Buonasera. Sono una mamma di una ragazza di 19 anni. Fin da piccola ha sempre avuto difficolta' nell

18 risposte
Buonasera. Sono una mamma di una ragazza di 19 anni. Fin da piccola ha sempre avuto difficolta' nelle amicizie. Ma cio' nonostante e' sempre riuscita ad uscire con gli amici ed anche andare qualche giorno in vacanza assieme a loro. Questa estate ha lavorato ed ora e' iscritta al primo anno di universita'. Fin qui tutto ok.
Da un periodo, esce da sola con una coppia di coetanei, ragazzo e ragazza fidanzati. Tutto questo non lo trovo accettabile, capisco l' occasione, ma ora vogliono fare un viaggio di un weekend e condividere la camera. Scusate. Sono io che non trovo sana la cosa.....e sono antiquata, o c'e' qualcosa che non va.... forse mia figlia ha paura di rimanere da sola senza amicizie? Ha fatto anche un percorso psicologico.
Ho parlato con lei, mettendo in chiaro che il ragazzo che guida ha appena preso la patente ed andare in autostrada e' troppo presto. Secondo, uscire spesso con una coppia non va bene, come terzo incomodo. Spero di avere presto una risposta. Mamma preoccupata. Grazie. Saluti.
Gentile utente, preoccuparsi per i propri figli credo sia una reazione umana e comprensibile. Le chiedo però come mai per lei è così inaccettabile che sia figlia sia legata a questa coppia? cosa pensa possa significare e cosa significa questo per lei? Sua figlia in questo momento, si mostra a suo agio con questi due ragazzi. Come mai questo per lei è così inaccettabile? Sarebbe stato diverso se non fossero stati una coppia ma solo un trio di amici? Provi a chiedere a sua figlia come si trova con queste amici? Cosa fanno insieme? Si interessi in modo genuino, onesto e sincero della vita di sua figlia. Alle volte siamo preoccupati e spaventati da qualcosa, poiché non la conosciamo. Magari conoscendo un po' il mondo di sua figlia la sua preoccupazione troverà una dimensione più tollerabile per lei. Lei è una madre ed è normale che si preoccupi, e probabilmente si preoccuperà sempre un po' per la sua bambina. Ma si fidi anche di lei. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo

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Buonasera. Comprendo la sua preoccupazione ed il suo desiderio di vedere sua figlia vivere rapporti amicali che le corrispondano. Penso anche che questi elementi, bensì sufficienti per essere un po' preoccupati, vadano esplorati per capire realmente cosa sta vivendo sua figlia. Prima di tutto penso sia importante capire perché lei scelga di uscire con questa coppia di amici, cosa vive con loro, cosa le piace delle loro uscite. Se sono i suoi amici più stretti, i punti di partenza per trovare le risorse per stringere nuove amicizie risiedono nel rapporto che intanto ha con loro.
Ritengo che lei stessa potrebbe intraprendere un percorso con uno psicologo. Potersi confrontare con chi non li vive così da vicino può fornire una prospettiva più ampia per comprendere meglio le proprie preoccupazioni e come comunicare con nostro/a figlio/a. Spero che troverà le risposte che cerca. Un saluto, Emanuela
Gentile Signora buongiorno.
Le sue preoccupazioni e riflessioni sono normali per un genitore che pensa al benessere fisico e psicologico dei suoi figli. Sua figlia attraversa un periodo della sua vita in cui merita la sua fiducia: sta passando dalla sua fase adolescenziale alla fase adulta, anche se può sembrare così tremendamente presto. E' giusto e positivo che parliate dell'argomento, ma provi ad ascoltare con più attenzione le ragioni e le opinioni di sua figlia. Spesso i genitori vorrebbero sentirsi dare dai figli la risposta esatta, rimanendo delusi o frustrati se ciò non accade, oppure se la risposta è addirittura il contrario dei loro ragionamenti.
Lei ha parlato del fatto che sua figlia ha già intrapreso un percorso psicologico: senza dubbio, ha imparato a conoscere lati di sé stessa e tratti del suo carattere, diventando consapevole di ciò che la rende felice, e di ciò che la mette a disagio. Le dia la possibilità di fare le sue scelte, le dia anche la possibilità di sbagliare e di valutare serenamente i propri errori, imparando la lezione della vita.
Fra poco sua figlia inizierà l'Università, un'avventura ricca di scoperte, di nuove conoscenze, un confronto con la società e con il mondo degli adulti che finora ha vissuto solo con il filtro della famiglia. Le dinamiche relazionali cambieranno così come sua figlia cambierà nel carattere, nell'atteggiamento, nelle scelte. Le stia affianco in questo momento, vivendo con lei questa fase di grande cambiamento. Osservare senza giudicare e, laddove, le chiederà aiuto o un'opinione, lei lo faccia in modo assertivo, curiosa di quanto sua figlia ha da argomentare, da esprimere, anche a livello emotivo.
Come mamma, lei avrà sempre quel filo sottile di preoccupazione per il benessere di sua figlia. E' la cosa più naturale che ci sia. Trasformi questa preoccupazione in interesse per la vita di sua figlia, nella curiosità di vedere cosa può diventare e quanto cose potrà fare e imparare.

Spero di averla aiutata ad aprire la mente e la prospettiva sulla situazione. Resto a sua disposizione per eventuali altre domande o chiarimenti.
Un caro salto, Dott. Antonio Cortese
Buonasera e grazie per la sua condivisione. Dal racconto che ci porta emerge in più punti come lei cerca di entrare nella vita di sua figlia e si sente tagliata fuori. Alla fine specifica che è una "mamma preoccupata", come se non fosse sicura che sia passato il messaggio, stessa insicurezza che probabilmente vi è nel rapporto con sua figlia; ultima cosa: ad un certo punto specifica che sua figlia forse ha paura di rimanere da sola, sta parlando di sua figlia? Spero che accoglierà queste mie osservazioni e che le possano servire per iniziare un percorso con un professionista, che la sappia accompagnare a cercare di rispondere a queste ed altre domande. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, dottor Moraschini.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, comprendendo bene quanto una madre abbia a cuore il benessere dei propri figli e il desiderio di dare loro il meglio. Provi a capire come sua figlia si sente, come sta insieme a questa coppia. La sua preoccupazione per il benessere di sua figlia emerge forte, anche nel leggere il suo timore di farla salire in macchina con un conducente poco esperto. Le consiglio però di non porre l'attenzione solo a sua figlia, ma come lei "sta", cosa prova, cosa pensa relativamente alla relazione con sua figlia. Spesso la difficoltà con i figli adolescenti nasce dalle difficoltà che il genitore ha vissuto nella propria adolescenza. Rimango a disposizione per approfondire il discorso, anche on line
Cara utente, le sue preoccupazioni sono capibili, ma se sua figlia è serena e si trova bene con questa coppia perché non accettare le sue scelte?, forse è un periodo in cui la sua figlia ha questo bisogno. Dovrebbe chiedere a sua figlia perché sta comoda in questa situazione.
Un abbraccio
Gentilissima, buongiorno.
La sua preoccupazione è più che comprensibile, sarebbe importante capire anche come sua figlia stia vivendo la situazione attuale. Gli adolescenti hanno bisogno di sperimentazione, ovviamente entro certi limiti, pur di definire una propria identità. Se sua figlia si trova bene con questi ragazzi, qual è la sua preoccupazione in merito? Ne avete parlato? Quali sono, signora, le paure peggiori che teme possano avverarsi? Tenga presente che la comunicazione è fondamentale. Conoscendo quali possano essere le preoccupazioni o le aspettative di sua figlia, sarà possibile tollerare maggiormente l'ansia che la sta attraversando in questo momento. Tutti abbiamo bisogno di sentirci compresi. A volte basta confrontarsi.
Le auguro una buona giornata.

Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo.
Buongiorno, in che senso sua figlia ha sempre avuto difficoltà nelle amicizie? Sarebbe importante approfondire molti aspetti in colloquio.
Mi sembra di capire che sua figlia abbia sviluppato nel corso del suo sviluppo delle risorse relazionali che le hanno permesso di poter instaurare dei legami amicali e condividere esperienze come le vacanze. Questa è già una grande cosa.
La sua preoccupazione probabilmente parla del suo sentire, non di quello di sua figlia.
Può approfondire le sue perplessità in uno spazio di confronto e ascolto con sua figlia. Se sua figlia ha piacere a condividere del tempo con questa coppia, e lei stessa non si percepisce di troppo in questa dinamica, mi sentirei di rassicurarla.
Il fatto che sua figlia abbia costruito un legame amicale autentico e di fiducia con questi ragazzi, penso sia un utile supporto. Probabilmente si sente accolta da loro, o semplicemente in questo periodo di vita queste amicizie la fanno star bene.
Posso suggerirle di rivolgersi ad un professionista se questa situazione le crea del malessere, in modo tale che possa condividere quelle che sono le sue paure/preoccupazioni rispetto alle scelte di sua figlia e i pensieri che accompagnano questo suo sentire. Probabilmente questa situazione le sta evocando dei suoi significati e un suo sistema di valori/credenze. A volte quando il figlio ideale si scontra con il figlio reale, e quindi le proprie aspettative vengono in qualche modo disconfermate ciò può generare preoccupazione ma è importante che il genitore porti questo tema in un suo spazio di supporto.
E' assolutamente naturale e istintivo costruire della aspettative rispetto a ciò che si pensa possa essere importante per la crescita dei propri figli, ma loro hanno bisogno semplicemente di essere accolti nel loro modo di essere.
Inoltre il dialogo è importante, provi a parlarle e ad accogliere ciò che sua figlia le comunicherà. Provi ad osservare come si sentirà dopo il confronto con la ragazza.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.sa Martina Orzi
Tua figlia ha 19 anni: lavora, va all'università, ha seguito un percorso con un* psicolog*, ha degli amici... mi pare che non ci sia nulla per cui allarmarsi. Fidati dei suoi giudizi e continua a parlare con lei: chiedile come mai hanno deciso di dividere la stanza (per risparmiare? Per condividere esperienze?), come mai frequenta spesso questa coppia (si sente accolta e capita da loro?) e dalle il suo spazio. Vietare le cose per partito preso (quando non sembra esserci nulla di allarmante) può provocare l'effetto opposto a quello desiderato. Ripeto, parla con lei! Un saluto
Gentile signora,
leggendo la sua domanda ho sentito una mamma tanto preoccupata, così preoccupata che forse fa fatica, in questo momento, a lasciare uno spazio di ascolto per comprendere come sua figlia viva questa amicizia, se anche lei si sente a disagio o se invece vive questa situazione con serenità. Il passaggio all'Università può essere disorientante da un punto di vista relazionale (perdita dei compagni di scuola, fatica nel creare nuove amicizie) e forse in questo momento sua figlia trova nell'amicizia con questa coppia una sicurezza. Il fatto che sua figlia sia riuscita in questi anni a lavorare, a studiare, a crearsi degli amici significa che lei come mamma ha saputo fare un buon lavoro, ha saputo accompagnarla anche nelle sue fatiche; ora sta crescendo, ha bisogno di essere supportate nel fare le proprie esperienze, sentendo che sua madre ha fiducia in lei. Se si sente giudicata farà sempre più fatica ad aprirsi e rischia di intaccare la relazione tra voi, di cui sua figlia, pur essendo cresciuta, ha sicuramente ancora bisogno. Forse da mamma, potrebbe portare la sua preoccupazione in un altro spazio, in cui sentirsi ascoltata e supportata, per poter invece con sua figlia lasciare spazio all'ascolto.
Cordialmente. Chiara Righetti
Buonasera,

Comprendo perfettamente le sue preoccupazioni come madre. Ogni genitore desidera il meglio per il proprio figlio e può essere difficile quando si percepisce una situazione che potrebbe non essere nell'interesse del giovane.

La fase di transizione dalla scuola superiore all'università è un periodo di grandi cambiamenti e sfide per molti giovani. La formazione di nuove amicizie e la ricerca di appartenenza possono essere particolarmente importanti in questo periodo.

Se sua figlia ha avuto difficoltà con le amicizie in passato, potrebbe effettivamente sentirsi un po' insicura riguardo alle sue relazioni sociali e potrebbe cercare di mantenere le amicizie che ha, anche se ciò significa passare del tempo come "terzo incomodo" con una coppia.

È anche possibile che sua figlia veda la situazione in modo diverso e che, per lei, passare del tempo con questa coppia sia un'esperienza positiva e rassicurante. Potrebbe sentirsi accettata e compresa da loro.

Detto ciò, le sue preoccupazioni riguardo alla sicurezza, specialmente in relazione a viaggiare in autostrada con un guidatore inesperto, sono assolutamente legittime. È importante che lei condivida queste preoccupazioni con sua figlia in un modo costruttivo, cercando di non giudicare ma esprimendo sinceramente le sue preoccupazioni per la sua sicurezza.

Infine, se sente che sua figlia potrebbe beneficiare di ulteriore supporto, potrebbe considerare di suggerirle un ulteriore percorso psicologico. A volte, avere uno spazio sicuro per esplorare i propri sentimenti e preoccupazioni può essere molto benefico.

Le suggerisco di avvicinarsi a sua figlia con empatia e comprensione, cercando di ascoltarla e comprendere le sue prospettive, pur esprimendo le sue valide preoccupazioni.

Le auguro tutto il meglio nella gestione di questa situazione e spero che possa trovare una soluzione che sia nel migliore interesse di tutti.

Con stima,

Dott.ssa Laura Sozio
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Buona sera Signora. grazie per aver condiviso la sua preoccupazione. dalle sue parole mi sembra che sua figlia stia vivendo la sua età, investendo le sue energie nel lavoro, nello studio e nelle amicizie. Forse si potrebbe chiedere se la spaventa scoprire un'immagine di lei diversa da ciò che si aspettava (e il fatto della vacanza che lei riporta, può essere un esempio). Mi verrebbe da suggerirle di provare a comunicare con lei cercando un ascolto privo di aspettative, affinché lei possa raggiungere sua figlia nel modo più autentico e costruttivo possibile. un caro saluto!
Cara signora, i genitori rappresentano una guida e una base sicura per i figli e il loro rapporto si sviluppa tra attaccamento e progressiva conquista dell'indipendenza. Per questo risulta fondamentale una comunicazione caratterizzata da ascolto attivo, comprensione e dialogo. Provi a parlare a sua figlia considerando l’importante fase che sta vivendo: il passaggio da adolescente a giovane donna.
Se vuole sono disponibile anche online per un consulto. Un caro saluto
Dott.ssa GIADA CARUSO
Gentile mamma, comprendo le sue preoccupazioni di madre, ma dobbiamo prendere in considerazione il fatto che sua figlia è maggiorenne. Sembrerebbe stia cercando di camminare con le proprie gambe e di fare le proprie scelte, giuste o sbagliate che siano, perché è importante imparare dai propri errori, questo fa crescere. La cosa importante è mantenere un dialogo, cercare, senza risultare intrusiva, di capire come sta vivendo questo nuovo capitolo della sua vita, non per dirigerla, ma per farle capire di essere disponibile ad accogliere i suoi dubbi, le sue incertezze. E' sicuramente una fase di vita critica anche per lei come mamma, perché deve lasciare andare chi ha protetto fino a ieri, ma che oggi manifesta bisogni di indipendenza, che oggigiorno spesso gli adolescenti manifestano anche molto prima dei 19 anni. Per questo le consiglierei un breve percorso terapeutico per acquisire maggiori strumenti al fine di poter vivere questa fase di vita con maggiore serenità. Un augurio in questo senso.
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Gentile signora,
dal suo racconto emerge una grande preoccupazione nei confronti di sua figlia e questo denota presenza e interesse.
Quello che mi piacerebbe chiederle però è di esplorare dentro di sé quali significati nascosti attribuisce al fatto che esca con loro piuttosto che con qualcun altro. Che tipo di implicazioni si immagina? Che giudizio o valutazione dà alla situazione?
Troverà, nella risposta a queste domande, qualcosa che dirà molto più di Lei che di sua figlia e sarà una bellissima occasione per scoprirsi e trovare un canale di comunicazione lei. Sua figlia sta diventando grande, una giovane adulta, e avrà sempre più bisogno di trovare le proprie regole e i propri valori e dei genitori pronti a supportarla. Le auguro di trovare la chiave per incontrarvi pienamente!
A sua disposizione,
Elessandra Chiomento
Caro Utente, innanzitutto vorrei ringraziarla per aver condiviso con noi la sua storia e la sua sofferenza. Quando si tratta di questioni, argomenti psicologici (che si tratti di rapporti sociali, disagi personali, o dei disturbi, autostima, motivazione etc..) dare risposte con così poche informazioni su di una piattaforma web, è difficile. Ognuno di noi è diverso e per comprenderlo fino in fondo bisogna ascoltarlo attentamente e porre le giuste domande.
Detto questo, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo con il quale riesca ad entrare in sintonia e intraprendere un percorso di sostegno o supporto psicologico così da poter indagare a fondo le sue emozioni, i suoi pensieri e il suo modo di percepire sé stesso e il mondo circostante. In questo modo è possibile raggiungere quel benessere che ognuno di noi si merita.
Rimango in attesa per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Linda Trogi
Capisco la tua preoccupazione come madre. È naturale essere preoccupati per il benessere e la sicurezza dei propri figli, specialmente quando si tratta di situazioni sociali che possono sembrare poco confortevoli o rischiose.

Prima di tutto, è importante ricordare che tua figlia è ora una giovane adulta e ha il diritto di fare le proprie scelte e prendere decisioni autonome. Tuttavia, è anche importante che continui a comunicare apertamente con lei e a condividere le tue preoccupazioni in modo rispettoso e non giudicante.

Potresti provare a parlare con tua figlia in modo calmo e aperto, esprimendo le tue preoccupazioni riguardo al viaggio e alla condivisione della camera con la coppia di amici. Puoi spiegare i tuoi dubbi sulla sicurezza di viaggiare con un conducente alle prime armi e suggerire alternative più sicure, come prendere i mezzi pubblici o viaggiare con un gruppo più numeroso.

Rispetto al trascorrere del tempo con una coppia di amici, potresti chiedere a tua figlia come si sente in queste situazioni e se si sente a suo agio. Potresti anche esprimere la tua preoccupazione che potrebbe sentirsi come terzo incomodo e suggerire di trascorrere del tempo anche con altri amici o in situazioni più variegate.

Infine, se senti che tua figlia potrebbe beneficiare di ulteriori sessioni di supporto psicologico, potresti incoraggiarla a continuare il suo percorso terapeutico o ad affrontare eventuali preoccupazioni o ansie che potrebbero influenzare le sue scelte sociali.

In ultima analisi, è importante trovare un equilibrio tra esprimere le tue preoccupazioni come genitore e rispettare l'autonomia e l'indipendenza della tua figlia mentre naviga attraverso questa fase della sua vita.

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