Buongiorno, a causa di meteorismo e dolore addominale causato da gonfiore, ho effettuato il Food Int

12 risposte
Buongiorno, a causa di meteorismo e dolore addominale causato da gonfiore, ho effettuato il Food Intolerance Test (metodo Elisa). È Emersa una forte intolleranza a bianco d'uovo, latte vaccino e formaggio fuso (rispettivamente 100%, 87% e 62%) e un'intolleranza moderata a formaggi freschi, mozzarella di bufala, frumento fagioli e vaniglia. Anzitutto chiedo se è possibile risultare intolleranti al latte vaccino e non alla mozzarella normale. Inoltre, vorrei capire il prossimo passo da fare, se sentire un nutrizionista o altro specialista che possa aiutarmi con un percorso.
Grazie.
Gentilissima paziente,
Da quanto emerso ha diverse intolleranze che limitano la sua alimentazione e necessitano di una revisione nutrizionale ad hoc.
Per rispondere alla sua domanda dobbiamo considerare che il latte è un panallergene, le sue proteine danno origine sia a reazioni crociate sia a fenomeni di infiammazione da cibo, infatti i sintomi dell'allergia alle proteine del latte possono essere di tipo gastrointestinale, ma soprattutto di tipo respiratorio (asma, rinite allergica, ecc.) e cutaneo (eczema).
Le proteine del latte si trovano sia nelle varie tipologie di latte (pastorizzato intero, parzialmente scremato, scremato, UHT, sterilizzato) sia nei formaggi e yogurt, bisogna però considerare che i formaggi più sono stagionati, e quindi disidratati, più hanno i nutrienti concentrati, proteine incluse.
Cordialmente
Dott.ssa Fabiana Avallone
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Salve,data la sua situazione,puo interfacciarsi con un nutrizionista che possa,tramite anamnesi dettagliata,stilare un piano alimentare ad hoc che possa trattare la sua problematica.Resto a sua completa disposizione.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Lucia Pone
Vista la sua situazione sarebbe opportuno rivolgersi ad un nutrizionista in maniera tale da redarre un piano alimentare consono affinché non ci siano problemi intestinali.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Buonasera,
Il test da lei citato, basato sul dosaggio delle IgG, non è una metodica validata dalla comunità scientifica, per cui i suoi risultati non sono da considerarsi attendibili.

I risultati di questa e altre prove per la ricerca delle intolleranze alimentari sono piuttosto pericolosi: possono indurre a evitare inutilmente un lungo elenco di alimenti, rendendo l'alimentazione meno varia, equilibrata e piacevole, generando così ansie nei confronti del cibo ed esponendo al rischio di carenze nutrizionali. Il costo, inoltre, è tutt'altro che economico e spesso non è coperto dalle assicurazioni...

In presenza dei sintomi da lei riportati le consiglierei di rivolgersi a un medico gastroenterologo per una corretta diagnosi e, successivamente, a un nutrizionista per l'elaborazione di un piano alimentare specifico per le sue esigenze. La collaborazione tra questi due professionisti sanitari sarà in grado di dare una risposta basata sulle evidenze alla sua problematica.

A disposizione per ulteriori chiarimenti, un cordiale saluto

Dott. Nicolò Gallo Curcio
Biologo nutrizionista
Salve non si demotivi perchè una soluzione si trova sempre. Oltre alle analisi di laboratorio sono importantissime le sue sensazioni legate all'assunzione di un cibo piuttosto che un altro. Con un piano nutrizionale adeguato alle sue esigenze e provando ad eliminare e reinserire un alimento sarà possibile comprendere al meglio le sue esigenze alimentari e eventuali problemi legati ad alcuni alimenti.
Salve, oltre alle analisi effettuate consiglierei dei periodi di astinenza dall'assunzione di determinati cibi. A rotazione con una dieta ad esclusione, si può capire la quantità minima e la frequenza con il quale un cibo può o meno essere consumato.
Salve, un percorso nutrizionale con l’aiuto di un professionista è l’indicazione più adatta alla sua condizione clinica descritta. Il professionista sarò in grado di stilare uno schema alimentare adatto alle sue esigenze e condizioni, tenendo conto di tutte le eventuali carenze che ci possono essere. Cordiali saluti
Buonasera, le consiglio di affidarsi ad un nutrizionista che dopo aver letto il referto e l'avrà ascoltata, le elaborarà un piano nutrizionale bilanciato ed equilibrato. Per la mia esperienza, eliminare per un determinato periodo gli alimenti a cui si è risultati intolleranti, ha migliorato la sintomatologia che mi era stata riferita. Vedrà che migliorerà anche Lei.
Resto a disposizione e la saluto cordialemente, Dott.ssa Valeria Capri
Buongiorno, i test da lei descritti non hanno validità scientifica. Le uniche intolleranze riconosciute sono al lattosio e al glutine. Lei parla poi di gonfiore e dolore addominale causato da gonfiore, che è un altro sintomo, non la causa. La causa puo' essere diversa e va indagata con una anamnesi attenta da parte di un professionista.
Buonasera, come già sottolineato da alcuni colleghi, questo test non ha alcuna validità scientifica... le unice intolleranze ad oggi riconosciute sono l'intolleranza al lattosio e l'intolleranza al glutine... forse potrebbe sottoporsi al Breath test all'idrogeno, per verificare se realmente esiste una intolleranza a questo zucchero. Per quanto riguarda la sua domanda relativa ll'intolleranza al latte vaccino ed alla mozzarella, la risposta è che entrambi contengono lattosio, quindi i sintomi di intolleranza dipenderanno in entrambi i casi dalla quantità di alimento consumata ( consideri che normalmente anche soggetti intolleranti al lattosio possano tranquillamente assumerne una dose pari a 12 grammi al giorno (pari a 240 ml di latte) senza sviluppare sintomi ).
Il mio consiglio è di rivolgersi ad un professionista serio che la guidi nel percorso da seguire per risolvere i suoi problemi.
Resto a sua disposizione.
Buonasera, lo stimato Collega Curcio le ha risposto in maniera esaustiva.
Non sono test univocamente riconosciuti dalla comunità scientifica.
Cordialità
Buongiorno, le consiglio di farsi seguire da un nutrizionista in modo che possa seguirla nel percorso di eliminazione per un certo periodo di tempo di questi alimenti. Questo consentirà al suo corpo di accettare di nuovo tali alimenti. E' importante sia seguita da un professionista per non incorrere in carenze nutrizionali.
Rimango a disposizione.
Cordialmente, dott.ssa Giulia Fontana

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