Buongiorno a tutti, ho 26 anni e sono disabile da quando sono nato. A causa di un parto difficile, s

18 risposte
Buongiorno a tutti, ho 26 anni e sono disabile da quando sono nato. A causa di un parto difficile, soffro di un deficit motorio agli arti inferiori, non posso correre, ho un piede cadente, rischio di inciampare ed ho un'andatura riconoscibile, inoltre, porto da sempre l'apparecchio acustico. Sono cresciuto senza un padre, in una famiglia che mi ha sempre voluto bene e protetto. Qualche anno fa ho iniziato l'università, che mi ha portato in una grande città ed ero felice semplicemente perché prendevo il treno ed ero indipendente. Studiavo e sostenevo gli esami e forse è stato l'unico periodo e l'unico motivo per i quali mi sono sentito uguale a tanti altri, stesse materie, difficoltà, ansie, voti. Al quinto anno del corso ho subito un incidente e un intervento chirurgico per frattura dell'omero, e in convalescenza ho scritto la tesi e mi sono laureato qualche mese dopo, ma non mi sentivo più come prima, non è stato come avrei voluto che fosse, ero triste e sicuro del fatto che avrei avuto una vita difficile. Dopo qualche mese ho deciso di iniziare un tirocinio ma dopo poco tempo una lussazione di rotula mi ha tenuto a riposo per molto tempo e costretto a sospendere il tirocinio. Dopo tanta fisioterapia ho recuperato completamente ma mi sono accorto di aver paura ad uscire di casa se non accompagnato. Non riesco a camminare in luoghi troppo ampi, ad attraversare strade troppo larghe o semplicemente a fermarmi se non ho qualcosa vicino a me, come un auto parcheggiata, un palo o un muro. Non riesco a superare un gradino se vicino non c'è una base d'appoggio. Se lo spazio è troppo grande e non ho nulla vicino mi blocco, mi sembra di cadere, mi si fermano le gambe e non riesco a procedere se non c'è qualcuno vicino. Questa situazione genera molta ansia che peggiora la situazione, ma ho bisogno della mia autonomia per riprendere la mia vita. Ho notato che è un problema che ho sempre avuto ma in misura minore e che imputavo alla mia disabilità e che sottovalutavo perché evitavo luoghi di questo tipo. Mi sono convinto che si tratta di un problema psicologico perché quando sono accompagnato non accade nulla di tutto questo. Voglio tornare quello di prima, non mi riconosco più, mi sono sempre lasciato limitare dai miei problemi nella vita sociale e relazionale, pressoché assenti, non ho mai avuto un'alternativa di vita sulla quale basare la mia persona e la mia autostima, non ho mai saputo come gestire e in che modo accettare la mia condizione, avrei voluto essere aiutato in questo da piccolino, ma a quell'età non ci si rende conto. Ora che la situazione è peggiorata vi chiedo se un percorso psicoterapeutico possa aiutarmi concretamente e se sia una strada per diventare una persona migliore. Grazie mille a tutti voi
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso con la genesi della sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Gentile Utente, nel suo racconto emerge un agrande forza di volontà e la voglia di superare i limiti che la sua condizione le comporta. Probabilmente gli incidenti che descrive l'hanno spaventata e ora sente una maggiore insicurezza e ansia che prima non aveva. Le consiglio di seguire l'istinto che l'ha portata a scrivere qui, e di contattare un professionista per approfondire la sua storia e trovare insieme strategie per affrontare le difficoltà che si presenteranno in futuro.
Resto a disposizione, un caro saluto, Dott.ssa Marina Colangelo
Gentilissimo buongiorno,
Non è mai troppo tardi per migliorare nella propria autostima, si tratta solo di lavorare su se stessi per individuare come il proprio funzionamento cognitivo si attivi per mortificare la propria persona. Il miglioramento dell’autostima le permetterà di mettersi in gioco in tutti gli ambiti della sua vita, anche quello relazionale. Merita una vita completa, non la lasci monca a causa delle sue insicurezze. Per quanto riguarda i timori nati dopo i suoi infortuni, la psicologia cognitivo comportamentale contempla esercizi di esposizione alle situazioni temute che progressivamente aiutano la persona a ridimenzionare i propri timori e ad affrontare le proprie paure risolvendole. Detto così sembra facile, non lo è, richiede impegno e costanza ma i risultati alla fine ci sono. Nella sua lettera lei appare sofferente ma determinato, coraggio allora, chieda aiuto a un terapeuta e cominci a lavorare su di sé. Resto a disposizione se lo desidera e la saluto cordialmente,
dott.ssa Manuela Leonessa
Caro ragazzo, certo iniziare un percorso di sostegno psicologico può aiutarla, ma non per diventare come tutti gli altri: ciò che comunemente viene chiamato "disabilità", in realtà non è altro che un insieme di caratteristiche che fanno parte del suo percorso di vita ma che occupano solo una parte della sua essenza.
Provi a pensarci: lei non è soltanto il ragazzo che ha certe difficoltà, lei è anche tanto altro.
C'è un mondo ricco di sfumature meravigliose dentro di lei, perché focalizzarsi soltanto su ciò che non corrisponde al modello di "ragazzo ideale" che lei ha in mente?
Nessuno di noi è nato per assomigliare a un modello.
Nessuno è al mondo per essere come tutti gli altri.
Ognuno nasce con caratteristiche uniche che fanno di lui un essere unico e originale, e proprio in questo consiste la bellezza di ogni essere vivente: nella sua diversità, nelle sue peculiarità, nella sua originalità.

Non deve migliorare se stesso, ma estrarre da sé ciò che già c'è e che non sta vedendo.
I grandi saggi Taoisti dicevano: "se il cavallo fa il cavallo, perché mai dovrebbe fallire?" ;-)






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Buongiorno, il suo discorso mi pare di grande apertura e rilancio.Certamente un percorso analitico la potrà aiutare a conoscersi meglio e a essere più sereno e penso ,rispetto alla disponibilità che descrive,che questo sia un buon momento per mettersi in gioco.
Un grande augurio.
Daniela Bianchi
Gentile utente, quello che le è successo ha sicuramente determinato una grande delusione, proprio nel momento in cui le si aprivano delle nuove prospettive.
Questa esperienza l'ha resa più cauto nelle sue aspettative, fino a soffocare ogni speranza. Ora la sua attenzione si focalizza su tutte le possibilità negative che potrebbe incontare. Intraprendere una psicoterapia potrebbe sicuramente permetterle di riacquistare la giusta fiducia in se stesso e un'esposizione graduale ad esperienze nuove, potrebbe riavvicinarla ad una rinnovata apertura.
Sono disponibile per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Dottoressa Lorena Menoncello
Buongiorno, dalle sue parole sento una grande grinta e un'altrettanta grande forza vitale. Certo, i momenti difficili che ha attraversato non l'hanno lasciata indifferente, forse hanno riattivato vecchie ansie e paure.
È normale sentirsi un pò fragili dopo aver vissuto degli eventi che ci hanno toccato profondamente tuttavia è importante non lasciarsi sopraffare da queste esperienze.
Si affidi al suo sentire e al desiderio di "voler tornare quello di prima" e lo usi come motivo propulsore dal quale partire per riprendersi Sé stesso.
Sono convinto che un percorso psicoterapico potrà sicuramente aiutarla a rafforzare quelle parti di sé che sente un pò più fragili e a farla sentire di nuovo padrone della sua vita.
Dott. Iacopo Curzi
Buonasera, certamente un percorso psicoterapeutico aiuta a far emergere le emozioni che la attraversano e che sono traccia dei suoi vissuti. Inoltre grazie a questo passaggio troverà il senso e i significati di ciò che ha vissuto, potendo così orientarsi verso il futuro trovando un nuovo equilibrio. I sintomi psicologici in genere indicano che l'equilibrio precedente a livello emotivo è compromesso, a volte gli eventi ( come un incidente) possono alterare quella familiarità a sé che generava stabilità emotiva.
Dott.ssa CB
Gentile utente di mio dottore,
la sua domanda di aiuto è molto chiara; potrebbe aiutarla tantissimo la psicoterapia. Con l'aiuto di uno specialista potrebbe col tempo riacquisire la fiducia perduta e la sua stessa autonomia. Lei non è solo la disabilità ma molto di più, e sono proprio le risorse al momento non riconosciute ma forse dimenticate, quelle che deve tornare a vedere affinché possa tornare a sentirsi una persona completa in grado di raggiungere obbiettivi importanti. Non perda la speranza di ritrovare la propria serenità.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente,
la mia risposta alla sua domanda è assolutamente si.
Il suo racconto è molto sentito e rapisce il lettore.
E' indubbiamente degno di attenzione sotto molto aspetti, ma rappresenta una parte della sua storia, non tutta. Un percorso individuale le permetterebbe di elaborare tanti vissuti dolorosi, ma anche di scoprire ciò che attende ancora di essere svelato. Senza dubbio la vita le ha riservato non pochi limiti, ma lei mi sembra abbastanza motivato da non lasciarsi scoraggiare facilmente. Nonostante le numerose difficoltà che descrive, emergono grandi risorse individuali che sembrano appartenerle. Le sfrutti! Le consiglierei inoltre di prendere contatto con associazioni ed organizzazioni, laddove fossero presenti nella sua zona di residenza, gestite da persone con le sue stesse difficoltà e non solo. Potrebbe trovare ulteriori risorse magari a lei sconosciute. A questo proposito mi permetto di suggerire di visitare il sito di Dog4Life onlus.
Buona fortuna! Dr.ssa Giulia Pacifico
Gentilissimo, dalle sue parole si sente tutto il peso della sua sofferenza, e la ringrazio per averle condivise. Le confermo che intraprendere un percorso psicoterapeutico la aiuterà a capire le cause del suo disagio e a superare questo momento di difficoltà. Le sue risorse dimostrate di coraggio, tenacia e forza d'animo le ritroverà e le rinforzerà. Resto a disposizione per ulteriori necessità, le auguro il meglio. Un caro saluto.
Buongiorno e grazie per aver condiviso la sua storia. Nel racconto che ci porta emerge tanta volontà e tanta forza, oltre alla consapevolezza che, all'infuori della disabilità fisica, c'è qualcosa che non va. Mi allineo con i miei colleghi nel rispondere affermativamente alla sua domanda: con un percorso con un professionista più che diventare una persona migliore troverà il modo migliore per essere se stesso; la volontà e la forza che citavo prima saranno due strumenti fondamentali per superare questo periodo di "arresto" e riprendere le redini della propria vita.
Rimango a disposizione per ulteriori pareri e nel mentre le faccio un gran imbocca al lupo per il futuro.
Cordialmente, Dottor Moraschini Mattia.
Gentile utente, dal suo racconto emerge tanta audacia e forza d'animo che tuttavia si poggia su altrettante sofferenze e fatiche. Riprendendo l'immagine di lei con qualcuno vicino potrebbe aprire la strada al suo mondo emotivo: il bisogno di sostegno e supporto da un lato e il desiderio di potersi poggiare su di sé dall'altro. Credo che questi siano bisogni/desideri importanti in egual misura che potrebbero essere indagati e compresi al meglio in un percorso di psicoterapia.
Resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Consales
Salve,
quello che mi colpisce del suo racconto, al di là di come la sofferenza che descrive e le difficoltà che sta affrontando indubbiamente abbiamo condizionato la sua quotidianità, è la grande forza di volontà e la resilienza con cui ha affrontato le prove che la vita le ha messo davanti.
Personalmente potrei essermi fatta un'idea circa la problematica che descrive, ma una giusta diagnosi merita prima un'accurata fase di raccolta di informazioni volta a conoscere la storia e le caratteristiche del problema presentato, le ricadute sulla sua vita quotidiana, e la sua storia personale, così da orientarsi verso il trattamento più adeguato.
Quindi, si un percorso psicoterapeutico potrebbe indirizzarla verso una risoluzione della problematica che descrive, e aiutarla a riacquistare fiducia in se stesso.
Può valutare l'opportunità di un primo colloquio, anche online, e poi in tranquillità decidere se intraprendere o meno un percorso psicologico.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali Saluti

È comprensibile che l'incidente e l'intervento chirurgico abbiano avuto un impatto significativo sulla tua vita e sul tuo benessere psicologico. È importante riconoscere che le difficoltà emotive che stai sperimentando sono valide e che cercare aiuto è un passo importante verso il tuo benessere.

Un percorso psicoterapeutico potrebbe essere utile nel tuo caso. Uno psicoterapeuta specializzato potrebbe aiutarti ad affrontare le tue paure e ansie riguardo alla tua autonomia e a riacquistare fiducia in te stesso. Potresti lavorare insieme a un professionista per esplorare le tue emozioni, identificare i modelli di pensiero negativi e sviluppare strategie per affrontare le tue difficoltà.

Un percorso psicoterapeutico può offrirti uno spazio sicuro in cui esplorare i tuoi pensieri, sentimenti e preoccupazioni legate alla tua disabilità e alle sue conseguenze sulla tua vita sociale e relazionale. Potresti sviluppare una maggiore consapevolezza di te stesso e delle tue emozioni, imparando anche nuove strategie per affrontare le situazioni che ti generano ansia e limitazioni.

Tuttavia, è importante trovare uno psicoterapeuta che si specializzi nelle tue specifiche esigenze e che ti faccia sentire a tuo agio. Potresti cercare consigli da parte di professionisti del settore, come medici o fisioterapisti, per ottenere raccomandazioni su psicoterapeuti specializzati in disabilità o ansia.

Ricorda che ogni percorso terapeutico è unico e richiede tempo e impegno da parte tua. Non c'è una soluzione rapida, ma lavorando su te stesso con l'aiuto di uno psicoterapeuta, potrai progressivamente ritrovare la tua fiducia e autostima. Sii gentile con te stesso e affronta questo percorso con pazienza e determinazione.

Ti auguro il meglio nel tuo cammino di crescita personale e nel raggiungimento della tranquillità interiore che desideri.
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Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso al non sentirsi più efficace nella sua autonomia.
Innanzitutto vorrei chiederle cosa intenda con "persona migliore", poichè questi termini veicolano un giudizio negativo su di sè che non penso le sia d'aiuto nella quotidianità. Ritengo che un percorso psicoterapeutico, possibilmente con qualcuno con competenze sulla disabilità, potrebbe giovarle per sentirsi più efficace e avere una qualità della vita più soddisfacente, riuscendo magari ad accogliere alcune sue caratteristiche che la rendono probabilmente diverso, ma sicuramente non "peggiore" rispetto alla media delle persone.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Grazie per aver condiviso la tua storia e le tue sfide. La tua esperienza di vita e la forza con cui hai affrontato le difficoltà sono notevoli. La tua attuale lotta con l'ansia e le preoccupazioni legate all'autonomia e al movimento sono comprensibili date le tue esperienze.

Un percorso psicoterapeutico può essere effettivamente molto utile nel tuo caso. Ecco alcuni motivi per cui potrebbe essere una scelta positiva:

Affrontare l'Ansia: Un terapeuta può aiutarti a sviluppare strategie per gestire e ridurre l'ansia, specialmente quella legata al movimento e all'autonomia.
Rafforzare la Fiducia in Te Stesso: La terapia può offrire supporto nel rafforzare la fiducia in te stesso e nelle tue capacità, aiutandoti a superare i limiti imposti dalla paura e dall'ansia.
Lavorare sull'Accettazione: Un terapeuta può guidarti nel processo di accettazione della tua disabilità e delle sue implicazioni nella tua vita, aiutandoti a costruire un'identità positiva e resiliente.
Gestione dello Stress e delle Emozioni: La terapia può offrire strumenti per una migliore gestione dello stress e delle emozioni negative che possono accompagnare le sfide della disabilità.
Migliorare le Relazioni Sociali e Relazionali: Un percorso terapeutico può aiutarti a sviluppare abilità per migliorare le tue relazioni sociali e relazionali, potenziando la tua vita sociale.
Sviluppare un Piano di Vita: Un terapeuta può aiutarti a delineare un piano per il futuro che tenga conto delle tue aspirazioni, delle tue capacità e dei tuoi desideri, offrendoti supporto nella realizzazione dei tuoi obiettivi.
Supporto per Superare i Traumi Passati: La terapia può offrire uno spazio per elaborare e superare i traumi passati, come il bullismo e le esperienze negative, che potrebbero influenzare il tuo benessere attuale.
Tecniche di Mindfulness e Rilassamento: Queste tecniche possono aiutarti a gestire l'ansia in situazioni quotidiane e a trovare maggiore tranquillità e presenza mentale.
Confronto con Altri Percorsi di Supporto: Oltre alla terapia tradizionale, potrebbero esserci altri percorsi di supporto, come gruppi di autoaiuto per persone con disabilità, che possono offrire comprensione e condivisione delle esperienze.
Iniziare un percorso psicoterapeutico richiede coraggio e apertura, ma può portare a significativi cambiamenti positivi nella tua vita. Ricorda, ogni passo che fai verso il tuo benessere è un passo verso una vita più soddisfacente e appagante.
Caro utente, indubbiamente un percorso psicologico potrebbe aiutarla a superare efficacemente paure vecchie e nuove. Ma, soprattutto, le sarebbe di aiuto nel riscrivere e rivalutare la sua storia personale non alla luce di una presunta mancanza, quanto della pienezza e abbondanza delle numerose risorse che ha già dimostrato di possedere. Buona fortuna!

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