivo e della sua sensibilità.
Un’interruzione di gravidanza, soprattutto se accompagnata da paure, pressioni o fragilità personali, può lasciare ferite che riemergono anche a distanza di anni. Non significa che lei non sia andata avanti: significa che quella parte di storia non ha ancora trovato uno spazio di elaborazione e riconciliazione dentro di sé.
Ciò che può aiutarla oggi è dare finalmente voce a quel dolore in un contesto protetto, senza giudizio: un percorso psicoterapeutico può accompagnarla a distinguere il rimpianto dalla colpa, a ritrovare compassione per sé stessa e ad integrare quell’esperienza senza che continui a pesare come una condanna.
Un incoraggiamento: i suoi due bambini, che descrive come “il sole”, sono anche la prova che lei è capace di dare amore, di prendersi cura, di essere presente. Questo valore non viene cancellato da una scelta passata. La sofferenza che sente merita ascolto e sostegno, non giudizio. Con l’aiuto giusto può trasformare questo peso in una ferita cicatrizzata, che rimane nella memoria ma non la schiaccia più.
dalle sue parole si percepisce tutta la profondità del dolore che porta con sé da anni: non è soltanto il ricordo di una scelta difficile, ma un vero e proprio lutto, con rimpianti, sensi di colpa e la sensazione di non riuscire a perdonarsi. È importante che sappia che quello che prova non la rende una “brutta donna, moglie o madre”: le emozioni che la attraversano sono la testimonianza del suo legame affettivo e della sua sensibilità.
Un’interruzione di gravidanza, soprattutto se accompagnata da paure, pressioni o fragilità personali, può lasciare ferite che riemergono anche a distanza di anni. Non significa che lei non sia andata avanti: significa che quella parte di storia non ha ancora trovato uno spazio di elaborazione e riconciliazione dentro di sé.
Ciò che può aiutarla oggi è dare finalmente voce a quel dolore in un contesto protetto, senza giudizio: un percorso psicoterapeutico può accompagnarla a distinguere il rimpianto dalla colpa, a ritrovare compassione per sé stessa e ad integrare quell’esperienza senza che continui a pesare come una condanna.
Un incoraggiamento: i suoi due bambini, che descrive come “il sole”, sono anche la prova che lei è capace di dare amore, di prendersi cura, di essere presente. Questo valore non viene cancellato da una scelta passata. La sofferenza che sente merita ascolto e sostegno, non giudizio. Con l’aiuto giusto può trasformare questo peso in una ferita cicatrizzata, che rimane nella memoria ma non la schiaccia più.
Salve, sta vivendo un lutto profondo che, anche a distanza di anni, continua a toccarla nel cuore e nell’identità, come donna, madre e persona. Il senso di colpa che prova è una delle emozioni più comuni e più pesanti dopo un’interruzione volontaria di gravidanza, soprattutto quando quella scelta si è intrecciata con paure profonde, come quelle legate al proprio corpo e alla propria storia familiare. Il fatto che oggi lei stia male non significa che abbia sbagliato tutto, ma che quel dolore non ha ancora trovato uno spazio dove essere ascoltato e integrato. La psicoterapia umanistica può accompagnarla con delicatezza in un percorso di elaborazione di questo lutto, aiutandola a riconnettersi con la parte di sé che ha fatto una scelta difficile, forse inevitabile in quel momento, ma che non ha mai smesso di amare. Se sente di non riuscire più a trovare forza, anche per prendersi cura dei suoi bambini, la invito con urgenza a rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta. Un supporto professionale può aiutarla a trasformare questo dolore, senza annullarlo, ma rendendolo meno schiacciante. L’approccio EMDR, ad esempio, può essere utile per affrontare ricordi traumatici e liberare l’energia emotiva bloccata. Lei non è una brutta madre né una cattiva donna. È una persona che sta soffrendo profondamente e che merita ascolto, cura e perdono verso sé stessa.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno,
quello che racconti è un dolore molto profondo, che porti con te da tanti anni e che sembra riemergere con forza ancora oggi. Non è raro che dopo una decisione difficile come l’interruzione di gravidanza emergano pensieri del tipo “se potessi tornare indietro…”, ma questi pensieri rischiano di tenerti intrappolata in un tempo passato, senza lasciarti lo spazio di vivere pienamente il presente e il legame con i tuoi figli, che tu stessa descrivi come “il sole” della tua vita.
Ti invito a chiederti: cosa diresti a un’amica che si sente “una brutta madre e moglie” per una scelta fatta in un momento di sofferenza? Spesso siamo molto più dure con noi stesse di quanto lo saremmo con gli altri.
Un piccolo esercizio che potresti provare è scrivere ogni giorno, anche solo una frase, su qualcosa che apprezzi di te come madre o come donna. Questo non cancella il dolore, ma può aiutarti a rimettere a fuoco anche le parti luminose di te che oggi rischiano di restare in ombra.
quello che racconti è un dolore molto profondo, che porti con te da tanti anni e che sembra riemergere con forza ancora oggi. Non è raro che dopo una decisione difficile come l’interruzione di gravidanza emergano pensieri del tipo “se potessi tornare indietro…”, ma questi pensieri rischiano di tenerti intrappolata in un tempo passato, senza lasciarti lo spazio di vivere pienamente il presente e il legame con i tuoi figli, che tu stessa descrivi come “il sole” della tua vita.
Ti invito a chiederti: cosa diresti a un’amica che si sente “una brutta madre e moglie” per una scelta fatta in un momento di sofferenza? Spesso siamo molto più dure con noi stesse di quanto lo saremmo con gli altri.
Un piccolo esercizio che potresti provare è scrivere ogni giorno, anche solo una frase, su qualcosa che apprezzi di te come madre o come donna. Questo non cancella il dolore, ma può aiutarti a rimettere a fuoco anche le parti luminose di te che oggi rischiano di restare in ombra.
Gentilissima, una mamma che sceglie quella che sembra essere la cosa migliore per un figlio non può essere una brutta mamma, ha avuto una gran paura che suo figlio rischiasse di soffocare come sarebbe potuto succedere a lei o avesse altre conseguenze importanti. Ha fatto quello che si è sentita di fare in quel momento e nessuno la può 'condannare' per questo, non lo faccia nemmeno lei perché indietro non si torna e sentirsi in colpa serve a soltanto una cosa ... star male e basta.
Ha due bimbi che sono il sole ... se sono come il sole è perché hanno una mamma (e una famiglia) che permette loro di essere sereni e hanno bisogno di averla accanto per crescere e affrontare le sfide, anche piccole, che la vita metterà loro davanti.
Se l'affetto di chi le sta attorno non fosse sufficiente si rivolga a un professionista, l'aiuterà ad affrontare il lutto e a promuovere una modalità di pensiero che la porterà verso un futuro più sereno.
I miei migliori auguri
dott.ssa Miculian
Qualora lo volesse resto a disposizione, anche online
Ha due bimbi che sono il sole ... se sono come il sole è perché hanno una mamma (e una famiglia) che permette loro di essere sereni e hanno bisogno di averla accanto per crescere e affrontare le sfide, anche piccole, che la vita metterà loro davanti.
Se l'affetto di chi le sta attorno non fosse sufficiente si rivolga a un professionista, l'aiuterà ad affrontare il lutto e a promuovere una modalità di pensiero che la porterà verso un futuro più sereno.
I miei migliori auguri
dott.ssa Miculian
Qualora lo volesse resto a disposizione, anche online
Buongiorno,
la decisione di abortire non è semplice da prendere ed è spesso guidata da timori e preoccupazioni. Spesso si interrompe una gravidanza ma non il flusso di pensieri negativi che derivano da questo evento, che è a tutti gli effetti un lutto da elaborare.
E' possibile che lei non sia mai riuscita realmente a farlo e potrebbe esserle utile trovare un tempo e uno spazio in cui possa condividere, esplicitare e, soprattutto, metabolizzare l'accaduto per avere la possibilità di riprendere in mano la sua vita.
la decisione di abortire non è semplice da prendere ed è spesso guidata da timori e preoccupazioni. Spesso si interrompe una gravidanza ma non il flusso di pensieri negativi che derivano da questo evento, che è a tutti gli effetti un lutto da elaborare.
E' possibile che lei non sia mai riuscita realmente a farlo e potrebbe esserle utile trovare un tempo e uno spazio in cui possa condividere, esplicitare e, soprattutto, metabolizzare l'accaduto per avere la possibilità di riprendere in mano la sua vita.
Gentile utente, grazie per la condivisione. La sofferenza che oggi sente, il senso di colpa, la tristezza e l’apatia sono segnali importanti di qualcosa che chiede spazio, senso, cura. Il vissuto di un’interruzione di gravidanza può lasciare tracce molto profonde, soprattutto quando, come nel suo caso, è stato accompagnato da paura, confusione e un senso di solitudine nelle decisioni. Rimettere insieme ciò che si è spezzato dentro non significa dimenticare, ma trovare un modo più umano, più profondo, di stare con la propria storia, con rispetto per sé e per ciò che è stato.
Se lo desidera, sono a disposizione per accompagnarla in questo cammino.
Per qualsiasi informazione non esiti a contattarmi, sono disponibile anche per terapie online, ed ho aderito al programma "bonus psicologo". Un caro saluto, d.ssa Cristina Sinno
Se lo desidera, sono a disposizione per accompagnarla in questo cammino.
Per qualsiasi informazione non esiti a contattarmi, sono disponibile anche per terapie online, ed ho aderito al programma "bonus psicologo". Un caro saluto, d.ssa Cristina Sinno
Buonasera,
grazie per aver condiviso con tanta sincerità il tuo vissuto. Il dolore e il senso di colpa che descrivi sono molto intensi, e riconoscerli è già un atto di grande consapevolezza. In biotransenergetica lavoriamo spesso proprio su questi nodi interiori, per trasformare il peso del passato in un percorso di guarigione, compassione verso sé stessi e rinascita interiore.
Non è una “brutta donna o madre”: è una persona che ha vissuto una scelta dolorosa e ora sente il bisogno di elaborarla. Potrebbe esserle di aiuto intraprendere un percorso terapeutico mirato, che la accompagni a integrare questa esperienza, sciogliere il senso di colpa e ritrovare energia e apertura verso la vita, anche per te stessa e per la tua famiglia.
Con rispetto e vicinanza,
Dott. Ubaldo Balestriere
grazie per aver condiviso con tanta sincerità il tuo vissuto. Il dolore e il senso di colpa che descrivi sono molto intensi, e riconoscerli è già un atto di grande consapevolezza. In biotransenergetica lavoriamo spesso proprio su questi nodi interiori, per trasformare il peso del passato in un percorso di guarigione, compassione verso sé stessi e rinascita interiore.
Non è una “brutta donna o madre”: è una persona che ha vissuto una scelta dolorosa e ora sente il bisogno di elaborarla. Potrebbe esserle di aiuto intraprendere un percorso terapeutico mirato, che la accompagni a integrare questa esperienza, sciogliere il senso di colpa e ritrovare energia e apertura verso la vita, anche per te stessa e per la tua famiglia.
Con rispetto e vicinanza,
Dott. Ubaldo Balestriere
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