Buongiorno a tutti,vorrei capire meglio cosa si intende per IV grado; ad esempio io ho un gavocciolo

9 risposte
Buongiorno a tutti,vorrei capire meglio cosa si intende per IV grado; ad esempio io ho un gavocciolo che sicuramente è trombizzato in quanto si presente molto scuro (tipo appunto un accumulo di sangue) che dopo l evacuazione fuoriesce e la sporgenza copre la falange di un dito,mentre gli altri 2 sono di III o addirittura di II (ho avuto insomma pareri diversi...); il gavocciolo in questione riesco però a riposizionarlo manualmente e fuoriesce nuovamente dopo ponzamento e a volte quando sto troppo tempo in piedi oppure un ora prima di andare in bagno; leggendo le linee guida in materia, mi sembra di aver capito che il prolasso di IV grado non dovrebbe riuscire a ridursi manualmente (cosa che invece riesco a fare) ma secondo 2 consulti su 3 lo hanno classificato ugualmente di IV grado.Inoltre vorrei chiedervi se è possibile intervenire chirurgicamente adottando due tecniche in contemporanea (ad esempio Millingan per il gavocciolo più grande e THD per gli altri 2)...
Onestamente temo molto l emorroidectomia a causa del lungo e doloroso post operatorio

Vi ringrazio anticipatamente

Cordiali saluti
buonasera ,
la classificazione è utile per parlare tutti uno stesso linguaggio ( o almeno provarci).si parla di IV grado quando il prolasso non rientra dopo la riduzione manuale. il chirurgo non aspetta il grado (4°) per eseguire l'intervento ma si affida ai sintomi del paziente.
per quanto riguarda il tipo di intervento: in genere preferisco scegliere una tecnica e poi seguire il paziente nel tempo. se ha altri quesiti , resto a disposizione.
p.s. oggi la terapia farmacologica del dolore post-operatorio è ottimale .

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Gentile utente,
i gradi servono per classificare la malattia, ma la decisione se proporre ad un paziente l'intervento chirurgico o meno è dettata anche dalla sintomatologia percepita dal paziente, da eventuali sanguinamenti che portano ad anemizzazione e da quanto la patologia peggiora la qualità di vita del paziente.
Mi sembra da come descrive la situazione che un intervento sia indicato. Di solito si preferisce eseguire una tecnica singola, decisa in base alla situazione clinica. La thd non risulta indicata per i prolassi di IV grado.
Cordiali saluti
Dr.ssa Cavallo
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Il doppio approccio chirurgico non è indicato.
In ogni caso l'emorroidectomia, quando eseguita secondo protocolli, non dà problemi rilevanti nel post-operatorio
La classificazione a cuibriferisce lei è sicuramente la più diffusa al mondo ed è la più semplice, anche se la meno precisa e completa. Ormai è talmente diffusa che difficilmente verrà cambiata. Le linee di guida, come dice la parola stessa, sono delle guide e non dei dogmi. Indicazione a diverse tecniche da lei citate, non si basano solo sul grado del prolasso emorroidari ma anche su altri fattori, tipo entità del prolasso mucose del retto, presenza di un perineo discendente ecc ecc. Ad ogni paziente il suo intervento. Personalmente preferisco la tecnica THD per diverse ragioni e la rivalutazione del quadro a distanza di tempo con eventuale asportazione di un singolo Caracciolo se necessario. Le possibilità sono tante e difficile da generalizzare. Non ho pregiudizi su associare ad un emorroidopessi THD eventuale asportazione di un pilastro emorroidari.
Buonasera,
Classificare un prolasso emorroidario e molto utile, ma ancora di più dimostrarne che alla base del prolasso emorroidario esiste un prolasso rettale associato attraverso un esame rx defecografia.
Una volta posta diagnosi di prolasso prolasso rettale interno associato a prolasso muco-emorroidario di IV GRADO occorre indicare la tecnica chirurgica che asporta la causa cioè il prolasso del retto e non solo la punta dell'iceberg che è rappresentato dalla fuoriuscita delle emorroidi.
È cosi che avrà curato la malattia in modo definitivo senza incorrere nel rischio recidive o complicanze.
SPERO DI POTERLA VISITARE PROPONENDOLE LA STRATEGIA TERAPEUTICA CURATIVA DEFINITIVA E RISOLUTIVA.
il grado si riferisce al prolasso delle emorroidi INTERNE a rivestimento MUCOSO. La trombosi colpisce in genere le emorroidi ESTERNE a rivestimento CUTANEO. NON è corretto parlare di PROLASSO.
La terapia poi riguarda un altro aspetto, ma prima bisogna sapere di cosa si parla (terminologia e anatomia!)
Concordo pienamente con le affermazioni del dott. Dodi
Concordo con quanto detto sulla classificazione. La trombosi emorroidaria non vi rientra. E' ovvio che non si riduca perché fa parte del circolo emorroidario esterno che anatomicamente è e rimane esterno. Per quanto riguarda l'intervento è bene essere molto aperti alle varie tecniche che, secondo me, vanno personalizzate.
Oltre alle precisazioni espresse dal prof. Dodi che mi trovano assolutamente concorde e partendo dal presupposto che ritengo non corretto parlare di varie tipologie di tecnica chirurgica senza l'evidenza clinica del caso specifico, esprimo qualche perplessità circa la reale efficacia dell'associazione THD - M.M. In linea teorica mi parrebbe preferibile per un caso con queste caratteristiche un corretto intervento di M.M. associato a controlli per riabilitazione ed adeguata copertura antalgica farmacologica per os,, oggi possibile.

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