Buonasera.. Sono una donna di 59 anni. Dal mese di novembre ho avuto crisi di ansia e calo di umore.

15 risposte
Buonasera.. Sono una donna di 59 anni. Dal mese di novembre ho avuto crisi di ansia e calo di umore... Sono andata dal mio Psichiatra e mi ha prescritto 1 compressa di Sulamid x 2 mesi e mezza compressa da 30 mg di mirtazapina alla sera.... Ora dopo 2 mesi di cura va meglio e sessun effetto collaterale.. Ieri sono andata al controllo e mi ha tolto Sulamid e aggiungere al posto di sulamid 10 gocce al mattino di dropaxin.... Ora sono molto indecisa a prendere queste gocce xrche ho letto molte recensioni negative... Sembra che questo farmaco abbia molte effetti collaterali e io ho tanta paura.... Posso iniziare x qualche giorno 5 gocce per oi arrivare a 10 dopo qualche tempo? Posso prendere il prazene se mai decidesse di prendere Daparox se avessi Dell ansia come effetto collaterale??? Grazie
Salve, oltre all'aspetto farmacologico le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo o psicoterapeuta per intraprendere un percorso che le possa permettere di assumere il controllo su di sé. Purtroppo i farmaci alleviano i sintomi ma non agiscono sulle cause dei disagi.
Cordialmente,
Dott. Michele Boreggiani

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Buongiorno, la cura che ha seguito finora ha avuto buoni effetti e nessun effetto collaterale, come lei sostiene; le suggerisco pertanto di continuare ad affidarsi al suo psichiatra e di seguire le sue prescrizioni. Rispetto alle paure (connesse all'assunzione dei farmaci nuovi o anche di altro tipo), all'ansia ed ai cali dell'umore le suggerisco di prendere in considerazione di intraprendere un percorso psicologico per risalire alle origini più profonde dei suoi sintomi. Le potrebbe essere di grande aiuto, naturalmente congiuntamente alla terapia farmacologica che le prescrive il suo psichiatra. Un cordiale saluto. Dott.ssa Daniela La Porta
Salve, condivido appieno le risposte dei colleghi; si astenga dal fai-da-te in materia di prescrizione farmacologica ma si affidi alla prescrizione dello psichiatra che la sta positivamente aiutando e valuti bene la possibilità di svolgere nel suo territorio un percorso psicologico che la aiuti a comprendere i significati dei suoi sintomi e a fronteggiarli positivamente.
E’ sempre necessario affidarsi alla guida dello psichiatra quando si assumono farmaci.
Inoltre per la cura delle dinamiche intrapsichiche e la loro risoluzione in termini di disagio e di disturbo dell’umore, e’ mecessario Intraprendere una psicoterapia rivolgendosi ad uno psicologo specializzato in psicoterapia.
A disposizione
Buongiorno sono d'accordo con i colleghi. L'aspetto farmacologico è importante ma non cura la causa del problema, in questo caso la sua ansia e il calo dell'umore. Potrebbe essere molto utile ed efficace combinare i due interventi così da curare sintomo e causa. Se è da novembre che sperimenta questo stato pensi a cosa possa essere accaduto in quel periodo e magari inizi da questo. Arrivederci
Buongiorno, come suggerito dai precedenti colleghi risulta necessario un supporto psichiatrico per calibrare farmaci e riflettere su eventuali effetti collaterali ma non credo sia il suo caso. Oltre ad un supporto farmacologico però rifletterei anche su un supporto psicoterapeutico in quanto come spesso dimostrato il connubio di entrambi risulta molto più efficace. La psicoterapia può aiutarla a darle strumenti anche a lungo termine e a prescindere dal problema presentato. In bocca al lupo.
Buonasera, se, come penso, lei si fida del suo psichiatra che la segue da tempo, continui a seguire le sue indicazioni farmacologiche e semmai parli con lui dei suoi dubbi in merito alle medicine assegnate. Per l'ansia e i cali di umore che magari sono dovuti a un momento particolare della sua vita perché non si concede di parlarne in modo più approfondito con uno psicologo? a volte bastano pochi colloqui per sentirsi meglio. saluti
Salve, come vede molti colleghi psicologi e psicoterapeuti le hanno suggerito molte indicazioni.
fermo restando che dovrebbe chiarire ed approfondire l'aspetto farmacologico con uno psichiatra di riferimento, inizi a considerare anche un valido supporto psicoterapeutico. gli effetti combinati dei due trattamenti le darà risultati stabili. Cordiali Saluti.
Conviene sempre parlarne con il suo medico curante per quanto riguarda posologia e assunzione di farmaci. Saluti.
Buongiorno, le suggerisco di confrontarsi con il suo psichiatra di fiducia circa i suoi dubbi sull'assunzione dei farmaci e sul dosaggio degli stessi.
Inoltre, le consiglio di riflettere, se non lo ha già fatto, su possibili connessioni tra l'esordio del suo malessere ("crisi di ansia e calo dell'umore", così come lei lo descrive) ed eventi significativi vissuti in quel periodo.
La cura farmacologica attutisce i sintomi ma affinché si possa davvero stare meglio è opportuno dedicare tempo e spazio anche alle cause. Per questo, sarebbe opportuno valutare l'ipotesi di iniziare un percorso di psicoterapia in affiancamento alla cura farmacologica, così da poter lavorare su un livello più profondo e ottenere risultati efficaci a lungo termine. In bocca al lupo, Enza Cuzzucoli
Buonasera, deve aver fiducia nel suo psichiatra, che mi sembra fino ad ora l'abbia supportata senza crearle problemi con i farmaci già assunti. Non legga recensioni perché ognuno di noi è diverso e può quindi avere esperienze diverse con lo stesso farmaco o con una stessa situazione. Qualunque dubbio lo deve far presente al suo psichiatra, così da ricevere le risposte che possano tranquillizzarla.
Come detto anche dai miei colleghi, è consigliabile intraprendere nel frattempo anche un percorso psicologico, perché il suo malessere non si cura con i farmaci, serve una psicoterapia insieme alla farmacoterapia.
Un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
buongiorno,
visto che la precedente cura ha funzionato, le consiglierei di parlare dei suoi dubbi alla sua psichiatra di riferimento.
Se lo psichiatra glielo ha consigliato, lei ha comunque tutto il diritto di avere dei dubbi. Ma nessuno meglio dello psichiatra stesso potrà scioglierli. Si rivolga a lui con le stesse domande e in bocca al lupo
Marta Calderaro
Buongiorno, le ricordo l'importanza di non assumere o variare la terapia farmacologica senza prima aver consultato il suo psichiatra. E' importante inoltre affiancare un percorso psicologico a quello farmacologico, per ottenere maggiori risultati prolungati nel tempo. L'eliminazione dei sintomi, infatti, dovuta ad una corretta terapia farmacologica va accompagnata da uno spazio di ascolto e comprensione delle dinamiche più profonde che sottostanno al suo problema. Altrimenti il rischio è che i sintomi si ripresentino sotto identica o diversa forma. Si tratta di percorsi che mettono in discussione e comportano impegno e fatica, ma possono donare un benessere che i soli farmaci non garantiscono. Le auguro di trovare la strada migliore per risolvere il suo problema.
Buongiorno, si affidi sempre al suo psichiatra di riferimento anche per eventuali dubbi e timori rispetto a possibili effetti collaterali. E' importante affiancare ad un trattamento farmacologico anche un trattamento psicoterapeutico per indagare le dinamiche del suo malessere. Cordiali saluti, Dott.ssa Stocco

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