Buonasera, sto vivendo un periodo di contrasto interiore verso mia madre. I rapporti non sono idilli
23
risposte
Buonasera, sto vivendo un periodo di contrasto interiore verso mia madre. I rapporti non sono idilliaci già da qualche anno, precisamente da quando mi sono resa conto che non apprezza particolarmente il mio compagno. Vivevamo una storia a distanza, avevo 33 anni, e potevo capire che magari ai suoi occhi appariva una storia difficile che poteva non portare a nulla. Da un anno e mezzo però il mio compagno ha trovato lavoro a Torino ( che poi è anche la sua città di origine) quindi ci siamo riuniti, viviamo nella mia casa fuori Torino vicino a loro ed attualmente abbiamo anche una bambina di qualche mese. Il mio fidanzato non sarà perfetto ma è il
Classico bravo ragazzo, lavora, educato con una bella idea di famiglia etc..eppure non capisco perché nonostante ciò, nonostante si sia fatto in 4 per riunirsi con me( mettendo anche da parte la sua carriera lavorativa), mia madre continui a non vederlo di buon occhio. Glielo ho chiesto più volte ma lei ha sempre negato, dice che sono io fissata..ma la conosco bene. A volte andiamo a pranzo e neanche lo guarda in faccia, non gli parla, lo guarda sempre di sottecchi in modo sospettoso, se lui parla lo interrompe o non lo considera proprio, insomma benché lei neghi a me sembra palese la sua antipatia. Senza contare che anche il mio compagno se n’è accorto già da tempo e ormai è rassegnato. Ricordo ancora che quando trovó lavoro qui , andammo a pranzo dai miei genitori e nessuno ha speso mezza parola in merito al fatto che finalmente si sarebbe trasferito vicino a me, dalla Francia.
Sia io che lui ci rimanemmo malissimo.
Ora c’è la bambina, altro argomento molto “caldo”, mia mamma si aspettava un cambiamento della SUA vita con l’arrivo della nipote, pensava di avere tutte le giornate impegnate, quasi come se la nipote fosse sua figlia..pensava di venire a casa mia dal mattino alla sera a fare la balia. Ma io sono una persona molto indipendente e cerco sempre di cavarmela da sola, amo avere i miei spazi e odio l’invadenza. E vedere anche la sua eccessiva ansia e agitazione perenne per qualunque minimo “problema”di mia figlia mi irrita, che sia un pianto o un lamento va subito in agitazione come se la bambina debba essere muta e mai lamentarsi..questa sua iper ansia nei suoi riguardi mi infastidisce perché al contrario io sono molto pacata e rilassata come madre.Per ultima cosa a breve ci trasferiremo per scelta comune in città, a 25 min da loro. Bene questa cosa non è stata accettata, ci sono stati drammi, litigi, mia mamma sostiene che devo stare vicino a lei perché si aspettava che si sarebbe occupata della nipote, che non ho mai manifestato la voglia di spostarmi,mi rinfaccia che mi servirà aiuto con la bambina etc..insomma ricatti morali. E vede me plagiata dal mio compagno per questa scelta (perché a lui non piace abitare fuori Torino)mentre a me per prima va bene spostarmi dal paesino per avere più possibilità e servizi in città, visto che è lì anche che lavoro. Mi sento quindi sempre più lontana da lei è la vedo sempre più ostile verso il mio compagno, a maggior ragione dopo la scelta della nuova casa. Come devo comportarmi?come faccio a farmi scivolare questi atteggiamenti verso di lui? Io ho provato a parlarci, a dirle cosa mi ha fatto male in passato a chiederle i motivo per cui non accetta il mio compagno ma dice che sono io fissata, al tempo stesso ogni volta che vedo come lo tratta, l’indifferenza, ci sto male e mi sento frustrata. Come posso fare a “fregarmene” e vivermi serenamente la mia vita e le mie scelte?
Classico bravo ragazzo, lavora, educato con una bella idea di famiglia etc..eppure non capisco perché nonostante ciò, nonostante si sia fatto in 4 per riunirsi con me( mettendo anche da parte la sua carriera lavorativa), mia madre continui a non vederlo di buon occhio. Glielo ho chiesto più volte ma lei ha sempre negato, dice che sono io fissata..ma la conosco bene. A volte andiamo a pranzo e neanche lo guarda in faccia, non gli parla, lo guarda sempre di sottecchi in modo sospettoso, se lui parla lo interrompe o non lo considera proprio, insomma benché lei neghi a me sembra palese la sua antipatia. Senza contare che anche il mio compagno se n’è accorto già da tempo e ormai è rassegnato. Ricordo ancora che quando trovó lavoro qui , andammo a pranzo dai miei genitori e nessuno ha speso mezza parola in merito al fatto che finalmente si sarebbe trasferito vicino a me, dalla Francia.
Sia io che lui ci rimanemmo malissimo.
Ora c’è la bambina, altro argomento molto “caldo”, mia mamma si aspettava un cambiamento della SUA vita con l’arrivo della nipote, pensava di avere tutte le giornate impegnate, quasi come se la nipote fosse sua figlia..pensava di venire a casa mia dal mattino alla sera a fare la balia. Ma io sono una persona molto indipendente e cerco sempre di cavarmela da sola, amo avere i miei spazi e odio l’invadenza. E vedere anche la sua eccessiva ansia e agitazione perenne per qualunque minimo “problema”di mia figlia mi irrita, che sia un pianto o un lamento va subito in agitazione come se la bambina debba essere muta e mai lamentarsi..questa sua iper ansia nei suoi riguardi mi infastidisce perché al contrario io sono molto pacata e rilassata come madre.Per ultima cosa a breve ci trasferiremo per scelta comune in città, a 25 min da loro. Bene questa cosa non è stata accettata, ci sono stati drammi, litigi, mia mamma sostiene che devo stare vicino a lei perché si aspettava che si sarebbe occupata della nipote, che non ho mai manifestato la voglia di spostarmi,mi rinfaccia che mi servirà aiuto con la bambina etc..insomma ricatti morali. E vede me plagiata dal mio compagno per questa scelta (perché a lui non piace abitare fuori Torino)mentre a me per prima va bene spostarmi dal paesino per avere più possibilità e servizi in città, visto che è lì anche che lavoro. Mi sento quindi sempre più lontana da lei è la vedo sempre più ostile verso il mio compagno, a maggior ragione dopo la scelta della nuova casa. Come devo comportarmi?come faccio a farmi scivolare questi atteggiamenti verso di lui? Io ho provato a parlarci, a dirle cosa mi ha fatto male in passato a chiederle i motivo per cui non accetta il mio compagno ma dice che sono io fissata, al tempo stesso ogni volta che vedo come lo tratta, l’indifferenza, ci sto male e mi sento frustrata. Come posso fare a “fregarmene” e vivermi serenamente la mia vita e le mie scelte?
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che racconta. Non è facile quando un nostro genitore non accoglie la persona che amiamo. Da quello che racconta mi sembra che sua madre cerchi di introdursi all'interno della sua vita senza tenere molto conto di ciò che prova lei. Inoltre, comprendo la fatica di quest'ansia eccessiva e delle richieste di essere maggiormente presente. A lei questo come la fa sentire? Riesce a mettere i confini di cui necessita? A volte, quando i nostri familiari agiscono in un certo modo e non ascoltano i nostri bisogni, dobbiamo prenderci noi la responsabilità di mettere i dovuti confini. Non è facile, a maggior ragione perchè si tratta di sua madre e per questo rifiuto che ha nei confronti del suo compagno. Non posso darle un consiglio su come comportarsi senza conoscere lei, nè il rapporto tra lei e sua madre. Quello che posso dirle è che mi sembra sicura di quello che vuole e questo è un vantaggio. Potrebbe esserle utile intraprendere un percorso psicologico per essere supportata in questo periodo difficile e per evitare di sentirsi invasa. Rimango a disposizione se ha altri dubbi o chiarimenti o se vuole intraprendere un percorso. Le auguro il meglio. Dott.ssa Rota
Prenota subito una visita online: Colloquio psicologico - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Gentilissima buongiorno, capisco il suo desiderio di una famiglia in armonia e la frustrazione nel vedere che le cose sono ben diverse. Purtroppo non possiamo pilotare gli atteggiamenti altrui, possiamo solo accettarli. Cosa le impedisce di farlo? Sembra una domanda stupida nella sua banalità, eppure la sofferenza che nasce dai nostri desideri frustrati è sempre amplificata dalla difficoltà di accettare che le cose non sono andate come avremmo desiderato. Sua madre non apprezza suo marito, sua madre non accetta di non essere utilizzata come nonna nella misura che aveva pianificato, sua madre sembra accettare ben poco del modo in cui le ha pianificato la sua vita. Forse pian piano sua madre se ne farà una ragione, ma ciò che conta adesso è quanto l'ingerenza di sua madre la faccia soffrire. Forse è su questo che dovrebbe lavorare, imparare a mantenersi salda nonostante cioò che pensa di lei sua madre. Resto a disposizione se desidera approfondire e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Salve, sicuramente la sua situazione non è di facile gestione e crea molte situazioni di tensione e agitazione. Ahimè capita in molte famiglia che ci siano incomprensioni, litigi e punti di vista differenti su questioni molto importanti come i legami sentimentali, l'educazione dei figli, l'indipendenza, eccetera. E' normale pensare di poter in qualche modo accontentare tutti, ma nel suo caso, questo tentativo sta compromettendo seriamente il suo benessere interiore. Si possono affrontare meglio le controversie se la propria identità rimane in equilibrio e c'è una buona gestione delle emozioni. Le consiglio di fare un piccolo elenco dei valori che più la rappresentano e le fanno dare significato alla vita, una lista delle cose veramente importanti e prioritarie per lei, compresi i legami familiari. Avendo bene chiaro davanti quelle che sono le sue priorità, anche le sue scelte diventeranno più semplici. Semplice non vuol dire facile, le decisioni possono essere anche molto difficoltose se implicano i rapporti con sua madre o con il suo compagno, ma sicuramente se legate a valori significativi, la faranno andare nella giusta direzione. Spero di esserle stato di aiuto, in ogni caso sono a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott. Antonio Cortese
cara utente, mi dispiace per quello che ha vissuto e per quello che sta vivendo. Parliamo di una dinamica sistemico relazionale molto complessa. Mi sembra di capire che sua mamma pretende che lei e a sua volta sua nipote, forse si prendano cura di lei ? una sorta di debito-credito che probabilmente lei stesso a vissuto con la sua famiglia di origine. Bisognerebbe esaminare insieme le dinamiche familiari e sopratutto trigenerazionali per capire schemi tramandati nel tempo che bisognerebbe riformulare e darne un senso affinché anche lei stessa un giorno non dia questo peso a sua figlia. se vuole mi contatti cosi ne possiamo parlare insieme.
dott. Eugenio di Giovanni
dott. Eugenio di Giovanni
Buongiorno, la situazione che ha descritto meriterebbe ulteriori approfondimenti. Credo sia opportuno esplorare i legami familiari per cercare di capire quali siano le dinamiche che li governano e, soprattutto cercare di sollevare lei dai dubbi e dalle domande che pone. Nel suo scritto traspare il malessere che sta vivendo e una certa volontà di "provare ad agire diversamente" per non farsi sopraffare dalla situazione stessa. Qualora lo ritenga opportuno, mi rendo disponibile ad approfondire con lei i contenuti. Un caro saluto.
Buongiorno signora, la situazione che sta vivendo è difficile e come ha ben descritto le sta causando sofferenza (...) posso immaginare come l'arrivo della bambina l'abbia portata a riflettere maggiormente sul comportamento di sua madre ed il suo ruolo di compagna e madre a sua volta; un conflitto interiore ed un disagio che dalle sue parole sono aumentati con il nuovo ruolo di nonna. Le dinamiche appaiono complesse perciò meritano di essere esplorate più profondamente, non tanto nel rapporto tra sua madre ed il suo compagno ma nell'impatto sofferente che questi comportamenti/atteggiamenti hanno su di lei (...) accenna poi a qualcosa che le ha fatto male in passato e mi verrebbero molte domande al riguardo. Dinamiche complesse che hanno bisogno di essere districate ma soprattutto accolte in uno spazio di crescita come la terapia personale. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
Buonasera, non credo che sia possibile "fregarsene", ma sicuramente può trovare modi più funzionali per vivere la situazione che al momento sembra, soprattutto, subire. Le consiglio di cominciare un percorso su sé stessa in cui poter esplorare i temi emersi, soprattutto per quanto riguarda il suo rapporto con sua madre e la potenza che sente nel suo giudizio e nel condizionare le sue scelte. Non possiamo scegliere i nostri genitori, né possiamo cambiare l'altro/a, possiamo però comprendere meglio i meccanismi psicologici alla base di quello che proviamo, esplorare le nostre emozioni per esprimerle nel modo più sano e stabilire migliori confini relazionali.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, grazie per la tua condivisione.
Sembra che tu stia vivendo un periodo di grande frustrazione e contrasto interiore nei confronti di tua madre e della sua antipatia verso il tuo compagno. Capisco che sia difficile per te, soprattutto ora che avete una bambina insieme e state pianificando di trasferirvi.
Potrebbe essere utile parlare con tua madre in modo aperto e sincero riguardo ai tuoi sentimenti e alla tua insoddisfazione per il modo in cui tratta il tuo compagno. Cerca di esprimere i tuoi pensieri in modo chiaro e assertivo, ma anche con gentilezza e rispetto per le sue opinioni. Chiedile se ci sono delle preoccupazioni specifiche che ha riguardo al tuo compagno e cerca di capirle. E' importante che tu ti concentri sulla tua felicità e quella della tua famiglia, senza preoccuparti troppo delle opinioni degli altri. Sii fiera delle tue scelte e non lasciare che il giudizio degli altri influenzi la tua vita. Cerca di trovare supporto in altre persone a cui vuoi bene, come amici o altri membri della tua famiglia, che possano aiutarti a superare questo periodo di difficoltà. Resto a tua disposizione, per qualsiasi altra tua domanda o perplessità.
Sembra che tu stia vivendo un periodo di grande frustrazione e contrasto interiore nei confronti di tua madre e della sua antipatia verso il tuo compagno. Capisco che sia difficile per te, soprattutto ora che avete una bambina insieme e state pianificando di trasferirvi.
Potrebbe essere utile parlare con tua madre in modo aperto e sincero riguardo ai tuoi sentimenti e alla tua insoddisfazione per il modo in cui tratta il tuo compagno. Cerca di esprimere i tuoi pensieri in modo chiaro e assertivo, ma anche con gentilezza e rispetto per le sue opinioni. Chiedile se ci sono delle preoccupazioni specifiche che ha riguardo al tuo compagno e cerca di capirle. E' importante che tu ti concentri sulla tua felicità e quella della tua famiglia, senza preoccuparti troppo delle opinioni degli altri. Sii fiera delle tue scelte e non lasciare che il giudizio degli altri influenzi la tua vita. Cerca di trovare supporto in altre persone a cui vuoi bene, come amici o altri membri della tua famiglia, che possano aiutarti a superare questo periodo di difficoltà. Resto a tua disposizione, per qualsiasi altra tua domanda o perplessità.
Ritengo che lei stia vivendo un momento di grande difficoltà nei rapporti con tua madre e le suggerisco di iniziare a farsi dare supporto istantaneamente in modo da risolvere la situazione che si protrae da anni. E' comprensibile che ciò le stia creando molto stress e incertezza.
Per prima cosa, le suggerisco di cercare di capire i suoi veri sentimenti riguardo alla situazione. Cosa le sta causando più ansia e frustrazione: il fatto che sua madre non approvi il suo compagno o il modo in cui si comporta con lui? Oppure la sua pressione eccessiva riguardo alla sua vita e alla sua bambina?
Una volta che avrà capito le sue emozioni e le sue priorità, può iniziare a lavorare su se stessa e sui suoi comportamenti. Ad esempio, se il modo in cui sua madre tratta il suo compagno le sta causando stress, può provare a stabilire dei limiti con lei e chiederle di rispettare il suo rapporto con il suo compagno. Potrebbe anche provare a parlare con lei apertamente sui suoi sentimenti e farsi ascoltare.
Se invece la sua priorità è avere spazio e autonomia nella sua vita, potrebbe prendere in considerazione la possibilità di creare un po' di distanza fisica da sua madre. Ciò non significa che deve tagliare completamente i rapporti, ma potrebbe cercare di ridurre la frequenza degli incontri e di limitare il tempo che passate insieme. Potrebbe anche provare a trovare dei modi per rafforzare il suo legame con sua madre in modo più positivo e costruttivo.
In ogni caso, è importante ricordare che non può controllare le azioni e le reazioni degli altri. Se sua madre continua a comportarsi in modo negativo, non è colpa sua e non deve sentirsi responsabile delle sue emozioni. Cerchi di concentrarsi sulle sue relazioni e sui suoi obiettivi, e cerchi di non farsi influenzare troppo dalle opinioni degli altri.
Infine, se sentisse che non riesce ad affrontare da sola questa situazione che le ripeto ai protrae da anni, le suggerisco di prendere in considerazione l'aiuto di un professionista, come uno psicologo e terapeuta familiare ruolo per il quale mi candido. Potrei esserle d'aiuto per capire meglio la situazione e trovare delle strategie per affrontarla in modo efficace e costruttivo. Si senta libera di utilizzare la mia chat privata per approfondire.
Per prima cosa, le suggerisco di cercare di capire i suoi veri sentimenti riguardo alla situazione. Cosa le sta causando più ansia e frustrazione: il fatto che sua madre non approvi il suo compagno o il modo in cui si comporta con lui? Oppure la sua pressione eccessiva riguardo alla sua vita e alla sua bambina?
Una volta che avrà capito le sue emozioni e le sue priorità, può iniziare a lavorare su se stessa e sui suoi comportamenti. Ad esempio, se il modo in cui sua madre tratta il suo compagno le sta causando stress, può provare a stabilire dei limiti con lei e chiederle di rispettare il suo rapporto con il suo compagno. Potrebbe anche provare a parlare con lei apertamente sui suoi sentimenti e farsi ascoltare.
Se invece la sua priorità è avere spazio e autonomia nella sua vita, potrebbe prendere in considerazione la possibilità di creare un po' di distanza fisica da sua madre. Ciò non significa che deve tagliare completamente i rapporti, ma potrebbe cercare di ridurre la frequenza degli incontri e di limitare il tempo che passate insieme. Potrebbe anche provare a trovare dei modi per rafforzare il suo legame con sua madre in modo più positivo e costruttivo.
In ogni caso, è importante ricordare che non può controllare le azioni e le reazioni degli altri. Se sua madre continua a comportarsi in modo negativo, non è colpa sua e non deve sentirsi responsabile delle sue emozioni. Cerchi di concentrarsi sulle sue relazioni e sui suoi obiettivi, e cerchi di non farsi influenzare troppo dalle opinioni degli altri.
Infine, se sentisse che non riesce ad affrontare da sola questa situazione che le ripeto ai protrae da anni, le suggerisco di prendere in considerazione l'aiuto di un professionista, come uno psicologo e terapeuta familiare ruolo per il quale mi candido. Potrei esserle d'aiuto per capire meglio la situazione e trovare delle strategie per affrontarla in modo efficace e costruttivo. Si senta libera di utilizzare la mia chat privata per approfondire.
Prenota subito una visita online: Colloquio individuale - 35 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno, "fregarsene" non è facile e non è la soluzione migliore perché non risolve il problema.
Ciò che potrebbe fare è ritagliarsi del tempo dedicato a lei con un professionista per cercare delle soluzioni funzionali che le permettano di stabilire dei confini nella relazione con sua madre e ritrovare una condizione di serenità e benessere.
Rimango a disposizione, un caro saluto.
Ciò che potrebbe fare è ritagliarsi del tempo dedicato a lei con un professionista per cercare delle soluzioni funzionali che le permettano di stabilire dei confini nella relazione con sua madre e ritrovare una condizione di serenità e benessere.
Rimango a disposizione, un caro saluto.
Prenota subito una visita online: Colloquio psicologico - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Caro utente, ti ringrazio per aver condiviso il tuo vissuto e la tua storia, dalle tue parole si percepisce che stai attraversando un momento difficile.
In tutta sincerità, darti un'indicazione non è facile in quanto non conosco approfonditamente la situazione.
Se ti va, possiamo parlarne in consulenza, sarei felice di aiutarti a trovare le risposte che stai cercando e di sostenerti. Ti aspetto con piacere e se posso esserti d’aiuto resto a tua disposizione. Un saluto caloroso, Dott.ssa Chiara Esposito.
In tutta sincerità, darti un'indicazione non è facile in quanto non conosco approfonditamente la situazione.
Se ti va, possiamo parlarne in consulenza, sarei felice di aiutarti a trovare le risposte che stai cercando e di sostenerti. Ti aspetto con piacere e se posso esserti d’aiuto resto a tua disposizione. Un saluto caloroso, Dott.ssa Chiara Esposito.
Salve, davanti a una domanda così elaborata e ricca di contenuti vorrei proporle una risposta più semplice e chiara possibile: seguendo tutti questi ragionamenti e dubbi che la assillano non fa altro che aumentare la difficoltà della situazione in cui si trova, la risposta più adatta a lei la potrà trovare nel semplificare, nel lasciar andare il superfluo e attenersi all'importante.
Salve,
Mi dispiace per la sofferenza che porta, ma è una sofferenza piena di possibilità. Dietro l'aspetto del ruolo, tema della madre ci sono sempre milioni di proiezioni. Sicuramente sento che c'è bisogno di confini e di darsi la possibilità di sperimentarsi e lasciar sperimentare. Non è questione di colpa in questi casi, ma solo di chiarezza e confini, che qui vedo potenziali e in sviluppo. Se ha bisogno ci sono anche online.
Mi dispiace per la sofferenza che porta, ma è una sofferenza piena di possibilità. Dietro l'aspetto del ruolo, tema della madre ci sono sempre milioni di proiezioni. Sicuramente sento che c'è bisogno di confini e di darsi la possibilità di sperimentarsi e lasciar sperimentare. Non è questione di colpa in questi casi, ma solo di chiarezza e confini, che qui vedo potenziali e in sviluppo. Se ha bisogno ci sono anche online.
Purtroppo i rapporti coi genitori non sono mai facili e per "risolverli" non basta parlarne in qualche riga... bisogna dedicagli tempo e spazio. Non credo che "farsi scivolare" le cose addosso possa essere un obiettivo realistico e neanche auspicabile: devi riuscire a capire come mai il vostro rapporto sia tanto complicato, quali dipendenze nasconda e come riuscire a non farti stritolare dal suo giudizio: ti consiglio un percorso psicologico che ti permetta di capire i meccanismi di questa relazione e ti fornisca degli strumenti per essere autonoma e riuscire allo stesso tempo ad avere un buon rapporto con lei. La notizia bella è che puoi assolutamente farlo! La notizia altrettanto bella ma che a volte spaventa è che dipende solo da te voler iniziare questo cambiamento! Un saluto
Buongiorno, lei parla di scelte fondamentali e fondanti della sua vita, a quanto pare ben diverse da quelle di sua madre (sia quelle che sua madre stessa ha adottato nella vita sia quelle che vorrebbe per lei, figlia). Una vita senza contrasti può far sorgere qualche dubbio sulla propria autenticità, se lei sente di operare in modo autentico rispetto a se stessa è inevitabile che potrà entrare in contrasto con qualcuno. Il contrasto con i genitori è doloroso ma lei ha dimostrato di non rinunciare alle sue scelte. Premesso il fatto che ha già parlato con sua madre, le ha esposto i suoi desideri e le sue aspirazioni infruttuosamente, può, proprio in questo periodo, essere il caso di riflettere circa l’opportunità di avviare un percorso personale che possa aiutarla rispetto al problema che le fa questione. Un saluto cordiale
Buongiorno, ciò che lei sta vivendo è comprensibilmente difficile da affrontare, soprattutto quando si tratta di una situazione in cui ci si sente "con le mani legate". Sicuramente l'atteggiamento di sua madre influisce in maniera considerevole ma tenga conto di ciò che lei può fare per far valere i propri bisogni. Non c'è nulla di sbagliato nel definire limiti funzionali tra sé e l'altro, saper dire "no" senza per forza ripetersi di essere nel torto. Agire diversamente significa innanzitutto capire cosa può fare per se stessa ed esplorare, in seduta, quali siano le resistenze messe in atto. Potrebbe considerare la possibilità di intraprendere un percorso terapeutico per esplorare al meglio il suo funzionamento e per trovare strategie efficaci volte a raggiungere una maggiore serenità.
Dott.Francesco Mangiafico.
Dott.Francesco Mangiafico.
Gentile utente,
da quel che racconta, sembrerebbe che sua madre faccia fatica a gestire il distacco da lei, tanto da non apprezzare il suo compagno - che forse nel suo modo di pensare la allontana da lei -, il fatto di non poter fare la nonna a tempo pieno - rimanendo così maggiormente coinvolta nella sua quotidianità - né tanto meno accettare che lei, il suo compagno e la bambina vi trasferiate in un'abitazione un pochino più distante dalla sua.
è molto complesso gestire i rapporti quando le dinamiche sono queste e si sono consolidate nel tempo e credo che possa farle bene ritagliarsi uno spazio per se stessa nel quale approfondire ciò che ha raccontato qui, assumere maggiori consapevolezze rispetto alle dinamiche di rapporto con sua madre e comprendere insieme come poterle gestire per il benessere suo e della sua famiglia.
Se vuole parlarne, sono disponibile anche online.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
da quel che racconta, sembrerebbe che sua madre faccia fatica a gestire il distacco da lei, tanto da non apprezzare il suo compagno - che forse nel suo modo di pensare la allontana da lei -, il fatto di non poter fare la nonna a tempo pieno - rimanendo così maggiormente coinvolta nella sua quotidianità - né tanto meno accettare che lei, il suo compagno e la bambina vi trasferiate in un'abitazione un pochino più distante dalla sua.
è molto complesso gestire i rapporti quando le dinamiche sono queste e si sono consolidate nel tempo e credo che possa farle bene ritagliarsi uno spazio per se stessa nel quale approfondire ciò che ha raccontato qui, assumere maggiori consapevolezze rispetto alle dinamiche di rapporto con sua madre e comprendere insieme come poterle gestire per il benessere suo e della sua famiglia.
Se vuole parlarne, sono disponibile anche online.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Buon pomeriggio,
dalla descrizione mi sembra di notare una difficoltà nel porre confini. Questa mi risulta evidente in quanto emerge dalla descrizione un bisogno di essere presente di sua madre che si contrappone al suo bisogno di spazi e di indipendenza personali.
Relativamente alle domande finali che pone, le posso dire che difficilmente abbiamo il potere di cambiare qualcun altro, quanto più facilmente abbiamo il potere di cambiare come noi stessi interpretiamo e viviamo le situazioni e ciò lo evidenzia anche lei, chiedendosi infatti come poter vivere più serenamente lei stessa tale situazione. Anche se non abbiamo il potere di cambiare gli altri, un cambiamento individuale influenza e determina un cambiamento all’interno delle dinamiche in cui la persona è inserita. La sua richiesta di aiuto nella gestione di tale situazione, la considero una risorsa, per poter indirettamente cambiare le dinamiche relazionali all’interno del sistema in cui è inserita.
Il mio approccio è di orientamento sistemico-relazionale, si fonda appunto sulla consapevolezza che il benessere psicologico di una persona sia strettamente collegato alle relazioni che intrattiene con gli altri. La terapia sistemico-relazionale si basa sull’idea che il cambiamento non avviene solo a livello individuale, ma è influenzato e spesso determinato dalle dinamiche all'interno del sistema di relazioni in cui una persona è inserita.
Ritengo che questo approccio potrebbe essere utile per esplorare più a fondo le questioni che sta affrontando e riporta.
Se desidera approfondire questi temi, sono disponibile per un confronto. Le sedute si svolgono online, consentendoci di lavorare insieme indipendentemente da dove si trova.
Spero di esserle stata utile,
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Ginevra Pieri
dalla descrizione mi sembra di notare una difficoltà nel porre confini. Questa mi risulta evidente in quanto emerge dalla descrizione un bisogno di essere presente di sua madre che si contrappone al suo bisogno di spazi e di indipendenza personali.
Relativamente alle domande finali che pone, le posso dire che difficilmente abbiamo il potere di cambiare qualcun altro, quanto più facilmente abbiamo il potere di cambiare come noi stessi interpretiamo e viviamo le situazioni e ciò lo evidenzia anche lei, chiedendosi infatti come poter vivere più serenamente lei stessa tale situazione. Anche se non abbiamo il potere di cambiare gli altri, un cambiamento individuale influenza e determina un cambiamento all’interno delle dinamiche in cui la persona è inserita. La sua richiesta di aiuto nella gestione di tale situazione, la considero una risorsa, per poter indirettamente cambiare le dinamiche relazionali all’interno del sistema in cui è inserita.
Il mio approccio è di orientamento sistemico-relazionale, si fonda appunto sulla consapevolezza che il benessere psicologico di una persona sia strettamente collegato alle relazioni che intrattiene con gli altri. La terapia sistemico-relazionale si basa sull’idea che il cambiamento non avviene solo a livello individuale, ma è influenzato e spesso determinato dalle dinamiche all'interno del sistema di relazioni in cui una persona è inserita.
Ritengo che questo approccio potrebbe essere utile per esplorare più a fondo le questioni che sta affrontando e riporta.
Se desidera approfondire questi temi, sono disponibile per un confronto. Le sedute si svolgono online, consentendoci di lavorare insieme indipendentemente da dove si trova.
Spero di esserle stata utile,
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Ginevra Pieri
Buongiorno, grazie per la sua condivisione.
Talvolta capita che i genitori facciano fatica a rispettare e sostenere appieno i figli nel raggiungimento delle loro fasi di vita: uscita di casa, unione della coppia, creazione di una famiglia...
Dalle sue parole sembra che per sua mamma sia difficile accettare la sua autonomia (la scelta di un partner con cui condividere la vita, la gestione dei figli, il trasferimento in città).
Mi domando in che modo abbiate vissuto il vostro rapporto fino ad oggi, cosa rappresenti per sua mamma la sua vicinanza e cosa teme nel "lasciarla andare".
"Fregarsene e vivere serenamente la sua vita e le sue scelte" in questi casi è difficile: è evidente l'affetto che prova nei suoi confronti. Magari però, una maggiore comprensione delle cause dei comportamenti di sua mamma può alleggerire il carico che ora sente e favorire un dialogo più profondo tra voi due.
Tuttavia, mi sento di dirle di non sentirsi addosso la totale responsabilità di un eventuale cambiamento: le cose si fanno in due (e in famiglia almeno in tre!) e lei può prendersi cura solo della sua parte di orticello. Sarebbe interessante approfondire la situazione in terapia famigliare.
Resto a disposizione per eventuali domande e chiarimenti, Dott.ssa Losso
Talvolta capita che i genitori facciano fatica a rispettare e sostenere appieno i figli nel raggiungimento delle loro fasi di vita: uscita di casa, unione della coppia, creazione di una famiglia...
Dalle sue parole sembra che per sua mamma sia difficile accettare la sua autonomia (la scelta di un partner con cui condividere la vita, la gestione dei figli, il trasferimento in città).
Mi domando in che modo abbiate vissuto il vostro rapporto fino ad oggi, cosa rappresenti per sua mamma la sua vicinanza e cosa teme nel "lasciarla andare".
"Fregarsene e vivere serenamente la sua vita e le sue scelte" in questi casi è difficile: è evidente l'affetto che prova nei suoi confronti. Magari però, una maggiore comprensione delle cause dei comportamenti di sua mamma può alleggerire il carico che ora sente e favorire un dialogo più profondo tra voi due.
Tuttavia, mi sento di dirle di non sentirsi addosso la totale responsabilità di un eventuale cambiamento: le cose si fanno in due (e in famiglia almeno in tre!) e lei può prendersi cura solo della sua parte di orticello. Sarebbe interessante approfondire la situazione in terapia famigliare.
Resto a disposizione per eventuali domande e chiarimenti, Dott.ssa Losso
Ciao, grazie per aver condiviso la tua situazione, che sicuramente è molto complessa e carica di emozioni contrastanti. Quello che descrivi è un momento di grande tensione e conflitto tra i tuoi desideri di indipendenza, il desiderio di proteggere il tuo compagno e la tua famiglia, e il difficile rapporto con tua madre. Sembra che tu stia vivendo un conflitto interno tra il voler fare delle scelte autonome e proteggere le tue relazioni, e il desiderio di mantenere un legame con tua madre nonostante le difficoltà.
Per iniziare, voglio sottolineare che il malessere che provi di fronte al comportamento di tua madre è assolutamente comprensibile. Quando qualcuno a cui teniamo – specialmente una figura così centrale come una madre – non accetta una persona importante nella nostra vita, come il nostro compagno, il dolore e la frustrazione che si provano possono essere intensi. Inoltre, l'idea che tua madre, nonostante la tua indipendenza e le tue scelte, continui a fare delle pressioni su di te, probabilmente amplifica questo senso di disagio.
Ecco alcune riflessioni che potrebbero aiutarti ad affrontare questa situazione con maggiore serenità:
-Accettare la tua frustrazione: La prima cosa che ti consiglio è di non negare la tua frustrazione o di cercare di ignorarla, ma di permetterti di viverla, accettarla e comprenderla. È normale sentirsi frustrati quando il proprio compagno non viene trattato con il rispetto che merita, e quando si percepisce una pressione costante dalle proprie scelte di vita, specialmente se queste sono rifiutate o non comprese da una persona tanto importante.
-Distinguere il conflitto tra tua madre e te: Potrebbe essere utile fare un passo indietro e riflettere su quali siano le aspettative che tua madre ha verso di te e verso la tua vita. Da ciò che descrivi, sembra che tua madre stia proiettando su di te delle aspettative che non corrispondono alle tue necessità. L'idea che lei si aspettasse di passare più tempo con la nipote o di influenzare le tue scelte abitative potrebbe non rispecchiare la tua visione di come dovrebbe essere la tua vita. È importante riconoscere che il tuo desiderio di avere la tua indipendenza e di vivere secondo le tue necessità è legittimo e non devi sentirti in colpa per questo.
-Sostenere il compagno senza compromettere i legami familiari: È evidente che tu voglia proteggere il tuo compagno e sostenere la vostra relazione, ma allo stesso tempo, ti stai trovando di fronte alla difficoltà di mantenere una relazione equilibrata con tua madre. La chiave qui potrebbe essere trovare un modo di comunicare con tua madre in modo chiaro e assertivo, ma con empatia. Potresti dirle che comprendi le sue preoccupazioni, ma che le tue scelte sono dettate dal tuo benessere e dalle tue priorità. Puoi anche spiegare che la relazione con il tuo compagno è sana e importante per te, e che il suo comportamento nei suoi confronti ti causa disagio, ma senza accusarla, solo facendo capire come ti senti.
-Stabilire dei limiti chiari: È cruciale che tu possa stabilire dei limiti rispetto a ciò che accetti e ciò che non accetti, in particolare riguardo alle sue richieste di invadenza nella tua vita familiare. Può essere utile fare chiarezza anche riguardo alla sua pretesa di occuparsi della bambina in modo pervasivo, spiegandole gentilmente ma fermamente che hai bisogno di spazi, di organizzarti secondo le tue esigenze e che non c'è un rifiuto nei suoi confronti, ma solo una volontà di autonomia come madre.
-Fregarsene in modo sano: Quando parli di "fregartene", credo che tu stia cercando un modo per non lasciarti sopraffare dalle emozioni negative che i comportamenti di tua madre ti suscitano. Una possibile strategia per fare questo è il distacco emotivo. Non significa ignorare le tue emozioni o fare finta che tutto vada bene, ma riuscire a ridurre l'impatto che i comportamenti di tua madre hanno sulla tua vita. Potresti cercare di separare ciò che è il suo comportamento, che non puoi controllare, da ciò che è la tua risposta, che invece puoi influenzare. Potresti ad esempio lavorare sul cambiare la tua prospettiva rispetto alla sua reazione: se non la puoi cambiare, puoi comunque scegliere come rispondere a quella situazione, cercando di proteggere il tuo equilibrio interiore.
-Focalizzarti sul benessere della tua famiglia: Infine, la cosa più importante è il benessere della tua famiglia. Vivere una vita serena con il tuo compagno e la tua bambina è una priorità. Questo potrebbe significare che devi fare delle scelte difficili e prendere delle distanze emotive dalla situazione, ma in fin dei conti stai cercando di creare un ambiente sano e positivo per te e per i tuoi cari.
Lavorare su questi aspetti potrebbe darti un po' di sollievo e aiutarti a navigare con più serenità tra la tua relazione con tua madre, il rispetto per il tuo compagno e il bisogno di autonomia come madre. Non è facile, ma sei già sulla strada giusta cercando di capire come rispondere in modo più equilibrato alla situazione. Grazie.
Per iniziare, voglio sottolineare che il malessere che provi di fronte al comportamento di tua madre è assolutamente comprensibile. Quando qualcuno a cui teniamo – specialmente una figura così centrale come una madre – non accetta una persona importante nella nostra vita, come il nostro compagno, il dolore e la frustrazione che si provano possono essere intensi. Inoltre, l'idea che tua madre, nonostante la tua indipendenza e le tue scelte, continui a fare delle pressioni su di te, probabilmente amplifica questo senso di disagio.
Ecco alcune riflessioni che potrebbero aiutarti ad affrontare questa situazione con maggiore serenità:
-Accettare la tua frustrazione: La prima cosa che ti consiglio è di non negare la tua frustrazione o di cercare di ignorarla, ma di permetterti di viverla, accettarla e comprenderla. È normale sentirsi frustrati quando il proprio compagno non viene trattato con il rispetto che merita, e quando si percepisce una pressione costante dalle proprie scelte di vita, specialmente se queste sono rifiutate o non comprese da una persona tanto importante.
-Distinguere il conflitto tra tua madre e te: Potrebbe essere utile fare un passo indietro e riflettere su quali siano le aspettative che tua madre ha verso di te e verso la tua vita. Da ciò che descrivi, sembra che tua madre stia proiettando su di te delle aspettative che non corrispondono alle tue necessità. L'idea che lei si aspettasse di passare più tempo con la nipote o di influenzare le tue scelte abitative potrebbe non rispecchiare la tua visione di come dovrebbe essere la tua vita. È importante riconoscere che il tuo desiderio di avere la tua indipendenza e di vivere secondo le tue necessità è legittimo e non devi sentirti in colpa per questo.
-Sostenere il compagno senza compromettere i legami familiari: È evidente che tu voglia proteggere il tuo compagno e sostenere la vostra relazione, ma allo stesso tempo, ti stai trovando di fronte alla difficoltà di mantenere una relazione equilibrata con tua madre. La chiave qui potrebbe essere trovare un modo di comunicare con tua madre in modo chiaro e assertivo, ma con empatia. Potresti dirle che comprendi le sue preoccupazioni, ma che le tue scelte sono dettate dal tuo benessere e dalle tue priorità. Puoi anche spiegare che la relazione con il tuo compagno è sana e importante per te, e che il suo comportamento nei suoi confronti ti causa disagio, ma senza accusarla, solo facendo capire come ti senti.
-Stabilire dei limiti chiari: È cruciale che tu possa stabilire dei limiti rispetto a ciò che accetti e ciò che non accetti, in particolare riguardo alle sue richieste di invadenza nella tua vita familiare. Può essere utile fare chiarezza anche riguardo alla sua pretesa di occuparsi della bambina in modo pervasivo, spiegandole gentilmente ma fermamente che hai bisogno di spazi, di organizzarti secondo le tue esigenze e che non c'è un rifiuto nei suoi confronti, ma solo una volontà di autonomia come madre.
-Fregarsene in modo sano: Quando parli di "fregartene", credo che tu stia cercando un modo per non lasciarti sopraffare dalle emozioni negative che i comportamenti di tua madre ti suscitano. Una possibile strategia per fare questo è il distacco emotivo. Non significa ignorare le tue emozioni o fare finta che tutto vada bene, ma riuscire a ridurre l'impatto che i comportamenti di tua madre hanno sulla tua vita. Potresti cercare di separare ciò che è il suo comportamento, che non puoi controllare, da ciò che è la tua risposta, che invece puoi influenzare. Potresti ad esempio lavorare sul cambiare la tua prospettiva rispetto alla sua reazione: se non la puoi cambiare, puoi comunque scegliere come rispondere a quella situazione, cercando di proteggere il tuo equilibrio interiore.
-Focalizzarti sul benessere della tua famiglia: Infine, la cosa più importante è il benessere della tua famiglia. Vivere una vita serena con il tuo compagno e la tua bambina è una priorità. Questo potrebbe significare che devi fare delle scelte difficili e prendere delle distanze emotive dalla situazione, ma in fin dei conti stai cercando di creare un ambiente sano e positivo per te e per i tuoi cari.
Lavorare su questi aspetti potrebbe darti un po' di sollievo e aiutarti a navigare con più serenità tra la tua relazione con tua madre, il rispetto per il tuo compagno e il bisogno di autonomia come madre. Non è facile, ma sei già sulla strada giusta cercando di capire come rispondere in modo più equilibrato alla situazione. Grazie.
Buonasera. Comprensibilmente ciò che dice e fa mamma ha un peso notevole su di lei, sulla coppia e sulle sue scelte. Non solo, anche sull’accudimento di sua figlia. Mi arriva il suo malessere per la disapprovazione materna su più fronti.
Sono emersi tanti temi che meritano uno spazio ampio di esplorazione.
Per rispondere brevemente alla sua domanda finale, sarebbe utile mettere dei confini a sua madre. Confini che siano coerenti con i suoi bisogni, valori e con ciò che pensa sia importante per se. Ancorarsi in modo saldo a questi aspetti per portare avanti la propria progettualità e autonomia è già un passo.
Sul mettere confini si può fare fatica certo, ma sono scelte di salute.
Può capitare che i genitori possano ostacolare la propria autonomia, per questo diventa poi mostra responsabilità mettere i confini e scegliere se assumersene il costo emotivo.
Si arrabbiano? Vedo la delusione dei loro occhi? Lo si affronta, ma avendo in mente la sua parte adulta che porta avanti i suoi progetti.
Per quanto concerne i comportamenti verso il suo compagno, anche questo dev’essere un aspetto molto difficile da affrontare e posso immaginare quanto possa ferirvi.
Io ricevo a Torino e dintorni, se posso esserle utile rimando a sua disposizione.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Sono emersi tanti temi che meritano uno spazio ampio di esplorazione.
Per rispondere brevemente alla sua domanda finale, sarebbe utile mettere dei confini a sua madre. Confini che siano coerenti con i suoi bisogni, valori e con ciò che pensa sia importante per se. Ancorarsi in modo saldo a questi aspetti per portare avanti la propria progettualità e autonomia è già un passo.
Sul mettere confini si può fare fatica certo, ma sono scelte di salute.
Può capitare che i genitori possano ostacolare la propria autonomia, per questo diventa poi mostra responsabilità mettere i confini e scegliere se assumersene il costo emotivo.
Si arrabbiano? Vedo la delusione dei loro occhi? Lo si affronta, ma avendo in mente la sua parte adulta che porta avanti i suoi progetti.
Per quanto concerne i comportamenti verso il suo compagno, anche questo dev’essere un aspetto molto difficile da affrontare e posso immaginare quanto possa ferirvi.
Io ricevo a Torino e dintorni, se posso esserle utile rimando a sua disposizione.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Gentile paziente,capisco profondamente quanto possa essere doloroso trovarsi tra due affetti importanti che sembrano in conflitto. Da ciò che descrive, emerge una dinamica piuttosto comune ma complessa: una madre che fatica ad accettare il distacco della figlia e il nuovo equilibrio familiare che si è creato con la nascita della sua famiglia. Dietro la sua ostilità potrebbe esserci un vissuto di perdita di ruolo e di controllo, più che un reale giudizio sul suo compagno.
Quando una madre vive la relazione della figlia come una sottrazione, tende inconsapevolmente a svalutare il partner per mantenere un senso di centralità. Tuttavia, questo può diventare molto faticoso per chi, come lei, cerca solo di costruire la propria serenità.
In questi casi è importante definire confini chiari ma rispettosi: evitare lo scontro diretto, ridurre il tempo condiviso se genera tensione e proteggere la propria famiglia come priorità. “Fregarsene” non significa chiudere il cuore, ma scegliere consapevolmente di non lasciare che le sue reazioni guidino le vostre scelte.
Se desidera approfondire come rafforzare i confini emotivi e liberarsi dal senso di colpa che spesso accompagna questi rapporti, può prenotare una consulenza dal mio profilo. Insieme possiamo lavorare su strategie concrete per ritrovare equilibrio e serenità familiare.
Dott.ssa Alina Mustatea
Psicologa Clinica e Giuridica – Psicodiagnosta clinica e forense – Coordinatore Genitoriale
Quando una madre vive la relazione della figlia come una sottrazione, tende inconsapevolmente a svalutare il partner per mantenere un senso di centralità. Tuttavia, questo può diventare molto faticoso per chi, come lei, cerca solo di costruire la propria serenità.
In questi casi è importante definire confini chiari ma rispettosi: evitare lo scontro diretto, ridurre il tempo condiviso se genera tensione e proteggere la propria famiglia come priorità. “Fregarsene” non significa chiudere il cuore, ma scegliere consapevolmente di non lasciare che le sue reazioni guidino le vostre scelte.
Se desidera approfondire come rafforzare i confini emotivi e liberarsi dal senso di colpa che spesso accompagna questi rapporti, può prenotare una consulenza dal mio profilo. Insieme possiamo lavorare su strategie concrete per ritrovare equilibrio e serenità familiare.
Dott.ssa Alina Mustatea
Psicologa Clinica e Giuridica – Psicodiagnosta clinica e forense – Coordinatore Genitoriale
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.