Buonasera, sto vivendo un periodo di contrasto interiore verso mia madre. I rapporti non sono idilli

18 risposte
Buonasera, sto vivendo un periodo di contrasto interiore verso mia madre. I rapporti non sono idilliaci già da qualche anno, precisamente da quando mi sono resa conto che non apprezza particolarmente il mio compagno. Vivevamo una storia a distanza, avevo 33 anni, e potevo capire che magari ai suoi occhi appariva una storia difficile che poteva non portare a nulla. Da un anno e mezzo però il mio compagno ha trovato lavoro a Torino ( che poi è anche la sua città di origine) quindi ci siamo riuniti, viviamo nella mia casa fuori Torino vicino a loro ed attualmente abbiamo anche una bambina di qualche mese. Il mio fidanzato non sarà perfetto ma è il
Classico bravo ragazzo, lavora, educato con una bella idea di famiglia etc..eppure non capisco perché nonostante ciò, nonostante si sia fatto in 4 per riunirsi con me( mettendo anche da parte la sua carriera lavorativa), mia madre continui a non vederlo di buon occhio. Glielo ho chiesto più volte ma lei ha sempre negato, dice che sono io fissata..ma la conosco bene. A volte andiamo a pranzo e neanche lo guarda in faccia, non gli parla, lo guarda sempre di sottecchi in modo sospettoso, se lui parla lo interrompe o non lo considera proprio, insomma benché lei neghi a me sembra palese la sua antipatia. Senza contare che anche il mio compagno se n’è accorto già da tempo e ormai è rassegnato. Ricordo ancora che quando trovó lavoro qui , andammo a pranzo dai miei genitori e nessuno ha speso mezza parola in merito al fatto che finalmente si sarebbe trasferito vicino a me, dalla Francia.
Sia io che lui ci rimanemmo malissimo.
Ora c’è la bambina, altro argomento molto “caldo”, mia mamma si aspettava un cambiamento della SUA vita con l’arrivo della nipote, pensava di avere tutte le giornate impegnate, quasi come se la nipote fosse sua figlia..pensava di venire a casa mia dal mattino alla sera a fare la balia. Ma io sono una persona molto indipendente e cerco sempre di cavarmela da sola, amo avere i miei spazi e odio l’invadenza. E vedere anche la sua eccessiva ansia e agitazione perenne per qualunque minimo “problema”di mia figlia mi irrita, che sia un pianto o un lamento va subito in agitazione come se la bambina debba essere muta e mai lamentarsi..questa sua iper ansia nei suoi riguardi mi infastidisce perché al contrario io sono molto pacata e rilassata come madre.Per ultima cosa a breve ci trasferiremo per scelta comune in città, a 25 min da loro. Bene questa cosa non è stata accettata, ci sono stati drammi, litigi, mia mamma sostiene che devo stare vicino a lei perché si aspettava che si sarebbe occupata della nipote, che non ho mai manifestato la voglia di spostarmi,mi rinfaccia che mi servirà aiuto con la bambina etc..insomma ricatti morali. E vede me plagiata dal mio compagno per questa scelta (perché a lui non piace abitare fuori Torino)mentre a me per prima va bene spostarmi dal paesino per avere più possibilità e servizi in città, visto che è lì anche che lavoro. Mi sento quindi sempre più lontana da lei è la vedo sempre più ostile verso il mio compagno, a maggior ragione dopo la scelta della nuova casa. Come devo comportarmi?come faccio a farmi scivolare questi atteggiamenti verso di lui? Io ho provato a parlarci, a dirle cosa mi ha fatto male in passato a chiederle i motivo per cui non accetta il mio compagno ma dice che sono io fissata, al tempo stesso ogni volta che vedo come lo tratta, l’indifferenza, ci sto male e mi sento frustrata. Come posso fare a “fregarmene” e vivermi serenamente la mia vita e le mie scelte?
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che racconta. Non è facile quando un nostro genitore non accoglie la persona che amiamo. Da quello che racconta mi sembra che sua madre cerchi di introdursi all'interno della sua vita senza tenere molto conto di ciò che prova lei. Inoltre, comprendo la fatica di quest'ansia eccessiva e delle richieste di essere maggiormente presente. A lei questo come la fa sentire? Riesce a mettere i confini di cui necessita? A volte, quando i nostri familiari agiscono in un certo modo e non ascoltano i nostri bisogni, dobbiamo prenderci noi la responsabilità di mettere i dovuti confini. Non è facile, a maggior ragione perchè si tratta di sua madre e per questo rifiuto che ha nei confronti del suo compagno. Non posso darle un consiglio su come comportarsi senza conoscere lei, nè il rapporto tra lei e sua madre. Quello che posso dirle è che mi sembra sicura di quello che vuole e questo è un vantaggio. Potrebbe esserle utile intraprendere un percorso psicologico per essere supportata in questo periodo difficile e per evitare di sentirsi invasa. Rimango a disposizione se ha altri dubbi o chiarimenti o se vuole intraprendere un percorso. Le auguro il meglio. Dott.ssa Rota
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Gentilissima buongiorno, capisco il suo desiderio di una famiglia in armonia e la frustrazione nel vedere che le cose sono ben diverse. Purtroppo non possiamo pilotare gli atteggiamenti altrui, possiamo solo accettarli. Cosa le impedisce di farlo? Sembra una domanda stupida nella sua banalità, eppure la sofferenza che nasce dai nostri desideri frustrati è sempre amplificata dalla difficoltà di accettare che le cose non sono andate come avremmo desiderato. Sua madre non apprezza suo marito, sua madre non accetta di non essere utilizzata come nonna nella misura che aveva pianificato, sua madre sembra accettare ben poco del modo in cui le ha pianificato la sua vita. Forse pian piano sua madre se ne farà una ragione, ma ciò che conta adesso è quanto l'ingerenza di sua madre la faccia soffrire. Forse è su questo che dovrebbe lavorare, imparare a mantenersi salda nonostante cioò che pensa di lei sua madre. Resto a disposizione se desidera approfondire e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa


Salve, sicuramente la sua situazione non è di facile gestione e crea molte situazioni di tensione e agitazione. Ahimè capita in molte famiglia che ci siano incomprensioni, litigi e punti di vista differenti su questioni molto importanti come i legami sentimentali, l'educazione dei figli, l'indipendenza, eccetera. E' normale pensare di poter in qualche modo accontentare tutti, ma nel suo caso, questo tentativo sta compromettendo seriamente il suo benessere interiore. Si possono affrontare meglio le controversie se la propria identità rimane in equilibrio e c'è una buona gestione delle emozioni. Le consiglio di fare un piccolo elenco dei valori che più la rappresentano e le fanno dare significato alla vita, una lista delle cose veramente importanti e prioritarie per lei, compresi i legami familiari. Avendo bene chiaro davanti quelle che sono le sue priorità, anche le sue scelte diventeranno più semplici. Semplice non vuol dire facile, le decisioni possono essere anche molto difficoltose se implicano i rapporti con sua madre o con il suo compagno, ma sicuramente se legate a valori significativi, la faranno andare nella giusta direzione. Spero di esserle stato di aiuto, in ogni caso sono a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott. Antonio Cortese
cara utente, mi dispiace per quello che ha vissuto e per quello che sta vivendo. Parliamo di una dinamica sistemico relazionale molto complessa. Mi sembra di capire che sua mamma pretende che lei e a sua volta sua nipote, forse si prendano cura di lei ? una sorta di debito-credito che probabilmente lei stesso a vissuto con la sua famiglia di origine. Bisognerebbe esaminare insieme le dinamiche familiari e sopratutto trigenerazionali per capire schemi tramandati nel tempo che bisognerebbe riformulare e darne un senso affinché anche lei stessa un giorno non dia questo peso a sua figlia. se vuole mi contatti cosi ne possiamo parlare insieme.
dott. Eugenio di Giovanni
Buongiorno, la situazione che ha descritto meriterebbe ulteriori approfondimenti. Credo sia opportuno esplorare i legami familiari per cercare di capire quali siano le dinamiche che li governano e, soprattutto cercare di sollevare lei dai dubbi e dalle domande che pone. Nel suo scritto traspare il malessere che sta vivendo e una certa volontà di "provare ad agire diversamente" per non farsi sopraffare dalla situazione stessa. Qualora lo ritenga opportuno, mi rendo disponibile ad approfondire con lei i contenuti. Un caro saluto.
Buongiorno signora, la situazione che sta vivendo è difficile e come ha ben descritto le sta causando sofferenza (...) posso immaginare come l'arrivo della bambina l'abbia portata a riflettere maggiormente sul comportamento di sua madre ed il suo ruolo di compagna e madre a sua volta; un conflitto interiore ed un disagio che dalle sue parole sono aumentati con il nuovo ruolo di nonna. Le dinamiche appaiono complesse perciò meritano di essere esplorate più profondamente, non tanto nel rapporto tra sua madre ed il suo compagno ma nell'impatto sofferente che questi comportamenti/atteggiamenti hanno su di lei (...) accenna poi a qualcosa che le ha fatto male in passato e mi verrebbero molte domande al riguardo. Dinamiche complesse che hanno bisogno di essere districate ma soprattutto accolte in uno spazio di crescita come la terapia personale. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
Buonasera, non credo che sia possibile "fregarsene", ma sicuramente può trovare modi più funzionali per vivere la situazione che al momento sembra, soprattutto, subire. Le consiglio di cominciare un percorso su sé stessa in cui poter esplorare i temi emersi, soprattutto per quanto riguarda il suo rapporto con sua madre e la potenza che sente nel suo giudizio e nel condizionare le sue scelte. Non possiamo scegliere i nostri genitori, né possiamo cambiare l'altro/a, possiamo però comprendere meglio i meccanismi psicologici alla base di quello che proviamo, esplorare le nostre emozioni per esprimerle nel modo più sano e stabilire migliori confini relazionali.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, grazie per la tua condivisione.
Sembra che tu stia vivendo un periodo di grande frustrazione e contrasto interiore nei confronti di tua madre e della sua antipatia verso il tuo compagno. Capisco che sia difficile per te, soprattutto ora che avete una bambina insieme e state pianificando di trasferirvi.
Potrebbe essere utile parlare con tua madre in modo aperto e sincero riguardo ai tuoi sentimenti e alla tua insoddisfazione per il modo in cui tratta il tuo compagno. Cerca di esprimere i tuoi pensieri in modo chiaro e assertivo, ma anche con gentilezza e rispetto per le sue opinioni. Chiedile se ci sono delle preoccupazioni specifiche che ha riguardo al tuo compagno e cerca di capirle. E' importante che tu ti concentri sulla tua felicità e quella della tua famiglia, senza preoccuparti troppo delle opinioni degli altri. Sii fiera delle tue scelte e non lasciare che il giudizio degli altri influenzi la tua vita. Cerca di trovare supporto in altre persone a cui vuoi bene, come amici o altri membri della tua famiglia, che possano aiutarti a superare questo periodo di difficoltà. Resto a tua disposizione, per qualsiasi altra tua domanda o perplessità.
Ritengo che lei stia vivendo un momento di grande difficoltà nei rapporti con tua madre e le suggerisco di iniziare a farsi dare supporto istantaneamente in modo da risolvere la situazione che si protrae da anni. E' comprensibile che ciò le stia creando molto stress e incertezza.

Per prima cosa, le suggerisco di cercare di capire i suoi veri sentimenti riguardo alla situazione. Cosa le sta causando più ansia e frustrazione: il fatto che sua madre non approvi il suo compagno o il modo in cui si comporta con lui? Oppure la sua pressione eccessiva riguardo alla sua vita e alla sua bambina?
Una volta che avrà capito le sue emozioni e le sue priorità, può iniziare a lavorare su se stessa e sui suoi comportamenti. Ad esempio, se il modo in cui sua madre tratta il suo compagno le sta causando stress, può provare a stabilire dei limiti con lei e chiederle di rispettare il suo rapporto con il suo compagno. Potrebbe anche provare a parlare con lei apertamente sui suoi sentimenti e farsi ascoltare.
Se invece la sua priorità è avere spazio e autonomia nella sua vita, potrebbe prendere in considerazione la possibilità di creare un po' di distanza fisica da sua madre. Ciò non significa che deve tagliare completamente i rapporti, ma potrebbe cercare di ridurre la frequenza degli incontri e di limitare il tempo che passate insieme. Potrebbe anche provare a trovare dei modi per rafforzare il suo legame con sua madre in modo più positivo e costruttivo.
In ogni caso, è importante ricordare che non può controllare le azioni e le reazioni degli altri. Se sua madre continua a comportarsi in modo negativo, non è colpa sua e non deve sentirsi responsabile delle sue emozioni. Cerchi di concentrarsi sulle sue relazioni e sui suoi obiettivi, e cerchi di non farsi influenzare troppo dalle opinioni degli altri.
Infine, se sentisse che non riesce ad affrontare da sola questa situazione che le ripeto ai protrae da anni, le suggerisco di prendere in considerazione l'aiuto di un professionista, come uno psicologo e terapeuta familiare ruolo per il quale mi candido. Potrei esserle d'aiuto per capire meglio la situazione e trovare delle strategie per affrontarla in modo efficace e costruttivo. Si senta libera di utilizzare la mia chat privata per approfondire.
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Buongiorno, "fregarsene" non è facile e non è la soluzione migliore perché non risolve il problema.
Ciò che potrebbe fare è ritagliarsi del tempo dedicato a lei con un professionista per cercare delle soluzioni funzionali che le permettano di stabilire dei confini nella relazione con sua madre e ritrovare una condizione di serenità e benessere.
Rimango a disposizione, un caro saluto.
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Caro utente, ti ringrazio per aver condiviso il tuo vissuto e la tua storia, dalle tue parole si percepisce che stai attraversando un momento difficile.
In tutta sincerità, darti un'indicazione non è facile in quanto non conosco approfonditamente la situazione.
Se ti va, possiamo parlarne in consulenza, sarei felice di aiutarti a trovare le risposte che stai cercando e di sostenerti. Ti aspetto con piacere e se posso esserti d’aiuto resto a tua disposizione. Un saluto caloroso, Dott.ssa Chiara Esposito.
Salve, davanti a una domanda così elaborata e ricca di contenuti vorrei proporle una risposta più semplice e chiara possibile: seguendo tutti questi ragionamenti e dubbi che la assillano non fa altro che aumentare la difficoltà della situazione in cui si trova, la risposta più adatta a lei la potrà trovare nel semplificare, nel lasciar andare il superfluo e attenersi all'importante.
Salve,
Mi dispiace per la sofferenza che porta, ma è una sofferenza piena di possibilità. Dietro l'aspetto del ruolo, tema della madre ci sono sempre milioni di proiezioni. Sicuramente sento che c'è bisogno di confini e di darsi la possibilità di sperimentarsi e lasciar sperimentare. Non è questione di colpa in questi casi, ma solo di chiarezza e confini, che qui vedo potenziali e in sviluppo. Se ha bisogno ci sono anche online.
Purtroppo i rapporti coi genitori non sono mai facili e per "risolverli" non basta parlarne in qualche riga... bisogna dedicagli tempo e spazio. Non credo che "farsi scivolare" le cose addosso possa essere un obiettivo realistico e neanche auspicabile: devi riuscire a capire come mai il vostro rapporto sia tanto complicato, quali dipendenze nasconda e come riuscire a non farti stritolare dal suo giudizio: ti consiglio un percorso psicologico che ti permetta di capire i meccanismi di questa relazione e ti fornisca degli strumenti per essere autonoma e riuscire allo stesso tempo ad avere un buon rapporto con lei. La notizia bella è che puoi assolutamente farlo! La notizia altrettanto bella ma che a volte spaventa è che dipende solo da te voler iniziare questo cambiamento! Un saluto
Buongiorno, lei parla di scelte fondamentali e fondanti della sua vita, a quanto pare ben diverse da quelle di sua madre (sia quelle che sua madre stessa ha adottato nella vita sia quelle che vorrebbe per lei, figlia). Una vita senza contrasti può far sorgere qualche dubbio sulla propria autenticità, se lei sente di operare in modo autentico rispetto a se stessa è inevitabile che potrà entrare in contrasto con qualcuno. Il contrasto con i genitori è doloroso ma lei ha dimostrato di non rinunciare alle sue scelte. Premesso il fatto che ha già parlato con sua madre, le ha esposto i suoi desideri e le sue aspirazioni infruttuosamente, può, proprio in questo periodo, essere il caso di riflettere circa l’opportunità di avviare un percorso personale che possa aiutarla rispetto al problema che le fa questione. Un saluto cordiale
Buongiorno, ciò che lei sta vivendo è comprensibilmente difficile da affrontare, soprattutto quando si tratta di una situazione in cui ci si sente "con le mani legate". Sicuramente l'atteggiamento di sua madre influisce in maniera considerevole ma tenga conto di ciò che lei può fare per far valere i propri bisogni. Non c'è nulla di sbagliato nel definire limiti funzionali tra sé e l'altro, saper dire "no" senza per forza ripetersi di essere nel torto. Agire diversamente significa innanzitutto capire cosa può fare per se stessa ed esplorare, in seduta, quali siano le resistenze messe in atto. Potrebbe considerare la possibilità di intraprendere un percorso terapeutico per esplorare al meglio il suo funzionamento e per trovare strategie efficaci volte a raggiungere una maggiore serenità.
Dott.Francesco Mangiafico.

Gentile utente,
da quel che racconta, sembrerebbe che sua madre faccia fatica a gestire il distacco da lei, tanto da non apprezzare il suo compagno - che forse nel suo modo di pensare la allontana da lei -, il fatto di non poter fare la nonna a tempo pieno - rimanendo così maggiormente coinvolta nella sua quotidianità - né tanto meno accettare che lei, il suo compagno e la bambina vi trasferiate in un'abitazione un pochino più distante dalla sua.
è molto complesso gestire i rapporti quando le dinamiche sono queste e si sono consolidate nel tempo e credo che possa farle bene ritagliarsi uno spazio per se stessa nel quale approfondire ciò che ha raccontato qui, assumere maggiori consapevolezze rispetto alle dinamiche di rapporto con sua madre e comprendere insieme come poterle gestire per il benessere suo e della sua famiglia.
Se vuole parlarne, sono disponibile anche online.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli

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