Buongiorno Dottori, vorrei togliermi insieme a voi una curiosità: leggendo le linee guida per una sa

16 risposte
Buongiorno Dottori, vorrei togliermi insieme a voi una curiosità: leggendo le linee guida per una sana alimentazione sono venuto a conoscenza che la quantità giornaliera ideale da non superare di grassi saturi corrisponde al 10% delle calorie giornaliere, e, prendendo come riferimento una dieta da 2000 kcal al giorno, se ne ricava che tale quantità è quantificabile in 22 g di grassi saturi. La mia perplessità è se in questi 22 grammi si debbano conteggiare solamente i grassi saturi apportati dagli alimenti che notoriamente alzano i livelli di colesterolo, come carni, salumi, uova e formaggi, oppure si debba tenere conto di tutti quegli alimenti che in tabella nutrizionale riportino un certo valore anche piccolo di grassi saturi, penso all'olio extravergine di oliva, alla frutta secca o al cacao. Più in generale mi chiedevo se tutti i grassi saturi contribuiscano ad innalzare il colesterolo o se invece quelli di origine vegetale siano innocui sotto questo punto di vista (sull'olio di palma ci sono ormai evidenze sul fatto che lo innalzi, ma ad esempio già il cocco è un alimento che genera pareri discordanti). Vi ringrazio per il vostro gentile aiuto.
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Nessuno dei grassi saturi è essenziale: tutti sono sintetizzabili dall'organismo umano. Non è dunque necessario introdurli con la dieta. La quantità massima consigliata è il 10% delle calorie giornaliere, ma non esiste una quantità minima. Un’alimentazione ricca di grassi saturi, grassi trans e colesterolo, non è salutare: può portare ad un aumento di livelli di colesterolo LDL nel sangue (il colesterolo "cattivo") ed è alla base di molte patologie cardiovascolari. Questo accade perché i grassi saturi sono difficili da metabolizzare e quindi tendono ad accumularsi nel sangue, provocando un aumento del colesterolo.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini

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Gentilissimo paziente,
Il mio collega le ha fornito una risposta molto articolata e completa.
La quota minima di grassi saturi è irrisoria, inoltre bisogna porre la nostra attenzione su quelli insaturi per ridurre il rischio cardiovascolare.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Gentilissimo paziente, nella quota di grassi saturi da non superare sono compresi TUTTI i grassi saturi, anche quelli provenienti da alimenti che sono ricchi anche in grassi insaturi come l'olio di oliva, che giustamente si sommano.
Per questo le quantità da introdurre quotidianamente sono davvero molto poche.
Buona giornata.
Dott.ssa Colciago
Dott.ssa Erika Montecchiani
Nutrizionista
Filottrano
Buongiorno, nella quota di grassi saturi da non superare rientrano tutti i grassi saturi, provenienti da qualsiasi fonte alimentare. Proprio per non superare la soglia del 10%, si suggerisce di prediligere l'utilizzo di olio EVO, frutta secca e semi oleaginosi invece di burro, strutto ecc... e di alternare fonti di proteine vegetali a quelle animali (di solito più ricche di grassi saturi). Per quanto riguarda i livelli di colesterolo, sono diversi i fattori che possono contribuire al suo innalzamento e sicuramente un eccesso di grassi saturi è fra questi (insieme a un eccesso di grassi trans ma anche a un'alimentazione poco equilibrata in generale).
Rimango a disposizione, Dott.ssa Montecchiani Erika
Buongiorno, corretto non superare rispetto al consumo di grassi saturi, il 10% della quota calorica giornaliera. Aggiungerei che, studi hanno confermato che i grassi saturi consumati in una dieta a basso indice glicemico non hanno avuto impatto sui livelli di colesterolo, mentre diete con tanti carboidrati generano un aumento del colesterolo. Quindi concentriamoci anche sui glucidi!!
Salve, sì la dose massima di grassi saturi è il 10% delle calorie giornaliere. In questo 10% rientra la somma di tutti i grassi saturi assunti da qualsiasi alimento. Quindi anche quelli provenienti da alimenti vegetali o che contengono anche grassi insaturi.
Dott.ssa Veronica Spallone
Dott.ssa Susanna Battaglia
Nutrizionista
Roma
Buongiorno, concordo con i colleghi; nella dicitura " grassi saturi " sono compresi i grassi saturi propriamente detti, il colesterolo ed gli altri grassi animali, ed i grassi polinsaturi trans che si ottengono scaldando i grassi polins. cis. I trans sono più pericolosi dei saturi per le malattie cardio vascolari in quanto responsabili della formazione di placche ateromatose e colesterolo. Nella formulazione di una dieta appropriata consulti un nutrizionista, non faccia da solo. Cordiali saluti
Gentilissimo, nella quota di grassi saturi da non superare (10% delle calorie totali) sono inclusi i grassi saturi, provenienti da qualsiasi fonte alimentare. Di fatto, le linee guida sulla sana alimentazione indicano di privilegiare l’assunzione di olio d’oliva extravergine, pesce, legumi, frutta secca e altri alimenti ricchi di grassi polinsaturi al fine di non superare la soglia del 10% di grassi saturi, che sono tra i principali fattori responsabili dell’innalzamento dei livelli di colesterolo nel nostro organismo. Un bravo nutrizionista saprà elaborarle un piano alimentare sano ed equilibrato per preservare il Suo stato di salute. Cordialmente. Luigia Atorino
Dott. Luca Macchi
Nutrizionista
Cassano Magnago
Buongiorno, certo in quella percentuale massima sono compresi tutti i grassi saturi presenti in ogni alimento. E' da considerare però come appunto dose da non superare, ma in realtà meno si assumono e meglio è. I grassi di origine vegetale incidono sul profilo lipidico di una persona ma il loro effetto è sicuramente migliore e più salutare rispetto ai grassi degli alimenti animali, ma sono comunque grassi e quindi il loro apporto in termini calorici è identico. Inoltre tra i grassi insaturi dobbiamo considerare anche il rapporto tra omega-3 ed omega-6, che dovrebbe essere 4:1 in favore degli omega-6 per evitare effetti pro-infiammatori.
Cordiali saluti, dott. Luca Macchi.
Caro paziente, I grassi saturi possono effettivamente influenzare i livelli di colesterolo nel sangue, ma non tutti i grassi saturi sono uguali in termini di effetti sulla salute. Ecco alcune precisazioni:

1. **Fonti di grassi saturi da evitare**: Come hai menzionato, carni grasse, salumi, uova e alcuni formaggi sono fonti di grassi saturi che possono aumentare i livelli di colesterolo LDL (colesterolo "cattivo") nel sangue. Ma attenzione anche agli zuccheri e farine raffinate che contribuiscono tantissimo ad aumentare il colesterolo .

2. **Grassi saturi di origine vegetale**: Alcuni alimenti di origine vegetale contengono grassi saturi, ma la ricerca suggerisce che questi possono avere effetti meno negativi sul colesterolo rispetto ai grassi saturi di origine animale. Ad esempio, l'olio di cocco e la frutta secca contengono grassi saturi, ma possono anche offrire altri benefici per la salute. L'olio di oliva, pur contenendo una piccola quantità di grassi saturi, è ricco di grassi monoinsaturi che sono benefici per la salute del cuore.

3. **Conteggio dei grassi saturi**: Quando calcoli i 22 grammi di grassi saturi da consumare al giorno, dovresti tenere conto di tutti gli alimenti che contribuiscono a questo valore, sia di origine animale che vegetale.

4. **Raccomandazioni personalizzate**: È importante sottolineare che queste sono linee guida generali e la risposta può variare da individuo a individuo. La genetica, lo stile di vita e altri fattori possono influenzare la risposta del tuo corpo ai grassi saturi.

In conclusione, è bene essere consapevoli dei grassi saturi che si consumano e cercare di limitare quelli di origine animale, ma non è necessario evitare completamente i grassi saturi di origine vegetale. Tuttavia, la moderazione è la chiave, e una dieta equilibrata e varia è sempre la scelta migliore per la salute.
Dott.ssa Giulia Fontana
Nutrizionista
Sansepolcro
Buongiorno, nella quota di grassi saturi sono compresi sia gli acidi grassi saturi provenienti da cibi di origine animale sia da quelli di origine vegetale. Bisogna vedere quali alimenti di origine vegetale si assume, ma nel complesso questi alimenti hanno basse quote di grassi saturi.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Giulia Fontana
Buongiorno, nel famoso 10% indicato nelle linee guida rientrano tutti i grassi saturi, indipendentemente dalla fonte. La invito però a non soffermarsi sulla singola giornata, perché la differenza la fa l'alimentazione nel suo complesso. Inevitabilmente ci saranno dei giorni in cui la quota da lei assunta sarà vicina alla soglia o superiore, ma altri in cui sarà nettamente più bassa, dunque nel totale ci sarà comunque un equilibrio.
Resto a disposizione, saluti.
Gentile paziente, nel conteggio vanno calcolati i grassi saturi provenienti da tutte le fonti. Tuttavia, la invito a non "fasciarsi la testa" mettendosi a calcolare i grassi saturi, e ad avere un'alimentazione sana ed equilibrata nel complesso. In questo modo, non avrà problemi.
Dott.ssa Giulia Martella
Nutrizionista
Tivoli
Buonasera, sicuramente c'è da porre una maggiore attenzione ai grassi saturi di origine animale in quanto possono rappresentare un pericolo per la salute cardiovascolare se consumati in eccesso. Sicuramente i grassi di origine vegetale hanno proprietà migliori, però bisogna sempre fare attenzione a non esagerare perchè altrimenti verrebbero meno gli effetti benefici ad essi associati. Bisogna anche considerare i processi di cottura/lavorazione che hanno subito. Spero di aver chiarito i suoi dubbi.
Cordiali saluti

Non tutti i grassi saturi sono uguali per quanto riguarda il loro effetto sui livelli di colesterolo nel sangue. La relazione tra i grassi saturi e il colesterolo è complessa e dipende dal tipo di grasso e dalla fonte alimentare.

Grassi saturi di origine animale

Carni grasse, salumi, formaggi e prodotti lattiero-caseari interi tendono a contenere grassi saturi che possono aumentare i livelli di colesterolo LDL (colesterolo "cattivo"). Il consumo eccessivo di questi grassi è associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, quindi è importante moderarne l'assunzione.
Grassi saturi di origine vegetale
I grassi saturi contenuti in alimenti come olio di cocco, burro di cacao o olio di palma sono un po' più controversi. In generale, l'olio di cocco, ad esempio, contiene una percentuale relativamente alta di acidi grassi saturi (principalmente acido laurico), che può avere un effetto più neutro rispetto ai grassi saturi di origine animale.
L'olio extravergine di oliva e la frutta secca (come mandorle, noci, anacardi) sono invece fonti di grassi insaturi, che hanno effetti favorevoli sui livelli di colesterolo (aumentano il colesterolo HDL, il "buono", e abbassano il colesterolo LDL). Tuttavia, anche questi alimenti contengono una piccola percentuale di grassi saturi, ma la loro incidenza sul colesterolo è molto meno significativa rispetto ai grassi saturi animali.
La raccomandazione generale è quella di:

Ridurre l'assunzione di grassi saturi provenienti da alimenti di origine animale (carni grasse, salumi, formaggi) e da alimenti processati.
Preferire i grassi insaturi, come quelli contenuti in olio extravergine di oliva, avocado, frutta secca, semi e pesce grasso (come il salmone e le sardine).
Non escludere del tutto i grassi saturi vegetali come quelli presenti nell'olio di cocco o nel burro di cacao, ma consumarli con moderazione, in una dieta equilibrata.
Dott. Fabio Turi
Osteopata, Chinesiologo, Nutrizionista
Agropoli
Salve. Tutti i grassi saturi, indipendentemente dalla fonte, rientrano nel calcolo del 10% dell’apporto calorico giornaliero. Quindi, nei 22 g giornalieri vanno considerati sia quelli provenienti da carni, salumi, uova e formaggi, sia quelli contenuti in alimenti come olio extravergine di oliva, frutta secca e cacao.

Detto questo, non tutti i grassi saturi hanno lo stesso impatto sul colesterolo. È ormai accertato che i grassi saturi di origine animale tendono a innalzarlo maggiormente, mentre quelli di origine vegetale, come quelli contenuti nel cacao, nell’olio di cocco e nella frutta secca, possono avere effetti diversi, in alcuni casi neutri o addirittura benefici (ad esempio, il cacao contiene steroli vegetali e polifenoli che possono modulare il metabolismo lipidico). L’olio di palma, invece, è stato effettivamente associato a un aumento del colesterolo LDL.

Quindi, più che demonizzare tutti i grassi saturi, è utile valutare la qualità complessiva della dieta e il contesto in cui vengono assunti. Un'alimentazione equilibrata, ricca di grassi insaturi (come quelli dell’olio extravergine d’oliva e del pesce), fibre e fitonutrienti, aiuta a mantenere sotto controllo il profilo lipidico anche in presenza di una certa quantità di grassi saturi vegetali.








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