Buongiorno dottori, ho un fratello malato di mente con schizofrenia e un altro narcisista patologico

15 risposte
Buongiorno dottori, ho un fratello malato di mente con schizofrenia e un altro narcisista patologico mai diagnosticato ho la vita un inferno cosa posso fare non faccio diagnosi mio fratello ha sempre rubato soldi a mio padre inventando mille scuse usa triangolazioni (lui,mamma e papà) da piccolo è sempre stato viziato e ha sempre negato questo anzi ha detto che ha sofferto proprio perché diceva che non c’erano soldi( quelli che lui rubava a papà per comprare sciocchezze) non c’è la faccio più a vivere la mia vita devo rinunciare a tutto per assecondare lui e se lo contraddico fa i dispetti in casa fino a quando non mi sfinisco e lo faccio vincere e lo assecondo come lui vuole, se gli metto la realtà in faccia lui si arrabbia pure e fa anche la vittima dicendo che la colpa è nostra una visita da un terapeuta non la farà mai e quindi non verrà mai diagnosticato cosa posso fare ? Non posso andarmene di casa perché sto a scuola e non abbiamo altre case dove andare. Non posso assecondarlo per tutta la vita finché non se ne va di casa( ha 30 anni vive con noi ed è disoccupato da sempre). Cosa mi consigliate ?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno.
Lei ,come tutti , ha diritto a e realizzare le potenzialita' della sua vita e non vivere soffocato dalle psicopatologie altrui, fosse anche di parenti stretti.
Anche perche' da quanto dice pare che Lei sia ancora giovane.
Si faccia aiutare psicologicamente per essere sostenuto in tal senso e per individuare la sua strada fuori da quello che Lei definisce" un inferno" e renderla realizzabile.
Le faccio tanti auguri di riuscire a volersi bene e potere occuparsi di se stesso.
Gentile utente, ahimè quando qualcuno non vuole farsi aiutare c'è poco che possiamo fare. Tuttavia ciò che può fare lei è prendersi cura della sua di salute mentale e non restare schiacciata dalla sofferenza della sua famiglia. SI prenda curo di sè, e chieda aiuto ad un professionista che la possa supportare in questo doloroso momento della sua vita. Rimango a sua disposizione Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, le consiglio di riferirsi ad un centro che si occupa di famiglie in difficoltà nella sua zona che possa prendere in carico la situazione e lei può contattare un terapeuta per iniziare un percorso che la sostenga.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
buonasera, la invito ad intraprendere al più presto un percorso di psicoterapia per ricevere aiuto e sostegno alla situazione che sta vivendo. Lei deve pensare alla sua vita che significa prendersi cura di sè. Il rischio è quello di essere travolti e schiacciati da una condizione patologica che avvolge la sua famiglia. Le faccio tanti auguri.
Buongiorno. E' evidente da quello che riporta che le relazionali che sperimenta in famiglia siano fonte di grossa sofferenza e disagio. Un disagio che lei riconosce e dal quale cerca di differenziarsi, come emerge già da questa prima richiesta di aiuto. Purtroppo, al contrario, chi non riconosce il suo disagio non può essere spinto al cambiamento e aspettare che sia la situazione a cambiare la espone ancora di più al senso di impotenza. Credo fortemente dunque che lei abbia bisogno di uno spazio in cui esplorare questi vissuti e in cui elaborare queste dinamiche relazionali e dunque la invito davvero di cuore ad iniziare un percorso con uno psicoterapeuta.
Purtroppo non possiamo sceglierci i nostri familiari: possiamo solo imparare a gestire le relazioni difficili in cui ci imbattiamo. Ed a volte, per questo, c'è bisogno dell'aiuto di uno specialista.
Buonasera, 'purtroppo' la motivazione al cambiamento è importante nella costruzione di un percorso terapeutico. Posso immaginare la sofferenza di una situazione che la vede schiacciato/a tra due realtà cosi 'ingombranti'. Posso suggerirle di ritagliarsi uno spazio di potere personale al di fuori della famiglia e prendere in considerazione un percorso di terapia che le permetta di ritrovarsi e di trovare dentro di sé le risorse per gestire queste dinamiche al meglio. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
Salve, deve essere difficile per lei vivere in una situazione familiare che le procura sofferenza.
Purtroppo sulle scelte altrui non possiamo far nulla e sull'altro si può intervenire soprattutto quando non c'è consapevolezza o la messa in discussione delle proprie azioni, ma come suggerito dai colleghi sopra la invito a prendersi cura di sé, a partire da sé con l'aiuto di un professionista che le permetta di scoprire le sue risorse e di gestire meglio le dinamiche relazionali con i suoi familiari.

Resto a disposizioni per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Comprendo la complessità e della situazione che stai vivendo.
Penso sia importante che tu condivida con una persona adulta le fatiche che stai vivendo e certamente ti sarebbe utile parlarne con uno specialista. Non so se la scuola,che frequenti offre uno sportello di ascolto.
Saluti
Daniela Pinto
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente. dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Buongiorno
leggendo il suo scritto penso a quanto possa essere difficile e forse molto dolorosa la sua condizione; pare che nella sua famiglia sia difficile chiedere aiuto; lei però ha diritto a ritagliarsi uno spazio per sè stesso e quello che posso fare è consigliarle di cercare un collega privatamente o presso un consultorio per comprendere con un professionista come poter trovare la sua strada per realizzarsi al meglio.
Buona ricerca, cordialmente
dott.ssa Nicoletta balestra
Buonasera, dal suo scritto traspare molta solitudine e senso di impotenza. Mi chiedo se i suoi genitori sono consapevoli del disagio che agisce a livello familiare, con manifestazioni diverse o meno. Non dice la sua età, va a scuola ma non so se sia maggiorenne. Io le suggerisco di parlare con i suoi e richiedere un aiuto. Nel caso in cui si dovesse rivolgere ad uno psicologo e lei fosse minorenne sarebbe necessaria la firma di entrambi. Magari, se ce ne fosse la possibilità, un lavoro con i suoi genitori sarebbe proficuo per tutti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno
Consiglio vivamente di parlare anche con gli altri componenti della famiglia ... faccia capire il suo disagio e le sue emozioni.
Provi a parlarne questo è il primo step.
Consiglio un percorso altresi terapeutico.
Cordiali saluti
Gentile utente di mio dottore,

vista la situazione di malessere condivisa rappresenterebbe un'opportunità per voi tutti la possibilità di intraprendere un percorso di terapia familiare con lo scopo di poter affrontare tutte queste dinamiche che pare ledano non poco anche la sua stessa serenità.
Quando in una famiglia c'è un paziente schizofrenico è inevitabile che in tutta la famiglia vi sia del malessere. Parli di questa possibilità anche ai suoi genitori, magari la accoglierebbero favorevolmente.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara

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