Buongiorno, da ormai molti mesi soffro di disbiosi intestinale e soprattutto reflusso. Valore IND

13 risposte
Buongiorno,
da ormai molti mesi soffro di disbiosi intestinale e soprattutto reflusso.
Valore INDICANO a 61 (disbiosi grave) e positivo al test lattulosio per metano.
Gonfiore, dolore addominale.
Uso anche Deursil da 10 gg. a causa di sabbia/fango biliare nella colecisti rilevato da una ecografia.
Bisogna per forza usare l'antibiotico ora, oltre a correggere l'alimentazione? Grazie.
Dott.ssa Aurora Principe
Nutrizionista
Cinisello Balsamo
Buongiorno,
Si la terapia antibiotica in questo caso è indicata, per ridurre la proliferazione batterica (ovviamente previa prescrizione da parte del medico). è fondamentale accostare un alimentazione a basso contenuto di FODMAP (in caso le consiglio di affidarsi ad un\una nutrizionista per un piano maggiormente personalizzato) ed inoltre al termine della terapia antibiotica è importante reintrodurre probiotici mirati per riequilibrare il microbiota. le consiglio in ogni caso di confrontarsi con il proprio medico, per stabilire il percorso maggiormente adeguato da intraprendere. Saluti

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Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Buongiorno,
nei casi di disbiosi grave con produzione di metano (IMO), la terapia antibiotica può essere utile, ma non è sempre indispensabile come primo passo.
Se i sintomi sono moderati, si può tentare un approccio nutrizionale mirato (dieta low-FODMAP personalizzata, riduzione dei fermentabili, correzione del ritmo intestinale) associato a fitoterapici o integratori mirati che aiutano a ridurre il metano e riequilibrare il microbiota.
Tuttavia, quando il quadro è persistente o molto sintomatico (gonfiore, dolore, reflusso, alvo irregolare), un ciclo antibiotico specifico può essere necessario per “resettare” la flora alterata e permettere poi una vera ricostruzione con probiotici e alimentazione adeguata.
Il consiglio migliore è valutare con il gastroenterologo se intervenire subito con l’antibiotico o impostare prima una fase di riequilibrio dietetico e biliare (soprattutto visto l’uso di Deursil).
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Salve. In caso di Sibo si prescrive Dieta low fodmap o chetogenica hight fat con opportuna integrazione mirata al risanamento dell’ intestino e al riequilibrio del microbiota.
Buongiorno, in caso di disbiosi grave e IMO, generalmente il protocollo dei gastroenterologi prevede l'utilizzo di antibiotici.
Personalmente, le consiglio di rivolgersi comunque ad un professionista della nutrizione che tratta nello specifico queste problematiche, poichè potrebbe aiutarla a trovare un alternativa (o comunque a coadiuvare il trattamento antibiotico). Rimane il fatto che la disbiosi è una conseguenza di qualcos'altro, quindi bisognerebbe anche capire quale sia stata la causa scatenante...altrimenti ci sarà sempre il rischio che possa insorgere nuovamente la disbiosi (sia che sia stata trattata con antibiotici sia che sia stata trattata senza antibiotici).
Buongiorno come strategia di prima linea, in caso di disbiosi grave, è necessario procedere con una terapia antibiotica mirata che vada a ripulire la sua flora batterica intestinale. Successivamente, è necessario procedere con una terapia a base di probiotici specifici per ripopolare correttamente il suo microbiota. Ad ogni modo l'approccio alimentare è imprescindibile in entrambe le fasi. Spero d'esserle stato d'aiuto, buona giornata
Buongiorno, il primo fronte di intervento è certamente nutrizionale e riguardante l'integrazione, che deve essere appropriata e ceppo-specifica.
Rimango a disposizione per prenotare una visita.
Cordialità
salve non sempre è necessario ricorrere subito all’antibiotico: dipende dalla gravità dei sintomi e dal tipo di proliferazione batterica.n alcuni casi si può iniziare con correzione alimentare mirata, probiotici specifici e sostegno della motilità intestinale e biliare, ma se i sintomi persistono o peggiorano, la terapia antibiotica
resto a disposizione per un piano alimentare personalizzato
saluti
dott.ssa antelmi antonella
Gentilissima/o. La prima cosa necessaria che bisogna effettuare, è sicuramente quella di correggere l'alimentazione rivolgendosi ad un professionista della salute che, valutando nello specifico la sua anamnesi iniziale e la sua composizione corporea, potrebbe eventualmente stilarle una dieta fodmap specifica per lei che risulta adatta per i casi di disbiosi intestinale, per poi valutare, in base a come reagisce, successive reintroduzioni alimentari.
Correggere alimentazione prima di tutto
In caso di disbiosi intestinale grave con positività al test per metano (IMO), l’antibiotico è spesso necessario per ridurre la sovracrescita microbica e migliorare i sintomi. La sola dieta può non essere sufficiente. È importante seguire le indicazioni del gastroenterologo , associare una dieta mirata e supporti digestivi come Deursil.
Buonasera, per la cura farmacologica si deve rivolgere a un medico mentre per la dieta sottolineo che non serve una dieta generica che potrebbe peggiorare il tutto ma un percorso specifico per la problematica, io mi occupo proprio di questo, se vuole info scrivetemi. Saluti
Buonasera, nel tuo caso, con una disbiosi intestinale severa, un breath test positivo al lattulosio per metano e sintomi importanti come gonfiore, dolore e reflusso, la sola dieta purtroppo non basta a risolvere il problema. Le linee guida gastroenterologiche indicano che la SIBO, soprattutto quella “a metano”, risponde meglio a una terapia antibiotica mirata, prescritta dal medico, perché è l’unico trattamento che ha mostrato una reale capacità di ridurre la sovracrescita batterica. La dieta, anche se ben fatta, può alleviare i sintomi ma non eliminare la SIBO.
Il fatto che tu abbia anche fango biliare e stia assumendo Deursil non cambia l’approccio: questa condizione può contribuire ai disturbi digestivi, ma è compatibile con la terapia per la SIBO. È importante anche evitare di usare integratori o probiotici non mirati, perché in alcuni casi possono aumentare gonfiore e fermentazione invece di aiutare.

Quindi sì, in un quadro come il tuo è molto probabile che sia necessario ricorrere all’antibiotico, affiancato da una gestione nutrizionale adeguata ma non eccessivamente restrittiva. Dopo la terapia si lavora poi sulla ricostruzione del microbiota e sulla motilità intestinale per prevenire le ricadute.
Gentilissima, non è sempre necessario iniziare immediatamente una terapia antibiotica. La decisione dipende dall’intensità dei sintomi, dalla risposta alle prime correzioni alimentari, dalla motilità intestinale e dal contesto biliare.
Ritengo più opportuno iniziare con un approccio graduale che preveda una correzione mirata dell’alimentazione, volta a ridurre i substrati fermentabili, il supporto della motilità intestinale e l’utilizzo di probiotici e/o fitoterapici selezionati.
La terapia antibiotica viene presa in considerazione qualora i sintomi risultino persistenti o particolarmente rilevanti, oppure nel caso in cui l’approccio iniziale non produca un beneficio sufficiente. Non si tratta quindi di una scelta automatica, ma di una decisione da personalizzare e inserire all’interno di un percorso terapeutico strutturato, con l’obiettivo di ridurre il rischio di recidive e ottenere un miglioramento stabile nel tempo. Cordialmente, Dott.ssa Martina Ramponi.

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