Buongiorno è da quando sono piccolo e avevo sei anni che penso di aver sviluppato una vita parallela

15 risposte
Buongiorno è da quando sono piccolo e avevo sei anni che penso di aver sviluppato una vita parallela mentale però è un po' strano poiché non ho gli stessi sintomi delle altre persone che hanno questa cosa ho amicizie, passioni e questo problema non mi ha mai creato nessun problema anzi le mia vita parallela infatti segue le orme di quella reale sono molto confuso per questo vi vorrei fare questa domanda è possibile che sia una vita parallela o sono solo pensieri comuni di una persona (per esempio se mi innamoro di una persona mentalmente mi immagino di sposarmi con lei di avere dei figli e di vivere con lei facendo viaggi ecc.) È normale o è un problema mentale?
Buongiorno, colgo la confusione di cui parla e le chiedo se ha considerato la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia. Non tanto per capire se si tratta o meno di un problema mentale, che non definirei come tale, quanto per mettere ordine e chiarezza nei pensieri con cui si confonde. Un saluto

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Buongiorno, comprendo il suo dubbio e credo sia importante che si dia la possibilità di esplorarlo meglio all'interno di un contesto terapeutico anche al fine di comprendere meglio la sua storia evolutiva.
Sono a disposizione per un consulto.
Un caro saluto.
Dott.ssa Tiziana Di Fazio
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno a lei. Comprendo la confusione che questi pensieri le stanno creando. Per poter rispondere adeguatamente alla sua domanda sarebbe necessario un maggiore approfondimento. Credo che il contesto terapeutico possa rappresentare uno spazio adeguato in cui poter esplorare la complessità della situazione di cui parla e consetirle di fare chiarezza rispetto al caos mentale che sta sperimentando. Se lo desidera, resto a disposizione anche online.
Saluti, Dott.ssa Federica Beligni
Buongiorno a lei. Ci ha dato poche ma informazioni, sarebbe importante capire cosa c'è in questa vita parallela, e quali sono i rapporti con la sua vita reale. L'immaginazione è una dimensione importante della nostra vita, ci arricchisce e compensa quello che non riusciamo a capire di noi e di ciò che ci sta intorno. Ci aiuta inoltre a guardarci nel futuro, a testarci e a metterci alla prova. Se ci confonde, può essere molto importante confrontarci con un professionista della salute mentale, psicoterapeuta e/o psichiatra, per cercare di star meglio.
Gentile utente, la confusione che lamenta è percepibile da questo suo post e, allo stesso tempo, ci dà poche informazioni su questa vita parallela di cui parla. Se sono semplici pensieri riferiti a un possibile futuro, fantasie, allora si tratta di normalità; ma non è possibile darle una risposta certa senza ulteriori approfondimenti. Io consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia, che le darà gli strumenti adatti a comprendere meglio ciò che vive ormai da anni. Cordiali saluti
Gentile Utente, sarebbe importante capire tante altre cose rispetto la questione che porta: in particolare ciò che significa per lei questa dimensione immaginaria, cosa le "lascia" e il rapporto con la vita reale che affronta quotidianamente. Sarebbe importante capire anche se, in qualche modo, influenza la vita reale. Sicuramente un percorso di terapia potrebbe aiutarla a capire il significato che ha, per lei, questo "mondo" e se e in che modo sarebbe un "problema" (se per lei lo è). Un caro saluto, Laura Mandelli
Buonasera,
sarebbe utile capire meglio cosa intende quando dice che ha una vita parallela, se fantastica di avere una vita immaginaria o semplicemente in alcuni momenti ha delle fantasie su possibili scenari futuri, riguardo a persone e situazioni che incontra nella sua vita reale.
Se vuole può prenotare un primo appuntamento per approfondire la situazione.
Saluti
Dr.ssa Siciliano S.
Buongiorno
la situazione che descrive non le ha mai creato problemi ma la lascia confuso. La invito a pensare come normale che la confidenza con la ricchezza della vita psichica e con la complessità del proprio mondo interno passi anche da iniziali sensazioni di confusione. Può anche considerare la sua domanda come una buona occasione e motivazione per contattare un/una collega con cui arrivare a cogliere ed accogliere il senso della sua perplessità. Un caro saluto.
Gentile utente, mi dispiace sentire che ti senti confuso riguardo a questa situazione.
È relativamente comune avere fantasie o pensieri di una vita parallela, immaginando diverse situazioni o relazioni. Questo non è necessariamente un problema mentale, ma può essere considerato come parte della nostra immaginazione e capacità di proiettare desideri e aspirazioni. Dato che hai sottolineato che questa "vita parallela" non ti ha causato problemi e riesci ancora a mantenere amicizie e passioni nella tua vita reale, potrebbe non essere motivo di preoccupazione. Tuttavia, se questa situazione inizia a influire negativamente sulla tua salute mentale o sulle tue relazioni, potrebbe essere utile parlare con un professionista per ottenere un'opinione esperta e un supporto adeguato. Tuttavia, spero che queste informazioni generali siano state utili per iniziare a comprendere meglio la tua esperienza. Se hai ulteriori domande o dubbi, sarò qui per aiutarti nel modo migliore possibile.
Dr. Roberto Prattichizzo
Gentile utente, quella che definisce "vita parallela" sembra in realtà una sua tendenza a fantasticare.
Pertanto, occorre chiedersi se questa tendenza, che le provoca confusione, sia ora per lei fonte di disagio, oppure no. Nel primo caso, le suggerirei di valutare un possibile percorso terapeutico, o anche solo un confronto con un professionista. Nel secondo caso, non vedo il motivo per cui dovrebbe intraprenderlo.
Mi pare di capire che sin da piccolo questa sua tendenza non le abbia mai creato problemi, invece adesso è fonte di confusione; è successo qualcosa nell'ultimo periodo, che può aver intaccato la sua stabilità personale? Provare a rispondere a queste domande, potrebbe risultarle utile.

La ringrazio per aver condiviso il suo racconto e la saluto cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Gentile utente,
immagino la confusione, ma anche la curiosità di approfondire questi pensieri e dubbi che riporta.
Potrebbe iniziare a dare maggiore spazio a queste sue riflessioni parlandone con uno specialista,
non tanto per etichettare se sia un problema mentale o meno, ma forse per prendersi cura di questi pensieri e mettere ordine.
Cordialmente,
Sara Molinaro
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Dalla sua domanda si evince la sua confusione, tuttavia sono poche le informazioni riguardo questa vita parallela per poter rispondere. La inviterei a ritagliarsi uno spazio terapeutico all'interno del quale potrà ricevere risposte più esaustive e potrà mettere ordine a questi dubbi.
Saluti, Dott.ssa Di Gennaro Laura
Buongiorno, sembra che la sua domanda abbia bisogno di alcune risposte che però con le poche informazioni riportate non è possibile inquadrare. Qualora quello che riporta sulla creazione di "vite parallele" avesse un impatto considerevole nella sua vita quotidiana e le creasse disagio o anche solo domande le consiglierei di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la potrà supportare rispetto al comprendere meglio ciò che le accade e come funziona. Spero che questo spazio di risposte sia stato di accoglienza per lei.
Buongiorno,
innanzitutto la ringrazio per la fiducia.

Dalla sua domanda si percepisce la grande difficoltà che sta vivendo in questo momento a causa di una profonda confusione e perdita di equilibrio e benessere generale.

Quello che mi sento di consigliare sarebbe di prendere in considerazione l'idea di iniziare un percorso psicoterapeutico.

Il concetto di "vita parallela" che ha dichiarato nella sua domanda sarebbe ovviamente da approfondire maggiormente, ma credo che il primo passo sarebbe quello di spostarsi dal concetto "problema mentale" ,come lo ha definito lei, per avvicinarsi piuttosto a quello di consapevolezza. Credo infatti che sarebbe utile lavorare per aumentare la sua consapevolezza rispetto ai pensieri, le emozioni e le esperienze che sta vivendo in modo da poterle riordinare e aiutarla così a ritrovare una maggiore stabilità ed equilibrio psicofisico, con l'obbiettivo finale di aumentare il suo benessere generale.
Sarebbe interessante inserire anche delle pratiche di "Mindfulness" nel suo percorso di psicoterapia, credo che risulterebbero molto utili nel quadro che ha descritto, al fine di ridurre il livello di stress.

Se fosse interessato resto a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione, dubbio o incertezza.

Le auguro una buona giornata,
un caro saluto

Dott.ssa Elena Palmucci

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