Buonasera, vi scrivo perché sto conoscendo un ragazzo che mi interessa ma ho saputo da lui che è bi

18 risposte
Buonasera,
vi scrivo perché sto conoscendo un ragazzo che mi interessa ma ho saputo da lui che è bipolare. Vorrei sapere se si può avere una relazione sana e "normale" con una persona affetta da questo disturbo. Io non l'ho ancora visto in una sua fase depressa e quindi non so cosa devo aspettarmi. Ho paura che da un momento all'altro si trasformi in una persona che non riconoscerei. So che al momento non va da uno psicologo e neanche prende farmaci perché dice di sentirsi bene. In passato invece è stato sia da psicologo che psichiatra. Se non mi avesse detto di questa problematica sinceramente non mi sarei proprio resa conto. Vorrei un aiuto e consigli su come comportarmi.
Vi ringrazio per l'attenzione e resto in attesa di vostri pareri a riguardo.
È comprensibile che tu abbia delle preoccupazioni riguardo a una relazione con una persona affetta da disturbo bipolare. Il disturbo bipolare è una condizione medica che può influenzare il modo in cui una persona pensa, si comporta ed esperisce le emozioni. Tuttavia, molte persone con disturbo bipolare riescono a gestire efficacemente la loro condizione attraverso una combinazione di terapia, farmaci e supporto sociale.

Per rispondere alla tua domanda, sì, è possibile avere una relazione sana e "normale" con una persona affetta da disturbo bipolare. Tuttavia, ci sono alcune cose importanti da considerare, educarsi sul disturbo bipolare può aiutarti a capire meglio cosa il tuo partner sta attraversando e a prepararti per eventuali sfide che potrebbero sorgere. Parla con lui apertamente sulla sua esperienza con il disturbo e su come questo possa influenzare la vostra relazione.
La comunicazione è fondamentale in qualsiasi relazione, ma può essere particolarmente importante in una relazione con una persona bipolare. Assicurati di avere un dialogo aperto e onesto su come vi sentite, le vostre aspettative e i vostri bisogni.
Mostra il tuo supporto nei momenti in cui il tuo partner sta affrontando una fase depressa o maniacale. Sii paziente e comprensivo, e fagli sapere che sei lì per lui.
Le persone con disturbo bipolare possono essere più sensibili alle emozioni, quindi potrebbe essere utile essere consapevoli delle parole e delle azioni che potrebbero influenzarlo negativamente.
In una relazione con una persona bipolare, è essenziale prendersi cura di te stesso. Potresti essere coinvolto emotivamente e potrebbe essere utile avere il supporto di amici, familiari o addirittura di uno psicologo per affrontare i momenti difficili.

È importante sottolineare che ciascuna persona con disturbo bipolare è un individuo unico con esperienze diverse. Alcune persone con questa condizione possono avere relazioni stabili e gratificanti, mentre altre possono affrontare più sfide. La chiave è la comunicazione, la comprensione e il supporto reciproco. Se hai dubbi o preoccupazioni riguardo alla relazione, potresti anche considerare di consultarti con uno psicologo o uno specialista che possa aiutarti a navigare nel percorso con maggiore consapevolezza e serenità.
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 35 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FD
Gentile utente, è normale avere timore di costruire una realtà futura con qualcuno che, purtroppo, è affetto da un qualsiasi disturbo, ma è importante imparare che le etichette diagnostiche non definiscono l’essenza di una persona, ciò che conta è la volontà e l’impegno di ognuno di noi per vivere una realtà quanto più equilibrata possibile. Il consiglio migliore che le si può dare è quello di vivere il rapporto e di affrontare le possibili difficoltà chiedendo aiuto, anche lei. È fondamentale cercare aiuto, anche per dare aiuto, può essere frustrante o stancante impegnarsi nel sostegno di un caro e dar sfogo alle proprie preoccupazioni può alleggerire qualsiasi carico.
Buonasera e grazie per la condivisione.
Se questo ragazzo è stato seguito in passato da più specialisti probabilmente avrà trovato il suo modo di gestirsi; in più dice di sentirsi bene, al momento.
Non so quanto lui sia propenso a condividere questo lato di sé, ma potrei presumere che si sia fidato di lei abbastanza da confidarsi.
Se possibile il prossimo passo da compiere è cercare di conoscerlo anche sotto questo aspetto: come ha vissuto in passato questa condizione e che ruolo ha ad oggi nella sua vita.
Parlando più in generale, è difficile stabilire a priori se una relazione con qualcuno sarà sana e normale (qualsiasi cosa vogliano dire questi termini), dipende sempre dalle aspettative che entrambe le parti nutrono su questo tipo di rapporto, e se queste aspettative possono essere compatibili.
In questo caso specifico, che cosa le interessa di questo ragazzo? E in che modo tutto quello che le interessa di questo ragazzo cambierebbe tanto da renderlo irriconoscibile?
Restando a disposizione, un saluto.
Gentile utente, da ciò che scrive, lei e questo ragazzo siete ai primi approcci. Il mio primo consiglio è di vivere questi momenti con grande serenità, mostrando curiosità per come si sviluppa il vostro rapporto, senza soffermarsi a giudicarvi l'uno con l'altra. Le persone sono complesse, hanno lati del carattere che vanno esplorati, vivono le emozioni in modi completamente diversi, hanno abitudini e talenti variegati. Datevi la possibilità di passare del tempo insieme con spensieratezza e allegria. Il resto vien da sé. Ogni vostro limite (sicuramente anche lei ne ha, giusto?!), ogni vostra peculiarità, diventerà meno rilevante rispetto alla conoscenza reciproca che avrete acquisito sulle cose veramente importanti: i valori, l'educazione, la gentilezza, la capacità di amare, il rispetto della libertà. Se le cose tra di voi raggiungeranno questo livello di confidenza (sta a voi deciderlo), anche il suddetto problema psicologico sarà affrontato in ottica diversa con più empatia e compassione, senza drammatizzare eventuali episodi di gestione emotiva, che in fin dei conti, riguardano ognuno di noi. Spero di averla aiutata a comprendere che le persone vanno conosciute per quello che sono e apprezzate per quelle che sanno dare e sanno fare. Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Salve, grazie per aver condiviso con noi i Suoi dubbi. Sarò sincera, e mi perdoni da subito la franchezza... a parer mio, una relazione con un soggetto bipolare è senz'altro possibile, ma a costo di notevoli sacrifici. Se siete all'inizio della conoscenza, Le suggerisco di soppesare attentamente quanto potrebbe tollerare la convivenza con qualcuno che, nel momento delle crisi, potrebbe assumere anche atteggiamenti molto aggressivi. Le dico questo non per demoralizzarLa, ma sulla base di quanto da Lei stessa affermato: al momento non vuole essere seguito da nessuno né assume farmaci, perché sta bene. Il Disturbo Bipolare non è un raffreddore, le terapie farmacologiche e le visite psichiatriche non sono all'occorrenza, occorre un percorso stabile, maturo e responsabile per saper gestire le crisi. Il rifiuto di questo ragazzo sembra appartenere a uno degli episodi di grandiosità (non ho bisogno di nessuno) che si alternano a quelli di depressione. Sicuramente concordo sul fatto che anche Lei dovrebbe seguire un percorso accurato per poter gestire la situazione. Mi scriva pure in privato, se ha bisogno di chiarimenti. Un caro saluto, MB
Salve gentile utente,
convivere con una persona con disturbo bipolare crea una condizione di persistente instabilità nella relazione, perché ad essere volubile e instabile è il suo umore, il suo stato d'animo.
La persona manifesta un atteggiamento ciclico: il suo stato d'animo cambia in modo brusco e repentino.
Aiutare chi soffre di questo disturbo non è facile, occorre tanta pazienza e molta energia. Non riuscirci può far sprofondare nella frustrazione e nel senso di colpa. Un primo passo è avere consapevolezza della vera natura del disagio e in questo è molto utile l'aiuto di uno specialista.
Sono a disposizione, anche online.
Un saluto, dottoressa Nibbioli.
Gentile utente, è comprensibile avere dei timori e dei dubbi
nella sua posizione, tuttavia è un gran peccato precludersi la conoscenza di una persona da cui si sente attratta per il timore delle ripercussioni dell'etichetta diagnostica di cui è venuta a conoscenza. Certamente il disturbo bipolare rientra in un quadro di disturbi con sintomatologia complessa, tuttavia se adeguatamente supportato, chi ne soffre può condurre una vita relazionale e sociale nella media, così come qualsiasi caregiver. Buona giornata
é possibile che il ragazzo di tuo interesse si trovi, in questo momento e alla luce del fatto che ha già seguito dei percorsi psicoterapici, in una fase di "stallo" e dunque possa veramente sentirsi meglio. Solitamente, i disturbi gravi come quello bipolare (premesso che esiste un continuum all'interno del disturbo stesso, per cui è possibile trovare pazienti più gravi e pazienti meno gravi) necessitano di una terapia (farmacologica e psicoterapica) per tutta la vita, ciò nonostante sono anche disturbi "fluttuanti", nel senso che alternano periodi di malessere a periodi di quasi normale funzionamento.
Detto ciò, ti consiglio di non precludere la conoscenza con una persona che ti interessa, men che meno a causa di apparenti pregiudizi o paure nei confronti del suo disturbo. Piuttosto, ritengo utile voi possiate parlare di questo argomento insieme, ovviamente solo dopo aver approfondito la conoscenza ed aver raggiunto un livello di intimità tale da poter affrontare, con la delicatezza che l'argomento richiede, questo tema.
Sperando di essere stata d'aiuto,

Dott.ssa Elisa Folliero
Gentile utente, grazie per aver condiviso questo suo disagio. I suoi dubbi, le sue paure e le sue preoccupazioni sono del tutto lecite e comprensibili. È da apprezzare il coraggio che, dall'inizio, lui è riuscito a parlare e a comunicare del suo disturbo bipolare, anche se è opportuno dire che una diagnosi non definisce o identifica la vera essenza della persona. La persona con un particolare disturbo è di più di esso.
Inoltre se lui in passato ha intrapreso un percorso psicologico accompagnato da uno farmacologico, ha in qualche modo conoscenza di tale disturbo, di come lo porta a reagire, agire e sentire a seconda delle oscillazioni dell'umore che vive ed ha acquisito strumenti necessari per affrontarlo. Potrebbe aiutarti ad avere più conoscenza di questo disturbo e guidarti su come gestire eventuali situazioni.
È possibile avere una relazione sana e normale con una persona affetta da un disturbo bipolare ma è necessario che sappia, sia paziente e consapevole che ci saranno momenti di up e di down, di difficoltà e altri più sereni. Si sensibile alle emozioni di questi momenti e supportalo con fiducia e impegno. Sono a sua disposizione, Dott.ssa Manuela Nuzzo.
Gentilissima,
per rispondere alla sua domanda è possibile avere una relazione sana con una persona affetta da bipolarismo. Tuttavia c'è da tenere in considerazione il fatto che essendo un disturbo di tipo piuttosto grave, necessita di terapie farmacologiche, psicoterapia e psicoeducazione per essere gestito nel modo migliore possibile. Se lui rifiuta di trattare il suo disturbo, potrebbero insorgere problematiche quando incapperà in episodi maniacali o depressivi. Apra un dialogo sincero con lui e cerchi di capire che approccio ha rispetto a questa problematica e, per stargli vicino, può informarsi su tutto ciò che riguarda il bipolarismo e comprendere meglio ciò che gli succede.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Buon pomeriggio,
comprendo le sue paure e capisco che abbia bisogno di essere rassicurata sulla situazione che sta vivendo. I suoi dubbi sono più che giustificati. Tuttavia è possibile avere una relazione sana con una persona affetta da bipolarismo, a patto che vengano seguite tutte le indicazioni fornite dai professionisti che si occupano della sua cura (psicologo/psicoterapeuta, psichiatra, ecc.). Se anche lei necessita di un supporto per far fronte a questa situazione le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo, per informarsi su quale sia l'approccio più adatto ma soprattutto per poter parlare dei suoi vissuti relativi a questa situazione.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno, immagino che non sia facile accettare una rivelazione così importante, come mai ha smesso di prendere farmaci e svolgere una psicoterapia? E' fondamentale prendersi cura della propria salute ed anche del suo mantenimento, in generale, ma soprattutto in tali situazioni.
É bene sapere che molte delle persone che frequentiamo potrebbero avere diagnosi Psicologiche e non ne portano a conoscenza le persone che hanno attorno, vuoi per vergogna o timore di essere etichettati. Altre persone semplicemente non hanno approfondito i loro sintomi e hanno preferito non consultare uno psicologo tuttavia hanno disturbi importanti. Il tuo ragazzo é stato onesto, é una qualità rara. Potresti ricambiare consultando uno psicologo che inizi a conoscerti ora, alla quale portare i tuoi dubbi e l'insicurezza odierna per averlo poi accanto al bisogno se il ragazzo dovesse presentare comportamenti difficili per te o per ambedue, da comprendere.
Buongiorno.
Capisco la sua preoccupazione, che in un certo senso è anche lecita ma, come con ogni tipo di paura, l'arma migliore per fugarla è la conoscenza e la consapevolezza di ciò con cui si ha a che fare.
Il disturbo bipolare può essere molto invalidante ma anche più lieve, a seconda dell'entità clinica dello stesso: non a caso, distinguiamo un Bipolare di tipo I, che ha oscillazioni molto più nette e gravi tra fase maniacale e depressiva, e un tipo II, che invece presenta una fisionomia ben più moderata, specialmente a carico della fase maniacale. Le consiglio dunque di approcciarsi con naturalezza a questa persona, cercando anche di comprendere esattamente che tipo di diagnosi ha ricevuto in passato. Inoltre, se adesso lui sta bene, non è il caso di allarmarsi.
Eventualmente, qualora presenti delle avvisaglie ragionevoli di una ricaduta, può pensare di chiedere aiuto in maniera tempestiva. Cionondimeno, in questi casi è fondamentale anche la prevenzione, quindi magari poi può pensare di consigliargli di riprendere un percorso, nel momento in cui avrete la confidenza e un legame saldo che glielo permetta.
Cordialmente
Mi dispiace per la tua situazione. È comprensibile che tu abbia paura e dubbi.

La risposta breve è sì, è possibile avere una relazione sana e "normale" con una persona affetta da disturbo bipolare. Tuttavia, è importante essere consapevoli delle potenziali sfide che questa relazione potrebbe comportare.

Il disturbo bipolare è un disturbo dell'umore che è caratterizzato da periodi di mania e periodi di depressione. La mania è un periodo di euforia, eccitabilità e disinibizione. La depressione è un periodo di tristezza, affaticamento e perdita di interesse per le attività.

Le persone con disturbo bipolare possono avere difficoltà a gestire le loro emozioni e il loro comportamento. Questo può portare a problemi nelle relazioni personali, lavorative e familiari.

Se stai considerando una relazione con una persona affetta da disturbo bipolare, è importante avere una conversazione aperta e onesta con lui o lei. Chiedigli come ha gestito il suo disturbo in passato e cosa fa per gestirlo al momento. Ascoltalo attentamente e fai domande se hai bisogno di chiarimenti.

È anche importante parlare con il tuo ragazzo dei tuoi dubbi e paure. È importante che lui capisca come ti senti e che tu possa trovare un modo per affrontare questi problemi insieme.

Ecco alcuni suggerimenti su come comportarti in una relazione con una persona affetta da disturbo bipolare:

Sii paziente e comprensivo. Le persone con disturbo bipolare possono avere difficoltà a gestire le loro emozioni e il loro comportamento. È importante essere paziente e comprensivo con loro, anche quando sono difficili da affrontare.
Crea dei confini. È importante creare dei confini con il tuo ragazzo per proteggerti da eventuali comportamenti dannosi. Se il tuo ragazzo sta attraversando una fase di mania, ad esempio, potresti decidere di prendere un po' di distanza da lui.
Cerca un aiuto professionale. Se stai lottando per gestire la relazione con il tuo ragazzo, potrebbe essere utile cercare un aiuto professionale. Un terapista o un counselor può aiutarti a sviluppare strategie per affrontare le sfide della relazione.
In definitiva, la decisione di avere una relazione con una persona affetta da disturbo bipolare spetta a te. È una decisione importante che dovrebbe essere presa dopo aver considerato attentamente tutti i pro e i contro.
Gentile Utente,
comprendo che la sua attuale situazione possa dar luogo a legittime preoccupazioni e dubbi. È importante riconoscere che ciascuna persona è un individuo unico, e sebbene il disturbo bipolare possa rappresentare una sfida nella gestione delle emozioni, ciò non esclude necessariamente la possibilità di costruire una relazione appagante.
Ritengo di particolare importanza instaurare una comunicazione aperta e sincera con il suo partner, consentendole di esprimere liberamente il suo interesse nei suoi confronti e, al contempo, condividere le proprie preoccupazioni. Le suggerisco, inoltre, di provare a pensare alla possibilità di intraprendere un percorso psicologico per sé stessa che possa aiutarla a fare chiarezza rispetto a ciò che sta vivendo e alle emozioni provate.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto.

Dott.ssa Valeria Venturini
Buongiorno. Allo stato attuale il disturbo bipolare deve sempre essere trattato con degli stabilizzatori del tono dell'umore per evitare che oscilli bruscamente tra uno stato di mania e uno depressivo. Questi farmaci, se saputi somministrare dal professionista, sono ormai di convalidata efficacia. Può essere opportuno accompagnare il soggetto con una consulenza psicologica per edificare un suo senso di identità che abbraccia l'elemento del disturbo e lo include serenamente nella sua vita. In breve, si è possibile convivere con questo diturbo previ accorgimenti di cui ho detto sopra. Cordiali saluti, Marco Casella.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.