Buonasera, Sono una ragazza di 30 anni e dopo tantissimo tempo in cui ho sempre saputo di voler af
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Buonasera,
Sono una ragazza di 30 anni e dopo tantissimo tempo in cui ho sempre saputo di voler affidarmi a un* psicolog* ho trovato il coraggio di voler iniziare la terapia solo che sto incontrando una grande difficoltà a trovare il professionista giusto e a individuare la giusta metodologia (emdr, costruttiva, comportamentale, strategica….).
Finora ho incontrato un paio di specialisti ma non sono mai andata oltre il primo appuntamento perché non mi sono mai sentita a mio agio e mi sembrava che il modo in cui avrebbero impostato il percorso non mi avrebbe aiutato a risolvere i miei problemi.
La mia storia è una storia caratterizzata da alcuni traumi nell’età infantile e adolescenziale, sopratutto nei rapporti con la mia famiglia, che si sono poi ripercossi nei rapporti con le altre persone che sono entrate a fare parte della mia vita.
A questo si è aggiunto nell’ultimo periodo (sopratutto dopo il COVID) l’insorgenza di una certa ipocondria che ha abbassato ulteriormente la qualità della mia vita.
A questo si aggiunge un persistente e complicato rapporto con il cibo (mangio solo un determinato numero di alimenti da tutta la vita, e se ne provo altri mi vengono i conati), che si riflette sia a livello personale del mio benessere che a livello relazionale perché a volte evito relazioni con alcune persone proprio per questo motivo.
Come dovrei scegliere il giusto professionista? Mi piacerebbe trovare una persona/metodologia che mi aiuti a risolvere i problemi a livello pratico perché sento che la mia situazione sta diventando sempre più insopportabile.
Vi ringrazio in anticipo per il vostro tempo e il vostro aiuto
Sono una ragazza di 30 anni e dopo tantissimo tempo in cui ho sempre saputo di voler affidarmi a un* psicolog* ho trovato il coraggio di voler iniziare la terapia solo che sto incontrando una grande difficoltà a trovare il professionista giusto e a individuare la giusta metodologia (emdr, costruttiva, comportamentale, strategica….).
Finora ho incontrato un paio di specialisti ma non sono mai andata oltre il primo appuntamento perché non mi sono mai sentita a mio agio e mi sembrava che il modo in cui avrebbero impostato il percorso non mi avrebbe aiutato a risolvere i miei problemi.
La mia storia è una storia caratterizzata da alcuni traumi nell’età infantile e adolescenziale, sopratutto nei rapporti con la mia famiglia, che si sono poi ripercossi nei rapporti con le altre persone che sono entrate a fare parte della mia vita.
A questo si è aggiunto nell’ultimo periodo (sopratutto dopo il COVID) l’insorgenza di una certa ipocondria che ha abbassato ulteriormente la qualità della mia vita.
A questo si aggiunge un persistente e complicato rapporto con il cibo (mangio solo un determinato numero di alimenti da tutta la vita, e se ne provo altri mi vengono i conati), che si riflette sia a livello personale del mio benessere che a livello relazionale perché a volte evito relazioni con alcune persone proprio per questo motivo.
Come dovrei scegliere il giusto professionista? Mi piacerebbe trovare una persona/metodologia che mi aiuti a risolvere i problemi a livello pratico perché sento che la mia situazione sta diventando sempre più insopportabile.
Vi ringrazio in anticipo per il vostro tempo e il vostro aiuto
Salve, tralasci le questioni teoriche e valuti che iniziare questo percorso è una buona opportunità per lei. Il problema non è il tipo di orientamento del professionista ma il suo desiderio di entrare in rapporto con le parti che le creano dolore o disagio. Le ricordo che un professionista abilitato all'esercizio della psicoterapia è sicuramente in grado di dare le necessarie garanzia di capacità teoriche e tecniche. Ora considerato che se parla di tecniche e teorie "(emdr, costruttiva, comportamentale, strategica….)" sicuramente avrà già valutato anche gli aspetti legali, forse il problema non è legato alle competenze professionali ma riguarda il suo modo di gestire le sue relazioni. Perché questo professionista deve mangiare "solo un determinato numero di alimenti"... Un cordiale saluto
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Salve, più che un orientamento specifico, le consiglierei un terapeuta che conosca approcci per elaborare i traumi dell'attaccamento/sviluppo. Sarebbero idonei approcci orientati al corpo, come la terapia Sensomotoria e l'EMDR. Un altro suggerimento è quello di non fermarsi alla prima seduta, comportamento che riflette una difficoltà ad affidarsi, peraltro tipico di una storia traumatica. Un cordiale saluto
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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Comprendo perfettamente quanto possa essere difficile la scelta di un terapeuta al quale affidarsi e con il quale condividere aspetti di sé significativi e molto intimi: non si arrenda nella ricerca Anzi cerchi di cogliere questa opportunità per capire come mai sente delle difficoltà nell'approccio.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Comprendo perfettamente quanto possa essere difficile la scelta di un terapeuta al quale affidarsi e con il quale condividere aspetti di sé significativi e molto intimi: non si arrenda nella ricerca Anzi cerchi di cogliere questa opportunità per capire come mai sente delle difficoltà nell'approccio.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera,
per rispondere alle sue domande utilizzerò un concetto di Luigi Cancrini, il quale porta avanti l'idea dell'unicità della psicoterapia.
Possono cambiare le metodologie e gli approcci, ma la base di questo tipo di intervento è sempre la relazione terapeutica.
Dovrebbe valutare rispetto alle sue risonanze se quello che ha davanti è il professionista giusto per lei. Come si è sentita durante e soprattutto dopo gli incontri che ha avuto? Non si è sentita a suo agio e poi cos'altro ha provato?
Il fatto che ritiene che l'impostazione del percorso non l'avrebbe aiutata a risolvere le sue difficoltà, può essere una razionalizzazione rispetto a quanto a avvertito emotivamente o una difesa volta al non proseguire il percorso stesso?
Spero che questi spunti di riflessione possano esserle utili.
Le auguro una buona serata,
Gianpaolo Bocci.
per rispondere alle sue domande utilizzerò un concetto di Luigi Cancrini, il quale porta avanti l'idea dell'unicità della psicoterapia.
Possono cambiare le metodologie e gli approcci, ma la base di questo tipo di intervento è sempre la relazione terapeutica.
Dovrebbe valutare rispetto alle sue risonanze se quello che ha davanti è il professionista giusto per lei. Come si è sentita durante e soprattutto dopo gli incontri che ha avuto? Non si è sentita a suo agio e poi cos'altro ha provato?
Il fatto che ritiene che l'impostazione del percorso non l'avrebbe aiutata a risolvere le sue difficoltà, può essere una razionalizzazione rispetto a quanto a avvertito emotivamente o una difesa volta al non proseguire il percorso stesso?
Spero che questi spunti di riflessione possano esserle utili.
Le auguro una buona serata,
Gianpaolo Bocci.
Buonasera, in effetti tra paziente e terapeuta deve crearsi una sinergia, ma fermarsi all'impressione del primo appuntamento probabilmente è troppo poco.
Come i miei colleghi le hanno suggerito, un approccio orientato al corpo mi sembra il più adatto alla sua situazione.
Sicuramente è necessario partire dal presente per alleviare la sua sensazione di malessere e poi capire come la sua storia passata l'ha portata dove si trova ora.
Quanto all'ipocondria aumentata col Covid, direi che è assolutamente normale, visto lo stato di allerta in cui siamo stati in questi ultimi due anni.
Buona giornata,
dott. Christian Padoan
Come i miei colleghi le hanno suggerito, un approccio orientato al corpo mi sembra il più adatto alla sua situazione.
Sicuramente è necessario partire dal presente per alleviare la sua sensazione di malessere e poi capire come la sua storia passata l'ha portata dove si trova ora.
Quanto all'ipocondria aumentata col Covid, direi che è assolutamente normale, visto lo stato di allerta in cui siamo stati in questi ultimi due anni.
Buona giornata,
dott. Christian Padoan
Carissima utente,
comprendo quanto sia complesso chiedere aiuto e riuscire a fidarsi ed affidarsi a un professionista che, per quanto competente, resta sempre un estraneo con cui è difficile stabilire una relazione di fiducia. Credo fermamente non sia possibile individuare un approccio psicoterapico "ideale" e che siano il professionista e l'incontro paziente-psicologo a fare la differenza. La invito perciò a darsi l'opportunità di intraprendere un percorso di sostegno psicologico e psicoterapico affidandosi con fiducia alla persona e al professionista che ha di fronte, provando a stabilire con lui una relazione e un'alleanza di lavoro che le consenta di parlare del suo malessere (cosa difficilissima) sentendosi "comoda" e a suo agio.
Resto a disposizione per ogni eventuale ulteriore esigenza
Dott.ssa Silvia Costanzo
comprendo quanto sia complesso chiedere aiuto e riuscire a fidarsi ed affidarsi a un professionista che, per quanto competente, resta sempre un estraneo con cui è difficile stabilire una relazione di fiducia. Credo fermamente non sia possibile individuare un approccio psicoterapico "ideale" e che siano il professionista e l'incontro paziente-psicologo a fare la differenza. La invito perciò a darsi l'opportunità di intraprendere un percorso di sostegno psicologico e psicoterapico affidandosi con fiducia alla persona e al professionista che ha di fronte, provando a stabilire con lui una relazione e un'alleanza di lavoro che le consenta di parlare del suo malessere (cosa difficilissima) sentendosi "comoda" e a suo agio.
Resto a disposizione per ogni eventuale ulteriore esigenza
Dott.ssa Silvia Costanzo
Buon giorno e capisco la difficoltà di individuare un metodo il più possibile adatto a lei. Quello che mi viene da chiederle e se ha pensato alla possibilità di effettuare un percorso di psicodiagnosi individuale così da capire bene quali sono vuoi i suoi punti di forza vuoi quelle aree in cui può essere più o meno opportuno ipotizzare un lavoro clinico. Potrà così bene conoscersi e capire quale strada intraprendere. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
Buongiorno,
Non si preoccupi nonsempre si riesce a trovare un professionista di cui ci si possa fidare e poi non tutte le tecniche sono adatte a noi.
È consigliabile trovare la persona giusta con la modalità giusta.
Ci sono tante tecniche nuove per affrontare i traumi.
Sono disponibile. Se vuole può contattarmi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Non si preoccupi nonsempre si riesce a trovare un professionista di cui ci si possa fidare e poi non tutte le tecniche sono adatte a noi.
È consigliabile trovare la persona giusta con la modalità giusta.
Ci sono tante tecniche nuove per affrontare i traumi.
Sono disponibile. Se vuole può contattarmi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Gentilissima,
indipendentemente dalla metodologia e dall'orientamento teorico, è importante che nella relazione terapeutica lei si senta accolta; è importante riuscire a fidarsi e ad affidarsi alla persona che ha innanzi. Un colloquio non sempre è sufficiente; lei avrà certamente timori e resistenze vista la storia di traumi e difficoltà relazionali. Si dia la possibilità di capire quanto si sente a proprio agio e cosa le risuona di un terapeuta. Questa è la base che le consentirà poi, di risolvere anche i problemi a livello pratico, individuando insieme al professionista strategie adeguate per affrontare la quotidianità.
Cordiali saluti
Marianna Pasello
indipendentemente dalla metodologia e dall'orientamento teorico, è importante che nella relazione terapeutica lei si senta accolta; è importante riuscire a fidarsi e ad affidarsi alla persona che ha innanzi. Un colloquio non sempre è sufficiente; lei avrà certamente timori e resistenze vista la storia di traumi e difficoltà relazionali. Si dia la possibilità di capire quanto si sente a proprio agio e cosa le risuona di un terapeuta. Questa è la base che le consentirà poi, di risolvere anche i problemi a livello pratico, individuando insieme al professionista strategie adeguate per affrontare la quotidianità.
Cordiali saluti
Marianna Pasello
Salve, non credo esista un approccio adeguato, ma un giusto filling, che si deve creare tra lei e il teraputa. Tenga conto che quasi sempre chi soffre di disturbi dell'alimentazione, è una persona che non si fida degli altri. Provi a lasciarsi andare e ad ascoltare quello che hanno da dirle i colleghi e forse troverà le soluzioni ai suoi problemi. Buona giornata dott. ssa Gabriella Cascinelli
Salve, le consiglio di cercare un terapeuta con cui sentirsi sufficientemente a suo agio, al sicuro.
È una questione delicata e preziosa e più che l’orientamento conta l’incontro con una persona che sentiamo possa “prendersi cura”,
Un caro saluto.
Giada Bruni
È una questione delicata e preziosa e più che l’orientamento conta l’incontro con una persona che sentiamo possa “prendersi cura”,
Un caro saluto.
Giada Bruni
Quello che ha scritto dice tanto su di Lei, mi creda, e per questo La ringrazio per aver condiviso con noi queste Sue perplessità che, tuttavia, non trovo legittime. Non sempre si incontra al primo colpo la persona giusta con cui stabilire un'alleanza terapeutica ottimale, indipendentemente dagli approcci metodologici che, mi consenta, a Lei dovrebbero interessare fino a un certo punto. Del resto, se ci fosse un approccio giusto per ogni tipo di diagnosi sarebbe tutto nero su bianco e Lei saprebbe facilmente a chi rivolgersi, ma le cose non stanno così e non deve essere questa una Sua preoccupazione. La Sua unica preoccupazione deve essere quella di trovare una persona con cui sentirsi a Suo agio, e di collaborare attivamente affinché la relazione funzioni e dia i frutti sperati. Credo che Lei stia razionalizzando il tutto per la difficoltà di gestire le Sue forti emozioni e che l'idea che è così difficile trovare la persona e la metodologia giuste per Lei sia un po' una forma di autosabotaggio per evitare di affrontare davvero un percorso di crescita e di cambiamento, che so essere doloroso ma che è capace di dare anche enormi soddisfazioni.
Buonasera. Mi dispiace molto per quello che scrive: in questo momento per lei è davvero importante lavorare su se stessa, ma sembra che allo stesso tempo non riesca a rimanere ferma in una relazione. Purtroppo, la persona e il metodo perfetto non esistono: ognuno ha pro e contro. E' senz'altro importante trovarsi sufficientemente bene con un terapeuta proprio perché, al di là delle metodologie di lavoro, è proprio la relazione il nodo centrale che favorisce la cura. Tuttavia, mi chiedo cosa avessero queste persone e metodologie per essere così poco congeniali per lei dopo un solo appuntamento. Un caro saluto, dott. Francesco Dello Ioio.
Gentile Utente,
la psicoterapia offre numerosi approcci che spesso entrano in competizione tra loro, ed è normale che si crei l'aspettativa che esista l'orientamento "più giusto". Fermo restando che ciascuno di essi ha il proprio punto di forza, tenga sempre presente che la terapia la fa il terapeuta più che l'approccio che utilizza, dunque le consiglio di lasciarsi guidare dall'esperienza della relazione per scegliere con chi affrontare questo percorso. Racconta di una storia di vita importante, si prenda allora il tempo e lo spazio di cui ha bisogno per scegliere, magari riflettendo su cosa l'ha portata a non sentirsi a proprio agio nei due precedenti incontri ai quali ha preso parte. Nel senso, cosa è mancato perché potesse sentire di ricevere l'aiyuto di cui ha bisogno. Un caro augurio di buona fortuna
la psicoterapia offre numerosi approcci che spesso entrano in competizione tra loro, ed è normale che si crei l'aspettativa che esista l'orientamento "più giusto". Fermo restando che ciascuno di essi ha il proprio punto di forza, tenga sempre presente che la terapia la fa il terapeuta più che l'approccio che utilizza, dunque le consiglio di lasciarsi guidare dall'esperienza della relazione per scegliere con chi affrontare questo percorso. Racconta di una storia di vita importante, si prenda allora il tempo e lo spazio di cui ha bisogno per scegliere, magari riflettendo su cosa l'ha portata a non sentirsi a proprio agio nei due precedenti incontri ai quali ha preso parte. Nel senso, cosa è mancato perché potesse sentire di ricevere l'aiyuto di cui ha bisogno. Un caro augurio di buona fortuna
Buonasera,
pare che il desiderio di risolvere la situazione che stia vivendo la porti a contattare lo psicologo. Tuttavia, sembra che sia difficle per lei cercare di fermarsi dopo il primo colloquio come se fermarsi su una relazione potrebbe rappresentare un pericolo. Lei dice che la sua è stata "una storia caratterizzata da alcuni traumi nell’età infantile e adolescenziale, sopratutto nei rapporti con la famiglia, che si sono poi ripercossi nei rapporti con le altre persone che sono entrate a fare parte della sua vita".
Quando si reca dallo psicologo provi a darsi del tempo e provi a vedere se riesce a trovare quella giusta alleanza che le servirà per fidarsi.
Rimango a disposizione anche per una consulenza online.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Chiuselli
pare che il desiderio di risolvere la situazione che stia vivendo la porti a contattare lo psicologo. Tuttavia, sembra che sia difficle per lei cercare di fermarsi dopo il primo colloquio come se fermarsi su una relazione potrebbe rappresentare un pericolo. Lei dice che la sua è stata "una storia caratterizzata da alcuni traumi nell’età infantile e adolescenziale, sopratutto nei rapporti con la famiglia, che si sono poi ripercossi nei rapporti con le altre persone che sono entrate a fare parte della sua vita".
Quando si reca dallo psicologo provi a darsi del tempo e provi a vedere se riesce a trovare quella giusta alleanza che le servirà per fidarsi.
Rimango a disposizione anche per una consulenza online.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Chiuselli
Buongiorno, nella scelta del professionista è importante andare oltre la tecnica e direi anche oltre il primo incontro.
Oltre la tecnica, perché ciò che conta prima di tutto è la capacità di ascolto e di empatia del professionista.
Oltre il primo appuntamento, per imparare a superare il disagio del "nuovo" ( mi viene in mente quello che ha scritto rispetto al cibo).
Resto a disposizione, dott.ssa Giovanna Volpe
Oltre la tecnica, perché ciò che conta prima di tutto è la capacità di ascolto e di empatia del professionista.
Oltre il primo appuntamento, per imparare a superare il disagio del "nuovo" ( mi viene in mente quello che ha scritto rispetto al cibo).
Resto a disposizione, dott.ssa Giovanna Volpe
Gentile Utente, il mio consiglio è di non cercare lo psicoterapeuta in base all'orientamento, ma di andare a "pelle", sta poi a noi professionisti inquadrare la situazione che ci porta, iniziare un percorso insieme o inviarla ad altro professionista, se lo riteniamo opportuno. Alla base di qualsiasi percorso terapeutico c'è l'empatia che va oltre qualsiasi orientamento professionale. Se vuole prenda un appuntamento, anche online. Buona fortuna
Cordialmente Dott.ssa Florianna Dattolo
Cordialmente Dott.ssa Florianna Dattolo
Cara utente, ho letto con attenzione la sua domanda. Ho percepito il suo desiderio di affidare alla persona giusta la sua storia. Ha usato la parola coraggio, e sono d'accordo con lei. Il coraggio è importante e lei lo ha avuto, provando a cominciare il percorso con i due specialisti di cui ha accennato. E' probabile e comprensibile che si sia sentita spaventata, non sapendo bene dove il percorso l'avrebbe condotta. E va bene che questa emozione emerga, ma provi ad andare oltre. Di cosa sente di avere bisogno? Cosa potrebbe farla sentire a disagio?
Non è semplice affidarsi all'altro, ancor più se nella nostra storia abbiamo imparato che possiamo rimanerne delusi. Ma qualcosa le sta dicendo che vale la pena provare ancora, questa volta solo per il suo bene. Allora si ascolti, senza fretta. Non deve affidarsi ad occhi chiusi, anzi. Nella stanza di terapia tutto si costruisce insieme, a piccoli passi.
Non dimentichi mai che quella terapeutica, aldilà dell'indirizzo o della tecnica, è una relazione. Come tale è unica, e diversa per ogni persona. Non giusta o sbagliata, solo nuova, personale e finalizzata al suo benessere. Parta da questo e provi soltanto a raccogliere il suo coraggio e il suo desiderio di conoscere se stessa. Sia semplicemente sincera. Sono certa che il professionista che sceglierà saprà come aiutarla.
Le faccio i miei più sinceri auguri.
Dott.ssa Giorgia Coluccia
Non è semplice affidarsi all'altro, ancor più se nella nostra storia abbiamo imparato che possiamo rimanerne delusi. Ma qualcosa le sta dicendo che vale la pena provare ancora, questa volta solo per il suo bene. Allora si ascolti, senza fretta. Non deve affidarsi ad occhi chiusi, anzi. Nella stanza di terapia tutto si costruisce insieme, a piccoli passi.
Non dimentichi mai che quella terapeutica, aldilà dell'indirizzo o della tecnica, è una relazione. Come tale è unica, e diversa per ogni persona. Non giusta o sbagliata, solo nuova, personale e finalizzata al suo benessere. Parta da questo e provi soltanto a raccogliere il suo coraggio e il suo desiderio di conoscere se stessa. Sia semplicemente sincera. Sono certa che il professionista che sceglierà saprà come aiutarla.
Le faccio i miei più sinceri auguri.
Dott.ssa Giorgia Coluccia
Buonasera, capisco bene la tua situazione e posso immaginare quanto sia importante per te trovare un percorso terapeutico che non solo ti faccia sentire a tuo agio ma che sia anche pratico e incisivo per affrontare le difficoltà che descrivi. La scelta del professionista e dell’approccio giusto è cruciale, specialmente quando si tratta di temi delicati come i traumi, l'ansia e le problematiche alimentari.
Ecco alcuni consigli per orientarti:
Valutare approcci adatti al trattamento del trauma e dell’ansia:
EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing): Questo approccio è specifico per il trattamento del trauma e può essere molto efficace per esperienze negative che risalgono all’infanzia o adolescenza. L’EMDR potrebbe aiutarti a ridurre l’impatto emotivo delle esperienze passate in modo che non continuino a influire sui tuoi rapporti attuali.
Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): È molto utile per lavorare su pensieri negativi e comportamenti automatici, come l'ipocondria e la selettività alimentare. La CBT si basa su strategie pratiche per affrontare sintomi specifici e potrebbe essere efficace per aiutarti a sviluppare nuove abitudini e a ridurre l’ansia.
Considerare la terapia cognitivo-comportamentale focalizzata sul trauma (TF-CBT):
Alcuni psicologi usano un approccio cognitivo-comportamentale ma con una particolare attenzione ai traumi. Questo tipo di terapia potrebbe permetterti di lavorare sia sui traumi che sui sintomi più attuali, come l’ipocondria, con strategie mirate.
Psicoterapie integrative o ad approccio strategico:
La terapia strategica breve è un’altra opzione se desideri ottenere risultati concreti in un tempo più breve. Si concentra su obiettivi specifici e su cambiamenti pratici, il che potrebbe rispondere bene alla tua esigenza di trovare soluzioni efficaci.
Considerare anche la psicoterapia del comportamento alimentare:
Il rapporto complicato con il cibo può essere affrontato con terapeuti specializzati in disturbi alimentari o selettività alimentare, che usano tecniche di esposizione e rilassamento per aiutare a ridurre il rifiuto verso alcuni alimenti.
Scegliere il professionista:
Cerca psicologi o psicoterapeuti che abbiano una specializzazione in traumi e disturbi d'ansia. Potresti iniziare leggendo le loro biografie online o chiedendo direttamente quale approccio usano e come affrontano i casi simili al tuo.
Sperimenta un paio di prime sedute senza impegnarti necessariamente, spiegando le tue difficoltà e osservando se il loro approccio ti sembra adatto e se senti un legame di fiducia. Il feeling con il terapeuta è essenziale: sentirti capita e a tuo agio è un fattore importante per il successo del percorso.
Passi pratici da considerare:
Prova a stilare una lista di 2-3 psicologi, preferibilmente con esperienza in terapia EMDR, CBT o approcci integrativi.
Durante le prime sedute, poni domande aperte sul loro metodo e chiedi come potrebbe aiutarti in modo concreto.
Non avere fretta di scegliere: il terapeuta giusto è colui che ti fa sentire compresa e che riesce a farti percepire che state andando nella giusta direzione, anche se i progressi possono richiedere tempo.
Spero che queste informazioni ti siano di aiuto e che tu possa trovare il percorso giusto per te. Non esitare a fare domande o a esplorare varie possibilità: ogni passo avanti ti avvicina al benessere che meriti.
Buongiorno, prova a cercare nella tua zona una specialista per i disturbi del comportamento alimentare che usi un approccio evidence-based. Prova a fare il primo colloquio e quelli successivi, sicuramente il professionista saprà metterti a tuo agio. Nel caso in cui ti trovi in disagio , puoi contattarmi on-line.
Dott.ssa Borrelli
Dott.ssa Borrelli
Gentile
Innanzitutto la ringrazio per la condivisione, iniziare un percorso psicologico è un passo importante per comprendere ed approfondire la conoscenza di noi stessi, per prenderci cura della nostra sofferenza e dei nostri vissuti, ma anche per trovare nuovi strumenti che ci aiutano a far fronte alle situazioni della vita.
Riguardo la scelta del professionista più adatto mi sento di consigliare di fidarsi delle proprie sensazioni, provi a prestare attenzione a come si sente, alle sue emozioni, se davanti a quella persona si se a suo agio e libera di potersi esprimere come vorrebbe.
Anche fare domande riguardo gli aspetti più pratici, sulle sue aspettative, ciò che vorrebbe dalla terapia, eventuali dubbi o chiarimenti possono aiutarci a capire se la persona che abbiamo davanti fa per noi.
Per ulteriori dubbi o domande resto a disposizione
Un salute
Dott.ssa Valentina Marcelli
Innanzitutto la ringrazio per la condivisione, iniziare un percorso psicologico è un passo importante per comprendere ed approfondire la conoscenza di noi stessi, per prenderci cura della nostra sofferenza e dei nostri vissuti, ma anche per trovare nuovi strumenti che ci aiutano a far fronte alle situazioni della vita.
Riguardo la scelta del professionista più adatto mi sento di consigliare di fidarsi delle proprie sensazioni, provi a prestare attenzione a come si sente, alle sue emozioni, se davanti a quella persona si se a suo agio e libera di potersi esprimere come vorrebbe.
Anche fare domande riguardo gli aspetti più pratici, sulle sue aspettative, ciò che vorrebbe dalla terapia, eventuali dubbi o chiarimenti possono aiutarci a capire se la persona che abbiamo davanti fa per noi.
Per ulteriori dubbi o domande resto a disposizione
Un salute
Dott.ssa Valentina Marcelli
Buonasera, il coraggio che mostra nel cercare supporto è già un passo importante verso il cambiamento e la guarigione. È chiaro che la sua vita sia stata segnata da esperienze difficili, e il fatto che stia esplorando l’opzione della terapia dimostra una volontà di affrontare temi complessi. La ricerca di un professionista che risuoni con le sue esigenze è fondamentale, poiché una relazione terapeutica positiva può fare una grande differenza nel suo percorso.
Nel mio approccio, che si basa su principi psicoanalitici, si pone particolare enfasi sulla comprensione profonda dei vissuti emotivi e dei legami relazionali. È un orientamento che valorizza il soggetto e le sue esperienze, esplorando gli significati profondi delle sue emozioni e dei suoi comportamenti. La terapia mira a portare alla luce dinamiche inconsce che influenzano il suo modo di relazionarsi con se stessa e gli altri, permettendo una maggiore consapevolezza e libertà nel suo vivere quotidiano.
Una delle prerogative di questo orientamento è che offre uno spazio sicuro per esprimere anche le emozioni più difficili, senza paura di giudizio. La psicoterapia può diventare un processo di scoperta, dove le esperienze passate possono essere riesaminate e integrate in modo costruttivo, contribuendo a una maggiore comprensione di sé e a un miglioramento della qualità della vita relazionale ed emotiva.
Se desidera discutere ulteriormente delle sue preoccupazioni o ricevere supporto per orientarsi meglio in questo percorso, sono a disposizione per offrirle ascolto e sostegno senza giudizio.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Nel mio approccio, che si basa su principi psicoanalitici, si pone particolare enfasi sulla comprensione profonda dei vissuti emotivi e dei legami relazionali. È un orientamento che valorizza il soggetto e le sue esperienze, esplorando gli significati profondi delle sue emozioni e dei suoi comportamenti. La terapia mira a portare alla luce dinamiche inconsce che influenzano il suo modo di relazionarsi con se stessa e gli altri, permettendo una maggiore consapevolezza e libertà nel suo vivere quotidiano.
Una delle prerogative di questo orientamento è che offre uno spazio sicuro per esprimere anche le emozioni più difficili, senza paura di giudizio. La psicoterapia può diventare un processo di scoperta, dove le esperienze passate possono essere riesaminate e integrate in modo costruttivo, contribuendo a una maggiore comprensione di sé e a un miglioramento della qualità della vita relazionale ed emotiva.
Se desidera discutere ulteriormente delle sue preoccupazioni o ricevere supporto per orientarsi meglio in questo percorso, sono a disposizione per offrirle ascolto e sostegno senza giudizio.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Grazie per aver condiviso la tua storia con tanta chiarezza e onestà: già questo passo è molto importante. Capisco quanto possa essere difficile trovare il professionista giusto, soprattutto quando hai bisogno di un approccio concreto che affronti traumi, ansia, ipocondria e difficoltà alimentari.
Affidarsi a uno psicologo può essere utile per affrontare periodi difficili o momenti di stress. Non si tratta di debolezza, ma di prendersi cura di sé, così come si farebbe con la salute fisica. Anche un solo incontro conoscitivo può aiutare a comprendere meglio le proprie emozioni, gestire ansia e tensione e acquisire strumenti concreti per affrontare le difficoltà quotidiane
Affidarsi a uno psicologo può essere utile per affrontare periodi difficili o momenti di stress. Non si tratta di debolezza, ma di prendersi cura di sé, così come si farebbe con la salute fisica. Anche un solo incontro conoscitivo può aiutare a comprendere meglio le proprie emozioni, gestire ansia e tensione e acquisire strumenti concreti per affrontare le difficoltà quotidiane
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