Buongiorno dottori. Per il mio disturbo di attacchi di panico mi è stato prescritto lo Xanax

20 risposte
Buongiorno dottori. Per il mio disturbo di attacchi di panico mi è stato prescritto lo Xanax la sera. Purtroppo dopo 3 settimane avevo iniziato a sentire un grande senso di angoscia dato ad una paura inspiegabile di poter fare del male a qualcuno (sono solo pensieri intrusivi che mi mettono tanta ansia mai avuti prima). Ho riferito il tutto al mio dottore di base e mi ha consigliato di aumentare la dose dello Xanax la mattina e la sera. In più mi ha prescritto il citalopram la mattina. È passata una settimana ma non vedo miglioramenti. I pensieri non se ne vanno via e l'angoscia è aumentata. Cosa mi consigliate di fare dato che questa situazione nuova per me mi crea veramente tanta paura. Confido in una vostra gentile risposta
Dott. Lamberto Maioli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Salve,
come prima cosa Le consiglio vivamente di assumere psicofarmaci solo in seguito a visita dallo psichiatra, che è sicuramente più competente in questo del Medico di base.
Gli ansiolitici sono sicuramente un valido supporto ma che da solo non basta.
L'angoscia, i pensieri intrusivi sono sintomi di un malessere psicologico che si può affrontare nella stanza d'analisi; provi a fare qualche colloquio e veda come si trova a raccontare dei suoi vissuti ad un altro che la ascolta..

Un saluto
LM

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Dott.ssa Daniela Gioiosa
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Potenza
Buonasera,
intanto grazie per la condivisione della tua storia, mi spiace del periodo che stai attraversando e quanto questi pensieri intrusivi possano crearti disagio, paura e angoscia. Ritengo che sia molto utile affiancare ad un percorso farmacologico anche un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale in modo da elaborare i tuoi vissuti e i tuoi pensieri intrusivi. Resto a disposizione, anche online. Un saluto. Dott.ssa Daniela Gioiosa
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto ciò possa essere impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in alto punto ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Dott. Alessio Vellucci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente, ogni terapia farmacologica ha bisogno di un fisiologico periodo di assestamento, ed è importante che riferisca ciò che nota e si presenta al medico che gliel'ha prescritta. Tenga presente, in ogni caso, che la letteratura scientifica indica come la soluzione più efficace consista nella psicofarmacologia unitamente alla psicoterapia. Consideri questa eventualità. Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Luongo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno dottori. Per il mio disturbo di attacchi di panico mi è stato prescritto lo Xanax la sera. Purtroppo dopo 3 settimane avevo iniziato a sentire un grande senso di angoscia dato ad una paura inspiegabile di poter fare del male a qualcuno (sono solo pensieri intrusivi che mi mettono tanta ansia mai avuti prima). Ho riferito il tutto al mio dottore di base e mi ha consigliato di aumentare la dose dello Xanax la mattina e la sera. In più mi ha prescritto il citalopram la mattina. È passata una settimana ma non vedo miglioramenti. I pensieri non se ne vanno via e l'angoscia è aumentata. Cosa mi consigliate di fare dato che questa situazione nuova per me mi crea veramente tanta paura. Confido in una vostra gentile risposta

Buongiorno, per quanto riguarda la parte farmacologica la invito a contattare il suo psichiatra e porgli la questione in modo che possa rimirare la terapia se ritenesse opportuno. Comprendo il suo stato di preoccupazione e disagio per quello che sta provando. I pensieri che lei definisce intrusivi, l'angoscia che ne deriva e il timore di poter fare del male a qualcuno, non possono essere risolti solo farmacologicamente. La invito a percorrere la strada farmacologica e parallelamente un percorso di psicoterapia che la aiuti a prendere consapevolezza di quello che le sta accadendo così da poter ritrovare la sua serenità. La ringrazio Dr.ssa Francesca Luongo
Dott.ssa Alessandra Domigno
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno, la mia idea è che debba contattare uno psichiatra che possa seguirla nella sua cura farmacologica e al contempo seguire una psicoterapia che possa anche sostenerla nella vita quotidiana. I pensieri intrusivi inoltre spaventano e capisco il suo disagio e le sue paure ed è importante anche affrontarli e capire da dove provengono. Per questo le consiglio di seguire la doppia strada farmacologica e psicoterapeutica. Un cordiale saluto.

Alessandra Domigno
Dott.ssa Orianna Miculian
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trieste
Gentile utente, mi spiace per il disagio che sta vivendo e la ringrazio per averlo condiviso, è un buon punto di partenza per poterlo affrontare. La cura farmacologica è bene sia affiancata da una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale che permetta di acquisire un'autoconsapevolezza delle proprie emozioni pensieri che, rigidi e disfunzionali, le impediscono di vivere il benessere. Con l'aiuto di un terapeuta potrà trovare le strategie più addatte ad affrontate il suo disagio riuscendo pian piano a vivere più serenamente. Volendo, è anche possibile utilizzare tecniche di rilassamento che le permettano di gestire al meglio gli attacchi di panico e di ridurre lo stress.
Restando a disposizione, anche online, le faccio i miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Psicologo, Psicoterapeuta
Pozzuoli
Salve. Le suggerisco di affidarsi allo specialista che le ha prescritto il farmaco, per qualsiasi dubbio o disturbo. E' informazione comune che il citalipram può impiegarre dalle 2 alle 4 settimane per mostrare i suoi effetti, ma ripeto che il confronto ottimale è quello con il suo prescrittore. Ovviamente la terapia farmacologica deve necessariamente essere affiancata da un percorso psicoterapeutico. Potrebbe iniziare prenotando una consulenza psicologica, io lavoro in studi a Napoli e online in tutta Italia.
Cordialmente Dott. Tiziana Vecchiarini
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Buongiorno gentile utente, grazie per la condivisione! Credo che insieme alla terapia farmacologica, potrebbe aiutarla intraprendere un percorso di terapia, in modo da esplorare e comprendere a fondo quelle che sono le motivazioni sottostanti la sua ansia, potendo anche individuare insieme delle strategie per affrontarla.
Resto a disposizione!
AV
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Salve, capisco il suo disagio, immagino che non sia una situazione semplice. Questi pensieri intrusivi e negativi possono interferire con la qualità del proprio benessere e influenzare la quotidianità e i diversi contesti di vita . Proprio per questo è opportuno lavorarci attraverso un percorso psicoterapeutico, magari abbinandolo alla terapia farmacologica che sta seguendo.
Sono sicura che entrambi i percorsi possano essere la giusta strategia per affrontare la difficoltà che sta incontrando.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione, per dubbi e domande mi può contattare anche online, sarà mia premura risponderle.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, le rinnovo quanto già risposto nella sua richiesta già posta precedentemente. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott. Gabriele Scortichini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Melegnano
Buongiorno, la invito ad affiancare in accordo anche con il suo dottore, un percorso psicoterapeutico dove può esplorare e comprendere meglio cosa sono questi stati di angoscia che sta vivendo e poterci lavorare.
Dott.ssa Ramona Borla
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Orbassano
Caro utente,
per i sintomi che descrive la strategia migliore è effettuare un percorso psicoterapeutico, volto a comprendere le cause di tale malessere, affiancato da una terapia psicofarmacologica adeguata. Per quest'ultima le consiglio di rivolgersi a uno specialista psichiatra.
Resto a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Daniela Chieppa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buon pomeriggio, comprendo la sofferenza che riferisce
E’ importante che lei si affidi ad uno psichiatra per la terapia farmacologica.
Inoltre sarebbe utile poter affiancare alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale per lavorare sui suoi pensieri irrazionali e sulle sue emozioni.

Resto a disposizione per eventuali dubbi o approfondimenti
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Dott.ssa Eliana Nola
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Carissimo/a, grazie per la sua condivisione...
Il dosaggio e la prescrizione di tali farmaci, vanno operati da un medico psichiatra
Se non l'ha contattato, si rivolga presto ad uno di fiducia
Una volta stabilizzato il quadro, potrebbe pensare anche ad un percorso concomitante di psicoterapia
Spero di esserle stata d'aiuto
Un caro in bocca al lupo!
Dr. E. Nola
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Questi farmaci mettono anche 3 settimane prima di entrare in azione, tuttavia per le questioni farmacologiche deve affidarsi innanzitutto al medico di riferimento.
Sarebbe consigliabile aggiungere un percorso di psicoterapia al fine di elaborare le cause scatenanti, saluti dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Silvia Ragni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, potrebbe consultare uno psichiatra, figura specializzata in questo tipo di disturbi. Una volta iniziata una terapia farmacologica che cominci a lavorare sui sintomi, le suggerisco di iniziare un percorso psicologico per risalire alle cause ed individuare delle strategie per ridurre l'impatto dei sintomi sulla sua vita quotidiana. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Mi dispiace per la difficoltà che stai vivendo. I pensieri intrusivi e l'angoscia che descrivi sono sintomi comuni nell'ansia e nei disturbi da attacchi di panico. È positivo che tu stia seguendo un percorso terapeutico farmacologico, ma poiché non stai notando miglioramenti dopo una settimana, potrebbe essere utile valutare insieme al tuo medico l'efficacia del trattamento o considerare una possibile revisione della dose.

Inoltre, oltre al trattamento farmacologico, ti consiglio di esplorare un percorso psicoterapeutico, come la psicoterapia breve strategica. Questo tipo di terapia è molto efficace per trattare disturbi legati all'ansia e ai pensieri intrusivi. La psicoterapia breve strategica mira a interrompere i circoli viziosi che alimentano l'ansia e offre tecniche pratiche per gestire e ridurre i sintomi in tempi brevi.

Rivolgiti al tuo medico per un supporto continuo e prendi in considerazione l'aggiunta della psicoterapia come complemento.
Dott.ssa Emanuela Del Bono
Psicoterapeuta, Psicologo
Casoria
Gentile utente,
Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e comprendo l'angoscia legata ai suoi pensieri intrusivi. Le suggerisco di affiancare alla terapia farmacologica un percorso psicoterapico, che le offrirà uno spazio sicuro per esplorare il suo disagio e raggiungere una maggiore serenità.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Greta Pisano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera,
capisco quanto possa essere difficile gestire una situazione come quella che descrive. È importante sapere che, nelle prime settimane di terapia con antidepressivi come il citalopram, possono presentarsi un aumento temporaneo dell’ansia o dei pensieri intrusivi prima che il farmaco inizi a fare pieno effetto. Le consiglio di informare quanto prima il suo medico curante o lo specialista che la segue, in modo da valutare insieme eventuali aggiustamenti terapeutici.

Parallelamente, un percorso psicologico può aiutarla a comprendere e gestire meglio questi pensieri e le emozioni che ne derivano. Se lo desidera, possiamo fissare un colloquio conoscitivo, anche online, per approfondire la situazione.

Dott.ssa Greta Pisano
Psicologa e Psicoterapeuta

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