Buongiorno a tutti. Ho una cara amica che l’anno scorso ha iniziato a parlarmi del suo disturbo bord

23 risposte
Buongiorno a tutti. Ho una cara amica che l’anno scorso ha iniziato a parlarmi del suo disturbo borderline e della sua gravità per le persone che le stanno accanto, e non mi riteneva capace di reggere e sopportare i suoi sbalzi d’umore improvvisi, tanto che ci sono stati più volte in cui si allontanava da me per molti giorni. Abbiamo passato quest’anno anno in cui spesso non sono stato capace di comprendere la situazione in cui si trovava, portandola ad avere momenti di forte stress. Col tempo questi episodi provocati da me sono diminuiti, però sento che non è abbastanza. Non mi sono mai informato quanto era necessario, sottovalutando il disturbo, per questo vorrei chiedervi se potete consigliarmi una o più fonti d’informazione sull’argomento borderline.
Grazie per l’attenzione.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno,
le consiglio questo libro "Psicoterapia breve a lungo termine: Trattare con successo anche le piscopatologie maggiori" che sicuramente risulterà un ottimo spunto.
Utilizzando l'approccio strategico, quello che si deve fare con una persona che soffre di D. di personalità borderline è esser capaci di oscillare con loro: mostrandosi duri e fermi ma anche morbidi ed accoglienti. L'importante è ricordare di non cedere ai loro tentativi di sabotaggio. Nel suo caso specifico le consiglio di non giocare al ruolo del "salvatore" cercando più che altro di indirizzarla verso un professionista che maneggi gli strumenti del lavoro e sia in grado di seguirla, glielo dico unicamente perché si trova di fronte ad un disturbo di difficile trattamento.
A presto!
Dott.ssa Francesca Gottofredi

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Dott. Andrea Brumana
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno e grazie per averci parlato della situazione. Il disturbo borderline, come molti disturbi, sono ampiamente trattati dalla letteratura scientifica, tuttavia una persona raramente può essere racchiusa entro una categoria e capita tramite delle lenti ottenute dalla lettura di qualche articolo (anche se autorevole). Quello che posso dirle è che dietro uno stesso sintomo si celano percorsi profondamente diversi e variegati che meritano di essere scoperti. Per questo il mio consiglio è che la sua amica possa affidarsi ad uno psicologo che voglia provare ad aiutarla con calma e passione. Ovviamente anche lei, che al fianco della sua amica sta vivendo momenti difficili, potrebbe pensare di darsi uno spazio in cui ascoltare il suo sentire così da poter trovare alcune delle risposte che cerca. Se lo desiderasse resto a sua disposizione. Sperando di esserle stato utile, cordialmente dott. Andrea Brumana
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, esiste un libro se non ricordo male casa editrice Erickson aiuta in maniera semplice familiari e amici che hanno a che fare con persone con disturbo borderline di personalità.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Dott.ssa Francesca Gigliarelli
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Le consiglio i libri della Linehan. Un caro saluto
Dott. Mauro Simonetti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Gentile utente, Kerberg é un autore noto per la sua esperienza con il disturbo borderline ed é stato autore di più libri al riguardo, per cui consiglio di spulciarli.
Ci terrei comunque a raccomandarle prudenza, i libri posso dare un’idea piú chiara su cosa sia statisticamente un disturbo ma ogni singolo caso é inevitabilmente unico perché si sviluppa dentro una persona che é unica.
La invito quindi a non cercare nei libri delle tecniche o dei trucchi per stare vicino a questa amica, cerchi invece una mappa della terra dove sta girando la sua amica e poi la esplori insieme a lei.
In quanto amica il suo supporto più importante é di essere costante nella relazione con lei. Il suo disturbo la porta ad allontanare le persone in certi momenti, lei le dimostri che anche se viene allontanata la accoglie a braccia aperte quando si riavvicina.
Spero di esserle stato utile, se ne ha bisogno o voglia mi contatti pure in chat per approfondire il discorso.

Dottor Mauro Simonetti
Dott.ssa Chiara Schaula Bevilacqua
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buona sera caro utente le consiglio due classici della letteratura come Marsha Linahan e Kerberg, tuttavia sarebbe opportuna la supervisione di un terapeuta. Cordiali saluti
Dott.ssa Alice Gasparri
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Cerro Maggiore
Buongiorno, consiglio vivamente Kerberg. Se volesse invece approfondire con un colloquio, mi rendo disponibile online. Cordialmente AG
Dott.ssa Zena Ballico
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, i colleghi l’hanno ben consigliata, non voglio ripetermi. La invito però a riflettere sulle motivazioni che la inducono a voler comprendere il disturbo.
É ammirevole da parte sia ma attenzione a non farsi carico di qualcosa che non potrà cambiare…
Un caro saluto
Dott.ssa Giulia Mattiacci
Psicologo, Psicoterapeuta
Ponte San Giovanni
Gentile utente, la ringrazio per la condivisione del suo vissuto. I consigli dei colleghi sono tutti assolutamente validi; mi sento di consigliarle anche un libro che presenta numerosi passaggi terapeutici ben descritti e vividi, concentrandosi sulla storia infantile di quegli uomini e quelle donne che da adulti sono andati incontro ad una diagnosi di disturbo borderline; il libro in questione è "La cura delle infanzia infelici. Viaggio nell'oceano borderline" di Luigi Cancrini. Le consiglio questo libro perché offre una prospettiva specifica sull'infanzia di questi pazienti, ma anche per far emergere che il trattamento terapeutico di un paziente con disturbo borderline non è affatto facile nemmeno per gli specialisti, dunque la sua volontà di approfondire è davvero ammirevole, ma stia attento a non andare incontro a sentimenti di frustrazione o fallimento qualora non dovesse riuscire ad aiutare come si aspetta la sua amica; è un compito complesso, che lei non è chiamato a svolgere. Cordialmente.
Dott.ssa Giulia Mattiacci
Dott. Stefano Carinci
Psicologo, Psicologo clinico
Pescara
Salve, è importante che lei possa aiutare la sua cara amica nel trovare lo spazio per se stessa in un percorso psicologico con un professionista. La sua presenza, vicinanza ed ascolto è una dimostrazione del fatto che lei tiene a questa persona, ma, allo stesso tempo, i momenti di stress che lei attribuisce alla difficoltà di comprensione degli stati emotivi altalenanti della sua amica non sono da attribuire a sue difficoltà, bensì alla stessa condizione di forte disagio vissuta dalla sua cara amica. Quindi ritengo che possa essere importante per lei definire un confine tra la relazione amicale verso di lei e quella di un aiuto professionale, allo stesso tempo può informarsi sulla personalità borderline direttamente su articoli, libri o siti internet affidabili e specializzati in materia. Un caro saluto
Dott.ssa Anna Sofia Tuccillo
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buonasera, comprendo il suo bisogno di aiutare la sua amica, e sicuramente i libri che le hanno consigliato i colleghi sapranno aiutarla a saperne di più e ad avere un'idea più chiara dei comportamenti della sua amica, e del modo in cui reagire.
Quello che mi interessa molto, è ciò che traspare dalle sue parole, il forte senso di colpa che lei sente a causa di questa situazione. Sicuramente avere una relazione di tipo amicale o familiare con una persona che presenta un disturbo così complesso da capire e da prendere, favorisce il verificarsi di questi vissuti. Le consiglio un percorso di sostegno psicologico, per se stesso e anche per acquisire una maggiore sicurezza che le permetterà sicuramente un approccio più naturale anche nei confronti della sua amica.
Resto a sua disposizione,
Dr.ssa Anna Sofia Tuccillo
Dott.ssa Angela Ricucci
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bergamo
Buongiorno utente, ritengo le letture sicuramente utili, le suggerisco però di prestare attenzione a quanta responsabilità sente in questo rapporto. Potrebbe valutare la possibilità di rivolgersi a qualcuno che la aiuti a ripristinare un po' di equilibrio tra ciò che prova lei e ciò che prova la sua amica con il carico del suo funzionamento borderline. Resto a disposizione, Dott.ssa Angela Ricucci
Dott.ssa Erika Moretti
Psicologo, Psicologo clinico
Legnano
Buongiorno, sono rimasta molto colpita dalla situazione che descrive ed in particolare dal suo desiderio di poter aiutare questa amica nel migliore dei modi, cosa non scontata. Credo sia importante poter andare "oltre" all'etichetta da manuale di disturbo borderline, che sicuramente identifica una sintomatologia ben precisa con riferimento a criteri diagnostici, e capire invece come aiutare la sua amica in quanto persona, con una storia e delle caratteristiche specifiche che la rendono unica. E' facile far rientrare sotto una cosiddetta etichetta diagnostica i soggetti, ma altresì pericoloso poiché rischia di farci perdere il vero obiettivo della cura, ovvero capire il bisogno del Soggetto in quanto tale nelle proprie specificità.
La invito pertanto, avendo lei stesso portato una domanda di tipo relazionale, a pensare alla possibilità di uno spazio di parola per sé, all'interno del quale poter indagare le peculiarità del vostro legame e ciò che l'ha spinta a porre la questione.
Rimango disponibile per ulteriori chiarimenti e, se lo desiderasse, per affrontare insieme la sua domanda in modo più approfondito.
Cordialmente, Dott.ssa Erika Moretti
Dott.ssa Miriam Aiello
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, tenga sempre in considerazione che ogni individuo è un mondo a sè, siamo tutti unici nelle nostre particolarità.
Le diagnosi servono ad inquadrare alcuni funzionamenti, non descrivono mai la persona, ma la qualità di alcune funzioni che la caratterizzano.
Non le suggerisco manuali che utilizziamo noi "addetti ai lavori", ma se è interessato ad approfondire l'argomento potrebbe leggere la biografia della Dott.ssa Marsha Linehan, psicologa e psichiatra.
La Dott.ssa Linehan è stata una paziente con diagnosi di disturbo borderline di personalità ed ha sviluppato una metodologia psicoterapeutica per la cura delle persone con diagnosi come la sua. Il libro si chiama "una vita degna di essere vissuta".
Le auguro buon proseguimento.
Dott.ssa Aiello
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Comprendo che desideri informarti sul disturbo borderline per poter comprendere meglio la tua amica e offrirle il supporto adeguato. È importante affrontare questa situazione con empatia e una conoscenza approfondita del disturbo.
Puoi iniziare leggendo libri che trattano il disturbo borderline. Alcuni titoli consigliati includono "Io e il mio disturbo borderline" di Alex Chapman e Kim Gratz, "Borderline: Guida per pazienti e familiari" di Jerold J. Kreisman e Hal Straus, e "L'intelligenza emotiva nel disturbo borderline di personalità" di Peter L. Giovacchini.

Esistono anche siti web affidabili che forniscono informazioni sul disturbo borderline. Puoi visitare il National Institute of Mental Health (NIMH), la National Alliance on Mental Illness (NAMI) e la Borderline Personality Disorder Resource Center. Questi siti offrono risorse, articoli e testimonianze che possono aiutarti a comprendere meglio il disturbo.

Inoltre, puoi rivolgerti a associazioni e organizzazioni specializzate, come la Società Italiana per lo Studio dei Disturbi di Personalità (SISDP). Queste associazioni offrono supporto e risorse per chiunque sia interessato a saperne di più sul disturbo borderline.

Infine, considera di consultare uno psicologo o uno psichiatra specializzato nel disturbo borderline. Questi professionisti possono fornirti una conoscenza più approfondita sull'argomento e rispondere alle tue domande specifiche.

Ricorda che ogni persona affetta da disturbo borderline può sperimentare sintomi e bisogni diversi. Ascolta attentamente la tua amica e cerca di comprendere la sua esperienza individuale.

Spero che questi suggerimenti ti aiutino ad approfondire la tua comprensione sul disturbo borderline e a offrire il supporto adeguato alla tua amica. La tua volontà di informarti e il tuo sostegno possono fare una grande differenza nella sua vita.
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Dott.ssa Francesca Cuoccio
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Corato
Caro utente, le consiglio la lettura del libro di Luigi Cancrini: "La cura delle infanzia infelici. Viaggio nell'oceano borderline", l'ho trovato illuminante.
Tuttavia, è importante che metta anche lei un confine in questa relazione.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Un saluto, Francesca.
Dott. Giorgio Manieri
Psicologo, Psicologo clinico
Marotta
Gentile Utente è davvero notevole l'interesse dimostrato per la Sua amica al punto di voler informarsi accuratamente circa il suo modo di vivere ed essere così più sicuro su come comportarsi con lei e di aiuto. Le propongo due spunti di riflessione:
- sebbene ci siano caratteristiche che possono accumunare persone con personalità borderline, ogni vissuto di questi ultimi si colora di aspetti, difficoltà, tonalità affettive, caratteristiche di quel singolo soggetto
- tale relazione può comportare vissuti ed emozioni molto forti, potrebbe esserLe utile esplorare i Suoi sentimenti e, in fondo, anche la storia della relazione con la sua amica con il supporto di uno psicologo.
Buona fortuna
Cari Saluti
Giorgio Manieri
Dr. Edoardo Bunone
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, comprendo la sua preoccupazione e il desiderio di aiutare la sua amica nel modo migliore possibile. Le consiglio la lettura del libro "(Ri)scrivimi la vita: Diario di una borderline" di Francesca Corraro o "Qualcosa" di Chiara Gamberale. Tuttavia, le consiglio anche di stabilire dei confini chiari nella relazione. Resto a disposizione. Cordiali saluti. Dott. Edoardo Bunone.
Dott.ssa Eleonora Giannelli
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente buongiorno, dal suo racconto emerge molto affetto e preoccupazione per la sua amica. Credo sia molto bello da parte sua cercare di comprendere meglio i vissuti della sua amica e trovare il giusto modo di rapportarsi. L'etichetta è importante ma è altrettanto rilevante non soffermarsi solo su questa, ciascuna persona ha il suo modo di vivere e rapportarsi con gli altri. Per riconoscere il suo desiderio di approfondimento del tema, le suggerisco la psicologa Marsha M. Linehan, autrice di diversi libri nei quali, la professionista, condivide la sua esperienza personale di vita. Un saluto cordiale, EG
Dott.ssa Tatiana Pasino
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Gentile,

È positivo che desideri informarti meglio sul disturbo borderline per poter comprendere meglio la situazione della tua amica. Le consiglio di leggere alcuni testi recenti sull'argomento, come:

1. *"Borderline. Il disturbo che ti cambia la vita"* di William Pollack, che esplora le dinamiche relazionali con chi soffre di disturbo borderline.
2. *"Senza confini. La guida al disturbo borderline"* di Randi Kreger, un testo utile per comprendere la psicologia del disturbo e come affrontarlo nelle relazioni.
3. *"The Borderline Personality Disorder Survival Guide"* di Alexander L. Chapman e Kim L. Gratz, che offre strategie pratiche per gestire le relazioni con chi ha questo disturbo.

L'approfondimento su questi temi può aiutarla a gestire meglio i momenti difficili e a supportare la sua amica in modo più consapevole.

Rimango a sua disposizione qualora lo desiderasse.

Un caro saluto.
Dott.ssa Monica Mugnai
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Montevarchi
Gentile Utente, per provare a comprendere il disturbo borderline di personalità consiglio "una vita degna di essere vissuta" di Marsha Linehan, che descrive la sua esperienza alle prese con tale disturbo. L'autrice, inoltre, è colei che ha messo a punto la terapia di elezione per persone con disturbo borderline di personalità.
Resto a disposizione per eventuali approfondimenti,
Dottoressa Monica Mugnai
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, prima di tutto desidero esprimere il mio apprezzamento per il suo desiderio di comprendere meglio il disturbo borderline e come può affrontarlo in modo più consapevole e utile, sia per lei che per la sua amica. È evidente che la sua preoccupazione e l’interesse per la situazione della sua amica sono genuini, e questo è un primo passo fondamentale per poter essere di supporto in modo più sano ed efficace. Il disturbo borderline della personalità (DBP) è una condizione complessa che può influenzare notevolmente il comportamento, le emozioni e le relazioni interpersonali. Le persone con DBP vivono una difficoltà nella regolazione delle emozioni, con sbalzi d’umore intensi, paure di abbandono, e comportamenti impulsivi che possono sembrare difficili da comprendere o da gestire per chi sta loro accanto. La difficoltà nell’integrarsi emotivamente con gli altri e l'intensa reattività emotiva possono, come ha vissuto direttamente, causare episodi di stress e incomprensione reciproca. Capisco che non sia stato facile per lei affrontare le situazioni che si sono verificate nel corso di quest’anno, soprattutto considerando che il disturbo, in certi momenti, può sembrare incomprensibile o estremo, sia per la persona che lo vive che per chi le sta vicino. Il fatto che lei abbia riconosciuto questa difficoltà e voglia affrontarla in modo più consapevole è già un segno di grande empatia e di responsabilità nei confronti della sua amica. La comprensione e il supporto nelle relazioni con persone che soffrono di DBP possono fare una grande differenza. Per quanto riguarda le risorse informative, ci sono diverse fonti che potrebbero aiutarla a comprendere meglio il disturbo borderline e come gestirlo, soprattutto in un contesto di amicizia. Un primo passo potrebbe essere quello di leggere libri e articoli scritti da esperti in materia. Un testo molto utile potrebbe essere "La personalità borderline" di John G. Gunderson, uno dei maggiori esperti in questo campo, che fornisce una panoramica approfondita e comprensibile del disturbo e delle modalità terapeutiche più efficaci. Inoltre, ci sono risorse online e siti web affidabili, come quelli delle principali associazioni di salute mentale (ad esempio, la National Institute of Mental Health negli Stati Uniti), che trattano in modo chiaro e scientifico il disturbo borderline della personalità. Questi siti forniscono anche consigli pratici su come affrontare le situazioni quotidiane con una persona che soffre di DBP e su come migliorare la comunicazione e la gestione della relazione. Dal punto di vista psicoterapeutico, spesso viene raccomandata la terapia dialettico-comportamentale (DBT), una forma di terapia cognitivo-comportamentale che è stata sviluppata appositamente per il trattamento del disturbo borderline. Se fosse possibile, potrebbe anche essere utile parlare con un professionista che possa aiutarla a esplorare e comprendere più a fondo il disturbo e le modalità più efficaci per supportare la sua amica in modo sano e con consapevolezza. Infine, anche se lei ha fatto molto per ridurre i conflitti e gli episodi di stress, è importante che non si senta sopraffatto o colpevole per ciò che è successo. Le difficoltà che ha vissuto non sono necessariamente un riflesso di un errore da parte sua, ma piuttosto di una condizione complessa che richiede molta pazienza, comprensione e, in alcuni casi, interventi professionali. Le consiglio di continuare a informarsi, ma anche di cercare il supporto di uno psicologo o di un gruppo di supporto per persone che stanno vivendo situazioni simili, in modo da avere gli strumenti giusti per affrontare questa relazione in modo sano e non sovraccaricarsi troppo emotivamente. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno,
intanto voglio dirle che il fatto di essersi messo in discussione, con la volontà sincera di capire e sostenere meglio la sua amica, è già un gesto di grande sensibilità e responsabilità affettiva. Allo stesso tempo, colgo nelle sue parole un forte senso di colpa, come se si ritenesse interamente responsabile del malessere vissuto dall’altra persona. Ma è importante ricordare che il disturbo borderline di personalità è una condizione complessa, che coinvolge aspetti profondi della regolazione emotiva e delle relazioni, e che genera inevitabilmente delle difficoltà anche in chi è vicino. Informarsi è certamente un passo utile e prezioso, ma questo non deve diventare un modo per colpevolizzarsi o sentirsi “non abbastanza”. Anche lei ha vissuto - e forse ancora vive - emozioni complesse accanto a questa relazione, ed è importante che possa prendersene cura, riconoscendole e legittimandole, abbandonando il senso di colpa.
Essere accanto a qualcuno non significa annullarsi, ma trovare un modo autentico di esserci, rispettando anche i propri limiti.

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